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domenica 25 giugno 2023

La concretezza della Parola di Dio

 


La preghiera per i governanti 


[1] Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini,  [2] per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità.  [3] Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore,  [4] il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità.  [5] Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù…” (1 Tm 2,1 seg.)   

La Sacra Scrittura ci invita anche all’incessante preghiera per i governanti affinché possiamo “trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità”. Per meglio comprendere la portata di questo invito biblico dobbiamo partire dal presupposto che esistono governanti al servizio di Dio ed altri che sono al servizio di satana a cui devono potere e prebende in virtù del patto diabolico. Che il patto diabolico sia una possibilità, e purtroppo anche una realtà, ce lo dimostra proprio il Vangelo. In particolare l'evangelista Luca riporta: - Il diavolo lo condusse in alto, e mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani ed io la do a chi voglio. Se ti prostri davanti a me, tutto sarà tuo. - (Lc. 4,6/7) 

Ora, solo Dio ha potuto concedere tale possibilità al demonio. Quindi il patto diabolico è una delle tentazioni che Dio ha permesso a satana per tentare l'uomo: la libera decisione da parte di quest'ultimo di scambiare l'inferno con una manciata di anni di potere terreno oppure l'umiltà (cioè il riconoscere che tutto deriva da Dio creatore) in cambio del paradiso. Naturalmente non tutti i poteri del mondo sono da attribuire all'intervento di satana in quanto spesso il Signore li concede a chi vuole (es. il potente e ricco Abramo, il re Davide ed il re Salomone, ecc.). Solo Dio, infatti, è infinitamente superiore a satana; numerosi sono poi i passi nei quali è riportato che solo Dio è l'onnipotente Creatore del cielo e della terra: in particolare i passi della Genesi ed il prologo di Giovanni, oltre a numerosi salmi. Gesù stesso (la bocca della verità) non contesta tale possibilità concessa al demonio, ma gli risponde: "Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai" (Lc. 4,8) ed in un'altra occasione Gesù ammonisce: "Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?" (Mt. 16,26), confermando indirettamente la possibilità di ottenere il potere sul mondo a discapito dell'anima. Ma già il libro della Sapienza riporta la possibilità di un patto diabolico allorché dice: "Gli empi invocano su di sé la morte con gesti e con parole, ritenendola amica si consumano per essa e con essa concludono alleanza, perché sono degni di appartenerle" (Sp. 1,16). Nella Genesi (4,7) leggiamo: "….Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo". E nella lettera di S. Giacomo (4,7): "Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi". Infine, lo Spirito Santo, per bocca di S. Giovanni afferma: "Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" (1 Gv. 5,19). 

In conclusione, quindi, il Signore ha concesso al "principe di questo mondo" la possibilità di arricchire e di conferire potere a quanti lo adorano rinnegando il vero Dio, a loro dannazione eterna. Il successo ed il potere sono una tentazione per gli uomini e molti cadono nel tranello di satana. Per ottenere il potere per una manciata di anni finiscono poi, se non si convertono alla fine, nel "fuoco eterno preparato per il diavolo ed i suoi angeli" (Mt. 25,41). 

Purtroppo questa preghiera per i governanti viene spesso sottovalutata ed i cittadini cattolici omettono di recitarla come omettono di pregare quotidianamente, dopo il santo Rosario, il salmo 58 contro gli empi ( i demoni in primis) e la preghiera di papa Leone XIII (che dovrebbe essere pregata giornalmente in tutte le famiglie cristiane); preghiere che riportiamo per comodità del lettore. 


Salmo 58 

 

[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere".  

Di Davide. Miktam.  

 [2] Rendete veramente giustizia o potenti,  

giudicate con rettitudine gli uomini?   

[3] Voi tramate iniquità con il cuore,  

sulla terra le vostre mani preparano violenze.   

[4] Sono traviati gli empi fin dal seno materno,  

si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.  

[5] Sono velenosi come il serpente,  

come vipera sorda che si tura le orecchie   

[6] per non udire la voce dell'incantatore,  

del mago che incanta abilmente.   

[7] Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,  

rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.   

[8] Si dissolvano come acqua che si disperde,  

come erba calpestata inaridiscano.   

[9] Passino come lumaca che si discioglie,  

come aborto di donna che non vede il sole.   

[10] Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,  

vivi li travolga il turbine.   

[11] Il giusto godrà nel vedere la vendetta,  

laverà i piedi nel sangue degli empi.   

[12] Gli uomini diranno: "C'è un premio per il giusto,  

c'è Dio che fa giustizia sulla terra!".  

Arrigo Muscio

sabato 26 novembre 2022

La concretezza della Parola di Dio

 


Ama il prossimo tuo come te stesso 

“Tutto quanto adunque desiderate che gli uomini facciano a voi, fatelo voi pure a l oro, poiché questa è la legge e i Profeti” (Mt. 7,12) 

 

“ Quando gli si pone la domanda: « Qual è il più grande comandamento della Legge? » (Mt 22,36), Gesù risponde: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti » (Mt22,37-40). 

 Il Decalogo deve essere interpretato alla luce di questo duplice ed unico comandamento della carità, pienezza della Legge:« Il precetto: Non commettere adulterio, Non uccidere, Non rubare, 

Non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore » (Rm 13,9-10).  

 

Le frasi bibliche riportate dimostrano inequivocabilmente l’indispensabilità dell’osservanza concreta della Parola di Dio. Se gli uomini, infatti, dopo aver prioritariamente amato il Signore si dedicassero con amore al prossimo i mali del mondo scomparirebbero ed avremmo una società giusta. Il passo di Matteo 7,12 è un invito per tutti gli uomini ad essere attivi nel desiderare per il prossimo il medesimo bene che desideriamo per noi stessi (concetto ben diverso da ciò che comunemente si sente dire “non fare agli altri ciò che non vuoi che gli altri facciano a te; atteggiamento quest’ultimo prettamente passivo). Infatti si tratta di frasi di una concretezza straordinaria ed incisiva nel tessuto personale, familiare, sociale, economico, politico, affettivo ecc.  

La vera rivoluzione rinnovativa deve basarsi su questi cardini. Soltanto con l’applicazione del primo comandamento, seguita dal secondo può neutralizzare ogni opera del principe di questo mondo che invece sparge odio da tutte le parti dato che lui è l’imperatore della morte. 

Arrigo Muscio

sabato 27 agosto 2022

La concretezza della Parola di Dio - La vera lotta contro il diavolo

 


La vera lotta contro il diavolo 

 

"Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno". (Gen. 3,15) 

 

[1]Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo.  

[2]E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.  

[3]Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: <<Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane>>.  

[4]Ma egli rispose: <<Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio>>.  

[5]Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio  

[6]e gli disse: <<Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede>>.  

[7]Gesù gli rispose: <<Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo>>.  

[8]Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse:  

[9]<<Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai>>.  

[10]Ma Gesù gli rispose: <<Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto>>.  

[11]Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano. (Mt. 4,1 seg.) 

