Apparizioni a Ghiaie
È proibito andare a pregare a Ghiaie?
Dopo quanto ho scritto appare chiaro che non è proibito andare a pregare. Che sia lecito pregare a Ghiaie, lo dimostra anche il fatto che mons. Adriano Bernareggi, il 27 luglio 1944, andò sul luogo delle apparizioni a pregare, accompagnato dal fratello Domenico, vescovo ausiliare di Milano.
Il suo successore monsignor Giuseppe Piazzi, nel 1958, nell'occasione della visita pastorale, compiuta nella parrocchia di Ghiaie, andò a pregare davanti alla cappella delle apparizioni, spiegando il suo gesto col dire che la cappella è stata fatta costruire da monsignor A. Bernareggi, e in essa c'è un Crocifisso.
Le lettere di monsignor C. Gaddi
Nel trentesimo anniversario delle apparizioni, fu presentata dal sig. G. Cortinovis, a monsignor Clemente Gaddi, vescovo di Bergamo, una petizione accompagnata da circa 7.000 firme di fedeli, i quali manifestavano il desiderio di pregare col consenso del vescovo, sul luogo, dove essi pensavano fosse apparsa la Vergine Maria.
Monsignor Gaddi, il 18 marzo 1974, rispose a G. Cortinovis con una lettera in cui diceva: "... La preghiera privata fatta sul posto non può essere da me impedita" (v. G. Cortinovis e collaboratori, Le apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate nel 1944, II ristampa 1984, p. 4).
Monsignor Clemente Gaddi, sempre il 18 marzo 1974, in un'altra lettera inviata al parroco don Italo Duci, tra l'altro, scriveva: "Con il sig. Cortinovis, persona molto a modo e per niente affatto esagerata o fanatica, ebbi un lungo colloquio. Gli dissi -e lo pregai di ripeterlo ai suoi amici - che non potrò riaprire il processo se non sarò in presenza di elementi nuovi, seri e gravi; che rimangono in vigore le disposizioni date da monsignor Bernareggi e confermate da monsignor Piazzi e da me; che sono sempre proibite alla Cappella sia la celebrazione della S. Messa, sia ogni formale funzione liturgica, sia l'esposizione dell'immagine del pittore Galizzi; aggiunsi però che non posso né proibire, né impedire che persone singole o gruppi di persone si rechino sul posto a pregare la Madonna".
Dopo parole e fatti così chiari, c'è ancora qualcuno che si attarda a dire ai fedeli di non andare a pregare a Ghiaie perché è proibito, e quindi, chi ci va fa un peccato di disobbedienza.
Tutti hanno l'obbligo di non turbare la coscienza dei piccoli, delle persone semplici con notizie false e la disinformazione.
Severino Bortolan
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