venerdì 31 luglio 2020

Padre mio, dall'abisso del mio niente, ti adoro!



Padre mio, Padre santo, Padre della Misericordia, Padre Amore, io, tua misera e povera creatura, dall'abisso del mio niente, ti adoro!


Ti supplico, Padre, illuminami, guariscimi da tutte le mie infermità spirituali e corporali, con l'azione della tua divina misericordia!

Accetta là mia supplica a Te, Padre, rivolta, nel nome e per i meriti di Cristo Signore!


Ti consacro, Padre, tutto il mondo, tutti gli uomini tuoi figli che hanno bisogno di un lavacro di purificazione nel Sangue Preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo!

Madre mia, Madre nostra, accogli la mia preghiera e presentala al Cuore di Dio Uno e Trino, tramite il Tuo Cuore Immacolato e Addolorato! Amen!

SUOR MARIA-MARTA E LA SUA COMUNITÀ



RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE  
SANTA MARIA DI CHAMBERY 

***
Il 7 marzo 1868 Nostro Signore manda la sua umile Serva a benedire la provvista, quasi esaurita di patate. Egli le ordina di mettersi in ginocchio e di umiliarsi molto, poi di fare tre segni di Croce “nel Nome e a Gloria della SS. Trinità”. L'umile Conversa conobbe in questo momento che la SS. Trinità aveva accolto la sua preghiera. La sera, essa ci disse: “Madre mia, bisogna credere che avremo delle patate fino al nuovo raccolto, Nostro Signore l'ha detto”. Infatti, contro ogni umana previsione, il piccolo mucchietto di patate non diminuì più; benché si sopperisse con quello largamente ai bisogni della Comunità e dell'educandato. Se ne ebbero così fino alle nuove... e le ultime che furono consumate in giugno, erano così buone e fresche che parevano di nuovo raccolto. Le nostre Sorelle addette alla cucina, non sapevano che pensare e dicevano: “E' cosa straordinaria: è un miracolo”. (Manoscritto) 
  
Il 19 luglio 1885 Suor M. Marta aveva fatto un'accurata e abbondante raccolta di fragole; il giorno seguente, mentre era intenta a raccogliere delle susine, si sente come un interno impulso di ritornare al fragolaio: “Gesù mio, è inutile - essa dice - è inutile; ieri ho preso tutto, non ve ne sono più”. Ma l'ispirazione non le dava tregua; cedendo alfine, qual è la sua meraviglia nel vedere i ramoscelli curvi sotto il peso di grosse e magnifiche fragole! “Figlia mia, le ho messe lì per procurarti il piacere di offrirne alle tue Sorelle... - Oh! grazie, buon Maestro! concedetemene altrettante l'anno venturo”. 
  
Le nostre Sorelle anziane ricordano con ammirazione, la prodigiosa quantità di frutta che forniva allora il giardino. Pare che il Signore si compiacesse di moltiplicarle, perché la sua Diletta era incaricata di raccoglierle: “Tu sei il piccino della famiglia che è mandato alla raccolta - le diceva Gesù - e il Padrone mette tutto ciò che è necessario perché tu ne trovi”. 
  
Durante un Ritiro, la nostra Sorella dovette andare, per obbedienza, e con sacrificio, a raccogliere l'uva per la conserva. Ora, attesta la nostra On.ma Madre Teresa Eugenia, accadde che la nostra cara Sorella riempì nove ceste in un appezzamento di già vendemmiato... Meravigliate della quantità raccolta, noi le dicemmo: “Ma dove l'avete presa? - Ebbene! sì, rispose, io non so come ciò avvenga; ma quando ho tagliato un grappolo ne vedo tosto un altro di fianco”. 
  
Un simile argomento di meraviglia suggeriva in altro tempo questa riflessione a una Sorella giardiniera: “Proprio non capisco come ciò avvenga! Non si vede nulla su gli alberi, e ciò nonostante la mia Sorella Maria-Marta riempie tutti i giorni dei panieri di frutta”. 
  
Una volta nella Casa manca l'olio da ardere. Nella pressante necessità, ci si rivolge alla Serva di Dio. Questa, sebbene non avesse rinnovata la provvista, trovò il suo recipiente così poco avviato che essa ebbe la soddisfazione di accontentare le sue Sorelle. 
  
Quando il vino prendeva di spunto nelle botti, o le patate marcivano in cantina, l'obbedienza mandava Suor Maria-Marta a portarvi rimedio. Armandosi del Segno della Croce, essa invocava la SS. Trinità e le Sante Piaghe di Gesù. Il vino ritornava eccellente, e le parti già marcite delle patate, seccavano mentre il resto veniva preservato. 
  
Le Religiose, che per attribuzione d'ufficio, avevano constatato i guasti, non sapevano spiegarsi questi prodigi e li attribuivano alla santità della loro Superiora (3) . Quanto a nostra Madre essa taceva e registrava tutto. 
  
Il debito di riconoscenza della nostra Comunità verso la Serva di Dio è grande specialmente in riguardo ai benefizi spirituali che essa c'impetrò. 
  
