domenica 9 giugno 2019

SOTTO LA GUIDA DELLO SPIRITO



E allora l'ascesi?

Esiste d'altronde un'ascesi naturale che, per la sua stessa struttura, può avere un preciso effetto sull'uomo. Per esempio, è evidente che il silenzio, sia interiore che esterno, unito a una certa solitudine, favorisce in modo naturale il raccoglimento il quale, a sua volta, ridesta l'uomo all'interiorità. Similmente, le ore della notte favoriscono una tranquilla meditazione, il digiuno suscita una fame di nutrimento spirituale, il celibato provoca un vuoto affettivo che richiede un compimento a un livello più profondo e universale. A volte si parla addirittura di una mistica naturale, le cui tecniche non sono completamente estranee a quelle della mistica cristiana, e i cui adepti dimostrano di trovarvi una pienezza spirituale che non è sempre, o non abbastanza, patrimonio del normale cristiano odierno. Si può anche pensare che, in fatto di tecniche di meditazione e di concentrazione mentale, i cristiani hanno spesso qualcosa da imparare dalle tradizioni non cristiane. Eppure bisogna sapere, e dirlo chiaramente, che un'ascesi di questo tipo, nonostante certi risultati effettivamente raggiunti, non è ancora l'ascesi che Cristo chiede ai suoi discepoli, cioè un'ascesi che mette in contatto con la grazia e lascia sbocciare la vita dello Spirito nel nostro cuore. Infatti resterà sempre uno scarto incolmabile tra qualunque sforzo umano, per quanto generoso e perfetto, e il dono della grazia che ci viene accordato solo in Cristo e per Cristo e in modo assolutamente gratuito. Questo è il dato fondamentale di ogni esperienza di fede, al quale l'ascesi non può sottrarsi: se lo facesse, non sarebbe più ascesi cristiana, ma uno squallido miscuglio di morale e mistica pagane. Dio non si lascia vincere in base ai nostri tentativi di piegarlo con i nostri sforzi. Ricordiamoci che Gesù non è venuto "a chiamare i giusti, ma i peccatori" (Lc 5,32): non sa cosa farsene della virtù che crediamo di possedere, cerca invece il nostro punto debole, l'unico ambito in cui la sua potenza può dispiegarsi illimitatamente (cf. 2Cor 12,9). L'ascesi quindi può essere praticata solo in Gesù Cristo, il che significa innanzitutto questo: praticata nella sequela e secondo l'esempio che Gesù ci ha lasciato. Non è un caso che la maggior parte delle forme di ascesi cristiana praticate nei secoli risalgano a quelle praticate da Gesù quand'era sulla terra. Fu obbediente fino alla morte - l'autore della lettera agli Ebrei arriva addirittura a dire che il corpo fu dato a Gesù per permettergli questa obbedienza (cf. Eb 10,5-9)-; viveva casto; non possedeva neppure una pietra su cui posare il capo (cf. Lc 9,58); digiunò severamente per quaranta giorni (cf. Lc 4,2); si ritirava regolarmente di notte nella solitudine per pregare fino all'alba (cf. Mc 1,35; Lc 6,12). Ancor oggi la via ascetica del cristiano trae la propria forza e le proprie possibilità dalla forza che Gesù le ha conferito mediante la pratica dell'ascesi durante la sua vita terrena. Il cristiano cerca di imitare Gesù, fissando lo sguardo su di lui: i segni concreti dell'ascesi sono oggi ancora gli stessi di quelli dell'ascesi di Gesù, e la forza con la quale il cristiano può viverli è la stessa che sosteneva Gesù, soprattutto quando si trasformarono in prove e tentazioni dalle quali uscì vincitore, il primo di tutti noi. Ma pretendere che l'ascesi si possa praticare solo in Gesù Cristo significa anche un'altra cosa: ogni ascesi può diventare ascesi in Gesù solo nella misura in cui, esaurite tutte le possibilità umane, sfocia inevitabilmente in una specie di fallimento. È proprio lì, al cuore di questo esaurimento e di questo scacco, che potrà essere assunta e sostituita dalla forza di Gesù. L'unica ascesi che può fare appello all'evangelo è l'ascesi di povertà e di debolezza. 


