giovedì 25 giugno 2020

LE GRANDEZZE DI MARIA



INTIMITÀ DELLA VERGINE CON GESÙ, DELIZIOSA E CONTINUA.


I. - Vediamo ora le relazioni di Gesù infante con la sua santissima Madre, poiché sono ciò che vi è di più intimo in Lui a motivo del mistero che si è compiuto in Lei e per mezzo di Lei. Qui abbiamo l'inizio della dimora di Gesù nella Vergine; sono due argomenti così insigni da meritare tutta la nostra considerazione.

Riflettiamo dapprima che assolutamente parlando, dopo le persone divine, non v'è altra persona cui il Figlio di Dio sia più strettamente legato che alla Vergine; anzi questo vincolo imita e adora quel vincolo ch'Egli ha con le persone divina.

Gesù è congiunto col Padre per nascita e per natura, e con la Vergine per natura e per nascita. È congiunto con lo Spirito Santo per l'origine, poiché è il principio questa persona nell'eternità; ed è congiunto con la Vergine per produzione ed infusione nello spirito di Maria di uno spirito, che è la vita della vita di Lei e la anima dell'anima di Lei 42. Gesù è il principio della grazia di Maria, perché tutto quanto la Vergine possiede di grazia, tutto proviene dalla grazia suprema e dai meriti di Gesù: in tal modo Gesù è congiunto con Maria per natura e per grazia 43.

Il vincolo che Gesù ha con le persone divine è eterno: quello che ha con la Vergine è nuovo, anzi recente, ma durerà in eterno. La Vergine santissima è e sarà per sempre Madre di Gesù; questa qualità, Maria l'avrà sempre tanto in cielo come in terra, e Gesù eternamente onorerà in Lei questa qualità di Madre di Dio. Ma noi vediamo in modo sensibile che nel presente stato in cui Gesù trovasi nel suo seno, Maria gli è più vicina e più congiunta mentre Egli si trova in Lei e ne è come una parte; Maria vive per Gesù: Gesù vive da Maria e si trova continuamente rispetto a Maria in uno stato di dipendenza, anzi di indigenza.

Gesù si trova in Maria in parecchi modi secondo i suoi diversi stati; ed è dolce per noi considerarli ripetutamente. Il tempo di questo mistero ci invita a pensarvi ed a ripensarvi sovente; perché è il tempo in cui Gesù dimora nel seno della Vergine e vi dimorerà per nove mesi. [95]

Gesù, è in Maria come il figlio della Madre, traendo da lei la sua vita.

Gesù è in Maria come Figlio e Dio di Lei; donandole vita come da Lei riceve vita 44.

Gesù è in Maria come nel suo paradiso su la terra, perché, nella Vergine tutto è santo, tutto è delizioso: là non v'è, né mai vi è stato nessun'ombra di peccato: Gesù in Maria trova il suo riposo e le sue delizie, e fuori di Lei non incontrerà che peccatori e peccati.

Gesù è in Maria come in un cielo, poiché là vive della vita della gloria, vedendo Dio e godendo dell'Essenza Divina.

Gesù dimora in Maria come in un tempio dove loda e adora Dio, dove rende i suoi omaggi all'Eterno Padre, tanto per sé medesimo come a nome di tutto il creato.

Tempio santo e sacro dove riposa Gesù! Vera arca della vera alleanza! È questo il primo e più Santo tempio di Gesù; il cuore della Vergine è il primo altare sopra il quale Gesù offre, come Ostia di perpetua lode, il suo Cuore, il suo corpo e l'anima sua; là Gesù offre il suo primo sacrificio e fa la prima e perfetta oblazione di sé medesimo, nella quale siamo tutti santificati.

In tal modo Gesù sta nella Vergine, e vi sta come nel suo paradiso, come nel suo cielo empireo 45, come nel suo tempio, come nella sua Madre. In questo stato e in questo tempo, la Vergine è un santuario in cui vi sono meraviglie più che non ve ne fossero allora in cielo: un Uomo-Dio, un Verbo-Infante; un Bambino-Dio, un corpo passibile congiunto con un'anima gloriosa, una vita [96] umanamente divina e divinamente umana, uno spirito che regge tutti i corpi e tutti gli spiriti dell’universo, un Ordine singolare, l'Ordine cioè dell'unione ipostatica, Ordine eminente sopra tutti gli Ordini di natura, di grazia e di gloria.


Ecco le meraviglie che non si trovano in cielo, mentre si trovano nella Vergine e ce la rendano sommamente venerabile.

Pensiamo a Maria, pensiamo a ciò che vi è in Maria. Contempliamo Gesù in questo stato in mezzo alla Vergine come, centro e cuore di Lei; oppure, secondo i profeti, come un sole, sole coperto di una leggera nube, vale a dire, della santissima Vergine la quale lo copre per la terra e lo coprirà per nove mesi.

