sabato 30 marzo 2019

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



La difesa del cristiano 

Un’altra domanda: quale difesa, quale rimedio opporre alla azione del Demonio? la risposta è più facile a formularsi, anche se rimane difficile da attuarsi. Potremmo dire: tutto ciò che ci difende dal peccato ci ripara per ciò stesso dall’invisibile nemico. La grazia è la difesa decisiva. L’innocenza assume un aspetto di fortezza. E poi ciascuno ricorda quanto la pedagogia apostolica abbia simboleggiato nell’armatura d’un soldato le virtù che possono rendere invulnerabile il cristiano (cfr. Rom. 12, 12; Eph. 6, 11, 14, 17; I Thcss. 5, 8). Il cristiano deve essere militiate; dev’essere vigilante e forte (I Pet. 5, 8): e deve talvolta ricorrere a qualche esercizio ascetico speciale per allontanare certe incursioni diaboliche; Gesù lo insegna indicando il rimedio «nella preghiera e nel digiuno» (Mc. 9, 29). E l’Apostolo suggerisce la linea maestra da tenere: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci nel bene il male» (Rom. 12, 21; Mt. 13, 29). 
Con la consapevolezza perciò delle presenti avversità in cui oggi le anime, la Chiesa, il mondo si trovano, noi cercheremo di dare senso ed efficacia alla consueta invocazione della nostra principale orazione: «Padre nostro… liberaci dal male!». 
A tanto giovi anche la nostra Apostolica Benedizione. 

Bonaventura Meyer 

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