L’anima che raggiunge le altezze sublimi del Matrimonio spirituale riceve spesso, soprattutto durante la comunione, i baci dello Sposo. Egli la bacia con i baci della sua bocca (Cant. 1, 2), i quali producono nell’anima una pace immensa ed una gioia incomparabile. L’anima è completamente inondata dalle Tre Persone e distingue perfettamente l’azione di ognuna di esse dentro di sé, poiché ognuna la ama di un amore eterno e infinito. La sua anima è un giardino fiorito, dove il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno posto il paradiso. La sua vita è già come un inizio della beatitudine eterna.
Santa Veronica Giuliani ci parla del bacio dello Sposo che ricevette diverse volte, persino prima del Matrimonio mistico. A proposito di questi baci che la facevano impazzire scrive: «Quando Dio dà questi baci divini il nostro essere viene tutto scosso, fino all’ultima fibra. Tutte le sue componenti (cuore, anima, sensi e sentimenti) sembrano partecipare alla felicità dell’amore divino. In quel momento Dio e l’anima sembrano essere la stessa cosa. O bacio di pace! O bacio d’amore! O bacio di vita del mio Dio!» (Diario I 298 segg.).
Questo bacio divino è un bacio che crea l’unione totale con l’Amato, trasforma l’anima e la deifica. È qualcosa di simile a ciò che avviene all’ostia dopo la consacrazione. È un bacio della Trinità, un bacio d’amore delle Tre Persone. In quel momento l’anima ama il suo Amato con lo stesso amore di Lui, poiché è Dio che ama e vive in lei per sempre. Sono i baci di cui parla il Cantico dei Cantici e santa Teresa nelle sue Meditazioni su questi. Non c’è da stupirsi dunque se san Giovanni della Croce chiedeva, prima di morire, che gli leggessero il cantico degli innamorati, il Cantico dei Cantici.
Vediamo come lo stesso santo descrive il bacio dell’intima unione con Dio:
O fiamma d’amor viva,
che soave ferisci
dell’alma mia nel più profondo centro!
Poiché non sei più schiva,
se vuoi, ormai finisci;
rompi la tela a questo dolce incontro!
O cauterio soave!
O deliziosa piaga!
O blanda mano! O tocco delicato,
che sa di vita eterna,
e ogni debito paga!
Morte in vita, uccidendo, hai tu cambiato!
O lampade di fuoco,
nel cui vivo splendore
gli antri profondi dell’umano senso,
che era oscuro e cieco,
con mirabil valore
al loro Amato dan luce e calore!
Quanto dolce e amoroso
ti svegli sul mio seno,
dove solo e in segreto tu dimori!
Nel respiro tuo amoroso,
di bene e gloria pieno,
quanto teneramente m’innamori!
Dice questo santo che «il Matrimonio spirituale è il bacio dell’anima a Dio» (C 22, 7). Potremmo anche dire che è il bacio di Dio all’anima poiché «i regali che lo Sposo fa all’anima in questo stato sono inestimabili e le lodi e le dichiarazioni d’amore divino che spesso passano tra i due sono ineffabili» (C 34, 1). «L’anima vive interiormente ed esteriormente come in festa e porta molto di frequente al palato del suo spirito una grande felicità di Dio, come un canto nuovo, sempre nuovo, avvolto nella gioia e nell’amore» (Ll 2, 36).
Padre Angel Peña
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