LA CROCE



Estratti dall’Opera sulla Divina Volontà scritta da Luisa Piccarreta

Gesù, appena vedi che Ti viene presentata la Croce Tu la abbracci e te la carichi sopra le spalle. Gesù, voglio coprire tutta la tua Croce con i miei ‘Ti amo, Ti adoro, Ti benedico’ e chiederti che, in virtù di essa, tutte le tue pene portino alle creature la virtù del tuo ‘ Fiat ’ e le dispongano a ricevere il suo dominio. Voglio gridare in ogni pena che soffri, in ogni goccia del tuo Sangue, in ogni caduta, in ogni strappo dei tuoi insanguinati capelli, in ogni spinta che ricevi: “ Venga, venga il Regno del tuo Volere! ”. Mio spasimante Gesù, Tu giungi calpestato e trascinato sino al monte Calvario. Già Ti spogliano delle tue vesti, Ti stendono sulla Croce e con spasimi inauditi Ti crocifiggono. Il mio Ti amo scorre sopra le tue membra straziate, nelle tue ossa slogate, nelle trafitture dei tuoi chiodi; imprimendo il mio Ti amo in tutte le tue pene, Ti chiedo, Amore mio, di spogliarci di tutto ciò che impedisce alla tua Divina Volontà di regnare nei nostri cuori. Mio crocefisso Gesù, Tu spasimi, agonizzi sulla Croce. Il mio Ti amo suggelli i tuoi spasimi, le strette dolorose del tuo Cuore, le fiamme che lo divorano; il mio Ti amo Ti sia di refrigerio, smorzi la tua sete ardente e suggelli tutte le parole che pronunziasti sulla Croce. Ricevendo nel mio Ti amo l’ultimo tuo respiro, Ti supplico, per le pene strazianti che soffristi sulla Croce, di darci un ardente desiderio di vivere nella tua Divina Volontà. Con la tua morte dona la morte al nostro volere e vita al tuo Fiat in tutti i cuori, affinché Esso trionfante e vittorioso si stenda su tutto il genere umano e regni come in Cielo così in terra.

Preghiera all'adorabile Gesù



Questa preghiera è stata dettata da Gesù a suor Anna Ali nel convento di Zagarolo il 4 aprile 1991 alle ore 3)


Oh Gesù, umilissimo adorabile, presente nel Santo Sacramento del Tuo divino amore.
Qui, davanti al tuo Sacro trono, nascosto, mi prostro con la mia anima.
Nella mia nullità e nei miei peccati,
Ti imploro di accettare le mie povere preghiere, atti di riparazione e di adorazione per spegnere la Tua sete di anime ed ottenere il perdono completo per molte profanazioni, atti di ingratitudine ed oltraggi che Tu ricevi ogni momento da parte di innumerevoli miserabili peccatori come noi.

È stata la tua infinita pietà per l'umanità che Ti ha commosso al punto da velarti per rimanere con immenso amore sugli altari e nei tabernacoli di tutta la terra.

Oh Gesù, per la Tua anima, il Tuo corpo e la Tua divinità presenti nella Santissima Eucarestia, accetta le lacrime della mia anima affinché queste anime che ti sono immensamente preziose (citare i nomi di coloro per i quali si desidera pregare) possano vivere in eterno.

I secoli infiniti appartengono a Te.
Così affidiamo noi stessi interamente a Te.
Alle Tue amorevoli cure e al Tuo sguardo, nella vita e dopo la morte.
Amen.

 suor Anna Alì

"Si prepara un terribile flagello fiammeggiante, ciò che è malvagio perirà. Sarà una purificazione".



"Figlia Mia, non dormire e veglia con Me.
Ho bisogno della tua compagnia. Stai con Me nel "Mio Sacramento d'amore".
Lascia che Io riposi nel tuo cuore.
Di notte sono così solo in molti tabernacoli sparsi in tutto il mondo.
La Mia anima è piena di dolore perché molti Mi deridono.
Mi insultano e Mi accusano.
Si spingono fino a condannarMi senza motivo.
I peccati dell'umanità Mi addolorano sempre amaramente.
I Miei...Mi hanno dimenticato.
Mi calpestano.
Trascorri questo tempo ad implorarMi perché Io abbia pietà di coloro che Mi insultano e affinché la giustizia divina si plachi.
Sto chiamando tutti perché vengano e si pentano.
Nel Sacramento del Mio amore, sono pietoso verso l'umanità, ma verrà il momento in cui, alla fine, parlerò al mondo e lo affronterò con voce di giudice.
Questa è l'unica occasione che gli uomini hanno di ritornare.
Io vedo i peccati del mondo ed imploro agli uomini di cambiare vita prima che sia  troppo tardi".

"Se ascolteranno i Miei avvertimenti e ritorneranno a Me, la Mia pietà nei loro confronti sarà grande ed essi troveranno protezione e salvezza; se non lo faranno, si profila un terribile flagello fiammeggiante. Purificherò il mondo da molti peccati dolorosi che lo avvolgono come un alone oscuro.
Ma i buoni, coloro che sono perseguitati per causa della giustizia e le anime giuste non hanno nulla da temere, poiché Io li salverò.
Questi sono tempi peggiori di quelli del grande diluvio!
Durante quel momento il cielo sarà coperto da una densa nebbia e la terra sarà scossa da terribili terremoti che faranno aprire profondi abissi, distruggendo città e province.
Ciò che è malvagio perirà.
Sarà una purificazione".

