GESÙ
"Vi sono falsi maestri di vita che, numerosi anche nel mondo contemporaneo, propongono alla gente e specie ai giovani obiettivi che non solo non saziano, ma spesso acuiscono ed esasperano la sete che brucia nell'animo dell'uomo.
La vita e' segnata dal peccato e insidiata dalla morte, nonostante la sete di bonta' che pulsa nel nostro cuore e il desiderio di vita che percorre le nostre membra. Per poco che l'uomo sia attento a se stesso e agli scacchi dell'esistenza, scopriamo che tutto dentro di noi ci invita a superare la tentazione della superficialita' e della disperazione. Vi sono falsi maestri di vita e profeti ingannatori che riescono ad abbindolare una grande quantita' di uomini, donne e giovani.
Anzitutto i maestri di origine orientale, ormai largamente diffusi in Occidente, che insegnano a uscire dal corpo, dal tempo e dallo spazio per poter entrare nella vita vera. Condannano la creazione e, in nome di uno spiritualismo ingannevole, conducono migliaia di giovani sulle strade di una impossibile liberazione, che li lascia più soli, vittime della propria illusione e del proprio male. Una seconda categoria e' quella dei maestri dell'attimo fuggente: invitano ad assecondare ogni istintiva propensione o brama e cosi' fanno cadere l'individuo in un'angoscia piena di inquietudine accompagnata da pericolose evasioni verso fallaci paradisi artificiali come la droga (la "comunione" di satana, NDA l ).
In terzo luogo vi sono i maestri che collocano il senso della vita esclusivamente nella ricerca del successo, dell'accaparramento del denaro, nello sviluppo delle capacita' personali senza riguardo per le esigenze altrui ne' rispetto per i valori, talora neppure per quello fondamentale della vita.
Quelle proposte dai falsi maestri sono risposte fallaci. Resta il fatto che la storia e' segnata dalla spasmodica ricerca di qualcosa o qualcuno che sia in grado di liberare l'uomo dalla morte e di assicurargli la vita, nonostante i momenti di crisi e stanchezza, di delusione e frustrazione. Quest'esperienza di insoddisfazione ha tanti riflessi nella letteratura e nel cinema, nella musica e nell'arte.
Alla luce di un simile travaglio e' più facile comprendere le particolari difficolta' degli adolescenti e dei giovani che si avviano con cuore trepido a quell'insieme di promesse affascinanti e di oscure incognite che e' la vita.
Di fronte alla vacuita' di queste esperienze e alla nullita' di queste risposte dev'essere riproposta la figura di Cristo, venuto per dare risposta definitiva all'anelito di vita e di infinito iscritto nel cuore umano; venuto incontro agli uomini per guarire malati e sofferenti, per liberare gli indemoniati e risuscitare i morti: Cristo si e' donato sulla croce ed e' risuscitato manifestandosi come autore e il Signore della vita. E la vita e' ciò che l'uomo non vorrebbe assolutamente perdere, ciò che costituisce la sua attesa, il suo desiderio, la sua speranza: nessuna parola come il termine vita riesce ad assumere in maniera pregnante ciò a cui l'uomo aspira: vita indica la somma dei beni desiderati e ciò che li rende possibili, acquisibili, duraturi. E Cristo si avvicina a ciascuno per proporre la speranza che non inganna: e' la via per entrare nella vita" li .
(Giovanni Paolo II)
Gesù che, mediante segni e prodigi, ha "..compiuto cose che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere" (Giovanni 21,25) e' venuto a dimostrare, a chi vuol credere, che "Uno solo, infatti, e' Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti" (1 Timoteo 2,5). I segni ed i prodigi che Lui ha operato servono a testimoniare il Suo potere sopra ogni cosa:"Perchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; ed ogni lingua proclami che Gesù Cristo e' il Signore, a gloria di Dio Padre" (Filippesi 2,10/11).
Gesù rimprovera invece chi non vuol credere alla sua predicazione e di conseguenza ai suoi prodigi lii con le seguenti parole che debbono fa riflettere: "Perchè non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo liii , e volete compiere i desideri del padre vostro..." (Giovanni 8,43)
"Non abbiate paura dinanzi ai poteri di questo mondo, non indietreggiate dinanzi alle critiche ne' davanti alle incomprensioni..L'occultamento della vera dottrina, il silenzio su quei punti della rivelazione cristiana che oggi non sono ben accetti alla sensibilita' culturale dominante, non rappresentano il cammino verso un autentico rinnovamento della chiesa, ne' per preparare tempi migliori di evangelizzazione e di fede" liv .
Giovanni Paolo II
di Arrigo Muscio
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