sabato 19 agosto 2023

Cosa fare con questi diavoli - IL MALEFICIO

 


COME OPERA SATANA 


IL MALEFICIO


«Il maleficio è l'arte di nuocere agli altri con l'intervento di satana». Questa è la classica definizione riportata anche nei libri di teologia. Viene chiamato anche volgarmente «fattura» perché opera per mezzo di oggetti opportunamente preparati e confezionati a questo scopo, con dei riti che si tramandano da secoli. Alcuni autori, e forse a ragione, distinguono i due termini dando alla parola «maleficio» un senso più ampio e alla parola «fattura» uno più ristretto. Assecondando una consuetudine assai diffusa, riportata anche in alcuni dizionari della lingua italiana, per ragione di praticità, in queste pagine i due termini vengono alternativamente usati con lo stesso significato.


Approfondiamo la conoscenza di questa diabolica realtà esaminandola nei suoi quattro aspetti fondamentali. 

 

La richiesta 

II maleficio viene fatto solo su richiesta. Ci deve essere una persona che voglia colpire un'altra persona. Si reca dagli operatori e precisa: «Voglio che tale persona non abbia pace» - «Voglio che sia colpita da una serie di malattie» - «Voglio che gli affari gli vadano a rotoli» - «Voglio che lasci la moglie per venire con me» - «Voglio che lasci la sua ragazza per unirsi con me» - «Voglio che la sua famiglia sia distrutta» - «Voglio che sia colpita a morte» e simili. 

Nel mondo della magia, esiste un colorito linguaggio dei modi con cui operare il male: 

 maleficio amatorio, che dà luogo a un intenso senso di attrattiva, di amore o di odio verso una persona, a seconda che si voglia legare due persone in amore, o al contrario sciogliere un legame di amore già esistente, come tra sposi o fidanzati; 

 maleficio venefico, cioè velenoso che ha lo scopo di avvelenare psicologicamente la vita di una persona con una catena di sofferenze fisiche, danni morali e materiali; 

 maleficio di legamento, che agisce, usando una similitudine umoristica, come la fasciatura entro cui sono avvolte le mummie egiziane: un avvolgimento, che rende difficile il muoversi, l'operare, per qualsiasi cosa si voglia fare. 

È sorprendente come questo linguaggio si ritrovi nel Vangelo. 

Luca racconta: « Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni UNO SPIRITO CHE LA TENEVA INFERMA; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: 'Donna, sei libera dalla tua infermità'; e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio» (Lc 13, 10-13). 

Questo avvenne un giorno di sabato, rigorosamente dedicato al riposo, perciò il capo della sinagoga fece una vibrata protesta alla quale Gesù replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che SATANA HA TENUTA LEGATA diciott'anni, non doveva ESSERE SCIOLTA DA QUESTO LEGAME in giorno di sabato?» (Lc 13, 15-16). 

Il testo è così chiaro che stavo per scrivere che Gesù sfasciò una «fattura di legamento». Ma non l'ho fatto, perché le previsioni meteorologiche sul nostro lavoro sono tutt'altro che incoraggianti, ed è meglio perciò essere prudenti, cercando di evitare di irritare la pelle delicata di certi biblisti moderni. Tuttavia è chiaro che in questo campo anche la terminologia si tramanda di millennio in millennio, con buona pace della cultura moderna che assicura i suoi dicendo che è solo roba da medioevo. 

Il maleficio di omeopatia o transfert. Consiste nel prendere un oggetto, come la fotografia della persona o pupazzetti di creta, cera, stoffa, e agire su di essi infilzandoli con spilli, coltelli nei punti su cui si vuole colpire la vittima. Il principio dell'omeopatia in questo caso è: quello che faccio su questi oggetti avvenga sulla tua persona. 

Le persone colpite in genere avvertono bene nel loro corpo la presenza di questi spilli invisibili. Vengono naturalmente colpite le parti più delicate e sensibili al dolore, come la testa, la spina dorsale e, nelle donne, gli organi genitali e il seno. Mi disse un giorno una signora: «Mi sento il seno come un grattacacio». 

Maleficio di putrefazione. In questo caso il materiale fatturato si seppellisce perché gradualmente vada in putrefazione, scatenando nella persona designata una malattia che conduce a un deperimento progressivo, fino alla morte. 


Le tecniche sono molto varie, ma il metodo di operare è sempre sostanzialmente identico. Si accorda il prezzo e l'operazione ha inizio. 

 

L’oggetto 

L'azione spirituale e invisibile delle forze del male che devono eseguire tale commissione, non può arrivare al soggetto se non per mezzo della materia, cioè di un oggetto materiale. 

