domenica 27 agosto 2023

ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO

 


(M. Valtorta: 'Il Poema dell'Uomo-Dio', Vol. I, Cap.43, pag.173 - Centro Ed. Valtortiano.)


L' uomo è così come Dio lo voleva, una minor perfezione che rispecchia il suo Autore. Ma Dio voleva per l'uomo la Gloria... 


La mia vita di uomo di città che ha scelto di trasferirsi a vivere in campagna è stata una vita, in questi ultimi anni, da 'pendolare'.  

Il mattino parto con il mio comodo treno e la sera rientro con uno altrettanto comodo.  

Non è che io sia pagato dalle Ferrovie per far loro 'pubblicità' ma, rispetto al viaggiare in auto, è proprio tutto un altro viaggiare.  

Mi prendo un caffè alla stazione, i giornali - il mio libro prediletto del momento lo conservo sempre nella valigetta da lavoro - mi accomodo sul sedile, vicino al finestrino e - se non ho qualche amico con il quale scambiare due chiacchere - leggo...  

Anzi leggo sempre, ed è per questo che - rifletto - in tanti anni non ho potuto quasi farmi amici in viaggio.  

Dunque, dicevo, anche stamattina sono in treno e mi colpisce una frase di un brano che stavo leggendo - questa volta è la Madonna che parla alla mistica - e che dice: '...l'uomo è così come Dio lo voleva: una minor perfezione che rispecchia il suo Autore...'.  

Mi sembra una frase 'criptica', anche sibillina, perché mi sembra che non venga spiegata dal testo che precede o che segue, e rimango un poco soprappensiero a riflettere sul suo possibile significato... 

 

Luce: 

L'uomo è così come Dio lo voleva: una minor perfezione che rispecchia il suo Autore.  

Hai letto in passato delle religioni antropomorfe, cioè di quelle religioni in cui i credenti si fanno un'immagine di Dio a loro... immagine e somiglianza. Suggestioni sataniche sono suggestioni della Scimmia che 'imita' sempre l'Eterno e che, fra i tanti inganni, ha escogitato anche questo: che Dio assomigli all'uomo, satanico! Ma poiché l'Imitatore falso è ma l'imitazione, proprio perché tale, sempre presuppone un punto di contatto di verità, nel caso nostro, di questa nostra spiegazione, il punto di contatto sta nella 'immagine e somiglianza', non di Dio all'uomo - ché questo significa volerlo sminuire, e questa era l'intenzione, anche, del Satana - ma dell'uomo a Dio. 

Ma quale immagine? Perfetta? Quale somiglianza? 

Non perfetta, perché il 'creato' non può essere perfetto come l'Increato, il Potente, l'Infinito, il Buonissimo, l'Intelligentissimo, ma immagine e somiglianza minore - non direi imperfetta - per 'assomigliare' all'Autore, Autore e Padre. 

I Primi Due, in effetti, erano umanamente perfetti, cioè perfetti nel loro essere umani. Perché perfetti? Perché pieni di 'Grazia', e la Grazia viene da Dio. La Grazia è Pienezza di Dio: la Grazia dell'uomo primo, dell'uomo prima del Peccato, ché la Grazia nell'uomo attuale - anche battezzato, anche in 'Grazia' - risente ormai delle limitatezze imposte dalla Ferita, rimarginata dalla Medicina della Redenzione e dei Sacramenti ma che pur ha lasciato le sue conseguenze in uno spirito, ritornato vivo, ma debilitato e continuamente soggetto a ricadute. 

Ritorniamo al 'tema': L'uomo è così come Dio lo voleva, una minor perfezione...! 

Ma - come ti dissi - Dio voleva per l'uomo la Gloria, per l'uomo come per il suo Cristo. 

E come non risparmiò al suo Cristo la Croce, per dargli la Gloria e il Popolo, così ai suoi 'figli', proprio perché somiglianti ma imperfetti, concede la ‘croce’ perché questa sia occasione di Gloria, per diventare Popolo di Dio in Cielo ed avere il Cristo, il Figlio, il Fratello, come Re. 

 

Rimango sbalordito ed un bel po' a rimuginare...  

Qui il discorso diventa sempre più 'difficile', mi dico.  

