sabato 28 dicembre 2019

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie 


 LE APPARIZIONI 


13 maggio 1981: 
Fatima, Ghiaie, il Papa e la famiglia 
 
Ho accennato ad un legame tra le apparizioni di Fatima e quelle di Ghiaie. Quanto è avvenuto il 13 maggio 1981, rende ancora più visibile il filo che collega le due apparizioni, nella persona del Papa Giovanni Paolo II e nella sua attività a favore della famiglia. 
Il 13 maggio 1981, prima di essere colpito dal proiettile di Agca, il Papa aveva pranzato con Jerome Lejeune e con la sua moglie. Lejeune, noto genetista francese, scopritore della sindrome di Down, era anche un convinto assertore dell'inviolabilità della vita umana, un avversario tenace dell'ideologia aborti-sta. 
Giovanni Paolo II, che lo conosceva da tempo, l'aveva convinto ad accettare la presidenza della Pontificia Accademia per la vita. 
Nessuno, tranne i diretti collaboratori, sapeva ancora che la Santa Sede si apprestava a varare un organismo pensato in maniera specifica per occuparsi della vita umana e di tutte le questioni connesse. Il Papa avrebbe dovuto annunciarlo nell'udienza pomeridiana di quel 13 maggio, quella che non si tenne a causa dell'attentato. Nel pomeriggio di quell'incontro mancato c'erano altre due novità molto importanti che Giovanni Paolo II non riuscì ad annunciare: la fondazione del Pontificio Consiglio per la Famiglia e la realizzazione dell'Istituto internazionale di studi su matrimonio e famiglia presso l'Università Lateranense, quello che oggi porta il nome di Giovanni Paolo II. Al Pontificio Consiglio per la Famiglia spettava la promozione della nuova pastorale della famiglia e dell'apostolato specifico in campo familiare in applicazione degli insegnamenti e degli orientamenti del Magistero ecclesiastico, in modo che le famiglie siano aiutate a compiere la missione educativa ed evangelizzatrice a cui sono chiamate. L'Istituto internazionale di studi su matrimonio e famiglia doveva offrire a tutta la Chiesa quel contributo di riflessione teologica e pastorale, senza la quale la missione della Chiesa viene a mancare di un importante aiuto. Le tre realtà sopra indicate iniziarono ugualmente la loro opera, nonostante il ritardo nell'annuncio imposto dall'attentato. 
Qualche mese dopo, nel novembre del 1981, il Papa volle pubblicare anche l'Esortazione apostolica Familiaris Consortio, una guida magistrale sui compiti della famiglia. 
Nel 1984, in occasione della prima Giornata mondiale delle famiglie, organizzata a Roma, il Pontefice fece arrivare da Latina la statua della Vergine che già portava incastonata nella corona il proiettile estratto dal suo addome. Di fronte a quell'immagine, così carica di significati, Giovanni Paolo II pronunciò solennemente la formula di affidamento del mondo a Maria. In unione con i vescovi di tutto il mondo, in una piazza gremita di famiglie, il Papa tornò a sottolineare il ruolo avuto dalla Madonna al momento dell'attentato. "Una mano ha sparato, un'altra ha deviato il colpo", ripeterà più volte, con il preciso intento di sottolineare la protezione concessagli dalla Vergine. 
Maria ha voluto che gli obiettivi pastorali del Papa sulla famiglia non andassero dispersi. Deviando la pallottola di Agca dal suo percorso di morte, la Vergine ha voluto annunciare la vittoria della famiglia e della vita. 
Nel 1994 ricorreva il 50° anniversario delle apparizioni di Ghiaie ed era anche l'anno internazionale della Famiglia, indetto dall'O.N.U. e dal Papa Giovanni Paolo II. Era solo un caso? Per i credenti non esiste il caso. Il santo Padre volle che fosse inserita, in quell'anno, nelle litanie lauretane la nuova invocazione: Regina della Famiglia. 
Il Papa volle che questa invocazione già in uso tra i fedeli della Madonna di Ghiaie, fosse posta dopo quella di "Regina del Santo Rosario", per ricordare, penso, che la preghiera quotidiana del Rosario nella famiglia ha una particolare efficacia per ottenere l'unità e la santità della stessa. Inoltre, l'invocazione fu posta prima di "Regina della Pace" per sottolineare che la pace del mondo deriva dalla pace delle famiglie. 
Fu monsignor Macchi, ex segretario di Paolo VI ed arcivescovo delegato pontificio per il santuario di Loreto a chiedere a Giovanni Paolo II che venisse aggiunta alle litanie lauretane l'invocazione "Regina della Famiglia". Egli così motivava la sua domanda: "Contro i continui attacchi all'istituzione familiare è necessario che almeno i cristiani si sentano sostenuti e accompagnati nella loro quotidiana battaglia e nell'impegno per condurre la loro famiglia nella linea indicata dalla fede. Aggiungere alle litanie lauretane l'invocazione "Regina della Famiglia" può essere un segno, un momento intenso in cui ritrovare la certezza ideale e la forza concreta per costruire ogni giorno la propria vita familiare". 
Monsignor Macchi diede l'annuncio che la domanda venne accolta dal Papa il 31 dicembre 1995, durante la solenne concelebrazione eucaristica, da lui presieduta, alla quale io pure partecipai, fatta nella basilica di Loreto, come atto di ringraziamento nell'ultimo giorno dell'anno. Quella sera mi trovavo là, perché andai insieme ad altri in pellegrinaggio alla santa Casa, dove visse la più santa delle famiglie. Finita la celebrazione i pellegrini mi dissero: "Questo è un regalo che la Madonna ha voluto farle". 
Come non vedere nelle apparizioni di Fatima e di Ghiaie un intreccio di coincidenze non casuali, d'interventi del Cielo e per quanto riguarda il messaggio di Ghiaie un annuncio profetico alla Chiesa e al mondo per la famiglia e la vita. 
La Madre di Dio rispose alle preghiere che salivano dalla terra; venne a dire al mondo che la guerra in atto sarebbe presto finita se gli uomini si fossero convertiti e ad avvisare, in anticipo, che una guerra ancora più tragica sarebbe stata scatenata da potenti forze del male contro la famiglia. Apparve per tredici giorni divisi in due cicli: il primo dal 13 al 21 maggio, il secondo dal 28 al 31 maggio. 

Severino Bortolan

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