I dotti affermano che attorno al sole vi sono stelle che girano intorno a questo astro come esso gira intorno alla terra. A Dio piaccia che siamo noi pure fra queste stelle e che giriamo intorno a Gesù, piuttosto che intorno a noi medesimi come facciamo quotidianamente! Ma qui dobbiamo dimenticare noi medesimi per non ricordarci che di Gesù e della Vergine.

Gesù è dunque un sole e la Vergine una stella che ha la sua rotazione ed i suoi movimenti intorno a Gesù, intorno a questo Sole di gloria e soltanto intorno a Lui.

Gesù è il centro di Maria e ne è pure la circonferenza; e Maria include, ci sembra, e circoscrive le grandezze e le influenze di Gesù.

Gesù senza posa è da ogni parte e tiene sempre rivolto a Maria il suo sguardo: Maria non tende che a Gesù; Egli l'attrae a se stesso e la rapisce in sé: i due Cuori di Gesù e di Maria, così vicini e così congiunti per la natura, sono ben più ancora congiunti ed intimi per la grazia e vivono l'uno nell'altro.

Ma chi potrebbe descrivere una tal vita? Essa è [97] descritta in Cielo, e bisogna aspettare che quel libro celeste ci venga aperto per vedere i favori, le tenerezze, i rapimenti e le meraviglie che vi sono contenute. Nell'attesa di una tal grazia, balbettando piuttosto che parlando di cose così sublimi, diremo che Gesù essendo così congiunto con la Madre sua, incessantemente la attira e la rapisce in se stesso.

Nel Padre suo Gesù nasce, vive ed è il principio di un Amore increato che è la terza persona della Trinità: parimenti nascendo e vivendo nella Madre sua, infonde in Lei uno spirito, un amore il quale, per verità, è creato, ma dopo lo spirito medesimo di Gesù non ha mai avuto, né mai avrà l'uguale.

La prima occupazione di Gesù è stata con Dio suo Padre; la seconda è con la sua santissima Madre. Egli l'ha scelta, l'ha preparata a cose oltremodo grandi ed intime con sé medesimo. 

Maria, dopo le persone divine è il più degno oggetto dei pensieri di Gesù, l'anima più capace dell'influenza e dell'azione di Gesù; la più prossima alla sua santa presenza; anzi Gesù è congiunto con Lei per istato di dipendenza, in quanto è suo Figlio ed Ella sua Madre; e in quel tempo vive in Lei e da Lei. Ha voluto aver in comune con Lei il mistero dell'Incarnazione, traendo da Lei quel corpo di cui si è rivestito, e volendo che come Madre Ella esercitasse la sua azione e la sua cooperazione in quell'Opera incomparabilmente più grande che la creazione del mondo.

Gesù divide pure con Maria la vita della sua prima infanzia; vuole in questa vita essere indigente e dipendere, a guisa di mendicante, dalla vita della Vergine; e una tal felice grazia, gliela lascia godere per nove mesi interi senza l'interruzione neppure di un istante! E in [98] seguito Gesù la renderà pure partecipe di una parte dei suoi più grandi effetti su la terra e nelle anime 46.

Grandi e felici comunanze tra Gesù e Maria! Intanto che sta nel suo seno non ha, né si prende nessuna occupazione se non con Lei e con Dio suo Padre. S. Giovanni Battista vi avrà la sua parte per alcun tempo, e in seguito anche S. Giuseppe; ma intanto soltanto il Padre e la Vergine hanno parte con Gesù, soltanto il Padre e la Vergine sono l'oggetto delle sue occupazioni, delle sue delizie e dei suoi colloqui. In Maria Gesù compie cose grandi degne di se medesimo e degne di Lei. Non abbiamo nessuna misura proporzionata, onde valutarle, perché non abbiamo la potenza (di quell'angelo dell'Apocalisse che teneva in mano una canna d'oro per misurare le dimensioni del Tempio 47. La Vergine è un tempio più insigne e più augusto di quello dell'Apocalisse; non v'è che il Figlio suo che abbia in mano la canna per aver conoscenza delle sue dimensioni.

Il nostro unico compito è di ammirare e non di giudicare, né di voler discorrere di cose così grandemente superiori alla nostra intelligenza. Tutto ciò che possiamo dire è che Gesù è Figlio di Maria e Maria è Madre di Gesù; ed ecco il tempo in cui ha principio per il Figlio di Dio la Filiazione umana e per la Vergine la Maternità divina.

