giovedì 25 giugno 2020

LE GRANDEZZE DI MARIA



INTIMITÀ DELLA VERGINE CON GESÙ, DELIZIOSA E CONTINUA.


I. - Vediamo ora le relazioni di Gesù infante con la sua santissima Madre, poiché sono ciò che vi è di più intimo in Lui a motivo del mistero che si è compiuto in Lei e per mezzo di Lei. Qui abbiamo l'inizio della dimora di Gesù nella Vergine; sono due argomenti così insigni da meritare tutta la nostra considerazione.

Riflettiamo dapprima che assolutamente parlando, dopo le persone divine, non v'è altra persona cui il Figlio di Dio sia più strettamente legato che alla Vergine; anzi questo vincolo imita e adora quel vincolo ch'Egli ha con le persone divina.

Gesù è congiunto col Padre per nascita e per natura, e con la Vergine per natura e per nascita. È congiunto con lo Spirito Santo per l'origine, poiché è il principio questa persona nell'eternità; ed è congiunto con la Vergine per produzione ed infusione nello spirito di Maria di uno spirito, che è la vita della vita di Lei e la anima dell'anima di Lei 42. Gesù è il principio della grazia di Maria, perché tutto quanto la Vergine possiede di grazia, tutto proviene dalla grazia suprema e dai meriti di Gesù: in tal modo Gesù è congiunto con Maria per natura e per grazia 43.

Il vincolo che Gesù ha con le persone divine è eterno: quello che ha con la Vergine è nuovo, anzi recente, ma durerà in eterno. La Vergine santissima è e sarà per sempre Madre di Gesù; questa qualità, Maria l'avrà sempre tanto in cielo come in terra, e Gesù eternamente onorerà in Lei questa qualità di Madre di Dio. Ma noi vediamo in modo sensibile che nel presente stato in cui Gesù trovasi nel suo seno, Maria gli è più vicina e più congiunta mentre Egli si trova in Lei e ne è come una parte; Maria vive per Gesù: Gesù vive da Maria e si trova continuamente rispetto a Maria in uno stato di dipendenza, anzi di indigenza.

Gesù si trova in Maria in parecchi modi secondo i suoi diversi stati; ed è dolce per noi considerarli ripetutamente. Il tempo di questo mistero ci invita a pensarvi ed a ripensarvi sovente; perché è il tempo in cui Gesù dimora nel seno della Vergine e vi dimorerà per nove mesi. [95]

Gesù, è in Maria come il figlio della Madre, traendo da lei la sua vita.

Gesù è in Maria come Figlio e Dio di Lei; donandole vita come da Lei riceve vita 44.

Gesù è in Maria come nel suo paradiso su la terra, perché, nella Vergine tutto è santo, tutto è delizioso: là non v'è, né mai vi è stato nessun'ombra di peccato: Gesù in Maria trova il suo riposo e le sue delizie, e fuori di Lei non incontrerà che peccatori e peccati.

Gesù è in Maria come in un cielo, poiché là vive della vita della gloria, vedendo Dio e godendo dell'Essenza Divina.

Gesù dimora in Maria come in un tempio dove loda e adora Dio, dove rende i suoi omaggi all'Eterno Padre, tanto per sé medesimo come a nome di tutto il creato.

Tempio santo e sacro dove riposa Gesù! Vera arca della vera alleanza! È questo il primo e più Santo tempio di Gesù; il cuore della Vergine è il primo altare sopra il quale Gesù offre, come Ostia di perpetua lode, il suo Cuore, il suo corpo e l'anima sua; là Gesù offre il suo primo sacrificio e fa la prima e perfetta oblazione di sé medesimo, nella quale siamo tutti santificati.

In tal modo Gesù sta nella Vergine, e vi sta come nel suo paradiso, come nel suo cielo empireo 45, come nel suo tempio, come nella sua Madre. In questo stato e in questo tempo, la Vergine è un santuario in cui vi sono meraviglie più che non ve ne fossero allora in cielo: un Uomo-Dio, un Verbo-Infante; un Bambino-Dio, un corpo passibile congiunto con un'anima gloriosa, una vita [96] umanamente divina e divinamente umana, uno spirito che regge tutti i corpi e tutti gli spiriti dell’universo, un Ordine singolare, l'Ordine cioè dell'unione ipostatica, Ordine eminente sopra tutti gli Ordini di natura, di grazia e di gloria.


Ecco le meraviglie che non si trovano in cielo, mentre si trovano nella Vergine e ce la rendano sommamente venerabile.

Pensiamo a Maria, pensiamo a ciò che vi è in Maria. Contempliamo Gesù in questo stato in mezzo alla Vergine come, centro e cuore di Lei; oppure, secondo i profeti, come un sole, sole coperto di una leggera nube, vale a dire, della santissima Vergine la quale lo copre per la terra e lo coprirà per nove mesi.

I dotti affermano che attorno al sole vi sono stelle che girano intorno a questo astro come esso gira intorno alla terra. A Dio piaccia che siamo noi pure fra queste stelle e che giriamo intorno a Gesù, piuttosto che intorno a noi medesimi come facciamo quotidianamente! Ma qui dobbiamo dimenticare noi medesimi per non ricordarci che di Gesù e della Vergine.

Gesù è dunque un sole e la Vergine una stella che ha la sua rotazione ed i suoi movimenti intorno a Gesù, intorno a questo Sole di gloria e soltanto intorno a Lui.