"Ed egli disse loro: - Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera". (Mc. 9,29) 

 

Il film "Giorni contati" di Schwarzenegger è balzato in classifica dopo pochi giorni. Grazie agli effetti speciali ed alla notorietà del protagonista molti giovani si recano nei cinema per vedere l'affascinante lotta "tra il bene ed il diavolo" in cui si mescolano passi biblici con "libere interpretazioni". Se da un lato però la proposizione filmica della figura del demonio può essere utile per rinfrescare la memoria alla nostra incredula generazione giovanile (ma anche agli adulti!) sull'esistenza del demonio (come del resto ricordato più volte dai papi Paolo VI e Giovanni Paolo II), dall'altro lato tale film storna, diabolicamente, l'attenzione degli spettatori dai veri rimedi per vincere il nemico biblico dell'umanità e vanifica, nei fatti, i messaggi della Madonna di Medjugorje. Come c'insegna la Sacra Scrittura, confermato dalla vita dei santi (basti pensare a San Padre Pio), il diavolo si sconfigge con la preghiera (in particolare il Santo Rosario ed i Salmi), con i Sacramenti (frequenza all'Eucarestia e alla confessione), e con la meditazione della Parola di Dio; indispensabili mezzi per vivere in comunione con Dio che ha assicurato ai Suoi veri discepoli quanto segue "Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, dì al Signore: - Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido -. Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire…" (Sal. 91,1 e seg.). Lo stesso demonio, costretto da Dio, in diversi esorcismi che ho riportato nel mio libro "Storie di esorcismi- la fossa del leone" ha confermato l'esclusiva efficacia di tali rimedi ed in particolare il risolutivo intervento della Madonna (Gen. 3,15). Il film, al contrario, propone una lotta che si basa esclusivamente sull'intervento umano che non può nulla contro il principe di questo mondo, senza l'aiuto di Dio ed in particolare della Madonna che il Signore ha incaricato di schiacciare la testa all'antico serpente. Ne sanno qualcosa quegli esorcisti che, poco esperti in Sacra Scrittura, con mille difficoltà utilizzano la forza umana per tenere fermi gli indemoniati; diversamente dai loro colleghi che ottengono obbedienza dai diavoli soltanto mediante i comandi in nome di Dio (At. 16,18) e le preghiere "Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!" (Mc. 1,27). Infatti lo Spirito Santo, per bocca di S. Paolo, insegna: "Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi…" (Ef. 6,10 seg.). 

Nulla di tutto ciò traspare dal film; anzi, per impedire il proposito malvagio del diavolo teso a far nascere l'anticristo, il protagonista "è costretto" ad uccidersi, contraddicendo sia il dettato biblico, sia la testimonianza di migliaia di santi e sia gli stessi esorcismi. Diversamente dal finale del film, nei fatti, il vero vincitore pare sia proprio il diavolo che è riuscito a stornare l'attenzione degli spettatori dall'utilizzo dell'arma letale che la Madonna diffonde da Medjugorje quale rimedio principe contro di lui: il Santo Rosario!  

Clotilde Bersone, che in vita ha servito Lucifero al punto da diventarne un'eletta, ha confermato il potere risolutivo del Rosario nelle sue memorie autobiografiche http://www.chiesaviva.com/eletta.htm (con imprimatur della Chiesa) che molti farebbero bene a leggere, anche come antidoto a certi film che, volenti o nolenti, fanno gli interessi del principe di questo mondo.  

Arrigo Muscio


lunedì 14 febbraio 2022

La concretezza della Parola di Dio

 


Combattimento e dialogo


"Hai spianato la via ai miei passi, 

i miei piedi non hanno vacillato. 

Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, 

non sono tornato senza averli annientati. 

Li ho colpiti e non si sono rialzati, 

sono caduti sotto i miei piedi. 

Tu mi hai cinto di forza per la guerra, hai piegato sotto di me gli avversari". 

Salmo 18,37 seg. 

 

"Un altro idolo è che i cristiani de bbano andare d’accordo a qualsiasi costo con tutti. Basterà a questo proposito notare quanto sia antievangelico e rovinoso l’uso assolutizzato del principio che bisogna guardare più a ciò che ci unisce che non a ciò che ci divide. Se ciò che ci differenzia è la divinità di Cristo o la sua resurrezione non è giusto non parlarne più per rispetto dei non cristiani e per amore del quieto vivere". 


Cardinale Giacomo Biffi  

Siamo frastornati in questi ultimi tempi da costanti inviti al dialogo; con chiunque ed ovunque. Manca solo l’invito a dialogare con il diavolo! E per una buona ragione! Potrebbe infatti, costretto da Dio, rivelare sotto esorcismo cose sgradite a certi "uomini di chiesa" moderni.  

Con questa smania del dialogo a tutti i costi che, nel nome del "vogliamoci tutti bene" ha di fatto rimpiazzato la predicazione evangelica, abbiamo trascurato l’importanza biblica del combattimento. La Sacra Scrittura, soprattutto nei salmi, ci insegna che esistono gli empi ed i "figli di satana" e che se da un lato è nostro dovere pregare per tutti, anche per loro, è parimenti un dovere di ogni cristiano combattere contro satana (Ef. 6,10 seg.) e gli strumenti delle tenebre; con la predicazione evangelica, con la preghiera, con i sacramenti e poi con ogni intervento democratico. 

Gli illustri esempi dei combattimenti tra Davide e Golia, simbolo dell’eterna lotta tra i figli di Dio ed i figli di satana, e tra Sansone ed i Filistei ce lo ricordano. E Gesù, il Maestro, è un chiaro e fulgido esempio di "combattimento" tra la Sua predicazione e quella di satana (Mt 4,1 seg.); tra la Sua verità e le falsità e le eresie del mondo, cioè dei figli di satana! Tramite gli esorcismi Gesù combatte contro i demoni scacciandoli. Gesù dice: "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa" (Mt 10, 34 seg.). Quante liti infatti avvengono tra i familiari quando si tratta di osservare veramente il Vangelo! Quante fratture! Alla faccia di tutti i dialoghi possibili! Solamente quando, grazie alla costante preghiera del Rosario di qualche membro della famiglia, gli "altri" si convertono, interviene la pace che solo il Signore può concedere (Gv 14,27).  

Lo Spirito Santo ci invita a star lontani da chi è fazioso " Dopo una o due ammonizioni stà lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa" (1 Tito 3, 10-11). Gesù ci invita ad ammonire chi commette una colpa ed a considerare come un pagano e un pubblicano chi non ascolterà neppure l’assemblea (Mt 18, 15 seg.). Non dimentichiamo poi la cacciata dei venditori dal tempio: "...Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio con le pecore ed i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi..." (Gv. 2,14 seg.). Altro che dialogo in certi casi! Lo Spirito Santo ci ordina di non accogliere quanti appartengono all’anticristo "Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre ed il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse" (2 Gv. cap. 7). 

Purtroppo con questa frenesia del dialogo a tutti i costi che trova le sue radici nella sociologia cattolica moderna i cristiani, confusi, non solo non predicano più la verità evangelica, ma non considerano più come peccato certe nefandezze in quanto, nel nome del dialogo, lasciano a ciascuno la libertà totale di coscienza; col risultato che i mass media diffondono ogni tipo di spazzatura, mentre i cattolici lasciano fare dato che quasi più nessuno li invita a combattere il male. Ne è scaturita infatti una totale confusione! Se è giusto dialogare con chiunque riguardo a svariati argomenti dello scibile umano ed a varie attività umane, è altrettanto doveroso biblicamente stigmatizzare il male ovunque si annidi "Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati" (Is. 58,1). E per male va inteso il peccato! La disobbedienza ai comandamenti di Dio ed in generale alla Sua eterna Parola! Giovanni Paolo II, suscitando l’allergia di molti cosiddetti cattolici, ha scritto l’enciclica "Veritatis splendor" per spiegare definitivamente che dobbiamo osservare la legge di Dio e non la nostra morale soggettiva che porta qualcuno a domandare l’equiparazione dei matrimoni omosessuali con quelli voluti da Dio! (per meglio approfondire http://www.genitoricattolici.org/gay.html e http://www.genitoricattolici.org/adozioni%20gay.html

