mercoledì 24 marzo 2021

Una “nuova” Fatima per un “nuovo orientamento”

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Il Cardinale Ratzinger esegue la Linea del Partito di Sodano

Se torniamo ad esaminare il “Commento” con questi fatti bene in  mente, si può ben vedere come la conferenza stampa del 26 giugno  2000 abbia avuto un unico e ben preciso scopo: eseguire l’ordine del  Cardinale Sodano per un‘interpretazione “corretta” del Messaggio  di Fatima. Nell’istante in cui i giornalisti lasciarono la sala stampa, il  Messaggio di Fatima, nella sua essenza, era stato sepolto ed in quanto  tale esso non avrebbe più potuto impedire al Cardinale Sodano ed ai  suoi collaboratori di continuare incessantemente lo sviluppo di quel  nuovo orientamento “post-Fatima” della Chiesa, che comporta (come  vedremo) certi affari fondamentali per la Chiesa, come lodare, cenare  assieme ed andare a braccetto in Vaticano con gente come Mikhail  Gorbaciov; fare in modo che il Papa si scusasse col regime Comunista  Cinese; fare pressioni sui Cattolici Rumeni affinché cedessero alla  Chiesa Ortodossa i diritti della Chiesa Cattolica locale sulle proprietà sequestrate da Stalin; sostenere e contribuire economicamente la Corte  Criminale Internazionale, atea ed impresentabile, nata sotto gli auspici  delle Nazioni Unite, che potrebbe processare i Cattolici di qualsiasi  nazione per non meglio specificati “crimini contro l’umanità”, ed altri  simili “trionfi” della diplomazia Vaticana.

In altre parole, tutti gli ultimi avamposti della Chiesa dovevano  essere portati sulla strada dell’apertura verso il pensiero ed il modo di agire del mondo; una cosa che non poteva certo conciliarsi con la  profezia, data dalla Madonna di Fatima, del trionfo del Suo Cuore  Immacolato, la diffusione della devozione al Suo Cuore Immacolato e  la conseguente conversione della Russia, per intercessione del Cuore  Immacolato. Questo tipo di discorsi non si doveva più sentire, anche  se provenivano dalla Madre di Dio. Il compito assai preciso che il  Cardinale Ratzinger ed il Mons. Bertone avevano ricevuto il 26 giugno,  quindi, era quello di trovare un modo per allontanare i fedeli, una  volta per tutte, dagli aspetti esplicitamente Cattolici del Messaggio di  Fatima, che ricordavano con troppa chiarezza la Chiesa “trionfante”  dell’“oscura epoca pre-conciliare”. Come avrebbe osservato il Los Angeles Times, nel suo articolo del 27 giugno 2000: “La Chiesa Cattolica  svela il Terzo Segreto: il teologo al vertice del Vaticano ‘smaschera’ gentilmente ‘l’impostura’ del racconto di una suora sulla sua visione del  1917, che aveva alimentato decenni di speculazioni”. Il tentativo era  stato così evidente, che persino un giornale laico non ebbe difficoltà nel  riconoscerlo. fornire Esaminiamo ora i vari aspetti di questo oltraggio  contro la Madonna di Fatima e i santi veggenti che Dio aveva scelto  perché ricevessero il Suo messaggio. 

Primo: il tentativo del MDF di spiegare il trionfo del Cuore Immacolato: 

Vorrei alla fine riprendere ancora un’altra parola chiave del  “segreto” divenuta giustamente famosa: “il Mio Cuore Immacolato  trionferà”. Che cosa significa? Il Cuore aperto a Dio, purificato  dalla contemplazione di Dio è più forte dei fucili e delle armi di  ogni specie. Il fiat di Maria, la parola del suo cuore, ha cambiato la storia del mondo, perché essa ha introdotto in questo mondo il  Salvatore – perché grazie a questo ‘Sì’, Dio poteva diventare uomo nel nostro spazio e tale ora rimane per sempre.

