venerdì 18 giugno 2021

I SEGNI DI DIO

 


AUTORITÀ SU TUTTE LE MALATTIE 

 

[1]Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva.  

[2]Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi».  

[3]E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve.  

[4]Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro». 

[5]Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:  

[6]«Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».  

[7]Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».  

[8]Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.  

[9]Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa». 

[10]All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.  

[11]Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,  

[12]mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti».  

[13]E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì. 

[14]Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.  

[15]Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo. 

[16]Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati,  

[17]perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: 

 

Egli ha preso le nostre infermità 

 e si è addossato le nostre malattie. (Matteo 8,1 seg.) 

 

[11]In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.  

[12]Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei.  

[13]Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!».  

[14]E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!».  

[15]Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre.  

[16]Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».  

[17]La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. 

[18]Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi  

[19]e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?».  

[20]Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?».  

[21]In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.  

[22]Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. (Luca 7,11)  

 

Gesù, continuando ad operare prodigi e guarigioni, prosegue e perfeziona l'opera degli antichi profeti. Come abbiamo visto nella prima parte del libro, lo Spirito Santo mostra al mondo che ogni malattia  e' vinta da Dio. La malattia e' una  conseguenza del peccato originale e del peccato individuale: "Non provocate la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani, perchè Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'e' veleno di morte, ne' gli inferi regnano sulla terra, perchè la giustizia e' immortale" (Sapienza 1,12 seg.)- "Si', Dio ha creato l'uomo per l'immortalita'; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte e' entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono" (Sapienza 2,23). Non c'e' un solo esempio evangelico in cui Gesù rifiuta la guarigione a chi gliela chiede con vera fede. Domanda solo, per portarci poi in paradiso: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." (Matteo 6,23) 

Anche in questo caso la trascuratezza di tale insegnamento divino ha comportato in molte persone ammalate lo scoraggiamento, l'idolatria (ricorso ai maghi e c.) lxi e, in parecchi casi, il suicidio; atteggiamenti forieri, nella stragrande maggioranza dei casi, salvo pentimenti nell'ultimo istante di vita, di passaggio all'inferno "E la Madonna continuo': "Sacrificatevi per i peccatori, e dite molte volte, specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: O Gesù, e' per amor vostro, per la conversione dei peccatori ed in riparazione per i peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria." Dicendo queste ultime parole, apri' di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Sembro' che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo come  un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso ne' equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e riluttanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri carboni roventi. Spaventati, come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bonta' e tristezza: "Avete visto l'inferno, dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio, vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quello che io vi diro', molte anime si salveranno ed avranno pace. La guerra sta per finire. Ma, se non smetteranno di offendere Dio, nel pontificato di Pio XI ne comincera' un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che e' il grande segno che Dio vi da', che punira' il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa ed al Santo Padre. Per impedirla, verro' a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertira' e ci sarà pace. Se no, spargera' i suoi errori nel mondo, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avra' molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente il mio Cuore Immacolato trionfera'. Il Santo Padre mi consacrera' la Russia che si convertira', e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace. In Portogallo si conservera' sempre il dogma della fede; ecc. Quando reciterete il rosario, dopo ogni mistero dite: O Gesù Mio! Perdonateci, liberateci dal fuoco dell'inferno, portate in cielo tutte le anime specialmente quelle che più ne hanno bisogno". lxii 

 

[10]Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.  

[11]C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.  

[12]Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,  

[13]e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. 

[14]Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».  

[15]Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?  

[16]E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».  

[17]Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute. (Luca 13,10) 

 

Il Signore ci ha anche insegnato che alcune malattie derivano direttamente da infestazioni e possessioni diaboliche...per cui nessuna medicina giova. Solo la preghiera , i Sacramenti (Eucarestia, Confessione, Unzione degli infermi ecc.), i Sacramentali (acqua benedetta, in particolare di Lourdes, di Caravaggio, di Fatima; l'olio benedetto da un sacerdote ecc.); la meditazione  della Bibbia e l'osservanza dei comandamenti  allontaneranno satana, renderanno efficaci le medicine e "vaccineranno" le persone contro la molteplice attività del demonio. lxiii 

La trascuratezza di tale insegnamento eterno comporta per molte persone la continua peregrinazione da un medico all'altro e da un ospedale all'altro...senza risultato alcuno.  Se infatti una malattia e' provocata dal demonio e' chiaro che nessuna cura può giovare in quanto la causa della medesima e' satana stesso. Occorre quindi, per guarire, liberarsi dal demonio. lxiv Soprattutto con la conversione, la preghiera ed i Sacramenti, altrimenti: "Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornero' alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata ed adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore di prima" (Matteo 12,43 seg.)- "...Ecco che sei guarito; non peccare più, perchè non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio". (Giovanni 5,14) lxv 

"Cari Figli. 

Anche oggi gioisco della vostra presenza qui. 

Vi benedico con la benedizione materna e intercedo per ciascuno di voi presso Dio. Io vi invito nuovamente a vivere i miei messaggi e a metterli in pratica nella vostra vita. 

Sono con voi e vi benedico tutti di giorno in giorno. 

Cari figli, questi tempi sono tempi speciali; e' per questo che io sono con voi, per amarvi e proteggervi; per proteggere i vostri cuori da satana e avvicinarvi tutti sempre di più a Mio Figlio Gesù. 

Grazie per aver risposto al mio invito".  

(Medjugorje-25 giugno 1993) 

di Arrigo Muscio

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