sabato 4 settembre 2021

Il modo misterioso in cui Gesù Cristo agisce per vincere la paura [quando arrivano le tribolazioni].

 


Il nuovo mondo è dall'altra parte della paura.

Siamo in uno dei tempi più turbolenti della storia umana.

Gli eventi a lungo profetizzati sembrano aver iniziato a materializzarsi.

E il maligno coglie l'occasione per lanciare una vasta campagna per seminare paura nella popolazione mondiale.

Con l'obiettivo di non perdere il dominio che attualmente ha sulla maggior parte dei cuori.

La paura è la risorsa del diavolo per eccellenza e la sapienza della Chiesa dispone di risorse efficaci e comprovate per combatterla.

Qui parleremo della campagna di paura che il maligno spara nel mondo e quali sono gli antidoti riusciti ed efficaci per difenderti.

Sembra che il mondo stia crollando. La malattia ha infinite varianti.

I pass sanitari si stanno diffondendo creando una sorta di dittatura di quello che potrebbe essere l'antecedente del marchio della bestia, il 666.

L'Iran si sta avvicinando ad avere armi nucleari e i talebani hanno preso di nuovo l'Afghanistan rafforzando i terroristi internazionali.

Gli errori morali stanno ora governando l'Occidente. La Chiesa si avvicina sempre di più allo scisma.

Il mondo sembra essere entrato negli eventi a lungo profetizzati, cioè la sua purificazione prima del trionfo del Cuore Immacolato di Maria, e in molti produce terrore.

C'è una grave disoccupazione e fame in alcune aree del pianeta. E tutto ciò che puoi aggiungere.

Questo non può essere altro che un massiccio attacco da parte del diavolo.

Ed è possibile perché il nostro mondo ha abbracciato uno spirito di paura, ha accettato un demone aggressivo e possessivo come paura.

L'ingrediente chiave della forza di questo demone è il peccato e l'allontanamento da Dio, che sono pervasivi oggi nel mondo come l'aria che respiriamo.

Lo stratagemma fondamentale del diavolo è quello di impiantare continuamente nella popolazione un panico estremo.

Perché una popolazione timorosa è una popolazione servile.

La paura perpetua è il requisito per l'intervento perpetuo dei servitori del diavolo nelle nostre vite.

Quindi, se cingiamo alla paura, ci stiamo condannando a una vita servile.

E questo modo di agire del demonio, rende chiara la saggezza di secoli del rito tradizionale di esorcismo della Chiesa, che affronta i casi più estremi di attacco del maligno, che è dove il suo modo di agire è meglio visto.

Lì le persone possedute sono descritte come avvolte dal diavolo in una paura da brividi.

Dice che le sue facoltà mentali sono stordite, mantenendo sconcertato colui che viene attaccato, spaventato e terrorizzato.

Il rito dipinge un quadro in cui il demone che possiede una persona lo immerge in un'atmosfera oscura.

E che il suo sforzo costante sarà, finché durerà il possesso, schiacciare la persona con la paura.

Ecco perché il rito prevede che l'esorcista implori il Signore di proteggere la persona per contrastare la tecnica dell'assalto diabolico.

Gli esorcisti pregano che Nostro Signore vegli sulla tua ragione, domini sulle tue emozioni e porti gioia al tuo cuore.

E il rito dell'esorcismo termina il suo combattimento con il diavolo che ordina al demone di andarsene.

In primo luogo invocando le immagini della dignità dell'umanità, la dignità stessa che il diavolo cerca di minare e profanare.

Allora gli viene comandato, nel nome di Gesù Cristo, che il diavolo stesso abbia paura del corpo dell'uomo che è immagine di Dio.

E poi gli viene ordinato di uscire dal corpo del possessore.

Alla fine questo accade, perché ci sono casi molto rari in cui il demone non viene sfrattato.

Quindi dobbiamo prestare attenzione all'efficacia di questa saggezza della Chiesa.

Il rituale degli esorcismi ci dà le linee guida per mantenere la pace e la speranza nelle nostre anime, inmodo da non soccombere ai sottili sforzi corrosivi del diavolo.