"Prega molto per placare la collera del Mio Eterno Padre.
Fa ciò che ti comando.
È per il bene delle anime".
"Nel mio nome, ti benedico".

21 novembre 1987  suor Anna Alì

La preghiera



 Fomenti dell’animosità  

Quando ti capita una tentazione o una controversia, oppure quando sei irritato e spinto dalla collera a prenderti la rivincita o a replicare, ricordati della preghiera e del giudizio che in essa ti attende. Così, subito, in te s’acquieterà il moto disordinato.  

EVAGRIO PONTICO 

IN ADORAZIONE



-Testimonianza di Catalina RIVAS-


L'INVISIBILE CHE ACCADE MENTRE ADORIAMO GESU' SACRAMENTATO


LE OFFESE AL NOSTRO REDENTORE

Trascorsero parecchi giorni da quella Comunicazione e una mattina, tra le cinque e le sei, il Signore mi svegliò.
Mi chiese di mettermi in preghiera per quelle persone che profanano i Tabernacoli, che commettono atti sacrileghi e che rubano la sua Preziosa Presenza nelle Ostie Consacrate.
Mi misi a piangere al solo pensiero e poi mi prese il terrore.
Cominciarono a passare davanti ai miei occhi scene di gente che distruggeva i Tabernacoli, che li oltraggiavano e tiravano fuori le Ostie Consacrate con le loro mani sudice, scaraventandole in borse e sacchi, stracciandole e calpestandole…
Esseri umani, ma di quelli che emanano un odore nauseabondo, dai corpi e dalle mani coperti di peli, come di scura lana... e camminavano torvi (minacciosi), come quando un quadrupede cammina su due zampe, tutto goffo e sbilanciato…
Non sono capace di descrivere il dolore che provai in quel momento, ma fu orribile, fisicamente e spiritualmente: credetti di morire dall'angoscia.
L’impotenza e l’inutilità di chiedere perdono al Signore, per riparare in qualche modo quegli orribili peccati, mi opprimeva e sentivo che veramente il mio cuore mi usciva dal petto, il polso batteva fin nella testa, mi soffocava, mi mancava il respiro.
Sono uscita dalla camera e mi sono messa in ginocchio, chiedendo perdono al Signore per tanti terribili crimini.
Ho capito che questo poteva essere solamente opera di Satana, attraverso i suoi seguaci: gente ignorante e tonta, che si lascia ingannare dai Gruppi Satanici.
Solo il Diavolo può ispirare tali vili sacrilegi!
L’unica cosa da chiedere al Signore era:“Per favore, Gesù, ritira la tua adorabile Presenza da queste Ostie.
Ti prego, Signore, non permettere che Ti colpiscano nuovamente.
Ti supplico, con tutto l’Amore del mio cuore…”.
“So che è ben poco, però è tutto ciò che posso offrirTi: questo Amore che vuole riparare tutto ciò che quei bruti stanno facendo.
Prendi me, mettimi in quel Luogo, perché facciano a me quello che pensano di fare al tuo Corpo Sacrosanto.
Tu puoi tutto, Ti prego, esci da Lì, elevati verso il tuo Trono Glorioso, non rimanere in quelle Ostie!…”.
In quel momento, ho sentito che i miei singhiozzi non erano soli: qualcuno piangeva con me e poi non c'era soltanto il singhiozzo accorato di un uomo, ma anche di diverse persone che, piano piano, aumentavano di numero.
Ho saputo che era lo stesso Gesù che piangeva di dolore nel vedere il peccato dei suoi figli e, insieme a Lui, c'era la Vergine Santissima e tutti i Santi…
Corsi a vestirmi per uscire e mi diressi alla Cappella del Santissimo, per tenere compagnia al mio Amato.
Stava lì, nell’Ostia Consacrata: potevo il suo Volto, come impresso sull’Ostia, la Testa dolente del Divin Volto con la Corona di Spine, chiaramente disegnata sul suo adorabile Capo.
Pensai a Giuda, al dolore di Gesù e a quello del Padre, mentre suo Figlio andava ad offrirsi in Sacrificio.
Proprio in quel momento, mi giunse la Voce di Gesù:

“Non dimenticare, figlia mia, che la Carità, l’Amore dell’Agape (verso qualcuno), si afferma con le opere.
La Carità del Padre si plasma in un Dono:
“Dio ha tanto amato il Mondo da dare il suo Unico Figlio” (Gv. 3,16).
Ed Io, il Figlio, a mia volta, per manifestare il mio Amore, offro la mia Vita.
Non dimenticare questo momento, né questo Insegnamento: “Nel venire al Mondo, sono passato dalla Forma di Dio alla Forma di Uomo e poi di Servo, quando ho lavato i piedi ai miei Apostoli”.
“Sappiate che il Verbo Incarnato non si discostò mai da questo atteggiamento di servizio.
Vi ho detto:
“Sono tra voi come Colui che serve” (Lc. 22,27).
E il mio Programma di umile abbandono fu realizzato fino al versamento di Sangue.
Anche oggi, Io sono tra voi, come Colui che serve, ma in una Forma ancora più grandiosa, poiché vi offro il mio Corpo,  il mio Sangue, la mia Anima e la mia Divinità, per nutrirvi, per fortificarvi, per guarirvi.
Ho lottato tanto contro lo Spirito Giudaico del mio tempo, contro i Ministri del Tempio Israelita, ed è finita come voi  sapete.
Ed anche oggi, ci sono molti che dovrebbero vergognarsi, sapendo che i miei Nemici più crudeli comprano e rubano le Ostie Consacrate, per fare di Esse cose infernali.
In questo modo, i miei Nemici credono veramente nella mia Presenza Eucaristica, mentre i miei Amici, da sempre, negano, a parole e con i fatti, la mia Permanenza, questa  Presenza mia nell’Ostia Transustanziata (trasformata da pane in Corpo di Cristo)…
Oh, quale immensa crudeltà!
DiteMi: cosa vi ho fatto…?
DiteMi: perché vi alleate con il mio Nemico?
Voi, ciechi, che appartenete ancora alla mia Chiesa: perché non restituite ai miei Altari la dignità che è stata loro tolta?
È urgente che si facciano meno discorsi, che ci sia più fedeltà, più preghiera e meno chiacchiere inutili, più docilità e meno spirito critico, più disciplina e meno evasioni.
Figlia, prega anche per quei figli malvagi che vengono a chiederMi cose sconvenienti, per gli altri, per le Opere di Dio e  per la loro stessa Anima.
Egoisticamente, pensano a sé stessi, ai loro beni e alle proprie comodità e, alcune volte, ignorano il Bene che quelle  persone stanno portando nella loro vita…
Si, prega per loro, perché nell’ora che meno si aspettano, la Giustizia Divina si rovescerà contro di loro, operando anche  sui loro cari.
Ciò che hanno desiderato è, del resto, ciò che hanno seminato e ne raccoglieranno le conseguenze…”.

In ginocchio, davanti a Lui, lasciai che scendessero, dai miei occhi, torrenti di lacrime.
Non mi trattenni come in altre occasioni. 
C'era la necessità profonda di lavare il mio dolore e la mia colpa…
Sì, mi sentivo colpevole di far parte della Chiesa e tacere tutto questo, per non avere il coraggio di uscire per le strade, nelle Scuole, ovunque, a dire al Mondo che Gesù è Lì, in quell’Ostia Consacrata, ad aspettare ognuno di noi.
Mi sentii colpevole di permettere che i pregiudizi e la “prudenza” di non scomodare certi personaggi con la mia testimonianza, mi avessero chiuso la bocca in tante occasioni.
Provai il senso di colpa tipico del laico, perché, se il Mondo venisse realmente educato, se insegnassimo ciò che significa la Presenza di Gesù Vivo e nella Gloria dei Cieli, in ogni Ostia Consacrata, una gran parte dei laici starebbe facendo la guardia nelle Chiese e nelle Cappelle, per evitare che i Demoni malvagi profanino il Sacramento più grande dell’Amore.
Chiesi, con tutte le mie forze, a Gesù, di permettere che la Testimonianza del “piccolo libretto della Santa Messa” corresse con la sua Grazia, in tutto il Mondo, per educare i Laici, per toccare tutte quelle persone che Egli desiderava, e di farmi veramente Missionaria del suo Cuore Eucaristico, attraverso questa umile Testimonianza.
Che la sua Potenza portasse questo “libricino” in tutti i Paesi che io potevo raggiungere e a tutte le persone che Egli voleva toccare, con la sua Grazia.
In pochi mesi, questa Testimonianza percorse il Mondo e, oggi, per maggior Gloria di Colui che tutto può, è tradotto in più di dodici Lingue, senza che abbiamo mosso nemmeno un dito.
Quando ritornai più tardi nella mia camera, sdraiata sul letto, rimasi a contemplare l’Immagine sulla parete di fronte, che rappresenta Gesù, il Buon Pastore, mentre guarda, sorridendo, la piccola pecorella nera tra le sue Braccia.
E mi giunse, con dolcezza, la Voce di Gesù:

“Tu sai che le pecore vengono segnate per non essere scambiate con quelle di altri greggi!
Anche voi, come pecorelle, venite segnate dal Padre mio, che vuole offrirvi a Me!
Se poteste contemplare quale Divino Segno il Padre mio ha impresso sulle vostre fronti, non avreste dubbi ad entrare, definitivamente, attraverso la mia Porta!
Voi siete le Mie pecorelle, poiché, oltre a morire per voi, vi dimostro costantemente che vi curo, vi purifico, vi nutro e vi  proteggo.
Io blocco le azioni perturbatrici che va disseminando in voi il mio Nemico, che odia Me e che odia voi.
Fate attenzione, perché questo “Lupo” cerca sempre di ripetere le sue opere di distruzione, e sono Io che lo fermo!
Perciò, Io vi chiedo di seguirMi docilmente, senza desistere.
Venite a Me, per conoscere la dolcezza di questo vostro Pastore, che Si è fatto dissanguare, per evitarvi la morte…”.
Mi ricordai, allora, delle parole che avevo detto in quella Conferenza Mariana, e il Signore mi disse:
“Un giorno, dovrai trascriverla, per poterla inserire in un libro”.
Oggi, ho terminato di trascriverla e, per obbedienza a Gesù e ad un Sacerdote che, nei tre ultimi anni, mi aiuta con le sue lettere e che apprezzo molto, l’ho inserita all’inizio di questo libro, come Introduzione, cercando la maggior Gloria di Dio e il Bene di altre pecorelle.


Il Sacro Cuore



Origine della devozione


La svolta dell’epoca moderna

Se nel Medioevo molte devozioni ebbero questo carattere glorioso e trionfale, con l’avvento dell’epoca moderna si realizzò un cambiamento nella spiritualità. Già nel XIII secolo era apparsa una crescente attenzione rivolta all’ Umanità del Redentore, alle sue caratteristiche interiori ma anche fisiche, alla sua vulnerabilità, e quindi una crescente sensibilità per i dolorosi misteri della Passione, ma anche dell’Infanzia, dimostrata dal diffondersi di pratiche come la Via Crucis e il Presepio.
Dal XIV secolo, la spiritualità cominciò a perdere il suo stile luminoso e glorioso, per prenderne uno più umbratile e accorato. Molte devozioni si orientarono a svolgere una funzione soprattutto di riparazione ed espiazione delle colpe umane. 
Questo cambiamento era necessario per approfondire le qualità umane e gli avvenimenti terreni riguardanti il Redentore, ma fu accentuato dal cambiamento di clima spirituale che si stava rea lizzando tra il XIV e il XVI secolo. Gli ambienti sociali più elevati stavano allontanandosi dalla Fede, concentrando il loro interesse nell’orgogliosa esaltazione dell’ Uomo, autonomo da Dio e dalla Chiesa. I doni concessi da Dio alle nazioni cristiane cominciavano ad essere usati contro di Lui, per costruire una società in cui l’Uomo, diventato «adulto ed emancipato», potesse regnare al posto del suo Creatore. Nasceva così la Rivoluzione anticristiana, motore del successivo processo di secolarizzazione. 17
In questa nuova situazione, molti scrittori spirituali rilanciarono la devozione del Sacro Cuore, affidandole il compito di espiare le colpe dell’ epoca. Fra essi ricordiamo Giovanni di Landsberg (detto Lanspergio, 1489-1539), l’abate certosino che diffuse le rivelazioni fatte a santa Gertrude e le trasmise ai gesuiti; Luigi de Blois (1506-1566), abate benedettino di Liessies, che trasmise la devozione a san Francesco di Sales (1567-1622); Giovanni Olier (1608-1657), fondatore della Congregazione di San Sulpizio; e soprattutto il gesuita olandese san Pietro Canisio (1521-1597). Dobbiamo innanzitutto a lui se la Compagnia di Gesù, fin dagli inizi, fu sensibile alla devozione al Sacro Cuore, promossa dai gesuiti Louis Lallemant (+1635) e Jean-Baptiste de Saint-Jure (15881657). Un ruolo speciale ebbe san Francesco di Sales (1567-1622) che insegnò non solo la imitazione dei sentimenti intimi di Cristo, particolarmente quelli di umiltà, dolcezza e pazienza, ma anche la conformazione del cuore umano a quello divino. Per sua influenza santa Giovanna di Chantal fondò l’ordine della Visitazione, caratterizzato da questa devozione, e fu proprio ad una religiosa di quest’ordine che, come vedremo, Gesù rivelò i misteri del suo Cuore.
Infine, san Giovanni Eudes (1601-1680) divenne il «padre, dottore ed apostolo» della devozione al Sacro Cuore dei gesuiti, la sua vita spirituale si concentrò nell’ identificazione con l’Umanità del Verbo Incarnato, della quale intendeva imitare le intenzioni, i voleri e i sentimenti, sintonizzandosi con i palpiti del suo Cuore. Siccome alla devozione per Gesù univa quella per la Madonna, egli divenne apostolo dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, che, essendo uniti in un unico armonioso pal pitare, voleva che fossero imitati all’unisono dai fedeli.
Nel 1648, san Giovanni Eudes ottenne l’approvazione di un Ufficio liturgico e di una Messa, da lui scritti, dedicati al Cuore di Maria. Molto più tardi, nel 1672, ottenne anche l’approvazione di un Ufficio e di una Messa per il Sacro Cuore di Gesù, sempre scritti da lui. Dal 20 ottobre 1672 s’iniziò quindi in Francia un culto pubblico al Sacro Cuore, che coinvolse varie diocesi. Una solenne celebrazione fu quella promossa dalla principessa Francesca di Lorena, badessa delle benedettine di
San Pietro a Montmartre, alla presenza di una parte della corte del Re Luigi XIV. Montmartre, presso Parigi: lo stesso luogo sul quale, come vedremo, oltre tre secoli dopo, verrà eretta la basilica votiva del Sacro Cuore! 
Nel frattempo, la devozione si diffondeva in altre corti europee; nel 1688 la Regina di Polonia Maria Casimira la promuoveva nella sua reggia, in ringraziamento per la grande vittoria ottenuta da suo marito, il Re Giovanni Sobieski, sui turchi presso Vienna nel 1683.
In quell’epoca, apostoli e predicatori fecero sì che il culto al Sacro Cuore uscisse non solo dagli ambienti claustrali, com’era già accaduto nel XII secolo, ma anche da quelli ecclesiastici, diffondendosi fra i laici di tutte le condizioni sociali.
La Provvidenza aveva posto le premesse affinché il Sacro Cuore ricevesse un culto universale e ufficiale.

