Il mondo si compone di due categorie di persone: quelle che hanno trovato Dio, e quelle che Lo cercano: assetate, affamate, bramose! E i grandi peccatori si avvicinano a Lui più che non gli intellettuali orgogliosi! L'orgoglio gonfia, dilata l'ego: i grandi peccatori sono depressi, sgonfiati, svuotati. In essi, quindi, v'è posto per il Signore. Dio preferisce un peccatore tutt'amore a un «santo» disamorato. Ché l'amore può disciplinare, l'orgoglio no. Chi crede di sapere troverà difficilmente la verità; chi sa, come la donna al pozzo, di essere un povero peccatore infelice è più vicino che non sappia alla pace, alla letizia, alla salvezza.
Milioni di anime, a questo mondo, conoscono la grazia bianca: costoro sentono la Presenza Divina. Milioni di altre conoscono la grazia nera: costoro, invece che la Presenza di Dio, ne avvertono l'assenza. La donna samaritana, che dapprima sentiva l'assenza di Dio, finì col sentirne la Presenza; ma se non avesse mai peccato non avrebbe mai potuto dare a Cristo il nome di «Salvatore». Egli non era venuto soltanto con tra le mani un libro da leggere a quanti avessero bisogno di essere istruiti; fece di più: venne recando nel Corpo Suo il Sangue da versare a saldo di un debito che l'uomo non avrebbe mai potuto pagare.
Venerabile Mons. FULTON J. SHEEN
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