Il rito fornisce il modo di iniettarci un antidoto alla nostra paura, affermando che non dovremmo temere Satana se ci aggrappiamo a Cristo, perché Cristo ha vinto il diavolo.

Ecco perché, alla fine di questa battaglia, nel rito Nostro Signore è supplicato di concedere ai posseduti lo spirito di pace e la fine della paura.

Chiedi specificamente

"Entriamo in quest'uomo la bontà e la pace di Nostro Signore Gesù Cristo, dal quale siamo stati redenti, e non temiamo il male, perché il Signore è con noi".

Questa difesa si applica a qualsiasi attacco da parte del demone.

L'esorcista padre Stefano Rossetti racconta un caso molto interessante che può servirci nella vita quotidiana.

Dice che uno dei membri della sua squadra di esorcisti, una laica sensibile alle visioni soprannaturali, stava pregando nel cuore della notte.

all'improvviso fu piena di paura.

La sua coscienza fu paralizzata dalla paura in un'esperienza travolgente.

E dalla sua esperienza sapeva cosa doveva fare.

Ha offerto il timore a Dio, ancora e ancora all'Immacolata e ai Sacri Cuori, in modo che le paure fossero bruciate e perdessero potere.

Più e più volte per tutta l'ora, offrì questa paura e questo panico a Dio, e ancora e ancora furono bruciati.

Durante l'ora santa pregò instancabilmente: "Gesù, in te confido. Gesù, confido in te".

E infine, alla fine dell'ora, la pace era finita e ritornata.

Questa esperienza è particolarmente didattica quando vediamo la paura prendere il sopravvento sul mondo ed entrare in noi.

Gli spiriti maligni della paura, del panico e del terrore oggi sono ovunque, come mai prima d'ora, cercando di distruggere la nostra fiducia in Dio.

E la soluzione è chiara, affidate tutto ai Sacri e Immacolati Cuori con la preghiera "Gesù, in te confido".

Così la paura brucerà e rimarrà innocua.

Non c'è bisogno di avere paura del futuro.

Ci sono cose che accadranno inevitabilmente perché Dio vuole la purificazione del mondo.

Perché Dio ama ogni persona umana che ha creato e non vuole che si perda.

Gli eventi a venire sono una benedizione, non una maledizione.

Quindi dobbiamo prenderli e non cedere al demone della paura che ci toglie la pace.

È in momenti come questi, quando spesso c'è un prezzo da pagare, che cominciamo a prendere più sul serio la nostra fede.

Lì cominciamo a diventare più consapevoli del valore della fede e delle promesse di Nostro Signore e della Beata Vergine.

E della veridicità delle profezie secondo cui Dio non avrebbe lasciato che il suo piano d'amore con cui aveva ideato la creazione fosse distrutto.

In mezzo a ciò che sta accadendo e accadrà, dobbiamo essere guidati dalla fede.

Dobbiamo confidare nel piano d'amore di Dio per la nostra vita.

La nostra mente non dovrebbe congelarsi o il cuore cadere preda della paura, ma fidarsi e avere fede.

Quando siamo sopraffatti dalla paura e dall'incertezza, dobbiamo pensare al futuro, dove vogliamo finire.

Che non si tratta di credere in noi stessi o in qualsiasi altra forza umana.

Ma credere che Gesù fa le cose a modo suo e che alla fine ci guiderà e ci salvierà.

E naturalmente sarà un test per gli esseri umani.

Ma quando Nostro Signore ci mette alla prova, è perché sa che abbiamo bisogno di Lui; abbiamo bisogno di incontrarLo lì.

Ascoltate bene, le loro ferite sono il vostro rifugio: hanno il potere di guarire le vostre ferite.

Ma d'altra parte c'è un altro lato positivo in mezzo al dolore e al disorientamento sofferto soprattutto da chi è lontano.

È in momenti come questo che il regno di Dio avanza potentemente.

In momenti come questo è quando le persone si svegliano dalla loro compiacenza.

Cominciano a porsi domande serie sul significato e lo scopo della vita.

Si rendono conto della propria fragilità.

Si rendono conto che ci deve essere qualcosa di più e possono pensare alla vita eterna.

Pensa che c'è un semplice principio che, mentre tutto trema intorno a noi, rimarrà solo ciò che è infrangibile.