Guido Vignelli

Ave, Maria,




Ave, Maria, Madre, nella Chiesa, dei discepoli di Gesù: prega il tuo Figlio perché impariamo anche noi a comnicare agli altri la fede che portiamo in cuore.

SPIRITO SANTO



Vieni, o Sostegno dei fiacchi, e investi la nostra mente della divina tua virtù, acciocchè s'innalzi spesso al Cielo con santi pensieri, e faccia della meditazione il suo pane quotidiano. 

Coloro che credono che Dio non punirà i malvagi, non Lo conoscono affatto



Mia amatissima figlia, è giunto il momento in cui il Mio Eterno Padre cancellerà dalla faccia della terra, l‟imperfezione che fa spargere le tenebre sopra le anime degli uomini. Egli punirà il malvagio e accoglierà tra le Sue Sante Braccia coloro che difendono la Vera Parola di Dio. I Suoi angeli si lanceranno in un gran turbine, e con potenti falci taglieranno alla radice tutti i mali che devastano le anime degli uomini, affinché il mondo possa essere di nuovo puro. 

Abbiate timore dell‟Ira di Dio, poiché quando Egli sarà spinto ad una tale rabbia, gli uomini tremeranno di paura. Coloro che credono che Dio non punirà i malvagi, non Lo conoscono affatto. Le loro voci, forti e fiere, che riempiono la terra di falsità, così come coloro che si ritengono degni di godere di grande favore agli occhi di Mio Padre, ma che poi maledicono il mite fra il Mio popolo, saranno strappati dal suolo e subiranno il più grande castigo mai più riversato sull‟umanità dal tempo del grande diluvio. 

Gli angeli di Dio scenderanno e, con una falce nella mano destra, divideranno la pula dal grano. Coloro che maledicono Dio saranno messi a tacere; coloro che diffamano il Figlio dell‟Uomo saranno messi a tacere; coloro che contaminano il Suo Corpo vagheranno nella confusione, persi e disorientati, prima di essere gettati nella desolazione. 

L‟Amore di Dio non è stato ricambiato mentre la Sua Misericordia è ormai stata respinta. Le anime ingrate, i cui occhi sono saldamente fissati sul perseguimento dei propri piaceri e che per tale motivo sono determinate a compiere degli atti in diretta opposizione alla Volontà del Signore, sperimenteranno le sofferenze del castigo di Dio. Qualcosa che somiglia ad una cortina di lampi, rovescerà fuori, un potentissimo sconvolgimento sulla terra, simile ad una grande tempesta, che sarà avvertito in ogni parte del mondo. 

Coloro che conoscono la Verità non avranno alcun timore, poiché saranno i tenaci testimoni delle promesse contenute nella Sacra Scrittura, in vista della Grande Tribolazione a venire. 
Ma, coloro che hanno tagliato Dio al di fuori della loro vita, come se si trattasse di un arto del proprio corpo, non si renderanno conto delle conseguenze derivanti dal fatto di aver maledetto Dio, se non quando ormai sarà troppo tardi. 

Voi, che Mi avete tradito, soffrirete di più. Voi, che nell‟errata convinzione di rappresentare Me, avete „scagliato la prima pietra‟ contro gli altri, non avrete nessuno a cui rivolgervi ed ovunque voi cercherete di nascondervi, verrete trovati spogli, privi di qualsiasi cosa per nascondere la vostra vergogna. Vi dico questo, in quanto la pazienza del Padre Mio si è esaurita e sul campo di battaglia ora si configureranno due eserciti: quello formato da coloro che sono per Me e quello di coloro che sono contro di Me. 

