sabato 26 giugno 2021

SE MI APRI LA PORTA...

 


AMORE E SACRIFICIO


Sulla via del Calvario

«Vuoi incominciare davvero la vita d'amore? Devi prepararti perciò anche alla vita di sacrificio, perché l'amore dev'essere alimentato con esso, che forma il combustibile per mantenere accesa la fiamma dell'amore.

Sei disposta ai miei tagli amorosi, allo spargimento del sangue vivo del cuore, senza più quelle tappe di sfiducia, di timore, che poco si addicono a un'anima sposa del Crocifisso?

L'amore ha pure le sue gradazioni; e se per guadagnare una cima bisogna faticare a salire, è pur necessario a chi vuole salire la vetta dell'amore, salire di pari passo quella del Calvario con la sofferenza accettata virilmente.

Ormai hai rinunziato alla Babilonia delle tue passioni, al purgatorio dei tuoi rimorsi. Ti sei inoltrata nella via dei volontari della Croce: tu vuoi davvero santificarti. Entra fiduciosa, ma con fermo proposito di perseverarvi, anzi di aumentare sempre più i tuoi sforzi, risoluta di essere costante nel bene.

Ti devo esercitare nella sofferenza, privandoti progressivamente di quanto ti fa piacere, per rendere così il tuo spirito più forte nell'amore.

Un amore languido dà risultati languidi, invece il sacrificio rende forti e produce amore concreto e ardente. L'amore vive di volontarie dedizioni anche se dolorose.

Io sono e sarò sempre la prima e l'unica valida Vittima. Le anime che mi vogliono seguire, sono le mie associate, le più intime confidenti.

È sempre nel dolore che il cuore comunica all'anima confidente i misteri profondi che contiene: e lo ne ho tanti di dolori occulti! A taluno sembro un volontario sofferente e mi compiangono. La loro vita gaudente indurisce il loro cuore, e non mi capiscono.

Quante persone sinceramente entusiaste trovo nella domenica delle Palme! Ben poche però ne incontro sulla via del Calvario.

Mi acclamate Re soltanto quando Mi vedete glorioso e godete nelle manifestazioni clamorose, ma non mi seguite quando son trattato da re da burla, ossia quando vi dibattete nelle vostre sofferenze.

DON RENZO DEL FANTE


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