Un lettore attento si accorgerà immediatamente che le prime due  parole della profezia della Madonna: alla fine, sono state rimosse.  Questa deliberata censura, proprio nei confronti della Madre di Dio,  si era rivelata necessaria ai fini di quell‘“interpretazione” revisionista  dettata da Sodano, e cioè che Fatima appartiene al passato. 

Così, la frase “alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà”, dopo  la forzata rimozione delle prime due parole, diventa: “2.000 anni fa, il  Mio Cuore Immacolato ha trionfato”. La profezia della Madonna, che  riguarda qualcosa che accadrà alla fine, viene spudoratamente modificata  in un semplice riconoscimento di qualcosa che è già accaduto 20 secoli  fa, agli inizi della storia Cristiana. Ben quattro eventi futuri – il trionfo  del Cuore Immacolato, la consacrazione della Russia, la conversione  della Russia ed il successivo periodo di pace concesso al mondo – sono  astutamente convertiti in un singolo evento accaduto 2.000 anni fa!  Questo tentativo di rimaneggiare e modificare un messaggio che Dio  stesso ha mandato alla terra, per mezzo di Sua Madre Santissima, dovrebbe scatenare la reazione di tutti i fedeli affinché venga fatta  giustizia, in nome del Cielo.

 Ma su questo punto sembra che Papa Benedetto XVI stia  riconsiderando quest’esercizio di revisionismo su Fatima, come se  l’elevazione al Soglio pontificio l’avesse liberato dai dettami del  Segretario di Stato del Vaticano. Il 13 maggio 2009, durante una  preghiera rivolta alla Madre di Dio a Betlemme, in Terra Santa, in  occasione dell’anniversario della prima apparizione di Fatima, il Santo  Padre ha affermato: “Tu hai promesso ai tre bambini di Fatima: ‘Alla  fine, il mio Cuore Immacolato trionferà’. Che così avvenga!” Quest’affermazione rappresenta un cambiamento sorprendente  della Linea del Partito, secondo la quale il Trionfo del Cuore  Immacolato appartiene ormai al passato e consisterebbe nella “caduta  del comunismo” a seguito della “consacrazione della Russia” del 1984  – una cerimonia durante la quale non venne fatto alcun riferimento  alla Russia, perché altrimenti i Russi i sarebbero offesi. Esamineremo  le prove che confutano questa versione nel Capitolo 16. Tornando alle  affermazioni del Papa, esse rappresentano un’inversione di 180° rispetto  a ciò che l’allora Cardinale Ratzinger aveva affermato nel MDF e cioè  che il Trionfo del Cuore Immacolato, profetizzato a Fatima, non era  altro che il fiat di Maria, pronunciato oltre 2.000 anni fa all’Arcangelo  Gabriele. 

Queste parole, insieme ad altre affermazioni ed azioni recenti del  nostro Santo Padre Benedetto XVI (alcune delle quali abbiamo già  riportato), ci danno ragione di sperare che il corso degli eventi possa  essere alterato, affinché si impedisca il disastro per la Chiesa e l’umanità  in generale. Tuttavia, a sette anni di distanza dalla pubblicazione  della prima edizione di questo libro, la situazione appare inalterata,  con un nuovo Segretario di Stato – il Cardinal Bertone, successore di  Sodano – che sembra seguire la stessa direzione e le stesse coordinate  del predecessore, anche se ora abbiamo un Papa che sembrerebbe  desideroso di cambiar rotta. Esploreremo meglio questa situazione nei  capitoli finali, specialmente nei capitoli 15 e 16. 