   La Bibbia ci insegna che esistono delle categorie di persone con cui non è possibile alcun dialogo! "Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse" (2 Gv cap. 7). "Dopo una o due ammonizioni sta’ lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa." (1 Tito 3, 10-11) - "Se qualcuno non ama il Signore sia anatema" (1 Cor. 3,22) - "Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso persino parlare" (Ef. 5,10). Quante persone, purtroppo, rientrano nella categoria di coloro che non credono a Gesù come Dio o appartengono alle categorie stigmatizzate dalla Scrittura! Per essi, come ci ricorda la Madonna a Fatima, è indispensabile solo la preghiera di conversione affinché si salvino dalle fiamme dell’inferno! Ma nel nome del dialogo quasi più nessuno stigmatizza le opere delle tenebre e ciascuno si comporta come meglio gli pare annullando, di fatto, l’evangelizzazione ed inchiodando alla Croce l’eterna Parola di Dio che, comunque, ci giudicherà tutti alla nostra morte! E mentre i cristiani dialogano, in diverse scuole vengono proibiti i presepi ed i canti di Natale "...per non violare la libertà degli alunni non cristiani e la neutralità della scuola dello Stato...". E ciò nella quasi indifferenza dei cosiddetti cattolici! Basterebbe invece ricordare ai "libertari" che dal momento che le feste di Natale e di Pasqua sono cristiane, se a loro non stanno bene, vadano pure a lavorare od a scuola. Per coerenza e serietà! Ma ciò incrinerebbe il dialogo! Ed allora è meglio lasciar perdere trasformando in tal modo i "libertari" in liberticidi delle convinzioni e dei diritti dei cattolici! 

Arrigo Muscio

giovedì 25 novembre 2021

La concretezza della Parola di Dio

 


I libri sapienziali 

1] Onora il medico come si deve secondo il bisogno,  anch'egli è stato creato dal Signore.  [2] Dall'Altissimo viene la guarigione,  anche dal re egli riceve doni.  [3] La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,  egli è ammirato anche tra i grandi.  [4] Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,  l'uomo assennato non li disprezza.  [5] L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno,  per rendere evidente la potenza di lui?  [6] Dio ha dato agli uomini la scienza  perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie.  [7] Con esse il medico cura ed elimina il dolore  e il farmacista prepara le miscele.  [8] Non verranno meno le sue opere!  Da lui proviene il benessere sulla terra.  [9] Figlio, non avvilirti nella malattia,  ma prega il Signore ed egli ti guarirà.  [10] Purificati, lavati le mani;  monda il cuore da ogni peccato.  [11] Offri incenso e un memoriale di fior di farina  e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.  [12] Fa’ poi passare il medico  - il Signore ha creato anche lui -  non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno.  [13] Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani.  [14] Anch'essi pregano il Signore  perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia  e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita.  [15] Chi pecca contro il proprio creatore  cada nelle mani del medico. 


(Sir. 38,1 seg.) 

[1] Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele,  [2] per conoscere la sapienza e la disciplina,  per capire i detti profondi,  [3] per acquistare un'istruzione illuminata,  equità, giustizia e rettitudine,  [4] per dare agli inesperti l'accortezza,  ai giovani conoscenza e riflessione.  [5] Ascolti il saggio e aumenterà il sapere,  e l'uomo accorto acquisterà il dono del consiglio,   [6] per comprendere proverbi e allegorie,  le massime dei saggi e i loro enigmi.  [7] Il timore del Signore è il principio della scienza;  gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione.  [8] Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre  e non disprezzare l'insegnamento di tua madre,  [9] perché saranno una corona graziosa sul tuo capo  e monili per il tuo collo.  [10] Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare,  non acconsentire!  [11] Se ti dicono: "Vieni con noi,  complottiamo per spargere sangue,  insidiamo impunemente l'innocente,  [12] inghiottiamoli vivi come gli inferi,  interi, come coloro che scendon nella fossa;  [13] troveremo ogni specie di beni preziosi,  riempiremo di bottino le nostre case;  [14] tu getterai la sorte insieme con noi,  una sola borsa avremo in comune",  [15] figlio mio, non andare per la loro strada,  tieni lontano il piede dai loro sentieri!  [16] I loro passi infatti corrono verso il male  e si affrettano a spargere il sangue.  [17] Invano si tende la rete  sotto gli occhi degli uccelli.  [18] Ma costoro complottano contro il proprio sangue,  pongono agguati contro se stessi.  [19] Tale è la fine di chi si dà alla rapina;  la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.  (Pr. 1,1 seg.)  

Spesso i libri sapienziali della Bibbia non ricevono la dovuta considerazione, mentre costituiscono una miniera di insegnamenti concreti per la nostra vita personale, familiare e sociale. Molti proverbi di uso corrente trovano nei libri sapienziali la loro radice. A prescindere dalla loro importanza ai fini della correlazione di alcuni passi dei medesimi con la venuta di Cristo (come ad esempio spiegato nel seguente passaggio del magistero) la loro lettura, dopo la preghiera, è fonte di benessere per l’anima ed il corpo. 


“L’Apostolo contempla affascinato il segreto nascosto del Crocifisso-risorto e attraverso le sofferenze sperimentate da Cristo nella sua umanità (dimensione terrena) risale a quell’esistenza eterna in cui Egli è tutt’uno col Padre (dimensione pre-temporale): “Quando venne la pienezza del tempo – egli scrive -, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli” ( Gal 4,4-5 ). Queste due dimensioni, la preesistenza eterna presso il Padre e la discesa del Signore nella incarnazione, si annunciano già nell’Antico Testamento, nella figura della Sapienza. Troviamo nei Libri sapienziali dell’Antico Testamento alcuni testi che esaltano il ruolo della Sapienza preesistente alla creazione del mondo. In questo senso vanno letti passi come questo del Salmo 90: “Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio” (v.2); o passi come quello che parla della Sapienza creatrice: “Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra” ( Prv 8, 22-23 ). Suggestivo è anche l’elogio della Sapienza, contenuto nell’omonimo libro: “La Sapienza si estende vigorosa da un’estremità all’altra e governa a meraviglia l’universo” ( Sap 8,1 ). 

Gli stessi testi sapienziali che parlano della preesistenza eterna della Sapienza, parlano anche della discesa, dell’abbassamento di questa Sapienza, che si è creata una tenda tra gli uomini. Così sentiamo echeggiare già le parole del Vangelo di Giovanni che parla della tenda della carne del Signore. Si è creata una tenda nell’Antico Testamento: qui è indicato il tempio, il culto secondo la “Thorà”; ma dal punto di vista del Nuovo Testamento possiamo capire che questa era solo una prefigurazione della tenda molto più reale e significativa: la tenda della carne di Cristo. E vediamo già nei Libri dell’Antico Testamento che questo abbassamento della Sapienza, la sua discesa nella carne, implica anche la possibilità che essa sia rifiutata. San Paolo, sviluppando la sua cristologia, si richiama proprio a questa prospettiva sapienziale: riconosce in Gesù la sapienza eterna esistente da sempre, la sapienza che discende e si crea una tenda tra di noi e così egli può descrivere Cristo, come “potenza e sapienza di Dio”, può dire che Cristo è diventato per noi “sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione” (1 Cor 1,24.30 ). Similmente Paolo chiarisce che Cristo, al pari della Sapienza, può essere rifiutato soprattutto dai dominatori di questo mondo (cfr. 1 Cor 2,6-9 ), cosicché può crearsi nei piani di Dio una situazione paradossale, la croce, che si capovolgerà in via di salvezza per tutto il genere umano”. 

