Estratti dall’Opera sulla Divina Volontà scritta da Luisa Piccarreta
Volume 11
“ Figlia mia, quando due volontà sono opposte tra di loro, una forma la Croce dell’altra. Così è tra Me e le creature: quando la loro volontà è opposta alla Mia, Io formo la Croce loro e loro la Croce mia; Io sono l’asta lunga della Croce e loro quella corta; le aste, incrociandosi, formano la Croce. Invece, quando la volontà dell’anima si unisce con la Mia, le aste non sono più incrociate, ma unite tra di loro e, quindi, la Croce non è più Croce. Hai capito? Inoltre, Io ho santificato la Croce e non la Croce Me; perciò, non è la Croce che santifica, ma è la rassegnazione alla mia Volontà che santifica la Croce. La Croce tanto bene può operare, per quanto collegamento ha con la mia Volontà; non soltanto ciò: la Croce santifica, crocifigge parte della persona, ma la mia Volontà non risparmia alcunché, santifica tutto, crocifigge i pensieri, i desideri, la volontà, gli affetti, il cuore, tutto. Essendo luce, la mia Volontà fa vedere all’anima la necessità di questa santificazione e crocifissione completa, e l’anima stessa Mi incita a compiere il lavorio della mia Volontà su di lei. La Croce e le altre virtù, quando hanno qualche cosa, si accontentano e, se possono inchiodare la creatura con tre chiodi, considerano ciò un trionfo; invece, la mia Volontà, non sapendo fare opere incomplete, non si accontenta di tre chiodi, ma di tanti chiodi, quanti sono gli atti di mia Volontà che dispongo sulla creatura ”.
“ ... Sappi che, se ti tolgo la mia Croce di legno, ti do la Croce della mia Volontà, che non ha né altezza, né larghezza, ma è interminabile; Croce più nobile non potrei darti; non è di legno, ma di luce, ed in questa luce, scottante più di qualunque fuoco, soffriremo insieme in tutte le creature, nelle loro agonie e nelle loro torture. Così, cercheremo di essere vita per tutti ”.
Nessun commento:
Posta un commento