domenica 12 luglio 2020

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie


È proibito andare a pregare a Ghiaie? 

Dopo quanto ho scritto appare chiaro che non è proibito  andare a pregare. Che sia lecito pregare a Ghiaie, lo dimostra  anche il fatto che mons. Adriano Bernareggi, il 27 luglio 1944,  andò sul luogo delle apparizioni a pregare, accompagnato dal  fratello Domenico, vescovo ausiliare di Milano. 

Il suo successore monsignor Giuseppe Piazzi, nel 1958,  nell'occasione della visita pastorale, compiuta nella parrocchia  di Ghiaie, andò a pregare davanti alla cappella delle apparizioni,  spiegando il suo gesto col dire che la cappella è stata fatta  costruire da monsignor A. Bernareggi, e in essa c'è un Crocifisso. 

Le lettere di monsignor C. Gaddi 

Nel trentesimo anniversario delle apparizioni, fu presentata  dal sig. G. Cortinovis, a monsignor Clemente Gaddi, vescovo di  Bergamo, una petizione accompagnata da circa 7.000 firme di  fedeli, i quali manifestavano il desiderio di pregare col consenso  del vescovo, sul luogo, dove essi pensavano fosse apparsa la  Vergine Maria. 
Monsignor Gaddi, il 18 marzo 1974, rispose a G. Cortinovis con una lettera in cui diceva: "... La preghiera privata fatta  sul posto non può essere da me impedita" (v. G. Cortinovis e  collaboratori, Le apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate  nel 1944, II ristampa 1984, p. 4). 
Monsignor Clemente Gaddi, sempre il 18 marzo 1974, in  un'altra lettera inviata al parroco don Italo Duci, tra l'altro, scriveva: "Con il sig. Cortinovis, persona molto a modo e per niente  affatto esagerata o fanatica, ebbi un lungo colloquio. Gli dissi -e  lo pregai di ripeterlo ai suoi amici - che non potrò riaprire il  processo se non sarò in presenza di elementi nuovi, seri e gravi; che rimangono in vigore le disposizioni date da monsignor Bernareggi e confermate da monsignor Piazzi e da me; che sono  sempre proibite alla Cappella sia la celebrazione della S. Messa,  sia ogni formale funzione liturgica, sia l'esposizione dell'immagine del pittore Galizzi; aggiunsi però che non posso né proibire, né impedire che persone singole o gruppi di persone si  rechino sul posto a pregare la Madonna". 

Dopo parole e fatti così chiari, c'è ancora qualcuno che si  attarda a dire ai fedeli di non andare a pregare a Ghiaie perché è  proibito, e quindi, chi ci va fa un peccato di disobbedienza. 

Tutti hanno l'obbligo di non turbare la coscienza dei piccoli, delle persone semplici con notizie false e la disinformazione. 

Severino Bortolan 

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