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2008/documents/hf_benxvi_aud_20081022_it.html

Arrigo Muscio

venerdì 15 ottobre 2021

La concretezza della Parola di Dio

 


La principale opera di carità 

Il Vangelo c’insegna che la principale opera di carità consiste nella predicazione della Parola di Dio affinché, mediante l’unico mediatore Gesù Cristo, l’umanità conosca il vero Dio: fonte di ogni bene spirituale e fisico. La raccomandazione finale che il Signore infatti fa agli apostoli è la seguente ".....Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato…" (Mt. 28,19 seg.). Gesù stesso si è preoccupato primariamente di predicare la Parola di Dio invitando a credere nel Vangelo (Mc. 1,15). Poi, dopo la predicazione, ha guarito gli ammalati, scacciato i demoni e resuscitato i morti; raccomandando ai discepoli di proseguire tale opera. Si è anche preoccupato di moltiplicare i pani ed i pesci per sfamare quanti, da due giorni digiuni, lo seguivano per ascoltare la Sua parola. S. Paolo, dopo la conversione, ne ha seguito pedissequamente l’esempio. Dio, infatti, si preoccupa della salvezza integrale dell’uomo: dell’anima e del corpo. Ma ciò non è possibile senza la conversione! I mali che imperversano nel mondo sono causati dalla mancanza di conversione dell’uomo. Se quest’ultimo amasse veramente Dio ed il prossimo si preoccuperebbe, a livello personale e comunitario, del vero bene dei suoi simili. "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti" (Mt. 7,12) insegna il Signore. Quindi, come desideriamo per noi la giustizia, la pace, l’amore, la riconoscenza, la salute ecc. dobbiamo, sull’invito evangelico, attivarci anche per ottenere tutto ciò a favore del prossimo. Purtroppo l’eresia comunista che la Madonna ha profetizzato a Fatima (eresia causata dai nostri peccati e della nostra mancata conversione) ha ribaltato la scala dei valori, come del resto ha ampiamente dimostrato papa Leone XIII con la sua enciclica Humanum genus. Tale eresia è penetrata in tutti gli ambienti sociali, anche ecclesiastici; ha "eliminato" la priorità della predicazione, sostituendola con il "politicamente corretto", con il dialogo a tutti i costi e con il buonismo ed il solidarismo legati esclusivamente all’assistenza materiale. Il "Libro nero del comunismo" e tanti altri libri autobiografici ci raccontano come è stato applicato "il paradiso socialista" nelle zone dove tale ideologia ha conquistato il potere. 

I santi si sono impegnati a seguire le indicazioni di Gesù, non quelle del mondo! Un esempio recente e famoso lo riscontriamo in Padre Pio che si è preoccupato in primis di predicare il Vangelo; compito che ha assolto egregiamente durante le migliaia di confessioni tese a ripulire l’anima dei penitenti dai numerosi peccati. Poi pregava per la guarigione anche dei corpi ed ha ottenuto, grazie alla sua infaticabile intercessione, la costruzione di uno degli ospedali migliori d’Europa (realizzato tramite le libere offerte dei fedeli graziati o simpatizzanti), il cui nome è tutto un programma evangelico: "Casa sollievo della sofferenza". Peccato che i mass media non si occupino di tale ospedale, ma preferiscano discutere di altre "opere", soprattutto se non cristiane.  

La Madonna stessa durante le sue apparizioni raccomanda costantemente la preghiera, la penitenza, la conversione e, da Medjugorje, anche la lettura quotidiana della Bibbia. "Vivete e diffondente i miei messaggi" insegna a tutti i suoi figli, che non sono solo i preti. Da ciò deriva infatti la conversione dei cuori e la conseguente risoluzione di tutti i problemi (anche materiali), compresi molti mali causati dal peccato ( Cor. 11,28 seg.) e dall’empietà. Gesù ha detto: "Senza di me non potete nulla" (Gv. 15,5). Con Lui, da Lui e per Lui, infatti, abbiamo tutte le opere d’amore prodotte dai santi (molti dei quali illustri convertiti) nel corso dei secoli. Senza di Lui ricaviamo, invece, il buonismo, il solidarismo ed il garantismo che producono mostri, come testimoniano giornalmente le cronache dei giornali. 

Arrigo Muscio

sabato 4 settembre 2021

La concretezza della Parola di Dio

 



Perdono e giustizia 


"Oltraggiato non rispondeva con oltraggi, 

e soffrendo non minacciava vendetta, 

ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia" (1 Pietro 2,23). 

"Il giusto godrà nel vedere la vendetta, 

laverà i piedi nel sangue degli empi. 

Gli uomini diranno: "C’è un premio per il giusto, 

c’è Dio che fa giustizia sulla terra!" (Sal. 58,11) 

"Per tanta iniquità non abbiano scampo: 

nella tua ira abbatti i popoli, o Dio" Sal. 56, 8 

"...Il Signore ama la giustizia 

e non abbandona i suoi fedeli" (Sal. 37,28). 

"Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, 

perché saranno saziati" (Mt 5,6) 

"Beati i perseguitati per causa della giustizia, 

perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,10) 

 

I giornali riportano sempre più spesso, purtroppo, dolorosi fatti di cronaca in cui certi delinquenti (che la Sacra Scrittura considera empi) uccidono degli innocenti provocando sofferenze nelle famiglie delle vittime. 

Riguardo a tali fatti si sprecano gli appelli al perdono. Anche alcuni esponenti della Chiesa hanno gridato all’immediato perdono. Ma tale atteggiamento ha gettato nello sconcerto numerosi fedeli, tant’è che la sorella di una delle vittime (uccisa da un lancio di sassi da un cavalcavia) ha scritto una lettera di maledizioni nei confronti degli assassini della congiunta ed ha dichiarato di non volere perdonare. 

Credo che sia opportuno, sempre in base alla parola di Dio, fare un po' di chiarezza al riguardo.  

Che il Signore abbia invitato al perdono lo sanno tutti e ritengo inutile riportare i correlativi brani biblici, dato che molti predicatori li richiamano spesso in ogni occasione, opportuna ed inopportuna. Ma com’è vero che il Signore ci invita al perdono (il che significa non aver rancore nei confronti di nessuno, fosse pure il peggiore carnefice), è altrettanto vero che, anche se sottaciuto o dimenticato, il Signore, Dio di infinita misericordia che applica nei confronti di quanti gliela chiedono sinceramente pentiti 43 , è anche Dio di giustizia e la fa valere nei riguardi di coloro che non si pentono; ed allora "...Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il suo prezzo..." (Sal. 49,8) - "...Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te è giusto" (Sal. 143, 2). 

Molti credenti sono indotti quindi a pensare che si debba esclusivamente perdonare senza appellarsi a Dio affinché faccia giustizia, anche mediante i tribunali umani. Storditi dalle sirene che propagano, più o meno volontariamente, un simile concetto anti biblico, manifestano una spiccata avversione nei riguardi del perdono. 

Numerosi salmi e vari passi biblici ci insegnano, in quanto Parola eterna di Dio, che un conto è l’esigenza del perdono ed un altro conto è la richiesta di giustizia (nell’interesse personale e collettivo) collegata all’applicazione delle leggi di cui uno stato di diritto deve dotarsi per regolare la pacifica convivenza dei cittadini 44 . 

Papa Giovanni Paolo II  ha chiarito bene tale concetto: "...Il perdono, lungi dall’escludere la ricerca della verità, la esige. Il male compiuto dev’essere riconosciuto e, per quanto possibile, riparato....Altro presupposto essenziale del perdono e della riconciliazione è la giustizia, che ha il suo criterio ultimo nella legge di Dio e nel suo disegno di amore e di misericordia sull’umanità....Non sussiste, pertanto, alcuna contraddizione tra perdono e giustizia. Il perdono, infatti, non elimina né diminuisce l’esigenza della riparazione, che è propria della giustizia.....". 45 

Predicare quindi il perdono senza giustizia equivale a propagandare il "perdonismo", efficace mezzo per allontanare da Dio, Signore di misericordia e di giustizia, molti credenti. Questi, rosi dal tarlo del rancore e dall’esigenza di giustizia, maledicono e spesso si rivolgono a maghi e fattucchieri per appagare in maniera peccaminosa la santa esigenza di giustizia, col risultato quindi di creare le condizioni ottimali per finire all’inferno insieme agli empi che non si sono pentiti dei loro misfatti! 

