La Battaglia Finale del Diavolo
Il Cardinale Ratzinger esegue la Linea del Partito di Sodano
Se torniamo ad esaminare il “Commento” con questi fatti bene in mente, si può ben vedere come la conferenza stampa del 26 giugno 2000 abbia avuto un unico e ben preciso scopo: eseguire l’ordine del Cardinale Sodano per un‘interpretazione “corretta” del Messaggio di Fatima. Nell’istante in cui i giornalisti lasciarono la sala stampa, il Messaggio di Fatima, nella sua essenza, era stato sepolto ed in quanto tale esso non avrebbe più potuto impedire al Cardinale Sodano ed ai suoi collaboratori di continuare incessantemente lo sviluppo di quel nuovo orientamento “post-Fatima” della Chiesa, che comporta (come vedremo) certi affari fondamentali per la Chiesa, come lodare, cenare assieme ed andare a braccetto in Vaticano con gente come Mikhail Gorbaciov; fare in modo che il Papa si scusasse col regime Comunista Cinese; fare pressioni sui Cattolici Rumeni affinché cedessero alla Chiesa Ortodossa i diritti della Chiesa Cattolica locale sulle proprietà sequestrate da Stalin; sostenere e contribuire economicamente la Corte Criminale Internazionale, atea ed impresentabile, nata sotto gli auspici delle Nazioni Unite, che potrebbe processare i Cattolici di qualsiasi nazione per non meglio specificati “crimini contro l’umanità”, ed altri simili “trionfi” della diplomazia Vaticana.
In altre parole, tutti gli ultimi avamposti della Chiesa dovevano essere portati sulla strada dell’apertura verso il pensiero ed il modo di agire del mondo; una cosa che non poteva certo conciliarsi con la profezia, data dalla Madonna di Fatima, del trionfo del Suo Cuore Immacolato, la diffusione della devozione al Suo Cuore Immacolato e la conseguente conversione della Russia, per intercessione del Cuore Immacolato. Questo tipo di discorsi non si doveva più sentire, anche se provenivano dalla Madre di Dio. Il compito assai preciso che il Cardinale Ratzinger ed il Mons. Bertone avevano ricevuto il 26 giugno, quindi, era quello di trovare un modo per allontanare i fedeli, una volta per tutte, dagli aspetti esplicitamente Cattolici del Messaggio di Fatima, che ricordavano con troppa chiarezza la Chiesa “trionfante” dell’“oscura epoca pre-conciliare”. Come avrebbe osservato il Los Angeles Times, nel suo articolo del 27 giugno 2000: “La Chiesa Cattolica svela il Terzo Segreto: il teologo al vertice del Vaticano ‘smaschera’ gentilmente ‘l’impostura’ del racconto di una suora sulla sua visione del 1917, che aveva alimentato decenni di speculazioni”. Il tentativo era stato così evidente, che persino un giornale laico non ebbe difficoltà nel riconoscerlo. fornire Esaminiamo ora i vari aspetti di questo oltraggio contro la Madonna di Fatima e i santi veggenti che Dio aveva scelto perché ricevessero il Suo messaggio.
Primo: il tentativo del MDF di spiegare il trionfo del Cuore Immacolato:
Vorrei alla fine riprendere ancora un’altra parola chiave del “segreto” divenuta giustamente famosa: “il Mio Cuore Immacolato trionferà”. Che cosa significa? Il Cuore aperto a Dio, purificato dalla contemplazione di Dio è più forte dei fucili e delle armi di ogni specie. Il fiat di Maria, la parola del suo cuore, ha cambiato la storia del mondo, perché essa ha introdotto in questo mondo il Salvatore – perché grazie a questo ‘Sì’, Dio poteva diventare uomo nel nostro spazio e tale ora rimane per sempre.
Un lettore attento si accorgerà immediatamente che le prime due parole della profezia della Madonna: alla fine, sono state rimosse. Questa deliberata censura, proprio nei confronti della Madre di Dio, si era rivelata necessaria ai fini di quell‘“interpretazione” revisionista dettata da Sodano, e cioè che Fatima appartiene al passato.
Così, la frase “alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà”, dopo la forzata rimozione delle prime due parole, diventa: “2.000 anni fa, il Mio Cuore Immacolato ha trionfato”. La profezia della Madonna, che riguarda qualcosa che accadrà alla fine, viene spudoratamente modificata in un semplice riconoscimento di qualcosa che è già accaduto 20 secoli fa, agli inizi della storia Cristiana. Ben quattro eventi futuri – il trionfo del Cuore Immacolato, la consacrazione della Russia, la conversione della Russia ed il successivo periodo di pace concesso al mondo – sono astutamente convertiti in un singolo evento accaduto 2.000 anni fa! Questo tentativo di rimaneggiare e modificare un messaggio che Dio stesso ha mandato alla terra, per mezzo di Sua Madre Santissima, dovrebbe scatenare la reazione di tutti i fedeli affinché venga fatta giustizia, in nome del Cielo.
