Vita n. 2
La vita di Antonio
di Atanasio, vescovo di Alessandria
67. Inoltre era tollerante di carattere e umile di spirito. Infatti, pur essendo un uomo di tal fatta, osservava la regola della Chiesa con la massima rigidità e voleva che tutto il clero fosse onorato al di sopra di lui [17]. Non si vergognava infatti di chinare il capo davanti ai vescovi e ai presbiteri, e se mai un diacono veniva a chiedergli aiuto, discuteva con lui su ciò che era utile, ma gli cedeva il posto nella preghiera, non vergognandosi di imparare lui stesso. Spesso, infatti, faceva domande e desiderava ascoltare i presenti, e se qualcuno diceva qualcosa di utile, confessava di averne tratto profitto. Inoltre, il suo volto aveva una grazia grande e meravigliosa. Anche questo dono lo ebbe dal Salvatore. Infatti, se era presente in una grande compagnia di monaci e qualcuno che non lo conosceva prima desiderava vederlo, subito si faceva avanti, passava davanti agli altri e si precipitava da Antonio, come se fosse attratto dal suo aspetto. Tuttavia, egli non si distingueva dagli altri né per l'altezza né per l'ampiezza, ma per la serenità dei suoi modi e la purezza della sua anima. Infatti, poiché il suo animo era libero da turbamenti, il suo aspetto esteriore era tranquillo; così dalla gioia del suo animo aveva un volto allegro e dai suoi movimenti corporei si poteva percepire la condizione del suo animo, come è scritto: "Quando il cuore è allegro il volto è allegro, ma quando è addolorato è abbattuto" [18]. Così Giacobbe riconobbe il consiglio che Labano aveva in cuore e disse alle sue mogli: "Il volto di vostro padre non è più quello di ieri e dell'altro ieri" [19]. Così Samuele riconobbe Davide, perché aveva occhi allegri e denti bianchi come il latte. Così Antonio fu riconosciuto, perché non era mai turbato, perché la sua anima era in pace; non era mai abbattuto, perché il suo animo era gioioso.
68. E fu del tutto meraviglioso nella fede e nella religione, perché non fece mai comunione con gli scismatici meleziani, conoscendo la loro malvagità e la loro apostasia fin dall'inizio; né ebbe rapporti amichevoli con i manichei o con altri eretici; o, se li ebbe, solo per consigliare loro di convertirsi alla pietà. Infatti pensava e affermava che i rapporti con questi fossero dannosi e distruttivi per l'anima. Allo stesso modo detestava l'eresia degli ariani ed esortava tutti a non avvicinarsi a loro e a non sostenere la loro errata credenza. E una volta, quando vennero da lui alcuni pazzi ariani, dopo averli interrogati e aver appreso la loro empietà, li scacciò dalla montagna, dicendo che le loro parole erano peggiori del veleno dei serpenti.
69. E una volta che gli ariani ebbero affermato in modo menzognero che le opinioni di Antonio erano uguali alle loro, egli si dispiacque e si adirò contro di loro. Allora, convocato dai vescovi e da tutti i fratelli, scese dal monte e, entrato in Alessandria [19a], denunciò gli ariani, dicendo che la loro eresia era l'ultima di tutte e un precursore dell'Anticristo. E insegnò al popolo che il Figlio di Dio non era un essere creato, né era nato dall'inesistenza, ma che era il Verbo eterno e la Sapienza dell'essenza del Padre. Perciò era empio dire: "Un tempo non c'era", perché il Verbo era sempre coesistente con il Padre. Perciò non abbiate comunione con gli ariani più empi. Perché non c'è comunione tra la luce e le tenebre [20]. Infatti voi siete buoni cristiani, ma essi, quando dicono che il Figlio del Padre, il Verbo di Dio, è un essere creato, non differiscono affatto dai pagani, poiché adorano ciò che è creato, anziché Dio creatore [1]. Ma credete che la creazione stessa è adirata con loro perché mettono in relazione il Creatore, il Signore di tutti, per mezzo del quale tutte le cose sono nate, con le cose che sono state originate.
70. Tutto il popolo, dunque, si rallegrò quando sentì anatemizzare l'eresia anticristiana da un uomo simile. E tutti gli abitanti della città corsero a vedere Antonio; e i greci e quelli che sono chiamati sacerdoti entrarono in chiesa dicendo: "Chiediamo di vedere l'uomo di Dio", perché così lo chiamavano tutti. Perché anche in quel luogo il Signore purificò molti dai demoni e guarì quelli che erano pazzi. E molti greci chiesero di poter anche solo toccare il vecchio, credendo di trarne vantaggio. Sicuramente in quei pochi giorni divennero cristiani tanti quanti se ne sarebbero visti fare in un anno. Quando poi alcuni pensarono che fosse turbato dalla folla e che per questo motivo li allontanasse tutti da lui, egli disse, indisturbato, che non ce n'erano più di quelli che lottavano con i demoni sulla montagna.
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