Arrigo Muscio

domenica 1 agosto 2021

La concretezza della Parola di Dio

 


Il permissivismo 


[31]Non invidiare l'uomo violento e non imitare affatto la sua condotta,  

[32]perché il Signore ha in abominio il malvagio, mentre la sua amicizia è per i giusti  

(Pr. 3,31) 

[19]Il violento deve essere punito, se lo risparmi, lo diventerà ancora di più  

(Pr. 19,19) 

[15]La stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui  

(Pr. 22,15) 

[13]Non risparmiare al giovane la correzione, anche se tu lo batti con la verga, non morirà;  

[14]anzi, se lo batti con la verga, lo salverai dagli inferi  

(Pr. 23,13) 

[15]La verga e la correzione danno sapienza, ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre 

(Pr. 29,15) 

[6]Come musica durante il lutto i discorsi fuori tempo, ma frusta e correzione in ogni tempo sono saggezza (Sir. 22,6) 

La Parola eterna di Dio ci edifica sulla necessità della correzione per schivare l’infer no (Pr. 23,13) e per impedire l’escalation della violenza (Pr. 19,19) con grave turbamento della pacifica convivenza. 

Tale insegnamento ha quindi una duplice valenza: escatologica e sociale. Dio, che è Padre e non nonno, invita fermamente (soprattutto mediante i libri sapienziali) a non essere permissivisti. Cominciando con i figli, per proseguire all’interno delle varie categorie sociali, siamo chiamati ad essere da un lato misericordiosi, ma dall’altro lato giusti e correttivi. A tale compito sono particolarmente chiamati i genitori, gli insegnanti, i giudici e gli educatori in generale. 

Se osserviamo però quanto accade nella nostra epoca, pare che il comportamento umano vada in tutt’altro senso: delinquenti che, nonostante numerose denunce che ne dimostrano la recidiva, non sono in carcere con grave scandalo per quanti amano la giustizia; giovani violenti che lo diventano sempre più ecc.  

La famiglia, la scuola, la parrocchia e l’amministrazione della giustizia sono diventate istituzioni quasi esclusivamente "dialoganti"; ed in nome di questo dialogo gli empi (che non vengono più considerati tali, ma solo persone bisognose di comprensione) continuano nella loro opera senza più alcun timore (con la comoda e difficilmente contestabile giustificazione - data la parentesi temporale collocata nel passato - che "in quel momento non erano in grado di intendere e volere", anche dei mostri - veri e propri empi - riescono a schivare delle condanne esemplari). Di conseguenza la violenza negli stadi e quella urbana, gli stupri, le rapine, la pedofilia ecc. sono ormai all’ordine del giorno con grave danno sociale, morale ed economico (continui processi per i recidivi ed assistenza sanitaria a spese della collettività per i delinquenti che restano feriti a causa del loro comportamento). Leggi sempre più permissive non consentono l’esercizio di una giusta pena nei confronti di quanti, violando il codice penale, peccano contro il secondo comandamento per ordine d’importanza: l’amore verso il prossimo! 

Sicuramente questo risultato non è certo ad immagine della giustizia divina che, in ultima analisi, non risparmia l’ inferno per quanti, fino alla fine, rifiutano l’eterna misericordia di Dio. 

Questo mondo che "giace sotto il potere del maligno..." e che rifiuta a suo danno gli insegnamenti della Parola di Dio sta compiendo diabolicamente un’opera di disgregazione del senso della giustizia divina. Mi spiego meglio. Molte persone si lamentano sovente dell’assenza della giustizia umana e poi proiettano tale sfiducia anche in quella divina che, a torto, ritengono assente, dimentichi dell’importanza della preghiera dei salmi che anche molti preti non raccomandano più come preghiera per ottenere l’intervento di Dio teso a convertire, proteggere, punire gli empi e salvare. Dimentichi altresì che: "....Essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa" (Rm. 1,28 seg.. 

Molte persone sono infine portate ad eliminare, per logica conseguenza, ogni timore nella giustizia di Dio e quindi nel castigo eterno: l’inferno.

E la sfiducia nella giustizia divina provoca, di conseguenza, un aumento di atteggiamenti arroganti, ribelli, violenti ecc. causati dalla convinzione che la giustizia umana non commina sentenze esemplari e quella divina non esiste. Il risultato, ovviamente, è sotto gli occhi di tutti! 

Arrigo Muscio

martedì 11 maggio 2021

La concretezza della Parola di Dio

 


L’accoglienza 

"Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi" (Esodo 12,49).  

"Con il sudore del tuo volto mangerai il pane"  

(Gen. 3,19)  

"Chi non vuol lavorare neppure mangi"  

(2 Tess. 3,10). 


Si fa un gran parlare di accoglienza. Non c’è bocca, ecc lesiastica, laica, laicista, pagana o atea che non contenga tale termine ogni qualvolta si parla di immigrazione. Ciò che però stupisce è la mancanza di discernimento in quanti hanno il dovere di conoscere e di applicare la Parola eterna di Dio. Tutti i “servi inutili” hanno, infatti, il compito d’obbedire ad essa contro le teorie del mondo. Purtroppo la politica, anche in campo religioso, ha sostituito pienamente la profezia; la tranquillità sociale ha allontanato il disagio d’essere “voci che gridano nel deserto”. Ma, ad edificazione dei fratelli che credono ancora nella Sacra Scrittura e nella sua concreta applicazione, conviene fare un po’ di chiarezza al riguardo. E’ verissimo che esiste il dovere dell’accoglienza nei confronti del forestiero, ma è altrettanto biblico ed eterno che esiste un paletto ben preciso che tempera l’accoglienza urbi et orbi. "Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi" (Es. 12,49) - "Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo del paese, né il forestiero in mezzo a voi" (Lv. 18,26). Altri passi confermano la necessità della salvaguardia della nostra religione di fronte all’invasione di costumi stranieri “Osserverete dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi, né vi contaminerete con essi. Io sono il Signore, il Dio vostro” (Lv. 18,30) – “Per sette giorni non si troverà lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievito, sarà eliminato dalla comunità di Israele, forestiero o nativo del paese” (Es. 12,19) – “Ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te” (Es. 20.10). 

Vi sono poi altre frasi bibliche che temperano non solo l’indiscriminata accoglienza, ma pure l’imprudente favoritismo concesso a personaggi anticristiani. Lo Spirito Santo afferma categorico “Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo! Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse” (2 Gv. Cap.7). Il Maestro stesso, capo e fondatore della Chiesa, ammonisce “Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità” (Gv. 8,42). 

In sintesi quindi è doveroso da parte di un cristiano esercitare l’accoglienza e la solidarietà, soprattutto nei confronti dei più bisognosi, ma è altrettanto doveroso discernere i veri meritevoli dai falsi, quanti sono rispettosi dei valori e delle leggi dei paesi ospitanti e quanti invece le vogliono soppiantare. Non bisogna, infatti, dimenticare che il primo e più grande comandamento è il primo a cui segue il secondo. E nulla, in quanto idolatrico, può lecitamente eliminare o sostituire il primato di Dio. 