Secondo: riguardo al desiderio della Madonna di stabilire la devozione al Suo Cuore Immacolato in tutto il mondo, come “desidera il  Signore,” il Cardinale Ratzinger suggerisce che: 

Il ‘cuore immacolato’ è secondo Mt. 5,8 un cuore, che a partire da Dio è giunto ad una perfetta unità interiore e pertanto ‘vede Dio’.  ‘Devozione’ al Cuore Immacolato di Maria pertanto è avvicinarsi a  questo atteggiamento del cuore, nel quale il fiat – ‘sia fatta la tua  volontà’ – diviene il centro informante di tutta quanta l’esistenza.

Vanno notate per prima cosa le virgolette messe dal Cardinale  Ratzinger intorno a devozione ed a cuore immacolato, da lui privato  persino della I maiuscola – un chiaro segno rivelatore che queste parole  stanno per acquisire un nuovo significato.

Così adesso, la frase: “Dio desidera stabilire nel mondo la devozione  al Mio Cuore Immacolato” viene interpretata come “Dio desidera che  tutti facciano il Suo volere”. Infatti, tutti coloro i cui cuori sono aperti  alla volontà di Dio acquisiranno un proprio “cuore immacolato”. La  devozione al Cuore Immacolato di Maria significa quindi aprire il nostro cuore a Dio e non diffondere la devozione al Suo Cuore per rendere  il mondo (e specialmente la Russia) Cattolico. Immacolato, con la I  maiuscola, diventa immacolato con i minuscola ed il Suo Cuore diventa  potenzialmente il cuore di una persona qualsiasi. Come direbbe un  prestigiatore al suo pubblico: “e voilà, il gioco è fatto!”

C’è una sola parola per descrivere la riduzione del Cuore Immacolato  di Maria – concepito senza il Peccato Originale e privo di qualsiasi  peccato personale – a livello di quello di qualsiasi persona che si penta  dei peccati e volga il suo cuore a Dio, e questa parola è blasfemia.

Anche qui, tuttavia, dopo la pubblicazione della prima edizione  di questo libro abbiamo assistito ad un cambiamento nell’uomo che  era Cardinale Ratzinger ed è adesso il nostro Santo Padre Benedetto  XVI, quasi come se il Papa avesse in qualche modo prestato ascolto alle  critiche a lui rivolte nella prima edizione del libro, quando all’epoca  era ancora Cardinale. Nel suo discorso dell’Angelus del 5 giugno 2005,  a soli due mesi dall’elezione al Soglio Pontificio, Benedetto XVI ha  ribadito inequivocabilmente l’unicità del Cuore Immacolato: 

Il cuore che più d’ogni altro rassomiglia a quello di Cristo è  senza dubbio il cuore di Maria, sua Madre Immacolata, e proprio per questo la liturgia li addita insieme alla nostra venerazione.248 Inoltre, nella sua omelia sulla Solennità del Sacro Cuore di Gesù  del 2009, il Papa ha pronunciato queste belle parole di preghiera e  di tributo al Cuore Immacolato di Maria, mentre ribadiva il dogma  dell’Immacolata Concezione: 

Ci ottenga questa grazia la Vergine Maria, della quale domani  contempleremo con viva fede il Cuore Immacolato. Per Lei il  Santo Curato d’Ars nutriva una filiale devozione, tanto che nel  1836, in anticipo sulla proclamazione del Dogma dell’Immacolata  Concezione, aveva già consacrato la sua parrocchia a Maria  “concepita senza peccato”. E mantenne l’abitudine di rinnovare  spesso quest’offerta della parrocchia alla Santa Vergine, insegnando ai fedeli che “bastava rivolgersi a lei per essere esauditi”, per il  semplice motivo che ella “desidera soprattutto di vederci felici”.249

Affermazioni simili, da parte del Santo Padre, sono un segno  incoraggiante che forse questo Papa porterà finalmente la Chiesa a  rispondere con esattezza alle richieste della Madonna di Fatima, se  i fedeli continueranno a pregare e lavorare per questo obiettivo. Nel  frattempo, tuttavia, la Linea del Partito enunciata nel MDF continua ad  esercitare a più livelli la sua influenza negativa nella Chiesa. 

