ALTRA VISIONE DELLO STESSO SACERDOTE
avuta il 29 ottobre 1861 in Torino dallo stesso Sacerdote, di cui nei Futuri Destini, nº LXIII, pag. 294, ( 5° edizione).
Trovossi il 26 luglio andante anno (1862) il medesimo Religioso trasportato in ispirito sopra d'una grande piazza, che sembravagli quella del Vaticano; in mezzo di essa sorgeva un monumento di bianco marmo, di figura quadrata oblunga, su di esso stava un'effigie cui da principio non poteva ben discernere, ma che poscia conobbe rappresentare l' immacolata Concezione di M. V.
Intorno a questo monumento dimenavansi moltissimi chiassosamente: non v'era niuno che vestisse l'abito da prete o da religioso seco loro ; costoro si davano la muta a vicenda, lasciandosi adirosi senza mai poter convenire insieme, e sparivano non avendo altro prodotto che furioso rumore.
Alcuni pochi stavano mutoli, contemplando da lungi quel simulacro, ed atterriti di tanto in tanto guardavano alla lotta tremenda che attorno a quel monumento si agitava senza mai potere recar danno al medesimo. E quando gli uni stanchi e confusi cedevano il luogo agli altri, non più vi rimanevano che alcuni pochi i quali sommessamente parevano intendersela , vide alzarsi dietro la statua di M. V. SS. Immacolata un guerriero, che sin allora era stato inerte, ed accennava a tutti gli anfaneggiatori di venire a sè (conobbe il visionario l'individuo che vien chiamato il Liberatore, ma non volle nominarlo). Allora la B. V. gran deggiò in sull'istante ; tuttochè fosse di candido e freddo marmo, pure dal suo sembiante augusto, e colle tempia cinte d'un diadema, raggiava una sovrumana maestà, e la sua persona atteggiata con forme divine prendeva un contegno di reina vincente e proteggitrice; ella stendeva la sua destra sopra il Vaticano, e pareva che questo si abbassasse sotto di lei, e colla sinistra slontanando il guerriero, che era sorto in piedi, questi si rappicciniva e ponevasi boccone dietro alla grande Vergine Nazarena, immobile sui piano del largo piedestallo su cui stava sin dal principio della visione. Il cielo, il sole, l'aere presero come a sorridere dolcissimamente. Un mirabile silenzio regnò tosto dovunque. I tumultuosi sparvero. La città respirò la quiete, I buoni che costà erano alzavano le mani a Colei la quale è il rifugio degli afflitti, e sebbene non parlassero, vede vansi tutti compresi da uguale affetto ed ammirazione, e giulivi salutandola si ritirarono dalla piazza.
_________
(1) Lettera da Brigada addì 19 maggio 1860 annunciava che una persona dotata di spirito profetico dava questa predizione: – Gio– berti e legio-Lombardi, Piemontesi, maggioranza francese. – Guerra, guerra ai preti, papa, e re. – Dice Paolo: Non gua pagneranno. – In ultimo ognuno a casa sua. – Il Signore in fine con grande mortalità li acquieterà. – Non vi è luogo a dubitare sulla certezza della emissione di questa profezia.
Nessun commento:
Posta un commento