Il Figlio di Maria è Dio e la tratta, la rimira, la ama, la onora come Madre di Dio, come Madre sua. La Maternità divina è una qualità così santa che è vicina e prossima a Dio e si deva, come dicono i più insigni [99] Dottori, sino alla prossimità dei confini della Divinità: proxime fines Divinitatis; che prospetta nell’infinito medesimo; è del numero delle cose incomprensibili; non è in nostro potere di penetrare ciò che appartiene alla Vergine in questa qualità. Gesù solo conosce una tale infinita dignità; Egli per la sua grandezza è la causa e la sorgente di questa infinità, perciò, solo onora questa maternità come essa lo merita. Onorando la Madre sua perché è Sua Madre, Gesù onora sé medesimo. Gesù onora la Madre sua secondo tutta la sua sapienza e tutta la sua potenza. Egli usa della sublimità dei suoi pensieri e delle sue celesti industrie sopra un soggetto così degno e così vicino a sé, nel quale ha tanta parte e tanto interesse.

Con tali pensieri e disposizioni, appoggiandoci su tali fondamenti, cerchiamo di considerare quella prima occupazione di Gesù con la Vergine e della Vergine con Gesù. Sono questi i due personaggi più eminenti che vi siano in cielo e in terra. Il soggetto che li unisce e li occupa assieme è il più santo, il più divino, il più intimo e più sacro che possa esservi; e la loro occupazione è l'argomento più sublime, più degno e più delizioso che possiamo meditare.
***

CARD. PIETRO DE BÉRULLE

24 giugno 2020 – Non siate involontariamente lo strumento di Satana



Solennità della Natività di San Giovanni Battista
Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:
Dio Padre
“Siate abbastanza saggi, in questi giorni ed epoca, nel comprendere che l’influenza del male è in aumento in ogni aspetto della vita. I tipi di intrattenimento che fanno presa sulle masse, l’obiettivo dei media che condiziona tutte le età, i modi con cui le persone vengono influenzate ad accettare il male, tutto questo è l’opera sottile, eppure, pericolosa di Satana.
“Perciò, vi avverto, siate abbastanza saggi da frugare alla ricerca del bene dal male e non pensate, parlate o agite senza discernimento. Non siate involontariamente lo strumento di Satana con l’agire troppo rapidamente e senza riguardo per ciò che compiace Me. Se portate sempre nel vostro cuore l’obiettivo di compiacere Me, sarà molto difficile per Satana tessere la sua ragnatela del male nel vostro cuore.”
“Allo stesso tempo, non diventate superbi pensando di avere tutte le risposte. Questa è anche la trappola di Satana. La fede è un viaggio continuo nell’amore che desidero compiere con ciascuno di voi”.
Leggi Efesini 6:10-17
Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.

mercoledì 24 giugno 2020

È L’ORA DI INCONTRARE IL VOSTRO DIO, FACCIA A FACCIA.



Figli di Gerusalemme, il Padre annuncia la sua giustizia.
Mentre il mondo va ignaro di ciò che sta per accadereil piccolo resto si prepara a ricevere Maria.

Amati miei, sono giunti i tempi commentati nel santo Vangelo! Ecco, le profezie si compiono tutte, il Verbo torna in mezzo agli uomini. La vita sulla Terra non sarà più così, il Padre interviene ad aprire un mondo perfetto in Sé, un Paradiso dove i suoi figli abiteranno nella felicità eterna.
Uomini di Galilea, preparate i vostri cuori perché ecco che tutto ora si metterà sotto i vostri occhi, … succederà ciò che il Cielo ha annunziato attraverso i suoi profeti, dal tempo di ieri a quello di oggi.
Perfezionerò la mia creatura e la metterò in Me, santa, nel mio stesso Amore e Fedeltà. Creerò un mondo di grandi meraviglie per tutti i miei e poserò in esso il mio Santo Spirito.
Grandi sono le opere del Signore!
Dio è Colui che tutto ha creato,
dal principio era nel suo pensiero
e poi nella realizzazione materiale.

Figli miei, il Calvario è iniziato, il Santo di Gerusalemme torna a rimediare ogni cosa, nel suo Seno riprenderà i suoi e getterà nel fuoco della Geenna chi non Gli appartiene.
Oggi voglio richiamare i miei santi sacerdoti a Me, voglio ricoprirli di Me, ungerli del mio olio santo, benedirli a vita eterna in Me. Saremo una cosa sola nel Padre, saremo un’anima sola, dovunque andrete la Santissima Trinità sarà su di voi.
Oh, uomini stolti! Voi che avete perduto la fede in Me, voi che avete preferito la Morte alla Vita! … Ripeto: … stolti!
Avete rinunciato alla vita, vi siete inabissati nell’Inferno, nel libero arbitrio avete deciso questo rinnegando il vostro Dio Creatore.
La Città Santa presto discenderà dal Cielo adorna di mille colori, la sua sfolgorante luce abbaglierà il mondo e trasfigurerà l’uomo fedele al suo Dio Amore e lo metterà alla sua destra, … mentre gli stolti cadranno nel fuoco della Geenna.
È l’ora figli miei! … È l’ora di incontrare il vostro Dio, faccia a faccia.
Desiderate presenziare puri, dinanzi a Colui che vi attende per trasfigurarvi in Sé.
Suonano le campane a festa per i figli dell’Amore!
Rullano i tamburi a morte per i seguaci di Satana!