Terzo: la conversione della Russia andava fatta sparire. Questo  non si rivelò altrettanto facile, perché non c’era granché che si potesse  fare o dire per occultare la chiarissima affermazione della Madre di  Dio: “Il Santo Padre consacrerà la Russia a Me, la quale si convertirà.”  Purtroppo però, come abbiamo già dimostrato abbondantemente, la  conversione della Russia non era più accettabile dall’apparato Vaticano,  e la soluzione a questo problema fu quindi quella di evitare di parlarne  nel MDF, e le parole della Madonna vennero riportate senza commento.  La conversione della Russia? Quale conversione?250 

Quarto: L’insulto più grande, compiuto dal MDF, è stato quello di  citare come unica fonte “autorevole” su Fatima, il teologo fiammingo Edouard Dhanis, S.J., che viene definito dal MDF “un eminente  conoscitore” di Fatima. Dhanis, un Gesuita modernista, si è costruito  una discreta carriera proprio gettando dubbi sulle apparizioni di Fatima,  ed è arrivato al punto di affermare che tutto ciò che era contenuto nel  Secreto di Fatima, ad eccezione dell’invocazione alla preghiera ed alla  penitenza, fosse stato concepito dalle menti dei tre pastorelli, sulla base  delle cose che avevano visto o udito durante le loro vite. Dhanis definisce  “Fatima 2” tutte quelle cose che, da “eminente conoscitore” aveva  arbitrariamente rifiutato di prendere in considerazione, definendole  costruzioni mentali – senza mai per altro aver intervistato Suor Lucia o  studiato gli archivi ufficiali di Fatima.

Ecco la spiegazione che ha dato Dhanis, al riguardo: “Tutto  considerato, non è facile determinare quanta verità vi sia nelle  affermazioni di Suor Lucia. Senza entrare nel merito della sua sincerità,  o i sani principi che ella dimostra nella vita di tutti i giorni, si dovrebbe  tuttavia dimostrare prudenza nell’usare i suoi scritti senza riserve...  possiamo ben dimostrare come una brava persona, per quanto sincera  ed onesta sia nonché nel giudizio che dimostra tutti i giorni, possa avere  una propensione a costruzioni mentali di fantasia in un determinato  campo, o comunque una tendenza a ricordare avvenimenti di venti anni prima con abbellimenti e modifiche considerevoli”.251

Dhanis, malgrado si sia rifiutato di esaminare gli archivi ufficiali  di Fatima, dubita di tutti gli aspetti del Messaggio di Fatima che non si  accordano con i suoi pensieri neo modernisti: la preghiera insegnata  dall’angelo viene da lui definita “inesatta”; la visione dell’inferno è  stata definita “una rappresentazione esageratamente medioevale”; la  profezia di una “notte illuminata da una luce sconosciuta”, che avvertiva  dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, viene da lui considerata  “fortemente sospetta”. E per quanto riguarda la consacrazione della  Russia, Dhanis ammise apertamente che “la Russia non può venir  consacrata dal Papa, senza che quest‘atto diventi una sfida, sia nei  confronti della gerarchia scismatica, che nei confronti dell’Unione delle  Repubbliche Socialiste Sovietiche. Questo renderebbe la consacrazione  praticamente irrealizzabile...” Così, Dhanis dichiarò che la consacrazione  della Russia sarebbe “moralmente impossibile, per via delle reazioni  che essa scatenerebbe”.252

La destrutturazione compiuta da Dhanis sul Messaggio di Fatima  è un tipico esempio di come i modernisti tentino di corrompere le  verità Cattoliche, basandosi su premesse da loro stessi inventate. Dal  momento che (premessa inventata) la consacrazione della Russia è  moralmente impossibile, come potrebbe averla richiesta la Madonna  di Fatima? Avendo puntato il coltello contro Suor Lucia, Dhanis arriva  quindi all’“inevitabile” conclusione: “Ma come avrebbe potuto la Beata  Vergine Maria richiedere una consacrazione che sarebbe stata, se  compiuta letteralmente, del tutto irrealizzabile?... Questo dilemma ci  porta a dare una risposta negativa... Così, sembra assai improbabile che  la Madonna abbia chiesto la consacrazione della Russia...” Basandosi  solo sulla premessa inventata da Dhanis, la testimonianza di Suor Lucia  viene considerata falsa. 