Pregate per ottenere la Misericordia di Dio. Coloro i quali flagellano il Mio Corpo sappiano questo: Voi potete pensare che Io possa essere spazzato via dalla Mia Casa, ma questo sarebbe un grave errore da parte vostra. 

Allontanatevi da Me, perché voi non Mi appartenete. La stessa malvagità sarà la vostra rovina poiché, attraverso la fedeltà nei confronti del maligno, vi siete tagliati fuori dal Mio Glorioso Regno. 

Il vostro Gesù 

6 Novembre 2014


sabato 8 giugno 2019

IL PADRE NEGLI ULTIMI TEMPI



«VOGLIO ESSERE COME UN BAMBINO PICCOLINO... »


"Voglio essere come un bambino piccolino... che tira la veste al suo Papà e con il sorriso gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili..."

La piccolina del Padre



"Ciao, Padre Andrea,
oggi ho sentito il mio cuore che si rivolgeva a te e ti parlava... ma tu non sei qui e non so se sei all'ascolto o se puoi sentire questi battiti a così grande distanza. Così ti scrivo.
Qui non si fa che parlare di cataclismi, delle cose "terribili" che devono accadere. Ma a me non interessano queste cose, cioè, da un lato sono contenta di esserne a conoscenza, dall'altro mi dico: ma è giusto continuare a pensare a questo modo? Così mi tornano in mente le tue parole su Sodoma e Gomorra e mi dico: forse, se il Signore ci permette di conoscere queste "punizioni" è per farci capire che comunque Lui è sempre con noi e ce lo vuole dimostrare proprio avvisandoci Lui stesso delle prove che dovrebbero venire... è davvero GRANDE il nostro Dio!
Mi sembra anche che, sommessamente, ci inviti a pregare affinché tutto ciò non "sia necessario". Dio è Padre. E ad un Padre che ha dato Suo Figlio per salvare l'umanità (perché potenzialmente siamo già tutti salvi, vero?) non bisogna temere di chiedere. Non si può non chiedere il meglio per i propri figli.
Secondo me è meglio la conversione di tutti, la conversione dei cuori, in un istante, in un attimo, il tempo di un respiro. Non so se questo possa davvero essere la via migliore, la più giusta, non lo so. Vorrei però che lo fosse per evitare a tutti la sofferenza. Forse chiedo troppo? Ma la Madonna dice che non chiediamo mai abbastanza, o forse chiediamo le cose sbagliate, o nel modo sbagliato. Io chiedo questo al Padre e lo voglio chiedere tutti i giorni, perché temo più il Suo giudizio che i Suoi castighi e non vorrei un giorno rendermi conto che avrei potuto chiedere di più per i miei fratelli e non l'ho fatto, o che ho voluto limitare l'azione del Padre pensando che non fosse a Lui possibile agire in altro modo se non attraverso questo tipo di purificazione. Poi però qualcuno dice: Dio è Amore, Misericordia e Giustizia... e io penso: è vero, ma facciamo tanta fatica a percepire quanto siano grandi il Suo Amore e la Sua Misericordia... non potremmo aver frainteso anche la Sua idea di Giustizia?
Dio ci ha dato questo grande dono del libero arbitrio... che cerchiamo di applicare in ogni situazione e a nostro piacimento; ma ora sappiamo che l'unica vera libertà che l'uomo possiede è quella di decidere se tornare al Padre oppure no.
Così mi sono chiesta: se il Padre decidesse di ascoltare le nostre preghiere e di convertire tutti in un attimo, toglierebbe questa libertà all'uomo?
Non credo, perché se tutti i cuori potessero capire l'Amore del Padre per loro, sarebbero comunque liberi di rifiutarlo. E lo stesso avverrebbe attraverso i "castighi" perché se la sofferenza può scuotere e far riflettere, comunque non sempre porta alla conversione, altrimenti saremmo già tutti convertiti da secoli, perché la sofferenza non abbandona l'uomo, non può farlo perché la felicità è il ritorno al Padre.
Così mi domandavo, padre Andrea, e se la Giustizia di Dio non fosse armata e distruttiva come l'immaginiamo ma fosse di ben altro tipo? Per esempio, non potrebbe, la Giustizia del Padre, intervenire con potenza nel cuore di tutti gli uomini armata del sangue versato prima di tutto da Gesù e poi da tutti i martiri della storia che si sono donati a Lui gratuitamente e con fiducia senza conoscere il motivo e il valore del loro sacrificio? Non potrebbe accendere tutti gli spiriti che camminano nel buio di questi tempi e forse di tutti i tempi, con la Luce che riflettevano e riflettono tutti i Santi della storia dell'umanità, il cui numero solo il Padre conosce?
Ecco, non potrebbe, il Padre, intervenire così nella storia dell'uomo, con potenza e forza, armato di questa Giustizia, della giustizia di tutti i nostri fratelli che hanno combattuto e vinto anche per noi? A me sembra un bel disegno, ma forse il Padre ne ha in serbo uno ancora più bello che non riusciamo nemmeno ad immaginare.
Qualunque cosa sarà, andrà bene perché il Padre vede molto più in là dei Suoi figli e con un Padre così, non resta che abbandonarci a Lui e continuare ad avere fiducia. Però non posso non continuare a chiedere. Voglio essere come un bambino piccolino che tira la veste al Papà e con il sorriso Gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili; perché il bambino non vede il male o non se ne cura perché più importante è il bene, solo questo è il suo interesse.
Padre Andrea, ti voglio bene e ringrazio il Signore per averci fatto incontrare, sappi che ti sono vicina anche se non mi vedi! Se avrai anche tu desiderio di scrivermi, io sono qui, ma non aspetto mai una risposta.
Permettimi di salutarti col saluto di Maria: Sia lodato Gesù Cristo!

