LETTERA 92
A Giovanni Pawlak, Cracovia S.l.G.C.
Grodno 22 III 1924
Egregio Signore!
Mi scusi tanto se sono così in ritardo con la risposta, ma in tipografia e in amministrazione c'è una tale mole di lavoro che è difficile liberarsene.
L'Immacolata propaga molto la sua Milizia (non organizzata, secondo la pagella d'iscrizione). Finora le due edizioni delle pagelle d'iscrizione, di 5.000 copie ciascuna, si sono esaurite. Siamo dunque oltre 10.000 membri della «guardia del corpo» dell'Immacolata, dato che per la terza edizione delle pagelline ci sono già alcune centinaia di richieste. Anche i parroci si iscrivono alla Milizia e reclutano i loro parrocchiani. - Gloria all'Immacolata!
Pure il Rycerz si sviluppa fortemente. Di quest'ultimo numero sono state stampate 6.000 copie e sono già esaurite, anche se in America ne mandiamo pochi esemplari. Per aprile ne stamperemo 7.000. Con l'aiuto dell'Immacolata tutto si aggiusta in modo prodigioso. Ho acquistato ancora cento chilogrammi di caratteri tipografici.
A proposito del «Circolo maschile»1. Non avendo trovato posto nel numero di marzo, il «Supplemento dello Statuto» l'ho inserito proprio nel numero di aprile, ampliato di otto pagine.
Quanto ad un programma di attività, la precedente esperienza mi ha insegnato a non limitarmi troppo a regole e regolette, ma a dare spazio ad una maggiore spontaneità nei progetti e nei propositi. È soprattutto la conformità alla Volontà dell'Immacolata il segreto del successo; preghiera, dunque: l'umile, fiduciosa ed amorosa preghiera infonde lume all'intelletto e dà forza alla volontà. L'Immacolata stessa rimuove gli impedimenti.
Quanto alla sala di lettura, secondo me forse sarebbe meglio se qualche ragazzo o qualche signora potessero prestare servizio; i membri della Milizia, invece, siano l'anima di tutto, ma all'esterno si ostentino il meno possibile. Non siano conosciuti da alcuno. Così sarà possibile introdursi in molti luoghi, dove a viso aperto, l'ingresso sarebbe totalmente sbarrato.
Con l'aiuto dell'Immacolata dobbiamo tendere a questo: che i fedeli Cavalieri dell'Immacolata si trovino dappertutto, ma specialmente nei posti più importanti, come: 1) l'educazione della gioventù (professori di istituti scientifici, maestri, società sportive); 2) la direzione dell'opinione delle masse (riviste, quotidiani, la loro redazione e diffusione, biblioteche pubbliche, biblioteche circolanti, ecc., conferenze, proiezioni, cinematografi, ecc.); 3) le belle arti (scultura, pittura, musica, teatro); e infine 4) i nostri militi dell'Immacolata divengano in ogni campo i primi pionieri e le guide nella scienza .(scienze naturali, storia, letteratura, medicina, diritto, scienze esatte, ecc.). Sotto il nostro influsso e sotto la protezione dell'Immacolata sorgano e si sviluppino i complessi industriali, commerciali, le banche, ecc.
In una parola, la Milizia impregni tutto e in uno spirito sano guarisca, rafforzi e sviluppi [ogni cosa] alla maggior gloria di Dio per mezzo dell'Immacolata e per il bene dell'umanità.
Con profonda stima
P. Massimiliano
Cordiali saluti al signor Presidente e agli altri membri.
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(1) Dal gennaio 1920 P. Massimiliano aveva iniziato ad iscrivere i laici alla M.I. Due anni più tardi a Cracovia sorse il «Circolo maschile della M.I.». P. Massimiliano, con la collaborazione della presidenza, elaborò lo statuto particolare del circolo, che fu approvato dalle autorità ecclesiastiche e in seguito da quelle civili (P. Alfonso Kolbe, Notatki o M.I., p. 53-54). Giovanni Pawlak era segretario del circolo.
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