“Dio solo può giudicarne ed enumerarli”, leggiamo in un manoscritto ove sono racchiuse le attestazioni delle Superiore, che sole erano a cognizione dei fatti. 
  
La Comunità, non ne sapeva nulla. Ma, benché fossero ignorate le meraviglie di grazia che si compivano in quest'anima pura, in generale si nutriva gran fiducia nelle sue preghiere, che tutto portava a credere, fossero molto gradite al Signore; perciò nei momenti dolorosi, ci si raccomandava volentieri alle sue orazioni. E allora con uno sguardo, una parola, la pia Conversa sapeva procurare quel conforto di cui l'anima aveva bisogno. 

Una giovane Sorella le domandò un giorno: “Che cosa si deve fare, mia Sorella Maria - Marta, per essere un po' accarezzata dal buon Dio?”. Suor Maria-Marta fissò un istante la sua interlocutrice. “Giammai, - dichiara questa Sorella - giammai dimenticherò questo sguardo!.. questi occhi largamente aperti, limpidi, scrutatori, che investigavano, mi sembrava, fin le più intime profondità dell'anima mia. Provavo una sensazione indefinibile, commovente tanto più, che così rare volte si vedevano sollevate le palpebre della cara Conversa. Dopo pochi secondi, che mi parvero lunghi, la Serva di Dio mi rispose con un'autorità dolce insieme e indulgente: “Sorellina, non bisogna vedere che Lui!... non bisogna pensare che a Lui!... non amare che Lui!... niente altro che Lui!...”. 
  
“Alla medesima domanda di un'altra Sorella, dava per risposta: “Sorella mia, bisogna molto umiliarsi!.. molto.. molto umiliarsi!”. 
  
“Questi consigli aggiunge nostra Madre, erano veramente la gran parola di Dio per queste anime!...” (Manoscritto) 
  
Si comprende facilmente, che le nostre Superiore, ricorressero volentieri a quest'anima eletta, quando qualche pericolo minacciava il Monastero. 
  
Il Signore, sensibile alle preghiere della sua piccola privilegiata, degnava rassicurarle per mezzo di lei: “Io sono il Guardiano di questa Comunità... La proteggerò sempre”, Egli diceva con infinita bontà. 
  
Le assicurazioni di preservazione aumentavano coi pericoli. Nel mese d'agosto del 1870, Nostro Signore faceva portare queste parole a nostra Madre: “Dì alla tua Superiora di non avere inquietudini: il male non si avvicinerà a voi”. 
  
Il febbraio 1871, E gli rinnovava le sue promesse d'immunità: “Il demonio è arrabbiato con la Comunità, perché ho posto qui una sorgente di grazie, con la Devozione alle mie Sante Piaghe. La tua Comunità è come una nave sopra un mare in tempesta, ma non perirà: Io sono il suo Pilota”. 
  
Nel 1873, nel 1878, nuove assicurazioni: “Io conosco per nome tutte le mie Spose... e amo molto vedere quelle che Mi sono fedeli. 
  
“Mio buon Maestro, se ci conoscete tutte, ci custodirete, non è vero? e ci conserverete ancora il nostro buon Padre Signor Bouvier?.. - Io vi custodirò nel vostro Monastero, vi donerò la mia pace, vi conserverò ancora il vostro buon Padre, perché egli vi è necessario”. (4) 
  
Più frequenti ancora divenivano queste divine promesse nell'anno 1880. Nell'ottava del Corpus Domini, mentre  
Suor Maria-Marta rinnovava le sue umili suppliche, Gesù Bambino degnò comparirle e, mettendosi un ditino sul Cuore, le disse: “Figlia mia, sebbene questo Cuore non vi ripeta ad ogni istante che vi custodirà, basta che ve l'abbia detto una volta. I motivi di timore sono molti, è vero, ma non temete, o piccolo gregge... Ho promesso di preservarvi”. 
  
L'8 maggio 1881, la nostra Sorella era occupatissima nell'orto alla raccolta delle frutta, che si annunciava abbondantissima, quando al pensiero dei pericoli che si facevano sempre più minacciosi, si mise a supplicare il Signore di lasciarci godere di questa bella frutta, che ci aveva accordata con tanta liberalità: “Vedete, buon Maestro, che incanto abbiamo qui!... e i “cattivi” vorrebbero distruggere tutto”. Subitamente Nostro Signore le apparve pieno di maestà e di bontà: “Figlia mia, - le disse, cingendo con gesto protettore il nostro recinto, a capo del quale Egli si trovava, - i cattivi guardano e Io custodisco”. 

A che serve il Papa?



 Monsignor Gaume

“Signore, insegnaci a pregare!”