La Sua piccolina

Padre Andrea D'Ascanio

Preghiera per i governanti del mondo



Mio Eterno Padre, nel nome del Tuo diletto Figlio Gesù Cristo,  
Ti chiedo di proteggere i Tuoi figli dalla persecuzione che viene ordita  
da forze globali contro popoli innocenti. 
Prego per il perdono dei peccati di quelle anime che sono la causa di questo 
patimento, in modo che possano rivolgersi a Te con cuore umile e contrito. 
Ti prego di dare ai Tuoi figli torturati la forza di resistere a tanta sofferenza 
in espiazione dei peccati del mondo, per mezzo di Cristo nostro Signore. 
Amen. 

Dio Padre: Non lasciate che nessun uomo tra voi ignori la Mia Giustizia



Mia carissima figlia, amateMi e sappiate che Io amo e curo teneramente tutti i Miei figli. Sappiate comunque, che dovete temere la Mia Giustizia. Non lasciate che alcun uomo tra voi ignori la Mia Giustizia, poiché essa si scatenerà come una tempesta terrificante e spazzerà via le anime di coloro che rifiutano la Mia Misericordia. 

La Mia Collera è sconosciuta a molti, ma sappiate questo: Se un uomo che Mi conosce bestemmia contro lo Spirito Santo, Io non potrò mai perdonarlo. Nulla può, né potrà mai cambiare questo fatto, perché un tale uomo ha scelto il suo destino e non ci potrà mai essere una riconciliazione. L‟uomo che si pone davanti a Me e giustifica la soppressione della vita, sappia che Io prenderò la sua stessa vita. Se un uomo vende la sua anima a Satana, Io non posso riconquistarla, perché egli diventa un tutt‟uno con il maligno. Se un uomo che parla nel nome di Mio Figlio, Gesù Cristo, distrugge le anime di coloro che sono Miei, sarà cacciato lontano da Me per l‟eternità. Temete ora la Mia Ira, in quanto Io punirò ogni anima che, fino alla fine sfida la Mia Volontà. 

Non dovete temere la Seconda Venuta di Mio Figlio, poiché essa è un Dono. Non dovete neppure aver paura delle sofferenze che potrete sopportare prima di quel giorno, giacché saranno di breve durata. Temete solo per le anime di coloro che Io non riuscirò a salvare né esse avranno alcun desiderio di salvare sé stesse. Sono le anime di coloro che sanno che Io esisto, ma che invece hanno optato per il Mio nemico al posto di Me. 

Io interverrò in molti modi pur di salvare coloro che non Mi conoscono affatto. Metterò a nudo le anime di quelli che sfidano qualunque Legge Io abbia fatto e, per tale motivo, dovranno affrontare il dolore dell‟Inferno e del Purgatorio su questa terra. Grazie a questo, però esse si purificheranno e Mi saranno grate per avergli mostrato adesso questa Misericordia. È molto meglio che esse subiscano tutto questo ora, piuttosto che soffrire per l‟eternità in unione con il maligno. Non dovete mettere mai in dubbio le Mie Vie poiché tutto ciò che Io faccio è per il bene dei Miei figli, affinché essi possano esistere con Me in una vita di Eterna Gloria. 

Il castigo che ora Io infliggerò all‟uomo, Mi addolora. Mi si spezza il cuore, ma è necessario. 
Tutto questo dolore sarà dimenticato e la luce distruggerà le tenebre. L‟oscurità non potrà più lanciare la sua terribile maledizione sui Miei figli. Vi dico questo perché voi siete stati trascinati in una terribile oscurità a causa dell‟inganno del diavolo. Se Io non vi informassi delle conseguenze, voi non avreste nessun futuro nel Mio Paradiso. 

Quanto velocemente, è stata dimenticata ogni memoria dei Miei Comandamenti! Quanto velocemente l‟uomo perde la Grazia quando trascura di sostenere la Mia Parola! 

Il vostro amato Padre 

Dio, l‟Altissimo 

5 Novembre 2014