Questo è un punto fondamentale: come non si può andare da Roma a Milano senza un mezzo di locomozione, macchina-treno-aereo, così è impossibile che la maledizione eseguita nel laboratorio di magia, colpisca la vittima senza che un oggetto caricato di tale maledizione lo raggiunga. 

Per intenderci meglio, ricordiamo le parole che satana mi disse nel primo esorcismo: «Cristo ha il suo regno, io il mio regno». I demoni scimmiottano e ricalcano le vie del regno di Dio. Gesù ha stabilito di trasmetterci la grazia, che è una realtà spirituale invisibile che ci trasforma e ci salva rendendoci figli di Dio, attraverso i sacramenti, ognuno dei quali ha un segno visibile. 

Il battesimo, il primo dono di grazia, si amministra con l'acqua: elemento materiale che diviene veicolo dell'invisibile realtà spirituale per cui diveniamo figli di Dio. 

Dice mons. Balducci: «Come infatti Dio ha voluto legare la distribuzione della grazia e quindi della nostra salvezza a dei segni sensibili, i sacramenti, così il demonio, scimmiottatore della divinità, fa dipendere da determinati elementi sensibili il suo intervento per la rovina dell'uomo» (C. Balducci, Il diavolo, cit, p. 312). 

Quali materiali vengono usati per questo? 

E’ quasi impossibile dirlo, tanto è ampio il ventaglio delle cose alle quali ricorrono: sangue di animale essiccato, sangue di mestruazioni, polveri di ossa di uomini o di animali, terra di camposanti, ritagli minuscoli di stola liturgica, erbe, foglie, rametti secchi, piume, fili di vario spessore, pezzetti di legno, piccoli pezzi di carta con antichi brani di formule magiche fotocopiate, ritagli di fotografie, pupetti o bare mortuarie di cera, di stoffa o di creta; poi polveri, tante polveri in genere di colore grigio che vengono diffuse su cuscini, zerbini, tappeti, bambole, animali di peluche, o sopra gli architravi delle porte; macchie di sangue su vestiti di spose, su lenzuola e coperte; piccole croci su tende da finestre o sui muri. 

E scusate se ho dimenticato qualcosa. 

Mi fu portato una volta un piccolo involucro ben sigillato, lo aprii con le forbici alla presenza degli interessati. Tra l'altro vi trovai un impiccolimento di cm. 2x3 della foto di nozze dello sposo con la sposa, ai quali il maleficio era diretto. 

A volte si trova in casa o nelle vicinanze qualche feticcio molto vistoso, che i romani chiamano «er papocchio». Questi strani oggetti di dimensioni molto visibili, hanno lo scopo più che altro di intimidire, come vedremo in seguito. 

 

La fatturazione dell'oggetto 

Con questo termine s'intende il modo con cui l'oggetto viene caricato della potenza di fare del male. 

Non è che si sappia molto dei particolari di questo rito. Si sa però con certezza che ci sono dei veri «riti», cioè qualcosa come le liturgie che si celebrano nelle nostre chiese, ma al negativo: invece di adorare e supplicare il Signore Dio, si adorano e si invocano gli spiriti del male. 

Questi riti avvengono nelle case e negli uffici degli stregoni, che fanno preghiere e cerimonie, che si prolungano per diverse ore e per diversi giorni, fino a quando gli oggetti non si impregnano di una carica di negatività, che potremmo chiamare, con termine improprio, una radioattività che poi agisce sul destinatario del maleficio. 

Approfondiamo per il momento il senso di queste cerimonie e cerchiamo di capire perché satana di questi riti è profondamente «ghiotto». Il fatto che tanti uomini lo adorino come si adora Dio, che chiedano a lui delle «grazie», che si affidino alla sua potenza e supplichino il suo intervento, lo fanno sentire per qualche momento un autentico rivale del vero Dio, al quale si voleva sostituire con la sua ribellione e dal quale è stato sprofondato nella totale disperazione. 

La più grande soddisfazione che può gustare nella sua dannazione è proprio quella di usurpare per sé l'adorazione dovuta al vero Dio. Fu così sfacciato da chiederla anche a Gesù: «Tutto questo ti darò, se prostrandoti mi adorerai» (Mt 4, 9). È come uno schiaffo che può dare a Dio quando, non solo i fattucchieri ma anche le lunghe file di persone che vanno da loro, si affidano con atti di culto e con sicura fiducia a lui, snobbando «Colui» che «ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito per la loro salvezza» (Gv 3, 16). 

I riti debbono essere lunghi e durare parecchi giorni, perché anche lui esige dai suoi ministri quello che il Signore suggerisce ai credenti, di «chiedere con insistenza» (Lc 2,8). 

