mercoledì 3 giugno 2020

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie


PROFEZIE NON AVVERATE? 


La pace fra due mesi? Le due versioni 

1. Il 15 maggio 1944, durante la terza apparizione, la bambina  chiede alla Vergine Maria quando sarebbe finita la  guerra. 
Dal quaderno di Adelaide riporto la risposta della Vergine:  "Se gli uomini faranno penitenza, la guerra finirà fra due mesi: se no,  fra poco meno di due anni". 
Il Cortesi riferisce così le parole di Adelaide: 
"Ha detto la Madonna che fra due mesi, un giovedì, verrà la pace, se  preghiamo e facciamo penitenza". Egli aggiunge: "La circostanza del  giovedì fu aggiunta nella visione del 30 maggio e in seguito  ripetutamente confermata da Adelaide come ricevuta dalla Vergine. Per  ovvie ragioni conveniva tenerla segreta e infatti fu depositata nella ven.  Curia di Bergamo con atto notatile. 
Tuttavia, alle Ghiaie, era già diffusa ai primi di giugno, per  indiscrezione di alcuno" (v. Il problema delle apparizioni di Ghiaie, o.c.,  p. 27). 

2. Il dott. Giulio Loglio, nella relazione citata, dice che finita l'apparizione, la piccola veggente fu portata via ma potè  interrogarla a casa sua. Egli scrive: 
"Quel giorno la Madonna non le parlò; vide sola la S.  Famiglia riunita in una chiesa, ma nei giorni precedenti le aveva  detto che "bisogna pregare e fare penitenza e - ripeto le esatte  parole — in cò du mis ederì cosa ghe sarà: = fra due mesi vedrete  cosa ci sarà —". 
Il dott. Loglio, nella stessa relazione, alla domanda che egli pone: quali delle profezie si sono avverate? Risponde: 
"Quella che la Roncalli mi ha esposto si è verificata totalmente: basta pensare che dalla fine maggio ad oggi (30 settembre 1944, data della relazione, n.d.r.), tre Stati hanno capitolato  e che la Germania si è ridotta a difendersi entro i suoi confini". 
Lo stesso dottore, l'11 giugno 1946 dichiara: 
"Il sottoscritto, che avvicinò la piccola Adelaide nei primi  giorni delle supposte apparizioni, attesta che la stessa interrogata se effettivamente avesse vista la Madonna, e cosa le avesse  detto, personalmente e spontaneamente rispose: 

 Sì, l'ho vista. 

 E cosa ti ha detto? 

 Mi ha detto che bisogna pregare e che fra due mesi  vedremo che cosa ci sarà (la m'ha dic che bisogna pregà e de  che du mis am vederà). 
Non ricordo più esattamente dopo quale apparizione mi  abbia detto ciò, ma certo fu nei primi giorni" (testimonianza  raccolta da don Italo Duci per incarico di mons. Bramini). 
Don Romualdo Baldissera, nella relazione stesa su invito  di don Cesare Vitali e col consenso di monsignor Giuseppe  Zaffonato, vescovo di Vittorio Veneto, riporta colloqui, interrogatori, giudizi suoi e di altri su Adelaide, che vanno dal 22 giugno 1944 al 21 gennaio 1948, giorno della stesura della relazione stessa. 

Don Romualdo scrive: 
"9 luglio 1944 — Dichiarazioni degne di nota fatte dalla  cugina e madrina di battesimo di Adelaide, Annunciata Roncalli, dopo una visita alla piccola, ricoverata presso le R.R.  Suore Orsoline a Gandino (Bergamo n.d.r.)... 

 Le ho chiesto (parla Annunciata, n.d.r.) se durante le  visioni si era ricordata di domandare alla Madonna notizie circa  il ritorno di Luigi, fratello di Adelaide, militare nelle "SS" tedesche, e del fratello mio, allora in Russia, e mi ha risposto che si  è ricordata: poi asserì che Luigi sarebbe ritornato senz'altro a  casa. 

- E mio fratello? — aggiunsi io. 

