giovedì 13 marzo 2025

Sofferta purificazione.

 


EPISTOLARIO


Non è difficile scoprire la nota purificatrice di questo permanente stato di guerra tra l'anima ed il suo rivale. Purifica, infatti, la sofferenza fisica del corpo; purifica il timore di offendere Dio ed essergli infedele; purifica anche il fatto di non comprendere il perché della tentazione:  "Io non so quale sia la causa per cui Iddio finora non si sia mosso a pietà di me col liberarmi; so questo solamente che lui non opera senza fini santissimi, utili a noi. Ed ora me lo dica, padre, per amore di Gesù Cristo e della nostra bella Vergine addolorata, se nel cuore ci ho qualche cosa, benché piccola, che non piace a Dio; perché coll'aiuto suo voglio strapparla ad ogni costo. Chi sa che tale permissione non sia in pena dei disgusti che potrebbero essere ancora in me e senza rimuovere prima questi non si muoverà a pietà" (10 1 1911).  

"Ma, padre mio, quali sono i fini di Dio perché permette al demonio tanta libertà? La disperazione vorrebbe prendermi; eppure, mi creda, padre mio, la volontà di dispiacere a Dio non ce l'ho. Io non so rendermi ragione, e molto meno intendere, come mai possa stare insieme volontà sì risoluta e pronta ad operare il bene con tutte queste miserie umane. Se dunque scorgesse che io stessi in pericolo per l'anima mia, mi aiuti se non vuole vedermi ridurre in cenere di peccati, perché l'anima voglio salvare ad ogni costo e Dio non voglio proprio più offenderlo" (25 6 1911). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA 


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