sabato 28 dicembre 2019

Il Mistero dell’Iniquità



Solo Lei può aiutarvi!

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C) Un’errata interpretazione del Messaggio

Il 13 luglio 1917, la Madonna rivelò che se le Sue richieste fossero state esaudite, la Russia sarebbe stata convertita e il mondo avrebbe avuto un periodo di pace. Altrimenti, disse Maria, vi sarebbero state guerre, carestie e persecuzioni contro la Chiesa – il martirio dei buoni, la persecuzione contro il Papa e l’annientamento delle nazioni. È fondamentale che il significato delle parole della Madonna non venga circoscritto ad un periodo temporale caratterizzato dall’esistenza dell’Unione Sovietica e limitato quindi al XX Secolo. La Madonna non parlò mai di “Comunismo ateo” o di “Unione Sovietica”; eppure, durante l’esistenza di quest’ultima e specialmente nel periodo della Guerra Fredda, l’espressione “errori della Russia” venne generalmente interpretata come ad indicare semplicemente “il comunismo Sovietico”, mentre la “Russia” veniva identificata unicamente come Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Si tratta di un’interpretazione condizionata dal contesto storico in cui venne fatta, ma che continua ostinatamente a rimanere nella mente di tanta gente, anche al giorno d’oggi, persino tra coloro che cercano di comprendere ciò che voleva dire la Madonna con l’espressione “errori della Russia.”
Interpretando in questo modo il Messaggio della Madonna si è arrivati a credere, in modo dogmatizzato e tendenzioso, che gli eventi trattati nel Messaggio, specialmente quelli relativi al Segreto del 13 luglio, in realtà “appartengono ormai al passato”, per usare l’infelice espressione del cardinal Sodano. Mi chiedo se prima di pronunciare quelle parole il cardinal Sodano avesse guardato dentro una palla di cristallo, visto che una simile affermazione richiederebbe una certa conoscenza degli eventi futuri, e non mi pare che il cardinal Sodano abbia mai palesato una sua qualsiasi capacità profetica. Un’interpretazione di questi termini così semplicistica ed arbitraria, così come l’errata conclusione che essa ha ingenerato, si potrebbe giustificare solo se gli errori della Russia Marxista–Leninista fossero usciti fuori all’improvviso dal quartier generale Bolscevico a Mosca, magari provenienti direttamente dall’inferno, salvo poi cessare repentinamente con l’implosione dell’Unione Sovietica nel 1991. Ma non è così, perché l’Unione Sovietica non è certo nata né crollata in modo così semplice. Il movimento che ha portato alla creazione dell’URRS esisteva già in Europa e in America da moltissimi anni, e le sue radici storiche sono vecchie di secoli. Anche a distanza di vent’anni dalla costituzione della Federazione democratica Russa e dalla trasformazione dell’ex Unione Sovietica in una Comunità di Stati Indipendenti, quel movimento continua a vivere e prosperare – proprio come un’Idra dalle molte teste – malgrado la programmata decapitazione di una di esse. Quel movimento è infatti ciò che San Paolo definiva “il mistero dell’iniquità” (2 Tess 2,7) che “già opera” tra noi. 
La fase moderna di espansione di questo movimento ha origine con l’ascesa della Massoneria, che non è altro se non una religione, come ammesso apertamente in una lettera di scomunica della gran loggia madre d’Inghilterra alla Gran Loggia dell’Uruguay.19 Nella sua monumentale opera Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry  [“Morale e dogma del rito antico Scozzese accettato dalla Massoneria”] Albert Pike descrive in che cosa consiste questa religione. Pike e tutti i più importanti scrittori massonici descrivono la Massoneria come “gli Antichi Misteri”, cioè un amalgama sincretico di antichi misteri pagani. L’elaborazione moderna della cosmologia e della metafisica degli Antichi Misteri Massonici è contenuta nei sistemi filosofici di Spinoza ed Hegel, come risulta evidente dall’elaborazione che ne fa Pike in Morals and Dogma; l’elaborazione mistica e religiosa della setta viene invece riconosciuta dai luminari Massonici nelle parole e negli scritti di Pierre Teilhard de Chardin.20 Le “sacre scritture” della Massoneria, come afferma Pike nel suo Morals and Dogma, sono gli scritti panteistici e pseudo-ebraici della Cabala, in particolar modo il Libro di Zohar (come documentato più avanti nel libro).
L’assoluta incompatibilità tra la religione dell’Antico e Nuovo Testamento e quella degli “Antichi Misteri” neo-pagani della Massoneria, è fortemente radicata nell’opposizione e nell’inimicizia che vedono contrapposti da una parte “la Donna e la Sua stirpe” (Gen 3,15) e dall’altra il Serpente con la sua progenie. Non si tratta di un’iperbole o di un’allegoria, perché è lo stesso Pike, nel suo studio ufficiale sulla Massoneria, a confermare che quest’ultima è un culto del dio sole, tracciando un parallelo tra le divinità dell’antico Egitto e quelle di Babilonia e Canaan. Il “dio” della Massoneria, come riconosce Pike e come si desume dai rituali Massonici, è una divinità ibrida dal nome di “Jabulon”, che combina in sé il nome Ebraico di Yahweh con quello di Baal, fornendo così le basi di un dualismo panteistico che caratterizzava le antiche religioni, quella gnosis che si è letteralmente infiltrata nel Giudaismo e nel Cristianesimo e che a sua volta è sopravvissuta in alcune sette come quelle dei Manichei e degli Albigesi, tra le maggiori, per riemergere poi in tempi moderni nella Massoneria. In essa, la maschera dell’antico culto di Baal (cioè Belzebù, il “Principe della Terra”) viene finalmente infranta, e viene rivelato ai massoni dei livelli più alti il volto demoniaco del “principe di questo mondo” (Gv 12,31) per quello che è in realtà: un vero culto di Lucifero – come esclama ad un certo punto Pike: “Non dubitate di Lucifero, il portatore di luce!”21
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Padre Paul Kramer

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