E così assumiamo personalmente la promessa che anche se tutto intorno a noi trema, se riponiamo la nostra fiducia nel Signore e Lo onoriamo con la nostra vita, non ci commuovamo mai.

Quando hai paura degli eventi è perché l'opera del diavolo sta avendo un effetto su di te e la tua fiducia in Dio si sta indebolendo.

l'unico antidoto è pregare Gesù, in te confido con tutte le tue forze, con la mia mente e con il mio cuore.

Bene, finora quello che volevamo parlare della strategia della paura che il diavolo sta usando massicciamente nel mondo in questo momento.

E qual è il modo di difendervi, che è stato provato per secoli dalla Chiesa e che è stato efficace.

Il vento d’oriente viene per privare di vita Giuda e Gerusalemme. Viene per ridurre la terra del Signore in deserto, distruzione, devastazione, miseria.

 


11In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: «Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo, ma non per vagliare, né per mondare il grano.

Prima è stata usata l’immagine del leone che esce dalla boscaglia. Il leone esce ed è sicura morte per la preda. Ora viene usata l’immagine del vento ardente.

In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo.

Il vento ardente non è per la vita, ma per la siccità, la carestia, la distruzione, la morte. Infatti esso non è per vagliare, né per mondare il grano.

Il vento d’oriente ricorda la grande carestia durata ben sette anni in Egitto, carestia governata dalla soprannaturale saggezza di Giuseppe.

Due anni dopo, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo. Ed ecco, salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse, e si misero a pascolare tra i giunchi. Ed ecco, dopo quelle, salirono dal Nilo altre sette vacche, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo. Le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò. Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco, sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. Ma, dopo quelle, ecco spuntare altre sette spighe vuote e arse dal vento d’oriente. Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Il faraone si svegliò: era stato un sogno.

Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell’Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno sapeva interpretarlo al faraone.

Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: «Io devo ricordare oggi le mie colpe. Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, sia me sia il capo dei panettieri. Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un proprio significato. C’era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno l’interpretazione del suo sogno. E come egli ci aveva interpretato, così avvenne: io fui reintegrato nella mia carica e l’altro fu impiccato».

Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo; egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone. Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e nessuno sa interpretarlo; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito». Giuseppe rispose al faraone: «Non io, ma Dio darà la risposta per la salute del faraone!».

Allora il faraone raccontò a Giuseppe: «Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo. Ed ecco, salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi. E, dopo quelle, ecco salire altre sette vacche deboli, molto brutte di forma e magre; non ne vidi mai di così brutte in tutta la terra d’Egitto. Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse. Queste entrarono nel loro ventre, ma non ci si accorgeva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai. Poi vidi nel sogno spuntare da un unico stelo sette spighe, piene e belle. Ma ecco, dopo quelle, spuntavano sette spighe secche, vuote e arse dal vento d’oriente. Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ho riferito il sogno agli indovini, ma nessuno sa darmene la spiegazione».

Allora Giuseppe disse al faraone: «Il sogno del faraone è uno solo: Dio ha indicato al faraone quello che sta per fare. Le sette vacche belle rappresentano sette anni e le sette spighe belle rappresentano sette anni: si tratta di un unico sogno. Le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, rappresentano sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d’oriente, rappresentano sette anni: verranno sette anni di carestia. È appunto quel che ho detto al faraone: Dio ha manifestato al faraone quanto sta per fare. Ecco, stanno per venire sette anni in cui ci sarà grande abbondanza in tutta la terra d’Egitto. A questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quell’abbondanza nella terra d’Egitto e la carestia consumerà la terra. Non vi sarà più alcuna traccia dell’abbondanza che vi era stata nella terra, a causa della carestia successiva, perché sarà molto dura. Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta a eseguirla.

Il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo della terra d’Egitto. Il faraone inoltre proceda a istituire commissari sul territorio, per prelevare un quinto sui prodotti della terra d’Egitto durante i sette anni di abbondanza. Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l’autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. Questi viveri serviranno di riserva al paese per i sette anni di carestia che verranno nella terra d’Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia».

La proposta piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. Il faraone disse ai ministri: «Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?». E il faraone disse a Giuseppe: «Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, non c’è nessuno intelligente e saggio come te. Tu stesso sarai il mio governatore e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te».