Ma se la Parola di Dio è così chiara al riguardo come mai, si chiederanno molti, serpeggiano anche tra i cattolici ben altre teorie? Secondo diverse pubblicazioni (ad es. Il “vero volto dell’Immigrazione” e “L’Islam alla riscossa”) esiste un piano massonico che tende a favorire tutto quanto può minacciare la religione cattolica. Se qualcuno non credesse a ciò può ben meditare su quanto espresso dal grande papa Leone XIII nel cap. 8 della sua enciclica “Inimica Vis” “….Preme poi, in cosa di tanta importanza e dove la seduzione ai dì nostri è cosa facile, che il cristiano si guardi dai primi passi, tema i più leggeri pericoli, eviti ogni occasione, prenda le più sollecite precauzioni, usi insomma, secondo il consiglio evangelico, pur serbando in cuore la semplicità della colomba, tutta la prudenza del serpente. I padri e le madri di famiglia si guardino dall'accogliere in casa e di ammettere all'intimità delle confidenze domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto dell'amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un astuto arruolatore della setta. Oh in quante famiglie il lupo penetrò in veste d'agnello! Bella cosa sono le svariatissime società, che oggi in ogni ordine di sociale attinenza con fecondità prodigiosa sorgono da per tutto: società operaie, di mutuo soccorso, di previdenza, di scienze, di lettere, di arti, e simiglianti; e quando siano informate da buono spirito morale e religioso, tornano certamente proficue e opportune. Ma poiché qui pure, anzi qui specialmente è penetrato e penetra il veleno massonico, si abbiano per generalmente sospette, e si evitino le società che, sottraendosi ad ogni influsso religioso, possono facilmente essere dirette e dominate più o meno da massoni, come quelle che, oltre a porgere aiuto alla setta, ne sono, può dirsi, il semenzaio e il tirocinio. A società filantropiche, di cui non ben conoscano la natura e lo scopo, non si ascrivano facilmente le donne senza essersi prima consigliate con persone sagge e sperimentate, giacché passaporto alla merce massonica è spesso quella ciarliera filantropia, contrapposta con tanta pompa alla carità cristiana. Con gente sospetta di appartenere alla massoneria o a sodalizi ad essa aggregati procuri ognuno di non aver amicizia o dimestichezza: dai loro frutti li conosca e li fugga. E non solo di coloro che, palesemente empi e libertini, portano in fronte il carattere della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si occultano sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le religioni, di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime della rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio. Libri e giornali che stillano il tossico dell'empietà e che attizzano negli umani petti il fuoco delle cupidigie sfrenate e delle sensuali passioni; circoli e gabinetti di lettura, ove lo spirito massonico si aggira cercando chi divorare, siano al cristiano, e ad ogni cristiano, luoghi e stampa che fanno orrore….”  

Mentre il grande papa insegna “I padri e le madri di famiglia si guardino dall'accogliere in casa e di ammettere all'intimità delle confidenze domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto dell'amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un astuto arruolatore della setta”, i cattolici non solo spalancano le porte a quanti dichiarano d’essere avversi a Cristo, ma li coccolano! 

Arrigo Muscio

venerdì 19 marzo 2021

La concretezza della Parola di Dio

 


Il primato di Dio 


Il buonismo 

L’inosservanza della parola di Dio comporta anche  la sostituzione della misericordia di Dio con il buonismo, tanto di moda in quest’epoca. Con tale termine s’intende quell’atteggiamento in forza del quale si deve necessariamente essere misericordiosi nei confronti di tutti indistintamente, senza badare all’atteggiamento interiore. Se qualcuno non si uniforma viene tacciato d’essere un cattivo cristiano o un insensibile ai valori umani! 

Gesù, che per noi cristiani è l’unico e vero Maestro di fede e modello perfetto di santità, ci insegna, mediante il Vangelo, ad assumere un comportamento ben diverso, frutto di discernimento. Gesù, infatti, è la misericordia incarnata del Padre ed è venuto per salvare i peccatori....che si pentono! L’illuminate esempio dei due ladroni ne è una evidente riprova. Solo al ladrone che si è pentito il Signore ha detto: "Tu oggi stesso sarai con me in Paradiso". Non all’altro! A tutto il mondo il Signore dice: "Cercate prima il Regno di Dio e la Sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù". A tutti ha detto di credere al Vangelo ed ha raccomandato agli apostoli ed ai discepoli di predicarlo ad ogni creatura. La moltiplicazione dei pani e dei pesci Gesù l’ha operata non nei confronti di tutti, ma di quanti da due giorni lo seguivano digiuni. S. Paolo si preoccupava di predicare prioritariamente il Vangelo e la conversione, affermando: "Chi non vuol lavorare neppure mangi" (2 Ts. 3,10). E la chiesa ci insegna che quando parla S. Paolo è "Parola di Dio".  

Differente invece è il buonismo che affonda le sue radici in un’ideologia senza Dio. Infatti, ben diversamente da quanto raccomandato dalla Sacra Scrittura, l’atteggiamento che va di moda, anche tra i cristiani, è totalmente teso a portare aiuto materiale a tutti indistintamente. Quel che solo conta è offrire il panino ai barboni, l’assistenza sanitaria agli immigrati irregolari, la casa alle coppie gay; permettere l’adozione ai single ed agli omosessuali; eliminare l’ergastolo e concedere licenze speciali anche ai peggiori delinquenti purché si "comportino bene" in galera ecc. Predicare il Vangelo ad ogni creatura è diventato invece un optional! Lottare affinché venga amministrata un’equa giustizia a tutela dei cittadini per bene (costretti a subire ogni genere di soprusi) e dell’intera società, combattere gli spettacoli televisivi porno-violenti o amorali proiettati specialmente in prima serata, chiedere che l’ONU si preoccupi veramente di fornire aiuti umanitari e tecnologici ai paesi in difficoltà ecc. sono azioni che vengono invece considerate un po’ eccentriche. Naturalmente i risultati sono sotto gli occhi di tutti! Gesù ha infatti ammonito: "Senza di me non potete nulla!". E senza l’osservanza del primo comandamento, anche il secondo diventa inefficace come ha dimostrato il libro "Un prete dannato mette in guardia contro l'inferno" sopra citato. Ed a forza di buonismo siamo arrivati al punto che un sacerdote “paga il pizzo a pusher per vivere in pace” come raccontato nel seguente articolo di Libero ''E' un viavai continuo di richieste arroganti- sostiene il religioso nell'intervista -, di aggressioni verbali e fisiche che mi hanno esasperato. Ho paura e per tenerli a bada sono costretto a sottostare alle loro richieste. Non ho alternative se non quello di denunciare tutto. ''Mi sono ritrovato il citofono bruciato, le gomme della macchina squarciate. Una volta hanno forzato la porta della chiesa'', ha detto ancora”

http://www.liberoquotidiano.it/news/957547/Perugia-prete-pago-pizzo-a-pusher-per-vivere-in- pace.html

Arrigo Muscio

martedì 9 febbraio 2021

La concretezza della Parola di Dio



Il primato di Dio 

 

Il primo comandamento 

"Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?". Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande ed il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso." 

Matteo 22,36 

"Chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla". 

Giovanni 15,5 

"Cari figli! Oggi vi invito a vivere, nel corso di questa settimana, le seguenti parole: IO AMO DIO! Cari figli, con l'amore voi conseguirete tutto, anche ciò che ritenete impossibile. Dio desidera da questa parrocchia che gli apparteniate completamente. E così desidero anch'io. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata!". 


Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 28.2.1985 

"Cari figli, oggi vi invito affinché ciascuno di voi cominci di nuovo ad amare prima Dio che ha salvato e redento ognuno di voi e dopo i fratelli e le sorelle che vi sono vicini. 

Senza amore, figlioli, non potete crescere nella santità e non potete fare opere buone. 

Perciò, figlioli, pregate, pregate senza sosta perché Dio vi riveli il suo amore. 

Io vi ho invitati tutti ad unirvi a me e ad amare. 

Anche oggi sono con voi e vi invito a scoprire l’amore nei vostri cuori e nelle vostre famiglie. 