Ma su questo punto sembra che Papa Benedetto XVI stia riconsiderando quest’esercizio di revisionismo su Fatima, come se l’elevazione al Soglio pontificio l’avesse liberato dai dettami del Segretario di Stato del Vaticano. Il 13 maggio 2009, durante una preghiera rivolta alla Madre di Dio a Betlemme, in Terra Santa, in occasione dell’anniversario della prima apparizione di Fatima, il Santo Padre ha affermato: “Tu hai promesso ai tre bambini di Fatima: ‘Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà’. Che così avvenga!” Quest’affermazione rappresenta un cambiamento sorprendente della Linea del Partito, secondo la quale il Trionfo del Cuore Immacolato appartiene ormai al passato e consisterebbe nella “caduta del comunismo” a seguito della “consacrazione della Russia” del 1984 – una cerimonia durante la quale non venne fatto alcun riferimento alla Russia, perché altrimenti i Russi i sarebbero offesi. Esamineremo le prove che confutano questa versione nel Capitolo 16. Tornando alle affermazioni del Papa, esse rappresentano un’inversione di 180° rispetto a ciò che l’allora Cardinale Ratzinger aveva affermato nel MDF e cioè che il Trionfo del Cuore Immacolato, profetizzato a Fatima, non era altro che il fiat di Maria, pronunciato oltre 2.000 anni fa all’Arcangelo Gabriele.
Queste parole, insieme ad altre affermazioni ed azioni recenti del nostro Santo Padre Benedetto XVI (alcune delle quali abbiamo già riportato), ci danno ragione di sperare che il corso degli eventi possa essere alterato, affinché si impedisca il disastro per la Chiesa e l’umanità in generale. Tuttavia, a sette anni di distanza dalla pubblicazione della prima edizione di questo libro, la situazione appare inalterata, con un nuovo Segretario di Stato – il Cardinal Bertone, successore di Sodano – che sembra seguire la stessa direzione e le stesse coordinate del predecessore, anche se ora abbiamo un Papa che sembrerebbe desideroso di cambiar rotta. Esploreremo meglio questa situazione nei capitoli finali, specialmente nei capitoli 15 e 16.
Secondo: riguardo al desiderio della Madonna di stabilire la devozione al Suo Cuore Immacolato in tutto il mondo, come “desidera il Signore,” il Cardinale Ratzinger suggerisce che:
Il ‘cuore immacolato’ è secondo Mt. 5,8 un cuore, che a partire da Dio è giunto ad una perfetta unità interiore e pertanto ‘vede Dio’. ‘Devozione’ al Cuore Immacolato di Maria pertanto è avvicinarsi a questo atteggiamento del cuore, nel quale il fiat – ‘sia fatta la tua volontà’ – diviene il centro informante di tutta quanta l’esistenza.
Vanno notate per prima cosa le virgolette messe dal Cardinale Ratzinger intorno a devozione ed a cuore immacolato, da lui privato persino della I maiuscola – un chiaro segno rivelatore che queste parole stanno per acquisire un nuovo significato.
Così adesso, la frase: “Dio desidera stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato” viene interpretata come “Dio desidera che tutti facciano il Suo volere”. Infatti, tutti coloro i cui cuori sono aperti alla volontà di Dio acquisiranno un proprio “cuore immacolato”. La devozione al Cuore Immacolato di Maria significa quindi aprire il nostro cuore a Dio e non diffondere la devozione al Suo Cuore per rendere il mondo (e specialmente la Russia) Cattolico. Immacolato, con la I maiuscola, diventa immacolato con i minuscola ed il Suo Cuore diventa potenzialmente il cuore di una persona qualsiasi. Come direbbe un prestigiatore al suo pubblico: “e voilà, il gioco è fatto!”
C’è una sola parola per descrivere la riduzione del Cuore Immacolato di Maria – concepito senza il Peccato Originale e privo di qualsiasi peccato personale – a livello di quello di qualsiasi persona che si penta dei peccati e volga il suo cuore a Dio, e questa parola è blasfemia.