Il faraone disse a Giuseppe: «Ecco, io ti metto a capo di tutta la terra d’Egitto». Il faraone si tolse di mano l’anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d’oro. Lo fece salire sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: «Abrech». E così lo si stabilì su tutta la terra d’Egitto. Poi il faraone disse a Giuseppe: «Io sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutta la terra d’Egitto». E il faraone chiamò Giuseppe Safnat‑Panèach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. Giuseppe partì per visitare l’Egitto. Giuseppe aveva trent’anni quando entrò al servizio del faraone, re d’Egitto.

Quindi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutta la terra d’Egitto. Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione. Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni di abbondanza che vennero nella terra d’Egitto, e ripose i viveri nelle città: in ogni città i viveri della campagna circostante. Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.

Intanto, prima che venisse l’anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli, partoriti a lui da Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, «perché – disse – Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre». E il secondo lo chiamò Èfraim, «perché – disse – Dio mi ha reso fecondo nella terra della mia afflizione».

Finirono i sette anni di abbondanza nella terra d’Egitto e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in ogni paese, ma in tutta la terra d’Egitto c’era il pane. Poi anche tutta la terra d’Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà». La carestia imperversava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e lo vendette agli Egiziani. La carestia si aggravava in Egitto, ma da ogni paese venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra (Gen 41,1-57).

Il vento d’oriente viene per privare di vita Giuda e Gerusalemme. Viene per ridurre la terra del Signore in deserto, distruzione, devastazione, miseria.


O DIO, PAZZO D'AMORE!

 


O Dio, pazzo d'amore!

 Non ti bastò incarnarti,

 ma volesti anche morire!

  

Vedo che la tua misericordia

 ti costrinse a dare anche di più all'uomo,

 lasciandogli te stesso in cibo.

  

E così noi deboli abbiamo conforto,

 e noi ignoranti smemorati

 non perdiamo il ricordo dei tuoi benefici.

  

Ecco, tu dai il tuo cibo ogni giorno all'uomo,

 facendoti presente nell'eucaristia

 e nel corpo misterioso della tua chiesa.

  

Chi ha fatto questo ?

 La tua misericordia.


Santa Caterina da Siena

Vedrai il tuo io interiore come lo vedo io, saprai cosa mi fa male di te e questa sarà un'opportunità per te di riflettere sul tuo cattivo comportamento spirituale.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


30 luglio 2021

Rosario della sera - Messaggio unico.


Primo mistero. Nostro Signore Gesù Cristo sta parlando.

Figli miei, il mio amore per voi è così grande che come vorrei affrettare tutta questa sofferenza che dovrete subire!

Il mio Amore è continuamente riversato per voi e aspetto, anche per coloro che mi tradiscono, che mi bestemmiano, di ritornare a Me, di ritornare per questo Amore, che è un Amore Salvifico, un Amore Purificante, un Amore Santificante.

Per questo avrete ancora un momento di grande Speranza per il Cielo, quando potrete riflettere e cambiare la vostra vita. Questo sarà il momento in cui vedrai il tuo io interiore come lo vedo io, saprai cosa mi fa male di te e questa sarà un'occasione in più che ti darò per riflettere sul tuo cattivo comportamento spirituale.

Capite, Miei piccoli, che satana vuole distruggervi, ve l'ho detto tante volte, perché da quando è stato cacciato dal Cielo, ha giurato di distruggere tutta la Mia Opera della Creazione, e soprattutto il Mio Amore, che è quello che ha perso ribellandosi a Me, suo Dio.

Il mio Amore è misericordioso, attendo in ogni momento un cambiamento definitivo in voi. Certo, vi ho già detto che il tempo è finito e che i grandi avvenimenti sono già su di voi, ma la Mia Misericordia è sempre su di voi e aspetta un cambiamento di atteggiamento, e questo cambiamento di atteggiamento, dovete cercarlo e, soprattutto, verrà quando voi, mossi dalla Mia Grazia e dal Mio Amore, rifletterete e chiederete perdono per il vostro atteggiamento passato, per i dolori che Mi avete causato e per tutti i peccati che avete commesso fino a quel momento della Grande Illuminazione che Io vi permetterò di avere, come momento di Misericordia Infinita su di voi.