PREGHIERE  DI  LUISA  CHE  SI  TROVANO  NEI  SUOI  SCRITTI 

Stavo pregando e col mio pensiero mi fondevo nel Volere Eterno, e portandomi innanzi alla  Maestà Suprema dicevo: “Eterna Maestà, vengo ai tuoi piedi a nome di tutta l’umana famiglia,  dal primo fino all’ultimo uomo delle future, presenti e passate generazioni, ad adorarti profondamente.  Ai tuoi piedi SS. voglio suggellare le adorazioni di tutti, vengo a riconoscerti a nome di  tutti (come) Creatore e dominatore di tutto; vengo ad amarti per tutti e per ciascuno; vengo a  ricambiarti in amore per tutti (a motivo di) ogni cosa creata, in cui hai messo tanto amore, che  mai la creatura troverà amore sufficiente per ricambiarti in amore; ma io nel tuo Volere trovo  questo amore, e volendo che il mio amore, come gli altri atti, sia completo, pieno e per tutti, sono  venuta perciò nel tuo Volere, dove tutto è immenso ed eterno, e trovo amore per poterti amare  per tutti. Quindi, Ti amo per ogni stella che hai creato, Ti amo per quanti raggi di luce e (per  quanta) intensità di calore hai messo nel sole...” Ma chi può dire tutto ciò che la mia povera  mente diceva? Andrei troppo per le lunghe; perciò faccio punto.   (Vol. 12°, 09.01.1920). 

a cura di D. Pablo Martín

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie


Il comportamento dell'autorità ecclesiastica  in casi simili 

L'autorità ecclesiastica, in casi simili a quelli di Ghiaie, agì  e ancora si comporta in modo ben diverso, come si può vedere  leggendo alcune notizie, qui riportate, su varie apparizioni. 

Rue du Bac 

Le apparizioni della Vergine a Santa Caterina Labouré,  nella cappella di rue du Bac, a Parigi, nel 1830, non furono mai  riconosciute dalla Chiesa, eppure quella cappella è forse uno dei  santuari mariani più frequentati della Francia. 

Castelpetroso 

A Castelpetroso, in provincia di Isernia, nel Molise, la  Vergine Maria Addolorata, a partire dal 22 marzo 1888, è  apparsa per varie decine di anni ad un numero molto elevato di  persone, tra cui un vescovo. 

L'autorità ecclesiastica non si è mai pronunciata su tali  apparizioni. Tuttavia il 6 dicembre 1973, la Madonna di Castelpetroso, per volontà dei vescovi molisani e per decreto del Papa  Paolo VI, fu proclamata Patrona del Molise. 

Banneux 

La santa Vergine, nel 1933, apparve a Marietta Becó, a 
Banneux, un villaggio della diocesi di Liegi, nel Belgio. 
Monsignor Luigi Kerkhofs, vescovo di quella diocesi,  costituì alla fine di marzo del 1935, una commissione diocesana  d'inchiesta. La commissione verso la metà del 1937 concluse il  suo rapporto con le parole: "I membri della commissione stimano che la realtà delle apparizioni della Santa Vergine a  Marietta Becò è almeno probabile". 
Fu in base a questo giudizio della commissione che il  vescovo di Liegi, nel 1942 e poi nel 1947, autorizzò il culto  della Madonna dei Poveri, prima di arrivare al riconoscimento  definitivo delle apparizioni, che avvenne il 22 agosto 1949. 

Tre Fontane 

Il 12 aprile 1947, la Vergine della Rivelazione apparve in  una grotta, nella località Tre Fontane di Roma, a Bruno Cornacchiola, protestante e anticlericale arrabbiato. 
Numerose persone credettero all'apparizione e accorsero  in quel luogo a pregare. Ma non mancarono i contrari e i soliti  zelanti, i quali pare abbiano detto con tono preoccupato al Papa  Pio XII: 

 Santità, molti vanno alle Tre Fontane. 
 Che cosa fanno?, - rispose il Papa. 
- Pregano. 
Lasciateli pregare, - concluse il Papa Pio XII. 

Saggia risposta degna del Pastore di Roma e della Chiesa  intera. Il comportamento del Vicariato di Roma è stato esemplare: ha distinto il fatto soprannaturale, spesso difficile da verificare, dal fatto cultuale e si è preoccupato di regolarlo, affidandolo ai padri Francescani Conventuali. Così è stata assicurata ai fedeli la predicazione, l'amministrazione dei Sacramenti, la  Santa Messa, che viene celebrata davanti alla grotta dell'apparizione. Cardinali, vescovi, sacerdoti dall'Italia e dall'estero vi si  recano e pregano assieme ai fedeli. 

Akita 

In un convento situato a circa 6 kilometri dalla città di  Akita, appartenente alla diocesi di Nigata (Giappone), la statua  di Nostra Signora di Tutti i Popoli, venerata ad Amsterdam,  parla, sanguina, piange, manda sudore. 
Dal 6 luglio 1973 fino al 15 settembre 1981, gli avvenimenti si susseguirono con una varietà e un ritmo impressionanti,  per cui Akita si presenta come uno dei fenomeni soprannaturali  più interessanti che si conoscano. 
La voce di Maria Santissima proveniente dalla statua si udì  per l'ultima volta il 13 ottobre del 1974, anniversario dell'ultima  apparizione di Fatima. Ecco il messaggio: "Se gli uomini non si  pentiranno e non muteranno in meglio, il Padre celeste infliggerà  un grave castigo all'intera umanità. Sarà un castigo più grave del  diluvio; qualcosa di mai visto finora. Un fuoco cadrà dal cielo e  distruggerà gran parte dell'umanità. I sopravvissuti saranno in  una desolazione tale che invidieranno i morti. Le sole armi che  allora vi resteranno saranno il Rosario e il segno che mio Figlio  vi ha lasciato. Pregate tutti i giorni il Rosario per il Papa, i  vescovi, i sacerdoti. L'azione del diavolo si infiltrerà all'interno  stesso della Chiesa, di modo che dei cardinali si opporranno a  cardinali, dei vescovi insorgeranno contro altri vescovi. I  sacerdoti che mi venereranno saranno combattuti e disprezzati  dai loro confratelli". 
Cessati i messaggi di Maria, la statua fu oggetto di una  serie di fenomeni: da essa emanò un liquido dalle caratteristiche  del sudore umano; si sprigionò un profumo soave; il volto della  Vergine cambiò espressione; particolarmente insistente fu il  fenomeno della lacrimazione verificatosi 101 volte. L'ultima lacrimazione si ebbe il 15 settembre del 1981, memoria dei  dolori di Maria. 

