domenica 29 settembre 2024

Sostenersi a vicenda

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

Spesso devi sopportare i difetti degli altri, così come le loro infermità; Ma ricordate che ci sono anche molte cose in voi che il vostro prossimo deve sopportare. È certo che ti piace colui che è senza difetti, ma trascuri di correggere i tuoi.

Il Signore Dio ha detto che dovete imparare a portare il peso gli uni degli altri, perché ognuno ha il suo peso. È necessario che vi sosteniate e vi aiutiate a vicenda. È quando sei nella sfortuna e nell'avversità che vedrai le virtù di coloro che ti ascolteranno, ti sosterranno e ti aiuteranno. È in questi momenti che ti renderai conto di tutta la tua fragilità.

In alcune circostanze, potresti mostrare un'autostima difficile e irritabile quando dovresti essere gentile e paziente. In quel momento, volgi lo sguardo a te stesso, e forse scoprirai che i tuoi fratelli devono soffrire per te. È normale che i difetti degli altri ti sembrino molto più evidenti e visibili delle loro qualità. E penserai che ciò che fanno bene è il minimo che possono fare.

Ad esempio, chiedi a una persona qual è il suo difetto principale e troverà facilmente qualcosa da dire perché ha l'imbarazzo della scelta. Per quanto riguarda la sua qualità principale, potrebbe mostrare esitazione. Lo stesso vale per Dio: perché così tante persone trovano difficile credere in un Dio buono? Semplicemente perché vedono per primi - proprio come te forse - tutto ciò che è sbagliato nel mondo, ignorando tutto ciò che può essere positivo.

Credere che gli altri siano migliori di te è un buon atteggiamento. Ciò che rende davvero la tua vita dolorosa e difficile è vedere il male negli altri, in te stesso e nel mondo. Avrai allora uno sguardo amaro, disilluso, che sarà la conseguenza del tuo modo di criticare sempre, di non essere mai felice. È per questo che dovete reagire in modo efficace, discernendo in ciascuno il bene e le sue possibilità di bene.

Di fronte alle colpe degli altri, di fronte alle difficoltà della convivenza, di fronte alla fatica di sopportarle, Dio vi chiede di non essere riparatori di torti, ma di aiutare il prossimo a vivere, ad avere il coraggio di discernere ciò che è buono. Voi non avete, nel nome di Dio, la missione di dare lezioni agli altri, ma è vostro dovere credere nella bontà del Signore, in questa bontà che è all'opera in voi, negli altri e in ogni essere umano. E quindi devi testimoniarlo.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, tuo messaggero di speranza"

4.12.2011 

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