Comprendete, Miei piccoli, che Io voglio il vostro bene, quello che vedete nel mondo non è il Bene che Io desidero per la Mia Creazione. Questo, e peggio, avranno coloro che Mi hanno voltato le spalle, coloro che Mi tradiscono, coloro che non vogliono stare con Me. L'inferno è preparato per le anime che non vogliono vivere nel mio Amore, non lasciate che Satana vi porti via l'Amore.

Tutti voi, non importa quanto siate cattivi, avete sempre una piccola fiamma, anche minuscola, d'Amore che può salvarvi, se cominciate a coltivarla, a farla crescere, a far sì che quella piccola fiamma diventi grande, o diventi un fuoco d'Amore in voi, a tal punto che non potete fermarla e potete trasmetterla ai vostri fratelli.

Puoi ottenere tutto se ti avvicini a Me, il tuo Dio. Io posso far cambiare un'anima, totalmente, di centottanta gradi, e da anima cattiva, diventare un'anima santa, e tu l'hai visto durante tutta l'esistenza dell'uomo; come ho scelto anime che agivano nel male, ma ad un certo punto, sono state toccate da Me, hanno conosciuto il Mio Amore e l'hanno seguito; altre anime, nonostante siano state toccate, non sono tornate a Me e sono state condannate.

Chiedetemi, Miei piccoli, di infiammare il vostro cuore, certo, siete fortemente attaccati da satana ma la Mia Misericordia rimane e se gli eventi e il dolore che vi causeranno, vi porteranno al pentimento e al vostro ritorno a Me, al Mio Amore, Io vi prenderò e vi proteggerò dalle forze del maligno.

Miei piccoli, non sprecate le opportunità che vi do per tornare a Me, perché se non lo fate, il vostro dolore sarà eterno. Vi amo, miei piccoli, vi amo, tornate a Me!

Grazie, miei piccoli.

Ciò che non possono fare i chirurghi, lo saprà fare Lei.

 


Impegnate in vostro favore Maria Ausiliatrice; e persuadetevi che ciò che non possono fare i chirurghi, lo saprà fare Lei. X,163.

Don Bosco

DOGMA E DOTTRINA CATTOLICA INFALLIBILE CHE DEVE CONOSCERE

 


BATTESIMO DI SANGUE E BATTESIMO DI DESIDERIO - TRADIZIONI ERRONEE DELL'UOMO

In questo documento, ho dimostrato che la Chiesa Cattolica insegna infallibilmente che il Sacramento del Battesimo è necessario per la salvezza. Ho anche dimostrato che è solo attraverso la ricezione del Sacramento del Battesimo che si è incorporati nella Chiesa Cattolica, al di fuori della quale non c'è salvezza. Ho anche dimostrato che la Chiesa Cattolica insegna infallibilmente che le parole di Gesù Cristo in Giovanni 3:5 - Amen, amen ti dico che se uno non nasce di nuovo da acqua e da Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio - devono essere intese letteralmente: come sono scritte. Questo è l'insegnamento infallibile della Chiesa ed esclude qualsiasi possibilità di salvezza senza essere nati di nuovo da acqua e Spirito Santo. Tuttavia, nel corso della storia della Chiesa, molti hanno creduto nelle teorie chiamate battesimo di desiderio e battesimo di sangue: che il desiderio del Sacramento del Battesimo o il martirio per la fede suppliscono alla mancanza di nascere di nuovo dall'acqua e dallo Spirito Santo. Coloro che credono nel battesimo di sangue e nel battesimo di desiderio sollevano alcune obiezioni alla necessità assoluta di ricevere il sacramento del battesimo per la salvezza. Risponderò ad alcune delle principali obiezioni fatte dai sostenitori del battesimo di desiderio e del sangue; e nel processo, darò una panoramica della storia degli errori del battesimo di desiderio e del battesimo di sangue. Nel fare questo dimostrerò che né il battesimo di sangue né il battesimo di desiderio sono un insegnamento della Chiesa Cattolica.