Nel gennaio 1975, campioni di sudore, delle lacrime e del  sangue furono sottoposti ad esame presso la facoltà di medicina  di Akita e il responso fu che si trattava di sudore, di lacrime e di  sangue umano. 

Monsignor Ito, vescovo locale, tenendo conto anche dei  numerosi miracoli che venivano attribuiti a Nostra Signora di  Akita, del flusso dei pellegrinaggi e della vasta eco che i fenomeni avevano suscitato attraverso i mass-media locali, pensò che  il fatto esorbitasse dalle sue competenze e si rivolse al vescovo  di Tokio, perché nominasse una commissione di indagine.  Questa iniziò i suoi lavori nel 1976. I suoi membri rivelarono  quasi tutti un forte pregiudizio contro i fenomeni soprannaturali  e fecero molto soffrire sia suor Agnes (la veggente) che il  cappellano, P. Yasuda, con i loro metodi inquisitori; anche questo era stato profetizzato. Tre anni dopo la commissione concluse 
i suoi lavori affermando che non si poteva garantire l'origine  soprannaturale dei fatti di Akita. 

Il vescovo ottenne che si formasse una seconda commissione, che inviò i suoi risultati direttamente a Roma. Da qui nel  1981 giunse a monsignor Ito una lettera sostanzialmente negativa. Il vescovo non si perse d'animo. Inviò a Roma un supplemento di documentazione e poi vi si recò lui stesso, per testimoniare come quella risposta era frutto di un evidente e grave  malinteso. Ottenne così che il caso venisse nuovamente esaminato e soprattutto gli fu confermato che, salvo apposita disposizione in contrario, per tali fenomeni il giudice competente è il  vescovo locale. In tal modo, il 22 aprile del 1984, monsignor Ito  emanò un documento, la cui conclusione dice testualmente: "In  base alle inchieste condotte finora, non si può negare il carattere  soprannaturale di una serie di fenomeni inesplicabili" avvenuti nel convento di Akita. Autorizza inoltre, nell'ambito del  territorio della sua diocesi, il culto pubblico. 
In questi casi ed in altri come Medjugorje, Kibeho  (Ruanda), El Campito (Argentina), ecc., l'autorità ecclesiastica  si è lasciata guidare dal saggio principio della distinzione tra il  fatto carismatico e i frutti spirituali che ne derivano. Si è guardato soprattutto al bene del popolo di Dio, considerato giustamente come parte integrante della Chiesa. 

Severino Bortolan

Quando dico Sangue di Cristo, non intendo...



IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO


C'è in noi una forza occulta, quasi uno spirito sconosciuto che risponde alla voce di Dio?
Quando l'anima, attratta dalla divina potenza, arresta tutte le sue facoltà per ascoltare e seguire il misterioso richiamo e, pur rimanendo nell'impotenza assoluta, sente in sé impulsi nuovi, forze nuove, la volontà che acuisce la sua energia, l'intelletto che si eleva, lo spirito che sobbalza per l'entusiasmo e per la vita nuova che lo investe e lo trascina, chi accoglie e risponde a questo passamio di Dio?
E la misteriosa forza, sepolta in noi dal peccato e dalla schiavitù delle passioni, che risorge dalle rovine al richiamo di Dio? E il senso profondo con il quale il primo uomo rispondeva all'appello del suo Dio, che si sprigiona dal sepolcro mercé la virtù e la forza della Redenzione?
Non so. Certo in noi c'è qualche cosa di intimo, profondo, inafferrabile che si commuove al tocco della divina misericordia e sostiene l'anima nelle altezze del Mistero.
Quante cose mi rivela il Sangue di Cristo! Quando dico Sangue di Cristo non intendo alludere né alla sostanza, né al suo colore, né a' suoi elementi; no, esso mi attrae come forza, vita, luce, grazia, dono di Dio.
In esso trovo tutti i mezzi della santità. La santità richiede la purificazione.
Il Sangue mi purifica.
La santità vuole la mortificazione.
Il Sangue mi parla di mortificazione. La santità vuole l'umiltà.
Poteva scendere più basso la profusione del Sangue di Cristo? La santità è unione con Dio.
Chi, più del Sangue, mi avvince a Cristo, e, per Cristo, a Dio? La santità richiede spirito di fede, di speranza e di amore. Quanta fede, quanta speranza e quanto amore nell'accoglimento del Sangue di Cristo!
La santità è la conoscenza di Dio.
Chi, meglio del Sangue, mi rivela la potenza, la grandezza, la sapienza, la gloria del mio Dio?
Immagino la compiacenza dei filosofi nello studio del pensiero e immagino il godimento dei teologi nella elevazione della mente
alle grandi cose di Dio.
Ma, se mi prostro a' piè della Croce, e invoco e ricevo e adoro e bevo il Sangue del mio Dio, esso mi spiega verità sublimi, mi rivela Misteri profondi, mi rapisce con gli splendori della sacra Umanità di Cristo e con le glorie della augusta Divinità.
Ah! non mi distaccherei più dalla Croce! Sia questa Croce sul Calvario o sull'altare, dovunque essa piove su di me le sovrabbondanze della misericordia, della luce, della pace, dell'amore. q. 17 : 20 aprile