Affinché Dio possa vivere nei vostri cuori, dovete amare. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata". 


Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 25 novembre 1995 

L’insegnamento della Sacra Scrittura e della Madonna, che ovviamente conferma sempre la Parola di Dio, è chiaro. Il comandamento più importante è il primo: l’amore verso Dio, da cui deriva l’amore verso il prossimo. Sembrerebbe talmente ovvio da non richiedere alcun chiarimento al riguardo. Purtroppo non è così, tant’è che il Signore e la Madonna hanno persino costretto un prete dannato (Verdi Depardieu) a spiegarlo durante alcuni esorcismi 35 : "Si parla troppo dell’amore del prossimo e si dimentica che l’amore del prossimo deriva solo dal perfetto amore di Dio. Perché parlare sempre di amore del prossimo, di riconciliazione e di reciproca comprensione se si dimentica il principale comandamento a questo proposito? Il primo ed il più grande comandamento è: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze". 

Da questo ribaltamento deriva una serie di problemi e di atteggiamenti anticristiani operati, spesso in buona fede, anche da quanti sono convinti di agire cristianamente. Senza dimenticare certi moderni mercanti del tempio!  

La Madonna a Fatima mise in guardia l’umanità contro l’eresia comunista 36 . Proprio i paesi che hanno sperimentato tale eresia giunta al potere hanno vissuto esperienze infernali: nel nome della solidarietà sociale furono creati i gulag ed i manicomi per gli oppositori ed attivate le persecuzioni nei confronti dei cristiani. Purtroppo la carenza di preghiere ha provocato un aumento progressivo del peccato personale e sociale, spalancando le porte ad un’eresia che non solo ha invaso ogni strato sociale, ma è penetrata anche in molti settori del clero. Di conseguenza, anziché occuparsi primariamente dei veri poveri, di coloro cioè che non conoscono o non amano Cristo, molti cristiani, compresi numerosi sacerdoti, si sono impegnati, ispirandosi direttamente od indirettamente alle idee del massone Carlo Marx, esclusivamente nel sociale, creando istituzioni od associazioni che somigliano alle ASL. Pensiamo ad esempio ad alcuni centri di recupero dalla droga in cui non viene predicato primariamente Cristo; non viene offerta la Bibbia, ma si fornisce quasi esclusivamente un sostegno umano intriso di buone intenzioni, ma asfittico se privo del Vangelo da cui scaturisce la vera libertà dalla droga, dalle malattie, dalla possessione diabolica 37 . Papa Leone XIII ci aveva avvisati, mediante due encicliche fondamentali 38 , riguardo a questo pericolo: questa umana filantropia che non risolve alla radice i problemi. Ed ecco che il prete dannato Verdi Depardieu è costretto da Dio ad affermare: "E’ una messinscena, completamente riuscita, della massoneria il dire sempre: amore del prossimo, vivere nella carità, rappacificarsi l’un l’altro, perdonarsi e sostenersi a vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi! Se questi uomini vedessero dov’è davvero il principale comandamento! Certo, è detto nel primo e più grande comandamento: "...E il prossimo tuo come te stesso", ma ciò viene dopo: "Amerai il Signore Dio Tuo"....Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare di nuovo il principale comandamento...". 39 Infatti proprio in un’epoca in cui molte bocche di sepolcri imbiancati proclamano la solidarietà ai quattro venti, la caduta dei valori tocca il massimo storico: pornografia, omosessualità, stupri, baby killer, violenza privata e pubblica, corruzione, aborti, adulteri, manipolazioni genetiche, disinformazione satanica ecc. Eccetto il papa, chi predica ad es. contro l’adulterio, peccato gravissimo condannato dal sesto comandamento e da numerosi passi biblici (Esodo 20,14 - Matteo 5,27) in quanto causa di crisi personali, familiari e sociali? Chi, eccetto il papa e rare eccezioni, predica contro l’aborto? Anche in ambito cattolico ci si scaglia ad esempio contro la pena di morte nei confronti di delinquenti che si sono macchiati di orrendi delitti, dimenticandosi che il Catechismo della Chiesa Cattolica (espressione del Magistero della Chiesa, la cui prefazione è stata firmata da Giovanni Paolo II nel 1992) la ritiene lecita "....nei casi di estrema gravità..." (Cap. 2266), e non si interviene, con egual forza e determinazione, contro il moderno genocidio: l’aborto! 

In nome di siffatta solidarietà si è giunti al punto di garantire in un ospedale del Nord Italia la possibilità di abortire e non di partorire 40 .  

Invece Gesù, il maestro vero di ogni cristiano, prima predicava il Vangelo (Marco 1,15) eppoi guariva, liberava dai demoni e forniva il cibo a chi, da due giorni, era a digiuno per ascoltarlo. L’apostolo delle genti S. Paolo adotta emblematicamente uno schema di comportamento che mira innanzitutto a distribuire la parola di Gesù: rimedio per ogni male e necessità; secondariamente impone le mani ed esorcizza nel nome di Gesù diffondendone ovunque, come testimone credibile, la Sua realtà concreta in mezzo a noi 41 . Il compito di ogni credente 42 , non solo quindi dei sacerdoti, è quello di predicare un Gesù vivo e reale, non un personaggio storico! E lo deve fare negli ambiti in cui è chiamato a vivere: famiglia, lavoro, conoscenze occasionali che lo Spirito Santo predispone. 

La Madonna a Fatima chiede sacrifici e preghiere per salvare anime dall’inferno: principale opera di carità. Il resto è secondario e corollario al rapporto con Dio. Quante conversioni miracolose avvengono a Lourdes ed in altri santuari, specialmente mariani. Vera conversione significa porre Dio e la Sua parola al primo posto nella propria vita individuale e familiare mediante la preghiera e la frequenza ai Sacramenti. 

Gli stessi messaggi di Medjugorje tendono, nella loro globalità, a riproporre, quale rimedio alla moderna eresia diabolica, il primato del rapporto con Dio, da cui scaturisce ogni altro amore, anche verso la natura: "Cari Figli! Oggi come non mai vi invito a pregare. La vostra vita diventi in pienezza preghiera. Senza amore voi non potete pregare. Perciò vi invito per prima cosa ad amare Dio Creatore della vostra vita; dopo riconoscerete ed amerete Dio in tutti, come Lui ama voi. Cari Figli, questa è grazia, che io possa essere con voi. Perciò accettate e vivete i miei messaggi per il vostro bene. Io vi amo e perciò sono con voi per insegnarvi e condurvi verso una vita nuova: quella della rinuncia e della conversione. Solo così scoprirete Dio e tutto quello che adesso vi è lontano. Perciò pregate, Figlioli! 

Grazie per aver risposto al mio invito". 

Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 25 novembre 1992  

 Arrigo Muscio

sabato 2 gennaio 2021

La concretezza della Parola di Dio

 


Inimica vis 

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9) Se non che, trattandosi di una setta che ha tutto invaso 27 , non basta tenersi contro di lei in sulle difese, ma bisogna coraggiosamente uscire in campo ed affrontarla. Il che voi, diletti figli, farete, opponendo stampa a stampa, scuola a scuola 28 , associazione ad associazione, congresso a congresso, azione ad azione. 