Una stella presto si affaccerà nel cielo e vi annuncerà la mia seconda venuta.
                                      Ecco che Io vengo! Amen!

Carbonia 23bis. 06. 2020

Geremia



Il Signore salverà il suo popolo
(vedi 30, 10-11)

27'Non abbiate paura,
discendenti del mio servo Giacobbe,
non lasciatevi abbattere,
voi che appartenete al popolo d'Israele!
Presto verrò a liberarvi
da questa terra lontana
dove siete in esilio con i vostri figli.
Ritornerete e vivrete tranquilli,
discendenti di Giacobbe,
vivrete in pace
e nessuno vi darà fastidio.
28 Non abbiate paura,
discendenti del mio servo Giacobbe,
poiché io sono con voi.
Sterminerò tutte le nazioni
in mezzo alle quali vi ho dispersi,
ma voi non sarete distrutti.
Però vi punirò come è giusto,
perché non posso considerarvi innocenti.
Così ha detto il Signore'.

MESSAGGI PROFETICI – PAPA BENEDETTO XVI



16 settembre 2008 e 29 dicembre 2010
In merito alle recenti notizie che riguardano il Papa Benedetto, vi segnaliamo di considerare due messaggi pubblicati dieci anni or sono in data 16 settembre 2008
e 29 dicembre 2010.
Replichiamo qui i due messaggi evidenziati.


16 settembre 2008
Presto vedrete il mio Papa scalzato dal Vaticano…
Carbonia 16 settembre 2008  –  Ore 10.32/10.50
Presto vedrete il mio Papa scalzato dal Vaticano e messo in esilio, la sua sarà una fuga!
Il Padre mio è in arrivo, o Chiesa mia!
Gesù con te, o donna, il mio Spirito è su di te.
Gesù trionferà sul male con tutti i suoi figli, coloro che combatteranno al fianco di Maria.

Gesù oggi vi dice: O uomini, Ecco che Io vengo, questo mio Ritorno è ora. Non ci sarà altro tempo, il tempo è giunto alla sua ora: è questo!
Presto vedrete il mio Papa scalzato dal Vaticano e messo in esilio, la sua sarà una fuga!
Il suo clero è nelle mani di Satana, egli non può più gestire nella giusta Dottrina di Dio! Cristo è amore, è carità, non possono essere “concilianti” le cose! Il mio Vaticano si è perduto nelle cose del mondo e non trova più la via che li riporta a Me, “Io” il Cristo Crocifisso per amore!
È il tempo dello “scisma”, il mio clero andrà diviso, una parte seguirà l’antipapa, e il resto sarà unito al Papa.

La Terra brucia; nella disperazione del male soccombe; il nemico infernale è per esordire al Mio posto, il Vaticano avrà un papa nero! Miserum est colui che cadrà nelle sue mani!
Ora è tempo di invocare la mia Misericordia, il mio Ritorno, perché, tanto sarà il male che si scatenerà sulla Terra. La furia del serpente antico sarà sul mondo e il mondo sarà castigato dal suo perfido male.

Le mie Creature cadranno nella sue misere mani e tutto sarà Inferno! Se voi, o figli, non provvederete a convertire i vostri cuori a Gesù Cristo Signore, tutto sarà maledetto perché l’uomo “rifiuta” il suo Dio preferendo le torture del demonio.
Il Padre mio è in arrivo, o Chiesa mia! Tu, che ti sei perduta, ti sei venduta al tuo nemico per un pezzo d’argento. Oh tu, che eri lo splendore dell’Amore! Oh tu, che vivevi l’Amore! Dove sei finita? Non ami più, non provi più né dolore né sentimento, tu sei uguale al dio che ti sei scelta, un dio di orrore e di morte, non vedrai la mia Gloria, il tuo Dio è per essere nuovamente sulla Terra e tutto risplenderà in Sé. Il suo Amore metterà a Regnare sulla Terra e tutti voi che Lo avrete rinnegato preferendo un dio falsario, ebbene, voi sarete con lui, perché anche Io vi rinnegherò.
È giunta l’ora del risveglio dei cuori, il mio Spirito scenderà a rinnovarli e tutti sentiranno la mia Voce e voi sarete perduti! Finalmente il mio Ritorno segnerà l’Era Nuova, una Chiesa nuova, guidata dal suo Re Amore, il suo Dio-Creatore, Colui che giudicherà il mondo e separerà le pecore dai capri.
Ecco che Io vengo! Attenti, o figli! Il mio Ritorno è ora, l’ora è già suonata e le campane sono pronte ad accogliere il loro Dio-Re Amore e far festa con il suono dell’amore! Dio è Amore e la sua Chiesa è Amore! è finito l’impero di Satana, sciogliete le vostre catene e venite a dimorare in Me, il Dio-Vivente, “l’Assoluto!”
EccoMi, o figli, Io vengo! Gesù.
29 dicembre 2010
Benedetto XVI guiderà la vera Chiesa di Dio.
Carbonia 29 dicembre 2010

Locuzione in Grotta durante la recita del Santo Rosario.

