giovedì 13 marzo 2025

ONORE AL CROCIFISSO

 


 PIETRO BALLONE (1857 + 1983).

Semplice e modesto contadino, completamente illetterato e analfabeta, possedeva tuttavia ingegno pronto, voce morbida, gaiezza dignitosa, e larga vena poetica. La natura era il gran libro, ove leggeva il riflesso delle divine perfezioni del Creatore. In casa, nei campi, davanti ad un capannello di persone, sulla gradinata esterna della Madrice dopo le processioni, girando le vie del paese con giovanotti che suonavano lo scacciapensieri, poetava e cantava, ora sui fiori, ora sulle piante, ora sugli uccelli, ora sulle stelle, ma più spesso sui Santi, sulla Madonna e sui misteri della Fede.

Si servì di questa attitudine per onorare e fare onorare i Misteri della Passione. Molti concittadini lo ricordano ancora, nella festa dell'Addolorata, ritto sulla gradinata della chiesa, poetare per due ore di seguito, con vena inesauribile e commovente, sui dolori della gran Madre di Dio. Nel Calvario cittadino, alla folla dei fedeli radunati, in tono da predicatore e in versi scorrevoli, narrava la Passione SS.ma di Gesù Cristo, rivelando le ricchezze dello amore del Redentore per gli uomini; e il suo poetare sempre vivo e interessante, acceso di carità e talvolta velato di lagrime, toccava, commoveva fino al pianto i concittadini, che ritornavano alle loro case più edificati, più pii e più innamorati del Crocifisso.

In Castelterminì, sua città natale, la memoria di questo contadino-poeta è aureolata di santità

(S. Cultrera: Un Contadino Santo - Unione Francescana. Firenze, 1942).

L'Apostolato, l'Azione Cattolica sono possibili a tutti, è un dovere per tutti, anche per gl'illetterati, purchè si abbia molta fede, molta carità e molta umiltà. La poca fede offusca la verità, la poca carità la raffredda, la poca umiltà la pone in disprezzo.


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