La massoneria si è impadronita delle scuole pubbliche; e voi con le scuole private, con quelle di zelanti ecclesiastici e di religiosi dell'uno e dell'altro sesso contendetele l'istruzione e l'educazione della puerizia e gioventù cristiana, e soprattutto i genitori cristiani non affidino l'educazione dei loro figli a scuole non sicure. Essa ha confiscato il patrimonio della pubblica beneficenza; e voi supplite col tesoro della privata carità. Nelle mani dei suoi adepti ha ella messo le Opere pie: e voi quelle che da voi dipendono affidatele a cattolici istituti. Ella apre e mantiene case di vizio; e voi fate il possibile per aprire e mantenere ricoveri all'onestà pericolante. A' suoi stipendi milita una stampa religiosamente e civilmente anticristiana; e voi con l'opera e col danaro aiutate, promuovete, propagate la stampa cattolica. Società di mutuo soccorso ed istituti di credito sono fondati da lei a pro dei suoi partigiani; e voi fate altrettanto non solo pei vostri fratelli, ma per tutti gl'indigenti, mostrando che la vera e schietta carità è figlia di colui che fa sorgere il sole e cadere la pioggia sui giusti e sui peccatori. 

10) Questa lotta del bene col male 29 si estenda a tutto, e cerchi, in quanto è possibile, di riparare tutto. La massoneria tiene frequenti congressi per concertar nuovi modi di combattere la Chiesa; e voi teneteli frequentemente per meglio intendervi intorno ai mezzi e all'ordine della difesa. Ella moltiplica le sue logge; e voi moltiplicate circoli cattolici e comitati parrocchiali 30 , promuovete associazioni di carità e di preghiera, concorrete a mantenere ed accrescere lo splendore del tempio di Dio. La setta, non avendo più nulla a temere, mostra oggi il viso alla luce del giorno; e voi, cattolici italiani, fate anche voi aperta professione della vostra fede, ad esempio dei gloriosi vostri antenati, che innanzi ai tiranni, ai supplizi, alla morte la confessavano intrepidi e l'autenticavano con la testimonianza del sangue. Che più? Si sforza la setta di asservire la Chiesa, e di metterla, umile ancella, ai piedi dello Stato? E voi non cessate di chiederne e, dentro le vie legali, di rivendicarne la dovuta libertà e indipendenza. Cerca essa di lacerare l'unità cattolica, seminando nel clero stesso zizzania, suscitando contese, fomentando discordie, aizzando gli animi all'insubordinazione, alla rivolta, allo scisma? E voi, stringendo sempre più il sacro nodo della carità e dell'obbedienza, sventate i suoi disegni, mandate a vuoto i suoi tentativi, deludete le sue speranze. Come i primitivi fedeli, siate tutti un cuore ed un'anima; e raccolti intorno alla cattedra della Chiesa e dei vostri Pastori, tutelate gl'interessi supremi della Chiesa e del Papato, che sono altresì i supremi interessi dell'Italia e di tutto il mondo cristiano. Ispiratrice e gelosa custode delle italiche grandezze fu sempre l'Apostolica Sede. Siate dunque italiani e cattolici, liberi e non settari, fedeli alla patria e insieme a Cristo ed al Vicario suo, persuasi che un'Italia anticristiana e antipapale sarebbe opposta 11) Diletti figli, la religione e la patria vi parlano in questo momento per bocca Nostra. E voi ascoltate il loro grido pietoso, sorgete unanimi e combattete virilmente le battaglie del Signore 32 . Il numero, la baldanza, la forza dei nemici non vi atterriscano; ché Dio è più forte di loro, e se Dio è con voi, che potranno essi contro di Voi? 

Affinchè poi con maggior copia di grazie Iddio sia con voi, con voi combatta, con voi trionfi 33 , raddoppiate le vostre preghiere, accompagnatele con l'esercizio delle cristiane virtù e specialmente coll'esercizio della carità verso i bisognosi, e rinnovando ogni dì le promesse del Battesimo, implorate umilmente, instantemente, perseverantemente le divine misericordie. 

Come auspicio di queste, e come pegno altresì della Nostra paterna dilezione, v'impartiamo, diletti figli, la benedizione Apostolica. 

Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 8 dicembre 1892 34 , anno decimoquinto del Nostro Pontificato. 

Arrigo Muscio

martedì 13 ottobre 2020

La concretezza della Parola di Dio

 


Inimica vis 

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8) Preme poi, in cosa di tanta importanza e dove la seduzione ai dì nostri è cosa facile, che il cristiano si guardi dai primi passi, tema i più leggeri pericoli, eviti ogni occasione, prenda le più sollecite precauzioni, usi insomma, secondo il consiglio evangelico, pur serbando in cuore la semplicità della colomba, tutta la prudenza del serpente. I padri e le madri di famiglia si guardino dall'accogliere in casa e di ammettere all'intimità delle confidenze domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto dell'amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un astuto arruolatore della setta. Oh in quante famiglie il lupo penetrò in veste d'agnello! 22 

(NDA: Ai nostri giorni tale pericolo si presenta, diabolicamente, soprattutto con la televisione . Questo moderno strumento, che proviene dalla scienza di Dio, viene, per i nostri peccati, utilizzato sempre più frequentemente dal demonio per insinuare all'interno delle famiglie, mediante programmi spazzatura, ogni tipo di eresia e di inosservanza biblica. Mons. John Foley, responsabile del ministero delle Comunicazioni sociali del Vaticano, ha precisato: "La famiglia ha diritto a non essere aggredita in casa da trasmissioni che potrebbero sconvolgere la vita della famiglia stessa o minarne i valori. I punti di accusa sono sempre gli stessi: troppa violenza a cui i bambini assistono senza difese, troppa pornografia, troppi messaggi che distruggono il concetto di sesso come incontro sacro ed amorevole nell'ambito vincolante del matrimonio". Un altro esponente del Vaticano ha detto: "L'immoralità di questi racconti televisivi (es. telenovele) è devastante perché fa diventare morale, scontato, tutto ciò che fino ad ieri era ritenuto immorale ed eccezionale. Al punto che chi conduce una vita normale, con una famiglia normale ed una moglie sola, senza tendenze particolari, finisce per sentirsi strano". "In pratica", ha detto Vera Slepos, presidente della federazione degli psicologi italiani, "Le telenovele sono diventate una specie di cultura di massa. L'assorbimento capillare e quotidiano di una ideologia fatta solo di conflitti, denaro, amori travagliati, suicidi, intrecci parentali "malati", colpisce inevitabilmente l'immaginario culturale del giovane che deve costruirsi una famiglia".)  

Bella cosa sono le svariatissime società, che oggi in ogni ordine di sociale attinenza con fecondità prodigiosa sorgono da per tutto 23 : società operaie, di mutuo soccorso, di previdenza, di scienze, di lettere, di arti, e simiglianti; e quando siano informate da buono spirito morale e religioso, tornano certamente proficue e opportune. Ma poiché qui pure, anzi qui specialmente è penetrato e penetra il veleno massonico, si abbiano per generalmente sospette, e si evitino le società che, sottraendosi ad ogni influsso religioso, possono facilmente essere dirette e dominate più o meno da massoni, come quelle che, oltre a porgere aiuto alla setta, ne sono, può dirsi, il semenzaio e il tirocinio. 

A società filantropiche, di cui non ben conoscano la natura e lo scopo, non si ascrivano facilmente le donne senza essersi prima consigliate con persone sagge e sperimentate, giacché passaporto alla merce massonica è spesso quella ciarliera filantropia, contrapposta con tanta pompa alla carità cristiana. 

Con gente sospetta di appartenere alla massoneria o a sodalizi ad essa aggregati procuri ognuno di non aver amicizia o dimestichezza: dai loro frutti li conosca e li fugga 24 . E non solo di coloro che, palesemente empi e libertini, portano in fronte il carattere della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si occultano sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le religioni, di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime della rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio 25 . 

Libri e giornali che stillano il tossico dell'empietà e che attizzano negli umani petti il fuoco delle cupidigie sfrenate e delle sensuali passioni 26 ; circoli e gabinetti di lettura, ove lo spirito massonico si aggira cercando chi divorare, siano al cristiano e ad ogni cristiano luoghi e stampa che fanno orrore. 

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Arrigo Muscio