         Locuzione iniziale (durata 1,59”)
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La benedizione del Cielo discenda nei vostri cuori e vi apra alla preghiera e all’unione nell’amore tra di voi.
Siate amore e siate nella pace, figlioli, e camminate verso l’Amore che vi attende a braccia aperte.

L’inverno sarà molto freddo, figlioli! Il tempo ormai è nella sua agonia e tutti i miei figli entreranno nella grande passione.
Preparatevi figlioli, ad entrare in questa situazione.

Preparatevi nella santità, perché voi siete stati scelti per essere conforto di coloro che entreranno veramente nella sofferenza per il peccato, per l’allontanamento da Dio, per non riconoscere Gesù Cristo quale Unico e Vero Dio.
Oggi voglio abbracciarvi tutti e posarvi nel mio Cuore Immacolato e voglio portarvi Io stessa ai piedi della Culla di Gesù e presentarvi ancora nella fedeltà assoluta al mio Figlio Gesù Cristo.
Siate sapienti, figlioli, delle cose del Cielo e rispettate i Comandamenti, vivete il Vangelo, specialmente in questo tempo, perché il tempo ora è avvelenato nelle mani sudice di Satana.
Ora, con le mie mani tra le vostre mani, iniziamo questo Santo Rosario e supplichiamo Gesù di intervenire in questa Terra prima che Satana possa mettere in atto il suo piano distruttivo.

         Locuzione all’inizio del 3° mistero (durata 6,06”)
Questa Chiesa sarà la “Nuova Chiesa”!
Da qui partirà tutto un popolo nuovo, fedele alla Chiesa, fedele a Cristo Gesù.
Gesù manifesterà agli uomini la Sua grandezza in questo luogo e tutti vedranno la sua Grandezza, attraverso i suoi figli, coloro che sono stati chiamati ad operare secondo il volere del Cristo Vivente.

Siete qui, dinnanzi alla Culla di Gesù, siete qui nella sua Chiesa Nuova, trionfante in Cristo Gesù.
In questo luogo, presto si compiranno miracoli, avverranno grandi guarigioni, e tutti crederanno, perché i segni saranno sconvolgenti per tutta l’Umanità dove neanche l’uomo con la sua scienza è arrivato; ecco che Dio si manifesterà, con la Sua potenza, facendo vedere all’uomo la sua Grandezza, facendo sì che l’uomo capisca e riconosca Lui, quale Unico e Vero Dio Creatore di tutte le cose, l’Unico Dio, il Vero Dio.

Figlioli miei, voi che siete stati chiamati a questa missione così speciale per la salvezza dell’Umanità, Io vi esorto ad essere saldi nella fede in Cristo Gesù, di rispettare i miei Comandamenti e di vivere in questo tempo, specialmente, una vita in santità.
Battezzate le genti nel mio Santo Nome, esortatele ad essere nuovi in Cristo Gesù, ad abbracciare la Dottrina del Cielo, la vera Dottrina di Dio e ascoltare Colui che urla, nel deserto, la mia Dottrina, la mia Verità: solo in Lui è la verità, figlioli, ascoltate e seguite il mio Papa.
Egli presto sarà allontanato dalla sede del Vaticano, sarà messo in condizioni di fuggire, perché Satana si siederà sul trono.

Il tempo è arrivato, figli Miei, ora voi vedrete con i vostri occhi, e il mondo tutto vedrà; molti crederanno alle mie Parole, tanti altri continueranno a seguire colui che è la morte.
Siamo alle porte, ormai, del grande segno: la Chiesa che cade nelle mani del nemico infernale, che verrà guidata a volto scoperto, da Satana in persona, che prenderà possesso, in totalità assoluta, di colui che detterà le sue leggi e non quelle di Dio, del Dio Vivente, di Gesù Cristo Signore.
La Chiesa morirà nelle sue mani, la Chiesa attuale, ma la vera Chiesa del Dio Vivente esordirà con il mio Papa, con Benedetto XVI che guiderà la vera Chiesa di Dio, da un luogo lontano e la Chiesa sarà fedele e salda nelle mani del Dio Vivente che lo guiderà e sarà al suo fianco.

Non assopitevi, figli miei! Non pensate che tutto ciò che Io vi ho annunciato viene a morire, a cadere così, la mia Parola è una ed è verità infinita, e tutto ciò che Io vi ho detto si realizzerà, così come vi è stato descritto.
Il mio piano divino avrà la sua realizzazione attraverso i miei profeti, i miei eletti, coloro che Mi resteranno fedeli.
Ecco la gloria di Dio!
Presto voi vedrete le sue meraviglie, attraverso i suoi figli, attraverso il suo nuovo popolo.
Sia lodato e ringraziato ogni momento ….(3 volte ).

