Presenza dell’azione del Maligno
La risposta alla prima domanda impone molta cautela, anche se i segni del Maligno sembrano talora farsi evidenti (cfr. Tertulliano, Apol. 23). Potremo supporre la sua sinistra azione là dove la negazione di Dio si fa radicale, sottile ed assurda, dove la menzogna si afferma ipocrita e potente, contro la verità evidente, dove l’amore è spento da un egoismo freddo e crudele, dove il nome di Cristo è impugnato con odio cosciente e nocuo? (Cfr. I. Cor. 16, 22; 12, 3), dove lo spirito del Vangelo è mistificato e smentito, dove la disperazione si afferma come l’ultima parola ecc. Ma è diagnosi troppo ampia e difficile, che noi non osiamo ora approfondire e autenticare, non però priva per tutti di drammatico interesse, a cui anche la letteratura moderna ha dedicato pagine famose (cfr. ad es. le opere di Bernanos, studiate da Ch. Moellcr, Littér. du XX siècle. I. p. 397 ss.: P. Macchi, Il volto del male in Bernanos; cfr. poi Satan, Etudes Carmélitaines, Desclée de Br., 1948). Il problema del male rimane uno dei più grandi e permanenti problemi per lo spirito umano, anche dopo la vittoriosa risposta che vi dà Gesù Cristo. «Noi sappiamo, scrive l’Evangelista S. Giovanni, che siamo (nati) da Dio, e che tutto il mondo è posto sotto il maligno» (I Gv. 5, 19).
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