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

Geremia



Gli invasori dal nord
(vedi 6, 22-24; 49, 19-21)

41'Attenzione! Un popolo,
una nazione numerosa
sta per arrivare da una regione del nord:
re potenti si mettono in marcia
dagli estremi confini della terra.
42 Sono armati di archi e di spade,
sono crudeli e senza pietà.
Il loro frastuono quando vanno a cavallo
è come quello del mare in tempesta.
Sono pronti, come un sol uomo,
a combattere contro te, Babilonia.
43 Il re di Babilonia ha udito la loro fama
ed è rimasto paralizzato dalla paura:
è spossato dal dolore e dall'angoscia
come una donna durante il parto.
44'Come un leone balza fuori
dalla boscaglia del Giordano
egetta lo scompiglio tra le pecore
che pascolano nei prati,
così io, il Signore, scaccerò i Babilonesi
dalla loro terra.
Metterò a governare su Babilonia
chi vorrò io:
infatti, chi può confrontarsi con me?
chi può sfidarmi?
c'è un re che può resistere di fronte a me?
45Io, il Signore, ho fatto un progetto
contro Babilonia,
ho studiato un piano
contro tutta quella regione.
Ascoltatemi bene:
farà portar via anche i loro bambini
come fossero agnelli
e tutta la loro terra sarà devastata.
46Il crollo di Babilonia farà tremare la terra,
le sue grida di aiuto giungono
fino ai popoli più lontani'.

DA MEDITARE E PER METTERSI DAVANTI A DIO



Cammino e mi fermo, mi fermo e cammino, come se il tempo fosse il camminare e il fermarsi un arrestarsi.  

Respiro e mentre l’aria entra nei miei polmoni e ve la trattengo, penso:  
Come posso affidarmi a Te, mio Dio? Come correre alla ricerca di trovare la misura del Tuo Amore, perché sia pura ed abbondante, talmente abbondante che niente e nessuno possa distogliermi dalla sintonia con Te? 

Penso a quello che si possiede, ai beni che le persone posseggono e a quello a cui sono legate e a come quello che si possiede non faccia la felicità, ma a volte intrappoli, leghi e congeli l’amore. Penso a coloro che non posseggono nulla e di come si accontentino di poco e alla felicità che appare sui loro volti con il poco che la vita offre loro.  

E rifletto: è contraddittorio, ma è la realtà. E mi ricordo di qualcosa che in questi giorni una persona mi ha detto: “sai perché Dio permette che gli eventi della natura colpiscano maggiormente i poveri che i ricchi? Perché quando al ricco capita qualcosa di negativo rinnega Dio, mentre il povero Lo invoca.” 

Il respirare mi suggerisce l’invocare Dio. Se non respiri, si sente che la vita ti abbandona, invocare Dio è ricordarsi della Sua Misericordia, è credere che mi libera dall’abisso, è credere che i Miei orecchi possono sentire la Voce di Dio e che la Fede va vissuta.  

La Voce di Dio. Sì, quella Voce che riecheggia dentro di me, che ferisce come una daga e che delinea come un pennello, che può scrivere come una matita e come un fiammifero può accendere un fuoco e può bruciare. 

Voce di Dio che produce i colori, 
che dà vita, che abbraccia e consola.  

Voce di Dio che ama smisuratamente  
e che è quella Voce che dà sollievo, riposo  
e che mi dice: tu sei la mia amata creatura.  

Quella voce che mi dice che devo conoscere intimamente il mio Dio, per amarlo senza limiti ed in Lui amare il mio prossimo.  

Respiro profondamente, concentrandomi sul mio respiro e, a poco a poco, sento fluire l’aria in me, l’assaporo, la faccio mia, ne sono grata e con il respiro mi unisco a Dio, come se non fossi che un elemento, una delle tante sue creazioni.   

E sono grata di tanta grandezza per una creatura, di tanta magnificenza e delicatezza. 

Grandezza, cosa significa grandezza? E la mia mente mi porta ad evocare un luogo, un grande spazio, ma adesso non è questa la grandezza che desidero, ma quella di Dio, quella infinita. La grandezza di avermi dato la vita, una famiglia, i doni, le virtù, ma soprattutto la magnificenza di poterLo conoscere.  