Anche qui, tuttavia, dopo la pubblicazione della prima edizione di questo libro abbiamo assistito ad un cambiamento nell’uomo che era Cardinale Ratzinger ed è adesso il nostro Santo Padre Benedetto XVI, quasi come se il Papa avesse in qualche modo prestato ascolto alle critiche a lui rivolte nella prima edizione del libro, quando all’epoca era ancora Cardinale. Nel suo discorso dell’Angelus del 5 giugno 2005, a soli due mesi dall’elezione al Soglio Pontificio, Benedetto XVI ha ribadito inequivocabilmente l’unicità del Cuore Immacolato:
Il cuore che più d’ogni altro rassomiglia a quello di Cristo è senza dubbio il cuore di Maria, sua Madre Immacolata, e proprio per questo la liturgia li addita insieme alla nostra venerazione.248 Inoltre, nella sua omelia sulla Solennità del Sacro Cuore di Gesù del 2009, il Papa ha pronunciato queste belle parole di preghiera e di tributo al Cuore Immacolato di Maria, mentre ribadiva il dogma dell’Immacolata Concezione:
Ci ottenga questa grazia la Vergine Maria, della quale domani contempleremo con viva fede il Cuore Immacolato. Per Lei il Santo Curato d’Ars nutriva una filiale devozione, tanto che nel 1836, in anticipo sulla proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, aveva già consacrato la sua parrocchia a Maria “concepita senza peccato”. E mantenne l’abitudine di rinnovare spesso quest’offerta della parrocchia alla Santa Vergine, insegnando ai fedeli che “bastava rivolgersi a lei per essere esauditi”, per il semplice motivo che ella “desidera soprattutto di vederci felici”.249
Affermazioni simili, da parte del Santo Padre, sono un segno incoraggiante che forse questo Papa porterà finalmente la Chiesa a rispondere con esattezza alle richieste della Madonna di Fatima, se i fedeli continueranno a pregare e lavorare per questo obiettivo. Nel frattempo, tuttavia, la Linea del Partito enunciata nel MDF continua ad esercitare a più livelli la sua influenza negativa nella Chiesa.
Terzo: la conversione della Russia andava fatta sparire. Questo non si rivelò altrettanto facile, perché non c’era granché che si potesse fare o dire per occultare la chiarissima affermazione della Madre di Dio: “Il Santo Padre consacrerà la Russia a Me, la quale si convertirà.” Purtroppo però, come abbiamo già dimostrato abbondantemente, la conversione della Russia non era più accettabile dall’apparato Vaticano, e la soluzione a questo problema fu quindi quella di evitare di parlarne nel MDF, e le parole della Madonna vennero riportate senza commento. La conversione della Russia? Quale conversione?250
Quarto: L’insulto più grande, compiuto dal MDF, è stato quello di citare come unica fonte “autorevole” su Fatima, il teologo fiammingo Edouard Dhanis, S.J., che viene definito dal MDF “un eminente conoscitore” di Fatima. Dhanis, un Gesuita modernista, si è costruito una discreta carriera proprio gettando dubbi sulle apparizioni di Fatima, ed è arrivato al punto di affermare che tutto ciò che era contenuto nel Secreto di Fatima, ad eccezione dell’invocazione alla preghiera ed alla penitenza, fosse stato concepito dalle menti dei tre pastorelli, sulla base delle cose che avevano visto o udito durante le loro vite. Dhanis definisce “Fatima 2” tutte quelle cose che, da “eminente conoscitore” aveva arbitrariamente rifiutato di prendere in considerazione, definendole costruzioni mentali – senza mai per altro aver intervistato Suor Lucia o studiato gli archivi ufficiali di Fatima.
