sabato 26 agosto 2023

Le grandezze di Gesù

 


Della unità di Dio in questo mistero


Coloro che dalla grazia e dalla luce della Fede sono elevati alla contemplazione delle cose divine, considerano e adorano la Maestà di Dio o nella sua esistenza, o nelle sue operazioni, o nel regno e nel suo trionfo in se medesimo e nelle sue opere, e in tutti questi aspetti, in tutte queste qualità lo riconoscono sovranamente, divinamente, e mirabilmente Uno.


1. – Unità di Dio nel suo essere

Nella sua esistenza, Dio ha questo di particolare e singolare, ed è il primo punto e fondamento della grandezza del suo Essere, che la sua Esistenza è la sua Essenza stessa. Ora nella sua Natura e Essenza Egli è uno e principio di ogni Unità, anzi l’Unità stessa; Egli ha dunque Unità nella sua Esistenza.

Le prove di questa verità sono così frequenti nella Sacra Scrittura, che, per allegarle, dovrei trascriverla per intero; gli indizi ne sono sì universalmente impressi nella natura, che bisognerebbe esporne tutti gli effetti per attestare questa verità con altrettante testimonianze. L’Unità di Dio è in tanti modi e così vivamente espressa, rappresentata e dipinta in tutte le cose naturali, come in altrettanti specchi che non la si può ignorare né misconoscere senza ignorare e misconoscere se stesso: grande voce della Natura, voce muta ma potente, che si fa chiaramente sentire da chi la vuole udire.

Quando pure le più dense tenebre dell’errore oscuravano le migliori intelligenze, la Natura universale parlava con tale forza e uniformità della Unità del suo Dio e suo Autore, con la voce dei suoi primi e più insigni filosofi, che tutti erano d’accordo nel riconoscerla e proclamarla

Ci basti dunque di adorare l’Unità di Dio, ascoltando con umiltà di spirito quell’oracolo di Dio che parlava al suo popolo per mezzo di Mosè: «Audi Israel: Dominus Deus tuus, Deus Unus est (Dt 6, 4). Ascolta, o Israele, il Signore Dio tuo è Uno». Ma ciò che devesi attentamente considerare è l’eccellenza e la potenza di questa Unità in Dio medesimo. La sua Essenza, infatti, ha una fecondità ineffabile nella sua Unità, fecondità dalla quale necessariamente in Lui proviene la pluralità di Persone e di Persone divine, infinite e increate; fecondità che non divide la Unità. Al contrario la perfezione della Unità è appunto la ragione di tale fecondità; essa rimane inviolabile pure nella pluralità delle Persone e ne risulta tanto più ammirabile, ineffabile e adorabile.


Unità di Dio, nelle sue operazioni ad extra

Se noi consideriamo Dio, non in quanto esiste in sé, ma in quanto opera in se stesso o fuori di sé con due sorte di operazioni che da Lui procedono, nell’una e nell’altra Egli opera come Uno, e in unità, non ostante la pluralità delle sue Persone. Dalla Unità della sua Essenza, della sua intelligenza, della sua potenza il mondo viene prodotto; perché il mondo porta l’immagine della Unità di Dio come la marca del suo Autore, come il distintivo e lo stemma del suo Signore. Per la stessa ragione Dio deve ricevere l’omaggio del mondo non solo per il suo Essere, che è l’Essere primo, divino e sovrano; ma ancora per la sua Unità suprema dalla quale l’universo ha la sua origine, perché Dio ne è il principio, non solo come Dio, ma pure come Unità.


Unità di Dio nelle sue operazioni ad intra

Parimenti, le operazioni interne e le Emanazioni divine si compiono in Unità, mistero tanto più ammirabile che esse procedono da Persone alle quali appartiene la pluralità, come alla Essenza appartiene la Unità: eppure nelle Persone divine, in quanto operano e in quanto producono, noi riconosciamo e adoriamo una ammirabile Unità. Dio non è Uno soltanto come Dio, ma Uno ancora come Padre, ed Egli è Principio unico del suo Figlio dilettissimo: il Padre e il Figlio, producendo assieme lo Spirito Santo, lo producono non in diversità né in pluralità, ma in Unità di origine, uniti come un solo principio in questa adorabile e ammirabile operazione.


Unità di Dio nel suo regno o riposo

Se noi passiamo a contemplare Iddio nel suo riposo, noi lo troviamo ancora e lo adoriamo nella Unità; perché la dottrina della Fede e le preghiere pubbliche e solenni della Chiesa ci insegnano ogni giorno che Dio vive e regna nella Unità del suo Spirito, nel quale Egli ha la sua vita e il suo riposo, la sua gloria e il suo amore, nel quale hanno il loro termine e il loro felice compimento l’Unità, la Fecondità e la Società perfetta delle divine Persone.

Card. Pietro de Bérulle


Nessun commento:

Posta un commento