         Locuzione durante il 3° mistero (durata 4,42”)

Siate gioiosi figlioli di presenziare qui dinnanzi a Gesù vostro Maestro, vostro Dio Creatore.
Sia la gioia nei vostri cuori, siate capaci di capire ciò che il Signore vostro vi sta trasmettendo.
Curate le vostre anime e restate fedeli senza nessuna paura per tutto quello che accadrà.
Io vi dico e vi ripeto, figlioli, che ciò che Io vi ho rivelato è verità e che tutto succederà, di ciò che vi ho annunciato.
Tutto si ripeterà come allora.
Presto voi sentirete tuonare il Cielo, perché il Cielo si squarcerà, la voce del Padre tuonerà, e allora, nel vostro tremore, voi che siete lontani da Dio, capirete finalmente e direte:

“Signore mio e Dio mio, perdonaci! Anche noi vogliamo essere tuoi figli!”.
Sono costretto ad attuare la durezza nei vostri confronti per salvarvi, figlioli! Per salvarvi!
Non vi è bastato che Io venissi crocifisso, non vi è bastato di vedere la mia sofferenza su quella Croce?
Non Mi avete voluto riconoscere, e oggi, per salvarvi, la crocifissione deve avvenire in voi, perché voi possiate capire e finalmente riconoscere il Dio Creatore.
Lo avete voluto voi!
Voi avete scelto questa via e oggi, la subirete, completa, nella sua passione, come Gesù la subì, con tutto Se Stesso, in amore per voi.

Oh… tuonate Cieli! Tuonate e apritevi!
Padre mio Santo,
Io, Gesù Cristo tuo Figlio,
Ti chiedo di darmi il permesso di aprire i miei Cieli
e scendere prima che il nemico faccia distruzione completa
di tutto ciò che Io ho creato.
In Te, Padre mio, in Te ripongo tutti questi Tuoi figli,
tutti questi miei fratelli, tutti questi miei amici
e, assieme alla mia Madre SS., la tua Sposa,
Io Ti chiedo il permesso di aprire i miei Cieli,
anticipando questo mio ritorno, in questo tempo .

ChiamateMi, o uomini! Invocate il mio Nome Santo!
Supplicate il Padre che la supplica del Figlio sia accettata ora, in questo tempo, in questa ora.
Gloria al Padre… (3 volte)

         Locuzione nel 4° mistero (durata 6,43”)
Con tanto amore vi ho supplicati!
Con tanto amore vi attendo!
Con tanto amore, sempre.
Con tanto amore vi dico: venite a Me, figlioli miei!
Venite a Me! Fate in fretta, figlioli! Fate in fretta!
Non sia per voi disturbo raggiungerMi qua, anche in questa grotta, in questo luogo che Io ho scelto, per far capire, specialmente a voi, che la verità sta in Me, Gesù Cristo Signore.

Nell’umiltà e nella povertà dell’Amore, Io non ho bisogno di manifestarMi nel lusso e negli edifici che voi avete innalzato, nei vostri lustri, nei vostri imperi.
Io sono comunque il Dio Creatore di tutte le cose, e torno qua a presentarMi e a farMi riconoscere dal mondo in umiltà e in povertà.

Quale è l’impedimento, che viene a voi, per raggiungerMi qua in questo luogo di povertà, in questa grotta umile e fredda, dove i miei figli si presentano a Me e pregano il mio ritorno anticipato con la Madre SS. che è sempre qui, al mio fianco, con tutti i miei figli che Mi sostengono in questa opera di salvezza, dei miei servi fedeli?
Oh, dico a voi, figlioli miei, sacerdoti miei cari,
dove volete mettere le vostre anime? Mi avete tradito ancora.

Ancora Mi respingete, ancora, avete dubbi, in questa mia chiamata?
Dove vi ho offeso, o figli miei?
Dove vi ho offeso?
Vi ho forse, preparato un rogo, come dimora nuova?
O vi ho preparato una vita nella dolcezza e nell’Amore infinito?
Dove vi ho offeso, figli miei, donandovi tutto il mio amore, appeso su una Croce per voi?
Dove vi ho offeso, chiamandovi ad essere i miei ministri nella mia Casa?
Dove vi ho offeso, figli miei?
Dov’è la verità in voi?
L’avete perduta per seguire le luci di questo mondo, per innalzarvi, voi, a Dio su questa Terra, per mettervi voi al centro dell’altare dove Dio non esiste più.
Il Dio Vivente, il Cristo Gesù l’avete messo nel nascondimento.