La vita, pensare alla vita mi fa provare nostalgia, la nostalgia di un ieri che è trascorso ma che oggi è ancora presente, tuttavia è impossibile recuperare. 
E rifletto e penso alla vita, penso a una fanciullezza così felice, tra canti e innocenza. Forse mi sarebbe piaciuto fermarmi a quello stadio, non svegliarmi, ma rimanervi senza distaccarmene, ma so che è impossibile, perché la legge stessa della vita porta a percorrerne in fretta le varie tappe, necessarie allo sviluppo della persona.  

Respiro e mi soffermo, considerando quello che manipola l’uomo e che lo fa soccombere: il peccato, quel fango che invischia e che è difficile togliersi di dosso, quello sporco che non è compatibile con la verità, con l’amore.  

Ed io sono amore, come Dio È Amore, quello che Lui desidera è dolce, si unisce strettamente in me e si fonde con me, perché in Dio tutto l’essere si unifica, compresi i sensi corporali, perché Dio È Amore. 

Amen. 

(Ispirata a Luz de Maria, 20.10.2011) 

​Ebbene figli Miei, è giunto il tempo in cui la vostra sofferenza sarà intensa. Voi piangerete per i vostri figli, i vostri figli piangeranno per voi ed aneleranno il pane e torneranno senza niente, fuggiranno senza niente, con la speranza fatta a pezzi ed il cuore in frantumi, perché la malvagità degli uomini sta inondando la Terra e la Terra stessa è coronata dal respiro del drago infernale.



Messaggio della Santissima Vergine Maria – dato a Discipulo –
13 maggio 2018 

Io Sono vostra Madre, Sono la Signora del Rosario di Fatima.
Vorrei darvi un messaggio di allegria e di gioia, ma invece è di tristezza e di malinconia, perché non avete fatto caso, nazioni Mie, ai Miei avvertimenti che provengono dal Mio Cuore Materno.

​Ah… amata umanità, figli Miei riparatori, che oggi di cuore avete offerto la vostra consacrazione al Mio Cuore Immacolato e allo stesso tempo al Divino e Sacro Cuore di Mio Figlio Gesù Cristo. Voi avete assistito all’ultima consacrazione dell’umanità al Mio Cuore.

​Da oggi in poi, al termine del mese dei Fiori, comincerete a vivere i tempi duri della Tribolazione e della Purificazione.
E chi non si afferrerà alla Mia Mano e al Mio Manto, potrebbe perdersi e questo causa tristezza al Mio Cuore, perché avendo ascoltato gli avvertimenti dei Miei messaggi materni, molti dei Miei figli non vi hanno creduto e quindi vanno avanti a vivere nel mondo come se niente stesse per succedere.
Le nubi nere nel firmamento, vi segnalano l’arrivo di un tempo critico.
L’imminente guerra interesserà molti popoli in tutti i paesi del mondo.

Molti dei Miei figli guarderanno il cielo, ma le nubi nere dell’odio e dell’infedeltà, le nubi nere del dubbio e dello sconforto, offuscheranno la Luce del Mio Cuore Immacolato e del Sacro Cuore ​di Mio Figlio Gesù Cristo, perché i governi si sono alleati e si sono uniti, per eliminare da questa terra la vera adorazione al Mio Santo Figlio, che voi adorate di cuore, con parole di lode e con canti di ringraziamento.

Io Sono la Madre della Conoscenza e della Sapienza e Sono la Madre dell’Amore e della tenerezza, Sono vostra Madre e proteggo i Miei figli sotto il Mio Manto e soffro per coloro che non hanno voluto venire al Mio Cuore, per consacrarsi in questo giorno così speciale, che Mi porta i grati ricordi di quando diedi al mondo per la prima volta, quel Segreto che venne misteriosamente ed ingiustamente silenziato da mani e cuori avulsi alla Volontà del Padre Celeste…
 

​Ebbene figli Miei, è giunto il tempo in cui la vostra sofferenza sarà intensa.
Voi piangerete per i vostri figli, i vostri figli piangeranno per voi ed aneleranno il pane e torneranno senza niente, fuggiranno senza niente, con la speranza fatta a pezzi ed il cuore in frantumi, perché la malvagità degli uomini sta inondando la Terra e la Terra stessa è coronata dal respiro del drago infernale.

Ah… Piccoli Miei, Io Sono la vostra Signora del Rosario di Fatima e torno a parlarvi come a quei bambini che stavano alla Mia Presenza e che ricevettero dal Mio Amore, la Luce e le istruzioni che avrebbero dovuto essere trasmesse fedelmente all’umanità…

La conversione di molti dei Miei figli non è stata raggiunta! E l’organizzazione delle Nazioni Unite, ha rifiutato il messaggio di unità e di pace.  
Loro parlano di Pace e promuovono le guerre, a causa della missione che satana ha messo nei loro cuori.  

