martedì 8 novembre 2022

Quando si nega l’esistenza di Dio, cosa sono i profeti? Solo del vento. Solo parole senza verità. Se Dio non esiste, potrà esistere la Parola di Dio?

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA 


13I profeti sono diventati vento, la sua parola non è in loro».

Quando si nega l’esistenza di Dio, cosa sono i profeti? Solo del vento. Solo parole senza verità. Se Dio non esiste, potrà esistere la Parola di Dio?

I profeti sono diventati vento, la sua parola non è in loro. Tutto questo è un frutto della negazione di Dio. Negato Dio, tutto ciò che è da Lui viene negato.

Se Dio non esiste, cosa sono i profeti? Costruttori di impalcature di fantasia. Se Cristo non è il mediatore unico tra Dio e l’uomo, a che serve la Chiesa?

Chi nega Dio, nega Cristo, nega la Chiesa, nega tutta la sua struttura soprannaturale di grazia e di verità, nega il Papa e ogni altro ministero sacro.

Ma anche chi nega una verità di Dio, nega tutto Dio, tutto Cristo, tutta la Chiesa, tutta la sua struttura soprannaturale di grazia e di verità.

Se noi diciamo – negando la più pura verità di Dio – che il peccato è perdonato senza il pentimento, a che serve la struttura della Chiesa?

A che serve la stessa Chiesa nella sua missione di luce e di maestra delle genti? A che serve la sua grazia e la sua verità? A che serve il Vangelo?

Si nega una sola verità, tutte le verità vengono negate. Sono dichiarate verità inutili. A che serve un teologo se Dio perdona senza il pentimento?

Il teologo in quanto serve, in quanto illumina ogni uomo sulla verità di Dio e sulla verità dell’uomo, se lo stesso teologo dice falsità su Dio, a che serve?

Negata la verità di Dio, la teologia diventa inutile vento. La parola del Signore non è in loro. Il teologo è vero se vera è la verità di Dio nella sua parola.

14Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti: «Poiché avete fatto questo discorso, farò delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca e questo popolo sarà la legna che esso divorerà.

La risposta del Signore alle falsità che eruttano dalle labbra del suo popolo è immediata. Egli è pronto a dare un segno della verità della sua parola.

Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti. Chi parla non è un idolo, un Dio senza alcuna forza, senza alcuna onnipotenza. Chi parla è il Signore degli eserciti.

Poiché avete fatto questo discorso, farò delle mia parola come un fuoco sulla tua bocca e questo popolo sarà la legna che esso divorerà.

La bocca è quella del profeta Geremia. Il fuoco è la sua parola, la parola che Dio porrà su di essa. La legna che brucia è il suo popolo.

La sua parola non è vera perché creduta, è vera perché Dio veglia su di essa per realizzarla. Ora ha deciso di mostrare al suo popolo tutta la sua verità.

Il popolo del Signore deve essere ripiantato nuovamente nella fede. Quando si perde la fede in Dio, tutto si perde, perché si perde la fede nella Parola di Dio.

Si perde la fede anche negli strumenti, nei mediatori della Parola. Un popolo senza fede è un albero con le radici esposte al sole cocente.

Chi può ripiantare il popolo nella fede è solo il Signore. Secondo quale vie lo pianterà, anche questo appartiene solo al Signore. Lui è la Sapienza eterna.

Nessuno di noi potrà mai stabilire una sola via attraverso la quale il Signore entrerà nella storia per ripiantare il suo popolo nella fede.

La via che oggi il Signore ha deciso perché il popolo torni nella fede, è la sua totale consumazione, la sua sparizione, la sua riduzione a cenere.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

 

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