 Sospirò e disse che era morto da tempo e che per lui 
aveva già fatto tante comunioni. 

 Me l'ha dichiarato con tanta sicurezza che io non ho il  coraggio di raccontare ciò alla mia famiglia e lo dico a lei perché voglia pregare per lui e per noi. 

 Le ho chiesto anche se la Madonna sarebbe riapparsa il 13 luglio. 

Rispose: 

 No. Non ho mai detto questo, è già finito tutto. 

 Ma la gente è convinta e attende per il 13, ci sarà qualche cosa? 

 No, la Madonna non apparirà più, bisogna pregare e fare penitenza: sta attenta a giovedì dopo il 13 luglio. 

 Che cosa ci sarà? 

 Sta attenta e dì che preghino e facciano penitenza. 

Tutto questo (scrive don Baldissera, n.d.r.) ho sentito da  Annunciata Roncalli di Pietro, con altri particolari, il giorno 9  luglio 1944. 

Don Romualdo aggiunge: 
"17 luglio 1944 — Lascio Ghiaie e ritorno a Locara (Verona).  Racconto ogni cosa alla mamma, alla sorella e ad altri (una cinquantina), i quali rileveranno in detto giovedì (20 luglio 1944) la  notizia dell'attentato ad Hitler, accennando alla coincidenza con i  famosi "due mesi", che avevano destato tanto scalpore. 
Il parroco di Ghiaie mi dice arrivato in questi giorni (gennaio 1948) l'annuncio della morte in Russia del fratello di  Annunciata". 
Adelaide, secondo questa versione riportata in documenti  che meritano attenzione, non parla di pace che sarebbe avvenuta  fra due mesi, ma di qualcosa che sarebbe accaduto un giovedì,  dopo il 13 luglio, che si è visto coincidere con l'attentato a Hitler  del 20 luglio 1944, e che ha determinato la fine rapida della  guerra. 
La profezia è presentata in modo un po' diverso da quella  scritta nel quaderno di Adelaide e da lei riferita in qualche altra  occasione, ma il contenuto sostanzialmente non cambia. 
In modo più o meno esplicito viene promessa la pace a  breve distanza di tempo, a condizione che gli uomini preghino e  facciano penitenza. 
Se si vuole interpretare la seconda versione, secondo  quella che viene chiamata "la prospettiva profetica", si può dire  che nelle parole della Vergine è predetta la pace tra due mesi,  perché il fatto che la causa, o accelera la fine della guerra, è visto  nello stesso tempo con l'avvento della pace. E una visione  d'insieme, sullo stesso piano, senza successione di tempo. 
Sottolineo che quello che ha detto Adelaide ad Annunciata  Roncalli, a riguardo del fratello Luigi e del cugino si è realizzato: il primo è ritornato a casa, l'altro è morto in Russia. 
Si è voluto portare contro la verità delle apparizioni, la  mancata realizzazione di alcune previsioni fatte da Adelaide. 
Premesso che venivano attribuite alla bambina affermazioni mai fatte da lei, si può anche ammettere che interrogata su  molteplici fatti, possa avere espresso giudizi e previsioni non  confermate dagli avvenimenti. 
Il dono della comunicazione straordinaria con la Madre di  Dio non impedisce ad Adelaide di commettere peccati, né l'ha  resa immune da errore. 
Nessun veggente è infallibile. L'episodio del profeta Natan, che prima incoraggia Davide a costruire il tempio, e poi, mandato da Dio, va a dirgli: Non sarai tu a costruire una casa al  Signore, ma un tuo discendente (cfr. 2 Sam. 7,1-13), lo dimostra chiaramente. 
Le apparizioni e il messaggio dato dalla Vergine a Ghiaie  sono un fatto a sè stante, che va giudicato separatamente da  qualsiasi problema possa sorgere, inerente più o meno alle apparizioni stesse. 
Ci sono segni ed argomenti ben precisi per affermare la  verità delle apparizioni, nonostante le difficoltà che ogni apparizione presenta. 

Severino Bortolan 

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