I Miei consacrati, dove sono?
Dove sono i Miei figli, i ministri dell’amore di Dio, del Mio amato Figlio, Gesù Cristo?
​Perché è stato detto ed è stato annunciato a voi cari figli, che al sacerdote non mancherà la conoscenza e al profeta non mancherà la sapienza…


La nube nera del peccato, dell’indifferenza e dell’indolenza, fa piangere il Mio Cuore ed invece di lasciarvi un messaggio di allegria e di gioia, vi lascio un messaggio di tristezza e di malinconia, per quei Miei figli che sono fuori portata per questa Madre.
​La Mia Casa è la Casa di Dio, Io vivo e sto dove è presente Mio Figlio Gesù Sacramentato, lì Mi do come vera Madre e lì rimango e Mi unisco ai Miei figli, adorando e riparando per tutti quei figli che non hanno dimenticato l’Amore e la Sacra Parola.  

Miei piccoli figli, il mese dei fiori sta terminando, il sole si sta già occultando e nella notte nera dell’ignominia, il malvagio proclamerà le eresie e si siederà sul trono dove non si deve sedere e dalle sue labbra usciranno offese, con lo spirito dell’impurità, con eresie e bestemmie mai pronunciate.

Ma voi colmatevi di allegria e di gioia, voi cantate, voi benedite Dio, Gesù Cristo​, perché in ogni benedizione, in ogni canto ed in ogni lode, Io so che state affidando il vostro Cuore a Colui che è Dio, il Mio Figlio amato, che vive per sempre e che è il vostro Signore.

Quanto vi amo piccoli figli! Ve l’ho sempre detto tramite i Miei messaggeri ed i Miei profeti e questo amore di Madre è capace di spogliarsi di sé stesso, per darvi su questa terra la Mia Presenza viva, per affidarvi il Mio consiglio, per dirvi di non temere la tribolazione, né gli attacchi del nemico dell’anima.
Piuttosto rimanete al Mio Fianco, perché la notte scura dello sconforto e dell’ignominia e dell’eresia, del tradimento​ e dell’apostasia, incombe sulle vostre teste, in ogni territorio, in ogni regione, in ogni nazione.

Il malvagio vorrà imporre la sua legge iniqua, ma voi siete stati marchiati dal Sangue che ha il potere di proteggervi da ogni genere di pericolo e di minaccia.
Questa è la Mia Promessa per voi: che vi darò la Mia Grazia, perché sorgiate, perché difendiate la Vera Fede, perché proteggiate i Miei veri strumenti e i profeti di Mio Figlio Gesù Cristo.
​Nei paesi lontani, nei quali il dragone infernale ha lasciato la sua impronta, la Fede è andata sparendo e gli uomini e le donne stanno entrando nella confusione, nei dubbi, nella divisione, nella perdizione, nella blasfemia, nel peccato di adulterio, nel peccato dell’eresia, nel peccato della mancanza d’amore, con peccati contro la carità.

Questo è il Cuore di vostra Madre, che ora, in questo momento, vi si presenta trapassato e coronato dalle Spine della Corona di Gesù, ma allo stesso tempo con una Corona di rose, perché la sofferenza figli Miei, vi farà vincitori, perché voi starete soffrendo per Mio Figlio Gesù Cristo e per la causa sacra del Vangelo e per la causa sacra del Mio Cuore… Il Mio Glorioso Trionfo, quando schiaccerò la testa al drago infernale.

E la Russia, la Cina ed il Giappone e tutti gli altri paesi verranno ai Miei Piedi e riconosceranno che Io Sono la Madre dell’Umanità e di ogni essere vivente che abita questa terra, poiché sono stata Incoronata come Regina Assoluta di Tutto il Creato e prenderò possesso di questa terra quando l’asse terrestre si muoverà e questa terra e questo firmamento cambieranno spazio, cambieranno limiti.

Allora vedrete compiuta la Promessa di Cielo Nuovo e Terra Nuova e vedrete il trionfo del Mio Cuore Immacolato per l’eternità, unito al trionfo del Sacro Cuore di Gesù.


Ah… governanti della terra, che vi associate per fare il male, per silenziare i Miei profeti, per arrestare i Miei ministri sacerdoti e per condannarli all’esilio.
Voi che avete le ricchezze del mondo, abbiate compassione del povero, perché la Giustizia Poderosa di Mio Padre sta per arrivare.

I tempi sono giunti cari figli, amata umanità, governanti dei popoli e di paesi grandi e piccoli, ascoltate la voce della Madre, che vi dice nuovamente con gli Angeli e con gli Arcangeli:
Penitenza, Sacrificio e Preghiera!!!
​Perché la Giustizia di Dio sta arrivando. Il vostro Padre Celeste è giusto e misericordioso e non lascerà senza castigo il peccatore, ma colui che si sta santificando, lo eleverà al Suo Trono di Gloria, perché si è purificato dei suoi peccati attraverso la sofferenza e le preghiere gli daranno la salvezza eterna e il Sole della Giustizia brillerà…