State annunciando la vostra parola e nascondendo la Mia, la verità è stata offuscata anzitempo, ed ora continuate imperterriti, nonostante tutti i miei appelli, attraverso i miei profeti e i miei Santi.
… e avete preso il Mio posto!
In pienezza l’avete preso, perché vi siete alleati al nemico,
ma ora Io vi dico, figli miei, che se voi non piegate le vostre ginocchia e non venite qui, in questa grotta, a riconoscerMi, ora, prima che tutto succeda, Io vi dico che voi seguirete, definitivamente, il nemico infernale, quel dio che vi siete scelti al Mio posto.
Io sono qua, vi attendo ancora.
Voglio essere riconosciuto da voi, dai miei figli, dalla mia Chiesa.
Le mie parole sono sante, il mio Vangelo vi sto annunciando!Lo sto annunciando al di fuori delle mura della mia Chiesa, perché voi non lo predicate più!
Sto mettendo in piedi la mia Nuova Chiesa.
Ecco, i miei figli, i miei veri figli, i fedeli! Coloro che seguiranno il mio Papa e con lui entreranno nella gloria del Cielo e dei Beati!


Siamo alla fine!
Pochi messaggi restano ancora da divulgare.
Saranno ripetitivi, perché Io ho dato la mia Rivelazione, in pienezza.
Questo è il tempo! Questa è l’ora!
Accettate la conversione, voi per primi. Amen.
Gloria al Padre… (3 volte).

         Locuzione finale (durata 0,51”)
Andate per le vie del mondo nella gloria del vostro Dio Padre Onnipotente, nel Figlio Gesù Cristo Signore.
Manifestatevi attraverso i doni che avete ricevuto e siate santi.
Benedite nel mio Santo Nome, figlioli! Benedite!
è ora di benedire il mondo! … è ora di benedizioni!
Vi ho dato i doni, figlioli! Benedite, figlioli! Benedite!

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Qualunque cosa si dica o si faccia contro di essa, non ne arrossisce; tanto meno se ne offende, perché ogni disprezzo è una multa in confronto di ciò che in essa sente di meritare.



NATURA DELL'UMILTÀ


Il terzo grado dell'umiltà è di voler che gli altri non soltanto ci riconoscano, ma pure ci trattino, come vili, abietti e spregevoli: di ricevere quindi con gioia tutti i disprezzi e tutte le umiliazioni possibili: di non essere mai sazi di obbrobri, ma al contrario desiderarli sempre con ínsaziabilità; in una parola, è desiderare di essere trattati secondo il proprio merito. Ora, siccome l'anima veramente umile considera se stessa come un misero niente e una peccatrice maledetta, né dagli altri vuole essere considerata diversamente, essa, per la virtù dell'umilità desidera pure di essere trattata come un niente, come creatura maledetta e miserabile peccatrice, due titolí meritevoli del disprezzo più profondo che si, possa concepire
Si abbia pure di noi tutto il disprezzo immaginabile, non sarà nulla ancora in confronto di ciò che meritiamo; donde avviene che l'anima veramente umile non può sentirsi disprezzata. Qualunque cosa si dica o si faccia contro di essa, non ne arrossisce; tanto meno se ne offende, perché ogni disprezzo è una multa in confronto di ciò che in essa sente di meritare. Il niente non ha nessun pregio, non ha nulla che possa essere oggetto dei nostri pensieri e delle nostre affezioni, quindi non merita neppure il disprezzo. Perchè chi dice niente, dice assenza di ogni essere e di ogni perfezione mentre soltanto l'essere e la perfezione meritano stima e compiacenza. Inoltre, qual disprezzo non é dovuto al peccato? Esso non ha nulla che sia gradevole e sopportabile, ma al contrario, l'avversio a Dio, che è l'unico vero bene, e quindi il peccato e la privazione di ogni bene.
E' certo che per un'anima veramente umile un'ingiuria è un onore: essendo essa un niente, non merita nè di essere considerata né che si pensi ad essa; non è degna neppure che un uomo al modo se ne occupi sia pur per dsprezzarla. Chi mai si rivolgerebbe al niente, anche per schernirlo? Non si ingiuria un fantasma; non ne vale la pena, poichè è niente. Colui dunque che sa di non essere da se medesimo che un niente e quindi molto meno di un fantasma, si ritiene molto onorato che si pensi a lui anche per ingiuriarlo. Così, se viene dimenticata e disprezzata, non se ne meraviglia; e crede non si possa fare diversamente; lungi dall'essere sorpreso che lo si ingiurii, si stupirebbe se venisse trattato diversamente. Se anche nel suo interno, da Dio viene trattato con disprezzo ed abbandono, l'anima sinceramente umile non ne resterà meravigliata, perché sa di non meritare altro.
E' questo il segno al quale si può riconoscere la vera umiltà; quando l'anima trovasi nelle aridità e si sente interiormente come abbandonata e respinta da Dio, se è veramente umile si mette dalla parte di Dio e ne approva il modo di fare contro se stessa, si abbassa e si annienta nella preghiera condannando sè medesima e riconoscendo di non meritare un trattamento migliore. Dobbiamo riconoscere che Dio con tutta ragione respinge le opere nostre e le nostre persone; e quando sentiamo che ci tratta in questo modo, se ne restiamo afflitti, è che non siamo umili, è segno che non siamo ben convinti della nostra incapacità per qualsiasi bene.
Il nostro niente rivestito da un essere corrotto dal peccato da se stesso in quanto tale, non può far altro che il peccato, non può che fallire in tutte le opere sue. E' questo un gran motivo di confusione, che deve farci          riconoscere          che Dio, il quale é 1’equità, la rettitudine medesima e la vera giustizia, ha pur diritto di respingerci noi e tutto ciò che viene da noi, perchè tutto quanto può esservi nelle opere nostre di santo e a Lui gradito tutto proviene dal Figlio suo, nel quale Egli per l'operazione dello Spinto Santo, prende tutte le sue compiacenze.
Essere dunque così disprezzati e respinti anche da Dio, e inoltre maltrattati dai nostri superiori, dai nostri eguali e persino dai nostri inferiori, in una parola, da ogni creatura, ecco ciò che ci è dovuto e dobbiamo rallegrarcene come della cosa più giusta della cosa migliore e più desiderio per noi, più conforme al desiderio di Gesù Cristo, e che perciò dobbiamo preferire.
Dobbiamo dunque amare lo stare al basso da qualunque bassezza, dovunque la troviamo, non soltanto in questo mondo ma pure per l'altro, non soltanto sulla terra ma pure in Cielo. Dobbiamo compiacerci di stare nel posto più infimo; come raccomanda Nostro Signore, e amare l'ultimo posto in tal modo che lo desideriamo anche in Paradiso,
-continua-