 

L'oggetto a contatto con la vittima 

Qui la selva dantesca diventa ancora più scura, si direbbe che è come andar di notte. Chi ha resistito fin qui, concedendoci una certa credibilità, ora probabilmente cederà. 

Premetto che gli oggetti per poter agire debbono essere il più possibile «fisicamente vicini» alla vittima designata. Va notata una sottile differenza, sperimentata da moltissime persone che frequentano i maghi. In genere questi danno una bustina di plastica, a volte chiamata «talismano», che ingannevolmente dovrebbe liberarli da ogni male; agli uomini prescrivono di portarla nel portafoglio, perché l'ha sempre a contatto nella tasca dei pantaloni, alle donne dicono invece di appuntarla con una spilla in uno degli indumenti intimi, perché la borsa a volte la portano, a volte la lasciano e non sempre è fisicamente aderente a loro. 

Una volta fissato questo punto, scatta la drammatica domanda: ma come fanno a fare arrivare nelle case e addirittura dentro al corpo delle persone il materiale preparato nei loro laboratori? 

La testa e lo stomaco sono sempre i punti maggiormente colpiti perciò: 

 oggetti strani e svariati si trovano spessissimo nei cuscini del letto, sopra i quali si tiene appoggiata pesantemente la testa durante tutte le notti. Così durante le ore del sonno il capo riceve il continuo martellamento di influssi malefici; 

 allo stomaco si arriva facendo ingerire qualcosa di solido o liquido, in genere di minuscole proporzioni che poi rimane stabilmente nello stomaco stesso, per colpire dall'interno tutto l'organismo. 

Come dunque si arriva a questo? 

Si sa che quando possono, lo fanno attraverso persone interessate a collaborare o per mezzo di manovalanza pagate. È facile, per esempio, per far arrivare qualcosa allo stomaco, invitare a un pranzo la persona che si vuole colpire od offrire bibite, pasticcini o anche regalare dolciumi e cibi da consumare a casa. 

Ma quando ciò non è possibile, l'operazione avviene per via preternaturale, cioè per opera degli spiriti stessi. Perché non sembri incredibile, facciamo subito degli esempi. 

 Per ciò che riguarda i cuscini, riporto due casi paradigmatici. 

Fui invitato da un parroco ad andare in una famiglia dove avvenivano fatti così strani, che ne stava parlando ampiamente anche la stampa. La più colpita era una ragazza di circa quattordici anni. Tra le altre cose chiesi che aprissero il cuscino sul quale dormiva: era fatto di ritagli della plastica che serve per le imbottiture. I ritagli erano di sei o sette colori diversi, un po' come le spugnette che si usano in cucina. Appena aperto vidi che la sorella più grande allibì per quello che stava vedendo. Le chiesi spiegazioni e mi disse: «Questo cuscino l'ho preparato io poco tempo fa: ho comperato alcuni metri di questa plastica, l'ho ritagliata con le forbici e ci ho formato tutti e quattro i cuscini per la mia famiglia, il colore naturalmente era unico». Aprimmo allora gli altri tre cuscini e i ritagli erano tutti dello stesso color crema sporco, come normalmente è questo tipo di prodotto. Chi poteva dunque umanamente cambiare in tanti colori quei ritagli del primo cuscino che abbiamo aperto? È chiaro che il colore di questa materia può essere dato solo al momento della fabbricazione. 

Più di una volta mi è stato riferito di un mago che va nelle case, indica sui materassi a molle un punto dove con un coltello si deve fare un taglio di apertura. Lui si toglie la giacca, si rimbocca le maniche della camicia fin sopra il gomito, infila la mano nuda tra le molle e da lì tira fuori una bambola o altri oggetti strani. È mai possibile, che senza alcun segno esterno di lesione, qualcuno abbia potuto inserire oggetti di un certo volume tra le molle del materasso? 

 Veniamo alle bevande o ai cibi ingeriti che rimangono nello stomaco. Se è possibile in qualche modo averli fatti ingerire, come si può spiegare che, contro ogni legge di natura che fa passare di volta in volta ciò che si ingerisce dallo stomaco all'intestino, queste piccole porzioni di cibo o di liquido una volta arrivate allo stomaco, vi rimangono ferme anche per molti anni per compiere la loro azione malefica? Eppure chi vive dentro questo ambiente non ha dubbi: questa lunghissima permanenza, anche di anni, esiste e lo attestano continuamente le persone colpite basandosi sulle loro sofferenze. 