E voi sentirete il profumo delle rose, aspirerete l’aria e renderete grazie al Padre Celeste che vi ama con un grande Amore. ​
Io vorrei lasciarvi un messaggio di allegria e di gioia, ma non Mi è possibile, perché molti dei Miei figli Mi causano tristezza e sconforto.
Venite e fate riparazione al Sacro Cuore di Gesù!!!
Adoratori, sollevatevi come fari nella notte oscura, perché la Giustizia di Dio è imminente e scuoterà la terra da nord a sud e dall’oriente al ponente, la terra tremerà, perché non può resistere a tanto peccato.
E voi vedrete le manifestazioni della natura, con inondazioni, con disastri, con un movimento degli astri nel cielo, nella conformazione del cosmo, nel sole, ed anche segnali giù sulla terra, perché questo è il tempo che doveva venire ed è già arrivato!!!​

Voi, figli Miei, non abbiate paura, perché vi ho dato l’oasi del Mio Cuore Immacolato. E grazie alle 33 lezioni d’amore, di preparazione alla Consacrazione al Mio Cuore Immacolato, per riguardo a queste, in questo luogo Sto Impartendo la Luce del Mio Cuore Immacolato verso tutti i punti della terra.
​E riconosceranno che Dio È Uno e che la Sua Giustizia e la Sua Parola, durano per sempre.
Io Sono vostra Madre, la Signora del Rosario, la Vergine di Fatima.
Commento della visione di Discipulo.
Nostra Madre si è presentata con il Suo Cuore circondato dalla Corona di Spine di Gesù, con la quale venne coronata la Testa del nostro Divin Maestro, quel Capo, Fonte dell’Eterna Sapienza, che è stato incoronato con le spine dell’ignominia, della burla e del rifiuto.
Ma su questa Corona di Spine vedo anche una Corona di Rose, che la Madonna sta tenendo tra le Mani per darla a tutta l’umanità. Queste sono le Rose Mistiche del Suo Cuore, le rose bianche, le rose rosse e le rose dorate del Suo Cuore. ​
Sotto la nostra Madre Santissima vedo due angeli che stanno tenendo steso uno stendardo, sul quale c’è scritto: ​
"Ai Miei piccoli figli della Divina Volontà, viene concessa la Grazia di poter vincere il male ed ogni genere di tentazioni, quando riconosceranno quello che queste rose stanno a significare, oppure i colori delle Rose del Mio Cuore”.

La Madonna allarga il Suo Manto e sta benedicendo tutti i paesi della terra, da un estremo all’altro, da confine a confine, da nord a sud e dall’oriente all’occidente e questo posto si sta riempiendo di Luce.

​Di fuori, in questo momento, sto vedendo una colonna di nubi che si sta dirigendo dove tramonta il sole, nubi brillanti e bianche, belle nubi, che danno al paesaggio una bellezza senza uguali.
Io, Discipulo, sto ammirando questa visione, perché non ho ancora compreso che è il regalo ai figli della Divina Volontà.
Passeranno molti anni, dice il mio Angelo, Obed, che sta al mio fianco, prima che la gente riconosca la verità dei messaggi del Cielo!​
E ormai non restano molti anni! … dice il mio Angelo Obed:

Vi sono stati dati moltissimi anni per comprendere, ma non sono rimasti abbastanza anni perché possiate comprendere, perché ormai non è più ora di ascoltare messaggi e di andare in cerca di messaggeri, dice il mio Angelo Custode, Obed.

È l’ora dei guerrieri di Dio e di Maria, mia Madre, dice l’Angelo Obed, è ora di metterli in pratica, perché vostra Madre è questo che chiede, perché il vostro Dio ha benedetto con le Grazie tutti quelli che sono venuti.
Vi sono state regalate grazie, virtù, doni e carismi dello Spirito Santo. ​
Sarete coraggiosi guerrieri nella battaglia e sarete guerrieri che si difenderanno, perché a ciascuno di voi in questo momento viene affidato uno scudo e una spada. Lo scudo affinchè vi difendiate e vi proteggiate e la spada per recidere le insidie del demonio. Non temete, perché San Michele, San Raffaele e San Gabriele e tutta la Corte Celeste, sono con voi.

​Io sono Obed, vengo dall’Assistenza di Dio, dai Troni e dalle Virtù, per aiutare i miei piccoli tramite i messaggi.
Questa è la Grazia e questa è la benedizione che riceverete.
Piegate il capo e riceverete la Benedizione del Padre, del vostro Padre Celeste, invocate misericordia e dite a tutti:

Penitenza e Preghiera!!!
Perché la Giustizia del Padre Celeste sta arrivando sulla terra e non c’è più tempo per andare in cerca di messaggi né di avvertimenti, né di veggenti o di profeti, è tempo di mettere in pratica quello che avete ascoltato, quello che adesso sapete.
Io sono Obed, al quale è stata affidata la missione di guidare, di condurre, di insegnare e di proteggere questo piccolo strumento, questo piccolo figlio di Maria, come il piccolo Juan Diego… piccolo come lui…
Quindi lo benedico e lo proteggo dalle spade infernali e dalle frecce incendiarie e presto avrà l’assistenza di Enoch ed Elia.

E presto, San Francesco d’Assisi, verrà per affidare a Petrus Romanus, il governo del Resto Fedele, ​per il quale dovete pregare in questo momento, il Vero Pastore che guiderà la Chiesa del Resto Fedele fino al giorno della Seconda Venuta.