Ecco la spiegazione che ha dato Dhanis, al riguardo: “Tutto considerato, non è facile determinare quanta verità vi sia nelle affermazioni di Suor Lucia. Senza entrare nel merito della sua sincerità, o i sani principi che ella dimostra nella vita di tutti i giorni, si dovrebbe tuttavia dimostrare prudenza nell’usare i suoi scritti senza riserve... possiamo ben dimostrare come una brava persona, per quanto sincera ed onesta sia nonché nel giudizio che dimostra tutti i giorni, possa avere una propensione a costruzioni mentali di fantasia in un determinato campo, o comunque una tendenza a ricordare avvenimenti di venti anni prima con abbellimenti e modifiche considerevoli”.251
Dhanis, malgrado si sia rifiutato di esaminare gli archivi ufficiali di Fatima, dubita di tutti gli aspetti del Messaggio di Fatima che non si accordano con i suoi pensieri neo modernisti: la preghiera insegnata dall’angelo viene da lui definita “inesatta”; la visione dell’inferno è stata definita “una rappresentazione esageratamente medioevale”; la profezia di una “notte illuminata da una luce sconosciuta”, che avvertiva dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, viene da lui considerata “fortemente sospetta”. E per quanto riguarda la consacrazione della Russia, Dhanis ammise apertamente che “la Russia non può venir consacrata dal Papa, senza che quest‘atto diventi una sfida, sia nei confronti della gerarchia scismatica, che nei confronti dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Questo renderebbe la consacrazione praticamente irrealizzabile...” Così, Dhanis dichiarò che la consacrazione della Russia sarebbe “moralmente impossibile, per via delle reazioni che essa scatenerebbe”.252
La destrutturazione compiuta da Dhanis sul Messaggio di Fatima è un tipico esempio di come i modernisti tentino di corrompere le verità Cattoliche, basandosi su premesse da loro stessi inventate. Dal momento che (premessa inventata) la consacrazione della Russia è moralmente impossibile, come potrebbe averla richiesta la Madonna di Fatima? Avendo puntato il coltello contro Suor Lucia, Dhanis arriva quindi all’“inevitabile” conclusione: “Ma come avrebbe potuto la Beata Vergine Maria richiedere una consacrazione che sarebbe stata, se compiuta letteralmente, del tutto irrealizzabile?... Questo dilemma ci porta a dare una risposta negativa... Così, sembra assai improbabile che la Madonna abbia chiesto la consacrazione della Russia...” Basandosi solo sulla premessa inventata da Dhanis, la testimonianza di Suor Lucia viene considerata falsa.
Si tratta esattamente della linea adottata dal Cardinale Sodano e dal suo apparato Vaticano: la Madre di Dio non avrebbe potuto chiedere niente di più diplomaticamente imbarazzante di una consacrazione pubblica della Russia: pertanto dobbiamo farla finita con un concetto così imbarazzante, una volta per tutte. Ed è questa la Linea del Partito che il Cardinale Ratzinger ha appoggiato nel suo “Commento”, elogiando Dhanis come “eminente conoscitore” di Fatima. Inoltre, sempre seguendo la Linea del Partito e sulla base del pensiero di Dhanis, il Cardinale Ratzinger ha suggerito che il Terzo Segreto consiste fondamentalmente in “immagini, che Lucia può avere visto in libri di pietà ed il cui contenuto deriva da antiche intuizioni di fede”. In altre parole, chi può dire quali parti del Terzo Segreto siano autentiche e quali siano invece delle semplici memorie o “intuizioni” personali di Lucia? E se questo si applica al Terzo Segreto, potrebbe benissimo applicarsi a tutti i testi del Messaggio di Fatima.
Questo subdolo tentativo di svilire la credibilità di Suor Lucia, mentre al tempo stesso si dà l’impressione di avere grande rispetto per il Messaggio di Fatima, verrà esaminato nel prossimo capitolo. È sufficiente qui aggiungere quanto questa condivisione di opinioni tra l’ex Cardinale Ratzinger e Dhanis, sul fatto che tutti gli elementi profetici del Messaggio siano fondamentalmente inaffidabili, basterebbe a rendere il Cardinale inadatto a qualsiasi “interpretazione” del Terzo Segreto o di qualsiasi altra parte del Messaggio di Fatima. Se (almeno nel 2000) il Cardinale Ratzinger non credeva che la Madre di Dio aveva richiesto la consacrazione della Russia, la conversione della Russia alla Fede Cattolica, il trionfo del Cuore Immacolato e la diffusione della devozione esplicitamente Cattolica all’unico e solo Cuore Immacolato di Maria in tutto il mondo, allora egli aveva il dovere di rivelare i suoi dubbi e di astenersi completamente da quel compito, piuttosto che proporre “un’interpretazione” che screditava in realtà proprio ciò che avrebbe dovuto “interpretare”.
Cosa rimase quindi del Messaggio di Fatima, dopo il 26 giugno 2000? È interessante notare che, persino nel presentare questa versione minimalista del Messaggio, il Cardinale Ratzinger non era stato in grado di parlare di salvezza delle anime senza mettere quelle parole tra virgolette, proprio come aveva fatto nel suo commento con parole come devozione, trionfo ed immacolato, come se volesse schizzinosamente prenderne le distanze. A quanto pare, neanche la versione leggera di Fatima era sufficientemente diluita nei suoi contenuti Cattolici, per i palati ecumenici dei prelati moderni!
Per quanto riguarda poi il profetico avvertimento della Madonna, secondo il quale “molte nazioni saranno annientate” se la consacrazione della Russia non verrà compiuta, a quanto pare avremmo dovuto dimenticarcelo. Non ci sarebbe stata alcuna distruzione di nazioni, dato che “Fatima risiede completamente nel passato”. Il Cardinale Sodano disse così e il Cardinale Ratzinger sembrò essere d’accordo con lui.
Padre Paul Kramer
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