lunedì 16 dicembre 2019

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie 


CONTESTO STORICO-RELIGIOSO DELLE APPARIZIONI 

L'ambiente 

Ghiaie è un piccolo paese situato lungo la sponda destra del fiume Brembo e trae il nome dal territorio ghiaioso su cui sorge. Dista una decina di chilometri dalla città di Bergamo. 
È una frazione del comune di Bonate Sopra e, in parte, di Presezzo. Anche per la giurisdizione religiosa, il paese dipendette dalle parrocchie di Bonate Sopra e di Presezzo fino a che, nel settembre 1921, fu costituito in parrocchia autonoma, riconosciuta agli effetti civili, dopo molte contestazioni, soltanto col decreto del 29 marzo 1944, registrato alla Corte dei Conti il 20 maggio 1944. 
Nella difficile situazione che si trascinava dal 1921 e si concluse il 20 maggio 1944, si inserirono le apparizioni, puro fatto spirituale che fu visto da alcuni ecclesiastici come un tentativo maldestro del parroco don Cesare Vitali, per dare vita e prestigio alla nuova parrocchia. 
Il livello di cultura era basso. La povertà era grande non solo a causa della guerra, ma anche perché non c'era lavoro per tutti. Si viveva dei prodotti della terra e di denaro non ne circolava molto. Le famiglie erano ricche di bambini. 
Nel 1944 Ghiaie contava 980 abitanti. Di. Ghiaie faceva parte anche un gruppo di cascinali in aperta campagna, chiamato "Il Torchio". Lì vivevano 150 persone. È il luogo in cui abitava Adelaide Roncalli ed avvennero le apparizioni. 
Al tempo dei fatti di Ghiaie era vescovo di Bergamo monsignor Adriano Bernareggi, il quale prese possesso della cattedra di Sant' Alessandro nel 1936. 
Nella parrocchia si celebrano con particolare solennità le feste della Santa Famiglia e della Madonna di Lourdes ed è degno di nota che la chiesa parrocchiale di Ghiaie sia dedicata alla Santa Famiglia, unico caso nella diocesi di Bergamo. 


Per capire meglio i fatti del maggio 1944, e ciò che ne è seguito, occorre almeno accennare alla storia della comunità religiosa di Ghiaie. Avremo modo di conoscere persone di valore e saremo in grado di comprendere come siano lontane dalla verità le interpretazioni, date da alcuni, dei grandiosi avvenimenti di cui sto scrivendo. 

La chiesetta di S. Giuseppe e della Madonna di Lourdes 
 
La piccola chiesa di S. Geminiano, già cadente, era diventata anche scomoda, perché un po' lontana dal nuovo insediamento urbano. 
Nel 1759, il doge di Venezia, Francesco Loredano, diede il permesso di edificare una nuova chiesa. Fu dedicata a S. Giuseppe e si trova a poche decine di metri dalla chiesa parrocchiale. Ora si chiama anche "della Madonna di Lourdes". 
Il motivo viene spiegato nel libretto "Cenni storici e preghiere a Nostra Signora di Lourdes che si venera nella parrocchia delle Ghiaie", pubblicato da Don Cesare Vitali, nel gennaio 1944, affinché i fedeli potessero usarlo nella novena in preparazione dell'11 febbraio 1944. 
Don Cesare scrive: 
"Nel ridare alle stampe le preghiere che si recitano durante la novena in preparazione alla festa della Madonna di Lourdes, voglio premettere alle stesse preghiere qualche notizia che riguarda la bella statua che si venera nella chiesina dedicata a Nostra Signora di Lourdes. 
Don Alessandro Locatelli fino dai primi momenti della sua presenza, 1875, devotissimo com'era della Madonna, volle introdurre a Ghiaie la devozione alla Madonna apparsa a Lourdes a Bernardetta Soubirous: devozione che si era già diffusa anche nella nostra diocesi. 
Nel 1882, monsignor Giacomo M. dei Conti Radini-Tedeschi (diventato poi vescovo di Bergamo), amico di don Locatelli, dovendosi recare a Parigi per un delicatissimo incarico avuto dal Papa Leone XIII, insieme col sac. Achille Ratti (eletto Papa col nome di Pio XI, nel 1922), ebbe l'incarico di comperare una statua della Madonna. Comperata a Parigi, fu portata a Lourdes e là nella grotta fu benedetta. 
La spesa per l'acquisto della statua fu sostenuta da un buon cristiano delle Ghiaie, il sig. Chiesa Pietro. La statua di celestiale bellezza fu accolta con grande entusiasmo e festeggia-menti dalla popolazione che il primo sabato di settembre del 1882, andò ad incontrarla nella vicina parrocchia di Ponte San Pietro. 
Con solenne processione fu portata e deposta nell'attuale chiesina, dove per alcuni giorni fu oggetto di ammirazione e di preghiere da parte non solo dei Ghiaiesi gloriosi di un simile acquisto, ma anche dei fedeli vicini. 
Essendo troppo angusta la chiesina per la popolazione già numerosa, la statua è stata collocata in una sala della casa del coadiutore trasformata in cappella, e quivi rimase fino al 1900, quando fu trasferita nella nuova chiesa che diventò poi la parrocchiale nel 1921...". 
Don Cesare Vitali scrive ancora che, nel giugno 1923, comprò a Lourdes una bella corona di ottone dorato e gemmata che il 16 luglio 1923, festa dell'ultima apparizione di Lourdes, fu messa sul capo della statua della Madonna dal cappuccino padre Fabriano Corti di Ghiaie. 
Nel 1931, fu benedetta la chiesetta, col nuovo altare e con la grotta. 
Il buon popolo si reca nella chiesetta a invocare la Madonna, dice don Vitali, specialmente in questi anni di guerra, per i soldati e la Patria in armi. 
Nella parrocchia vengono ricordate le 18 apparizioni di Lourdes, e con particolare solennità, la prima, l'11 febbraio, e l'ultima, il 16 luglio. Dalle poche note riportate, appare che la devozione alla Vergine Maria a Ghiaie, ha origini lontane, ed è stata coltivata da ottimi pastori d'anime. Quindi risulta assurda l'accusa rivolta a don Cesare Vitali di avere preparato l'ambiente parrocchiale con una intensa attività mariana, alla messinscena delle apparizioni del maggio 1944. 

Severino Bortolan

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