Ma insomma Dio ci voleva perfetti o, piuttosto, imperfetti per poterci guadagnare - attraverso la 'croce' - la 'Gloria', cioè il Paradiso celeste che altrimenti non avremmo meritato?  

Allora Satana non rovinò la 'frittata' al Signore, rovinando con la tentazione del Peccato originale i primi due progenitori, ma fu in realtà uno 'strumento' inconsapevole nelle mani di un Dio che vedeva più lontano, molto più lontano di lui, e che vide nella caduta, che i primi due si procurarono volontariamente e liberamente - e nella conseguente debolezza spirituale, morale e fisica dell'uomo - proprio il mezzo che avrebbe consentito all'uomo l'opportunità di combattere contro i propri cattivi istinti e - attraverso la sofferenza di questa vita, attraverso la 'sua' personale 'croce' - guadagnarsi la 'Gloria'.  

Mi sbaglierò certamente ma sembrerebbe quasi che se i primi due non avessero peccato, i successivi non avrebbero potuto 'meritarsi' di diventare 'popolo di Dio'.  

Allora - forse - la nostra imperfezione, rientrava ‘abinitio’ nei piani di Dio. 

Non fu un sovvertimento imprevisto dei suoi piani al quale Dio pose poi rimedio 'scrivendo dritto sulle righe storte' o volgendo il Male in Bene. 

La nostra fu forse una imperfezione in un certo qual modo 'necessaria' per consentire da un lato a Cristo - dopo averci indicato la strada della salvezza, essersi anche cruentemente sacrificato per noi ed aver superato la 'sua' Prova - di avere la 'sua Gloria ed il 'suo' Popolo di Santi, e dall'altro lato a noi uomini, figli 'minori' divenuti umanamente 'imperfetti' , di 'meritarci' - attraverso le nostre sofferenze di questa vita ed i nostri sforzi per diventare migliori - la Gloria del Paradiso, diventando Popolo di Dio ed avendo Cristo come Re. 

Quindi - continuo nella mia elucubrazione che forse è sballata - la sofferenza ed il male non sarebbero una anomalia, un 'errore' della creazione, ma un tassello indispensabile alla perfezione di un Progetto che per essere 'perfetto' doveva prevedere da un lato un Sacrificio Perfetto: perché sacrificio di un ‘Dio’, e perché frutto di amore perfetto, e dall'altro che la Gloria, per l'uomo, di una vita felice ed eterna (ripeto: felice ed eterna!) dovesse essere, per giustizia, meritata. 

 

Infatti - mi dico sempre nel mio soliloquio mentale mentre tengo un occhio al finestrino per ricordarmi di scendere alla mia fermata di stazione - non mi aveva mai 'convinto' una cosa: se Dio è perfetto, se è eterno, se da sempre 'Lui' sapeva, se aveva 'pensato' un Progetto creativo (né si può pensare che Egli non lo avesse 'pensato' prima), non poteva, non poteva lasciarsi... 'rompere le uova nel paniere' da un Satana qualsiasi, un angelo creato, grande finché si vuole ma sempre creato e 'distruttibile'.  

L'errore dell'angelo, la sua ribellione, ancorché liberamente realizzata, rientrava dunque perfettamente in un 'Progetto di Gloria', per Dio-Gesù e per l'uomo, che non sarebbe stata vera 'Gloria' se le cose non fossero andate così. 

Questa mia riflessione - come ho detto - sarà anche sballata ma mette a posto nella mia testa un elemento del 'puzzle' che non sapevo dove collocare e che ora mi completa il 'quadro'. 

Infatti in tutta questa storia della creazione, in tutta questa storia della ribellione di Lucifero e dell'uomo, mi sembrava quasi che ne uscisse una immagine... 'imperfetta' di Dio, quasi fosse stato un Dio che in qualche modo aveva dovuto 'subire' eventi che non poteva controllare...  

Che 'non poteva'? Che non poteva o 'non voleva'? Mah!... 

Mi dico fra me e me che le 'elucubrazioni filosofiche' che io 'contestavo' a Jean Guitton mi sembrano ora quelle di un 'apprendista' rispetto alle mie 'contorte'.  

Per di più mi si confondono un poco le idee. Scusatemi, ci ripenserò in un altro momento... 

Guido Landolina


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