Il mondo degli spiriti è invisibile, quindi indimostrabile, ma gli oggetti fatturati sono visibili e molti dei fatti che li riguardano non possono avere spiegazioni umane. Dice un vecchio principio della filosofia che «contro i fatti non valgono gli argomenti» e perciò qui o si ammette l'opera di presenze invisibili, o si devono scioccamente negare i fatti constatati. 

Questa esposizione così diffusa provoca naturalmente molti interrogativi che servono per chiarire meglio la consistenza del maleficio. Veniamo perciò alle domande. 


3.  DOMANDE SUL MALEFICIO 

DOMANDA: Hai detto sopra che tra le commissioni che vengono affidate ai maghi c'è anche quella di far morire una persona. La nostra società è diventata tanto sensibile nei confronti di tutto ciò che può togliere la vita alle persone; si lotta per abolire la pena di morte, a volte per salvare una vita si mettono in atto operazioni costosissime. È possibile che queste persone, che hanno rapporti con gli spiriti, possano uccidere delle persone e continuare a vivere e a camminare in mezzo a noi tranquillamente e impunemente? Ti senti di affermare che possono realmente far morire della persone? 

R. - In effetti questo dei fattucchieri è il modo più vigliacco che esista per colpire il prossimo: ho detto il più vigliacco perché trattandosi di operazioni spiritiche e quindi invisibili, non possono essere in nessun modo perseguite e punite. Svolgendo questo ministero, ho sentito una infinità di cose, ma non mi risulta di un solo caso in cui ci sia stata una denuncia contro costoro; né mi risulta che esista al mondo un codice di diritto che preveda reati dovuti all'azione degli spiriti. Del resto l'opinione pubblica si tranquillizza dicendo che sono tutti imbroglioni. 

È vero dunque che possono far morire? 

In genere si è un po' cauti nell'ammettere questa possibilità, anche se personalmente credo che la prudenza sia eccessiva perché sono sicuro che questo avvenga con una certa frequenza. E mi spiego. 

Chi ricorre a questa gente pone una precisa richiesta e il mago assicura che verrà realizzata, anche se mente, perché sa che ci può essere un ostacolo. Pur impartendo l'ordine con precisione, attenendosi alla richiesta, può trovare difficoltà per la religiosità delle persone alle quali è diretto. 

Per evitare un lungo e difficile discorso, ricorriamo a una immaginaria scala dei valori in percentuale. 

Due sono le scale: 

 la prima scala è sulla capacità di conseguire l'effetto voluto dall'operazione magica. Se viene richiesto al mago di far morire una persona, è certo che otterrà l'effetto completo? Calcoliamo la possibilità di riuscita da zero a cento: per cento si intende che la persona morirà, per zero che non gli farà niente. 

 La seconda scala è sulla religiosità della persona che dovrebbe essere fatta morire. Consideriamo il valore della sua religiosità da zero a cento, a secondo della fede e della pratica religiosa. 

Ed ora vediamo il rapporto inversamente proporzionale fra queste due scale di valori: se la commissione di morte è indirizzata a una persona che religiosamente è zero, otterrà il cento di quello che si ripromette, cioè la persona incontrerà la morte poco dopo. Se la persona che dovrebbe morire ha una pratica religiosa modesta che possiamo definire come 30%, la pena di morte si realizzerà per il 70%, cioè starà male, molto male, forse finirà in una carrozzella, ma non morirà. Se invece ha una pratica religiosa molto impegnata, diciamo un 80% di religiosità, la pena lo colpirà solo per il 20%, cioè un po' di malessere, qualche fenomeno fisiologicamente un po' strano, ma niente di più. 

Penso che ora sia chiaro: più è alta la difesa spirituale che il maleficio trova nella persona da colpire, più si abbassa la possibilità che si realizzi quanto il mago aveva chiesto con i suoi riti. 

La difesa spirituale è una barriera che si compone di risorse spirituali che si integrano e si sommano: la preghiera personale, quella dei familiari, quella di persone buone o di anime consacrate a Dio alle quali ci si può rivolgere, il far celebrare qualche santa Messa, il prendere delle benedizioni, il pellegrinaggio a qualche Santuario (dove specialmente ci sono i corpi di santi). Ma anche cose più modeste, che pure si sommano: la catenina al collo con il Crocifisso o altra immagine religiosa benedetta, i santini nel portafoglio, l'adesivo religioso in macchina, acqua santa e sale e olio esorcizzati come vedremo più avanti. Questa spiegazione naturalmente, vale per ogni maleficio e per ogni tipo di infestazione diabolica. Fanno eccezione soltanto le infestazioni diaboliche che Dio ha permesso in alcuni santi. Qui ci limitiamo a parlare dei casi comuni. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

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