Gesù è il centro di Maria e ne è pure la circonferenza; e Maria include, ci sembra, e circoscrive le grandezze e le influenze di Gesù.

Gesù senza posa è da ogni parte e tiene sempre rivolto a Maria il suo sguardo: Maria non tende che a Gesù; Egli l'attrae a se stesso e la rapisce in sé: i due Cuori di Gesù e di Maria, così vicini e così congiunti per la natura, sono ben più ancora congiunti ed intimi per la grazia e vivono l'uno nell'altro.

Ma chi potrebbe descrivere una tal vita? Essa è [97] descritta in Cielo, e bisogna aspettare che quel libro celeste ci venga aperto per vedere i favori, le tenerezze, i rapimenti e le meraviglie che vi sono contenute. Nell'attesa di una tal grazia, balbettando piuttosto che parlando di cose così sublimi, diremo che Gesù essendo così congiunto con la Madre sua, incessantemente la attira e la rapisce in se stesso.

Nel Padre suo Gesù nasce, vive ed è il principio di un Amore increato che è la terza persona della Trinità: parimenti nascendo e vivendo nella Madre sua, infonde in Lei uno spirito, un amore il quale, per verità, è creato, ma dopo lo spirito medesimo di Gesù non ha mai avuto, né mai avrà l'uguale.

La prima occupazione di Gesù è stata con Dio suo Padre; la seconda è con la sua santissima Madre. Egli l'ha scelta, l'ha preparata a cose oltremodo grandi ed intime con sé medesimo. 

Maria, dopo le persone divine è il più degno oggetto dei pensieri di Gesù, l'anima più capace dell'influenza e dell'azione di Gesù; la più prossima alla sua santa presenza; anzi Gesù è congiunto con Lei per istato di dipendenza, in quanto è suo Figlio ed Ella sua Madre; e in quel tempo vive in Lei e da Lei. Ha voluto aver in comune con Lei il mistero dell'Incarnazione, traendo da Lei quel corpo di cui si è rivestito, e volendo che come Madre Ella esercitasse la sua azione e la sua cooperazione in quell'Opera incomparabilmente più grande che la creazione del mondo.

Gesù divide pure con Maria la vita della sua prima infanzia; vuole in questa vita essere indigente e dipendere, a guisa di mendicante, dalla vita della Vergine; e una tal felice grazia, gliela lascia godere per nove mesi interi senza l'interruzione neppure di un istante! E in [98] seguito Gesù la renderà pure partecipe di una parte dei suoi più grandi effetti su la terra e nelle anime 46.

Grandi e felici comunanze tra Gesù e Maria! Intanto che sta nel suo seno non ha, né si prende nessuna occupazione se non con Lei e con Dio suo Padre. S. Giovanni Battista vi avrà la sua parte per alcun tempo, e in seguito anche S. Giuseppe; ma intanto soltanto il Padre e la Vergine hanno parte con Gesù, soltanto il Padre e la Vergine sono l'oggetto delle sue occupazioni, delle sue delizie e dei suoi colloqui. In Maria Gesù compie cose grandi degne di se medesimo e degne di Lei. Non abbiamo nessuna misura proporzionata, onde valutarle, perché non abbiamo la potenza (di quell'angelo dell'Apocalisse che teneva in mano una canna d'oro per misurare le dimensioni del Tempio 47. La Vergine è un tempio più insigne e più augusto di quello dell'Apocalisse; non v'è che il Figlio suo che abbia in mano la canna per aver conoscenza delle sue dimensioni.

Il nostro unico compito è di ammirare e non di giudicare, né di voler discorrere di cose così grandemente superiori alla nostra intelligenza. Tutto ciò che possiamo dire è che Gesù è Figlio di Maria e Maria è Madre di Gesù; ed ecco il tempo in cui ha principio per il Figlio di Dio la Filiazione umana e per la Vergine la Maternità divina.

Il Figlio di Maria è Dio e la tratta, la rimira, la ama, la onora come Madre di Dio, come Madre sua. La Maternità divina è una qualità così santa che è vicina e prossima a Dio e si deva, come dicono i più insigni [99] Dottori, sino alla prossimità dei confini della Divinità: proxime fines Divinitatis; che prospetta nell’infinito medesimo; è del numero delle cose incomprensibili; non è in nostro potere di penetrare ciò che appartiene alla Vergine in questa qualità. Gesù solo conosce una tale infinita dignità; Egli per la sua grandezza è la causa e la sorgente di questa infinità, perciò, solo onora questa maternità come essa lo merita. Onorando la Madre sua perché è Sua Madre, Gesù onora sé medesimo. Gesù onora la Madre sua secondo tutta la sua sapienza e tutta la sua potenza. Egli usa della sublimità dei suoi pensieri e delle sue celesti industrie sopra un soggetto così degno e così vicino a sé, nel quale ha tanta parte e tanto interesse.

Con tali pensieri e disposizioni, appoggiandoci su tali fondamenti, cerchiamo di considerare quella prima occupazione di Gesù con la Vergine e della Vergine con Gesù. Sono questi i due personaggi più eminenti che vi siano in cielo e in terra. Il soggetto che li unisce e li occupa assieme è il più santo, il più divino, il più intimo e più sacro che possa esservi; e la loro occupazione è l'argomento più sublime, più degno e più delizioso che possiamo meditare.
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CARD. PIETRO DE BÉRULLE

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