Si tratta esattamente della linea adottata dal Cardinale Sodano e  dal suo apparato Vaticano: la Madre di Dio non avrebbe potuto chiedere  niente di più diplomaticamente imbarazzante di una consacrazione  pubblica della Russia: pertanto dobbiamo farla finita con un concetto  così imbarazzante, una volta per tutte. Ed è questa la Linea del  Partito che il Cardinale Ratzinger ha appoggiato nel suo “Commento”,  elogiando Dhanis come “eminente conoscitore” di Fatima. Inoltre,  sempre seguendo la Linea del Partito e sulla base del pensiero di  Dhanis, il Cardinale Ratzinger ha suggerito che il Terzo Segreto consiste  fondamentalmente in “immagini, che Lucia può avere visto in libri di  pietà ed il cui contenuto deriva da antiche intuizioni di fede”. In altre  parole, chi può dire quali parti del Terzo Segreto siano autentiche e  quali siano invece delle semplici memorie o “intuizioni” personali di Lucia? E se questo si applica al Terzo Segreto, potrebbe benissimo  applicarsi a tutti i testi del Messaggio di Fatima. 

Questo subdolo tentativo di svilire la credibilità di Suor Lucia,  mentre al tempo stesso si dà l’impressione di avere grande rispetto  per il Messaggio di Fatima, verrà esaminato nel prossimo capitolo. È  sufficiente qui aggiungere quanto questa condivisione di opinioni  tra l’ex Cardinale Ratzinger e Dhanis, sul fatto che tutti gli elementi  profetici del Messaggio siano fondamentalmente inaffidabili, basterebbe  a rendere il Cardinale inadatto a qualsiasi “interpretazione” del Terzo  Segreto o di qualsiasi altra parte del Messaggio di Fatima. Se (almeno  nel 2000) il Cardinale Ratzinger non credeva che la Madre di Dio aveva  richiesto la consacrazione della Russia, la conversione della Russia alla  Fede Cattolica, il trionfo del Cuore Immacolato e la diffusione della  devozione esplicitamente Cattolica all’unico e solo Cuore Immacolato  di Maria in tutto il mondo, allora egli aveva il dovere di rivelare i suoi  dubbi e di astenersi completamente da quel compito, piuttosto che  proporre “un’interpretazione” che screditava in realtà proprio ciò che  avrebbe dovuto “interpretare”. 

Cosa rimase quindi del Messaggio di Fatima, dopo il 26 giugno  2000? È interessante notare che, persino nel presentare questa versione  minimalista del Messaggio, il Cardinale Ratzinger non era stato in  grado di parlare di salvezza delle anime senza mettere quelle parole tra  virgolette, proprio come aveva fatto nel suo commento con parole come devozione, trionfo ed immacolato, come se volesse schizzinosamente  prenderne le distanze. A quanto pare, neanche la versione leggera di  Fatima era sufficientemente diluita nei suoi contenuti Cattolici, per i  palati ecumenici dei prelati moderni! 

Per quanto riguarda poi il profetico avvertimento della Madonna,  secondo il quale “molte nazioni saranno annientate” se la consacrazione  della Russia non verrà compiuta, a quanto pare avremmo dovuto  dimenticarcelo. Non ci sarebbe stata alcuna distruzione di nazioni, dato  che “Fatima risiede completamente nel passato”. Il Cardinale Sodano  disse così e il Cardinale Ratzinger sembrò essere d’accordo con lui. 

Padre Paul Kramer

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