domenica 22 dicembre 2019

Ostinazione dei vescovi donatisti che continuano ad essere bugiardi.



1. 1. Perché, Donatisti, vi lasciate ancora sedurre dai vostri vescovi? Le loro oscure trame sono emerse in piena luce, il loro errore è stato smascherato, la loro ostinazione è stata debellata!. 
Perché lanciano ancora contro di voi le loro vane menzogne? Perché credete ancora a uomini vinti? Quando vi dicono che il giudice si è lasciato corrompere, inventano qualcosa di nuovo? Come si comportano abitualmente tutti gli sconfitti che non vogliono arrendersi alla verità, se non imbastendo menzogne sulla disonestà del giudice?. Provate a porgli questa domanda ed esigete un'immediata risposta, se ne sono capaci: come mai hanno osato venire a Cartagine, riunendosi con noi in uno stesso luogo per confrontarci insieme? Noi, già da qualche anno li avevamo invitati ufficialmente ad una conferenza, per chiarire la verità ed eliminare il dissenso che ci divide; ma essi, indietreggiando proprio di fronte alla verità, consegnarono agli atti la seguente risposta: " È indecoroso che si riuniscano insieme i figli dei martiri e i discendenti dei traditori " 1. Perché, allora, hanno accettato questa volta di incontrarci? Non credo che avrebbero reputato di fare una cosa indegna, se non avessero riconosciuto che noi non siamo discendenti di traditori. Quantomeno vi spieghino chiaramente perché, dopo aver detto: " È indecoroso che si riuniscano insieme i figli dei martiri e i discendenti dei traditori ", hanno tenuto in seguito un'assemblea con noi. Quale fatto ha mai potuto indurli a compiere una cosa indegna? Infatti, non sono stati trascinati con mani e piedi legati: essi sono venuti in piena libertà! Se hanno detto: " Perché lo ha ordinato l'imperatore ", allora essi accettano di compiere un atto indegno quando lo ha ordinato l'imperatore? 
Perché, dunque, si adirano contro fantomatici traditori che non hanno alcun rapporto con la nostra causa? Certo, consegnare ai persecutori i Libri del Signore è senza dubbio una cosa indegna, ma non si può incriminare il traditore per questo atto, poiché è l'imperatore che lo aveva ordinato. Noi qui stiamo ragionando, è chiaro, non tanto secondo un criterio di verità, ma in base alla loro perversità. Proprio loro lo hanno affermato, e gli atti lo attestano pubblicamente: l'hanno dichiarato davanti al funzionario. E non è stato uno sconosciuto qualsiasi a dirlo, ma nientemeno che Primiano, il loro vescovo di Cartagine. Primiano in persona lo ha scritto al magistrato di Cartagine, e lo ha fatto mettere agli atti attraverso il suo diacono: " È indegno che si riuniscano insieme i figli dei martiri e i discendenti dei traditori ". Ed ecco che ci siamo riuniti in assemblea: che cosa hanno da ridire su questo fatto? Se dicono: " Non è indegno ", perché allora hanno mentito dicendo: " È indegno "? Se dicono: " È indegno ", perché hanno fatto ciò che è indegno? Per loro, c'è un solo modo di sostenere che non hanno fatto nulla di indecoroso, e con quelle parole di Primiano non hanno mentito, se dicono: " È certamente indegno che si riuniscano in assemblea i figli dei martiri e i discendenti dei traditori; ma, se ci siamo riuniti con voi, è perché abbiamo riconosciuto che voi non siete discendenti di traditori ". Se è davvero così, perché allora hanno lanciato contro di noi una simile calunnia, mentre eravamo già riuniti in assemblea? Non sarà, forse, perché anche noi potessimo conoscere che essi non erano figli di martiri? I martiri infatti sono chiamati testimoni. Ora, i testimoni di Cristo sono testimoni della verità; invece, tra le loro file, sono stati scoperti alcuni falsi testimoni, i quali hanno accusato alcuni di crimini di tradizione commessi da altri, che tuttavia non sono riusciti a provare. 

Sant'Agostino

Nessun commento:

Posta un commento