sabato 9 maggio 2020

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie 


Il parere di mons. G. Della Cioppa 

Monsignor Bramini chiede a mons. Giovanni Della  Cioppa, avvocato della sacra Congregazione dei Riti, il suo  parere sull'operato del Cortesi e del tribunale ecclesiastico. 
Il parere dell'avvocato dei Riti fu inviato da mons. Bramini a Bergamo, con lettera in duplice copia, una diretta al  vescovo e un'altra al tribunale ecclesiastico, in data 3 giugno  1947. Riporto la parte principale della lettera. 
Mons. Bramini scrive: 

1) Egli (mons. Della Cioppa, n.d.r.) ritiene che fu  un grosso errore l'inquisire la bambina, sia quando lo fece don  Cortesi, sia ora che lo fa il tribunale. Per la sua età la piccola non è capace né moralmente, né giuridicamente di giurare e di  deporre. Essa va lasciata in pace nel modo più assoluto... 

2) Egli afferma che né la precedente negazione, né la riaffermazione, né la nuova recentissima negazione hanno  valore alcuno, e non debbono sorprendere affatto... 

3) È suo avviso che tutta la documentazione riguardante i fatti e la bambina debba essere archiviata per l'avvenire. 

4) Le indagini da esperirsi invece debbono rivolgersi ora esclusivamente al complesso presumibilmente miracoloso collegato con i fatti di Ghiaie (guarigioni, fenomeni solari,  ecc.) intorno al quale si deve fare l'esame scientifico e canonico  in modo semplice e lineare dall'attuale tribunale, ritenendo egli  che l'attuale organizzazione delle indagini sia troppo complicata  e superflua. 

5) Basterà per es. che tra le guarigioni si riscontri qualche caso od anche uno solo veramente miracoloso, per ritenere che effettivamente nel maggio 1944 a Ghiaie è avvenuta  una manifestazione di ordine e carattere soprannaturale, senza  che vi sia né la necessità né l'urgenza di precisare i termini e la  portata. Il tempo dirà tutto. 

6) I fatti eventuali miracolosi potranno essere pubblicati nei loro termini precisi sopra un bollettino allo scopo di incoraggiare la devozione alla Madonna, senza fare pronunciamenti  ufficiali. Contemporaneamente si dovranno tacitamente lasciar  cadere le disposizioni proibitive circa le manifestazioni di devozione sul luogo delle apparizioni, lasciando, sotto opportuna vigilanza, libero campo alla pietà del popolo e collocando nella cappella ivi eretta una immagine della Madonna, che potrebbe essere  quella del Galizzi. Il resto lo farà la Madonna stessa. 

7) Concludendo: il parere di monsignor Della Cioppa è che si sospenda subito ogni attività circa l'esame dei  fatti e della bambina, mettendosi invece subito al lavoro per l'esame del complesso miracoloso come si è detto sopra. 

Ritiene che sia dovere intanto far tacere qualsiasi oppositore autorevole delle apparizioni" (v. Domenico Argentieri, La  fonte sigillata, Editore Vittorio Scalera, Roma 1955, pp. 67-68). 

Il parere assennato dell'avvocato delle cause dei Santi,  non fu accolto. Il 12 giugno 1947 il tribunale ritenne di avere  esaurito il suo compito e di consegnare gli atti della istruttoria  alla commissione teologica. 

Il giorno seguente, 13 giugno 1947, il vescovo, sentiti gli  organi costituiti per l'esame dei fatti e viste le prime risultanze  emise un decreto col quale ordinava di togliere dalla cappella,  eretta sul luogo delle apparizioni, tutti gli ex-voto ed ogni segno  religioso; una tappa triste che secondo alcuni doveva portare  alla distruzione della cappella stessa, come si desume dal diario  di don Italo Duci. 
Egli, il 26 marzo 1946, scrive: 

"Oggi dopo quasi due mesi fu dal parroco don Cortesi.  Disse al parroco di non illudersi che la cosa (esame delle apparizioni, n.d.r.) avesse esito favorevole. Già alla seconda adunanza  di gennaio la conclusione della commissione fu che non risultava nulla di soprannaturale. Se tutto fosse terminato qui si  sarebbe forse salvata ancora la cappella. Siccome si vogliono  continuare i lavori si verrà ad una negazione assoluta e si  distruggerà tutto compresa la cappella... 

Ha lasciato supporre che, prima della venuta del vescovo  per la consacrazione della chiesa parrocchiale in agosto, tutto  sarà deciso e a suo parere in modo assolutamente negativo". 

Severino Bortolan

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