LA’ DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO



La preghiera e la Messa nella vita del cristiano


I "momenti" della preghiera

Ma torniamo di nuovo all’esempio di Gesù.  Egli, che sempre era unito al Padre in tutte le circostanze della giornata, aveva tuttavia dei momenti nei quali, lasciata ogni cosa, si raccoglieva in intima preghiera dedicandosi esclusivamente al colloquio personale col Padre.  Ebbene, il Signore si aspetta anche da noi questi “momenti” di preghiera durante il giorno.  Potete pensarli come appuntamenti che egli stesso vi dà. Del resto, non è pensabile un amore vero senza appuntamenti, senza incontri nei quali una persona effonde i suoi sentimenti più profondi e la sua confidenza più intima. Così ci sono momenti che sono veri appuntamenti col Signore: in essi egli ci parla e ci ascolta, noi gli apriamo il nostro cuore ed egli ci offre la sua grazia e la sua amicizia.
 Convincetevi che senza questi appuntamenti quotidiani con Dio la nostra anima si addormenta, il nostro cuore, che ha bisogno di amore, cerca altri cammini che non portano a Dio; finiremo incagliati in sabbie mobili che ben conosciamo per averle altre volte incontrate in compagnia dei nostri egoismi, della nostra sensualità e della nostra vanità.
Dovranno essere appuntamenti precisi e su orario, perché non possiamo trattare il Signore con superficialità, lasciando i nostri incontri con lui in balìa del capriccio e dell’improvvisazione, delle nostre voglie o non-voglie, della inconsistenza delle nostre emozioni o della labilità dei nostri stati d’animo.  Non è con le sole buone intenzioni che si cammina nella vita cristiana, occorrono propositi concreti e decisi che si possono controllare e verificare, soprattutto al momento della nostra confessione e dell’esame di coscienza.

Ferdinando  Rancan

Signore dal Cuore eroico



Pur essendo assai tenero il tuo Cuore non è stato perciò meno forte! Quanto sarebbe sbagliato immaginarci un cuore scipito, mellifluo, dolciastro! Ti era necessaria la tempra di un eroe per condurre a buon fine la lotta in cui eri impegnato, per affrontare e vincere i tuoi nemici! E hai sempre combattuto con un indefettibile coraggio, quello di un invincibile amore.
Poiché hai impegnato anche noi in questo combattimento, poiché abbiamo bisogno di eroismo per compiere tutto il nostro dovere e resistere alle tentazioni, vieni a sostenere il nostro cuore così fragile, col tuo così forte e costante!
Nelle tempeste della nostra vita, aiutaci a non venir meno; nella lotta per il bene, aiutaci a vincere; di fronte alle seduzioni del male, conservaci intransigenti e fedeli! Supplisci a tutte le nostre debolezze con la tua energia divina!
Fortificando il nostro coraggio, preservaci da ogni violenza verso il prossimo; formaci all'eroismo della dolcezza, ad una bontà sempre più tenace, sempre più paziente. Insegnaci, a vincere per amore, come te!