I PADRI SONO UNANIMI FIN DALL'INIZIO

I Padri (o importanti scrittori paleocristiani cattolici) sono unanimi fin dall'inizio sul fatto che nessuno entra in paradiso o viene liberato dal peccato originale senza il battesimo in acqua. Nel 140 d.C., il primo Padre della Chiesa Hermas cita Gesù in Giovanni 3:5 e scrive: 

"Avevano bisogno di salire attraverso l'acqua per essere resi vivi, perché altrimenti non potrebbero entrare nel regno di Dio".

Questa dichiarazione è ovviamente una parafrasi di Giovanni 3:5, e quindi dimostra che fin dall'inizio dell'era apostolica era ritenuto e insegnato dai padri che nessuno entra in cielo senza essere nato di nuovo dall'acqua e dallo Spirito basandosi specificamente sulla dichiarazione di Nostro Signore Gesù Cristo in Giovanni 3:5.

Nel 155 d.C., San Giustino il Martire scrive: 

"... sono condotti da noi in un luogo dove c'è acqua; e lì rinascono nello stesso tipo di rinascita in cui noi stessi siamo rinati... nel nome di Dio... ricevono il lavaggio dell'acqua. Perché Cristo ha detto: "Se non rinascerete, non entrerete nel regno dei cieli". La ragione per fare questo l'abbiamo appresa dagli apostoli".

Notate che San Giustino Martire, come Erma, cita anche le parole di Gesù in Giovanni 3:5, e basandosi sulle parole di Cristo insegna che è dalla tradizione apostolica che nessuno può entrare in Paradiso senza essere nato di nuovo dall'acqua e dallo Spirito nel Sacramento del Battesimo.

Nel suo dialogo con Trifone l'Ebreo, datato anch'esso 155 d.C., San Giustino Martire scrive inoltre: "... affrettati a imparare in quale modo il perdono dei peccati e la speranza dell'eredità... possono essere tuoi. Non c'è altro modo che questo: riconoscere Cristo, essere lavati nel lavaggio annunciato da Isaias [il battesimo]..."

San Cirillo di Gerusalemme, 350 d.C.: 

"Egli dice: 'Se uno non nasce di nuovo' - e aggiunge le parole 'di acqua e di Spirito' - non può entrare nel Regno di Dio..... se un uomo è virtuoso nelle sue azioni, ma non riceve il sigillo per mezzo dell'acqua, entrerà nel regno dei cieli. Un detto audace, ma non mio; perché è Gesù che l'ha dichiarato".

Vediamo che San Cirillo continua la Tradizione apostolica che nessuno entra in cielo senza essere nato di nuovo dall'acqua e dallo Spirito, basandosi di nuovo su una comprensione assoluta delle parole di Nostro Signore stesso in Giovanni 3:5.

Papa San Damaso, 382 d.C.: 

"Questa, dunque, è la salvezza dei cristiani: che credendo nella Trinità, cioè nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, e battezzati in essa..."

Sant'Ambrogio, 387 d.C.: 

"... nessuno sale nel regno dei cieli se non attraverso il sacramento del Battesimo".

Sant'Ambrogio, 387 d.C.: 

"'Se uno non nasce di nuovo dall'acqua e dallo Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio'. Nessuno è escluso: non l'infante, non l'impedito da qualche necessità".

Sant'Ambrogio, De mysteriis, 390-391 d.C.:

"Avete letto, dunque, che i tre testimoni nel Battesimo sono uno solo: l'acqua, il sangue e lo spirito; e se si ritira uno di questi, il sacramento del Battesimo non è valido. Perché cos'è l'acqua senza la croce di Cristo? Un elemento comune senza alcun effetto sacramentale. Né d'altra parte c'è alcun mistero di rigenerazione senza acqua: perché "se uno non nasce di nuovo da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio". [Giovanni 3:5] Anche un catecumeno crede nella croce del Signore Gesù, con la quale è anche firmato; ma, se non è battezzato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, non può ricevere la remissione dei peccati né essere destinatario del dono della grazia spirituale."

San Giovanni Crisostomo, 392 d.C.: 

"Piangete per gli increduli; piangete per coloro che non differiscono affatto da loro, coloro che se ne vanno senza illuminazione, senza il sigillo! ... Essi sono fuori della città reale.... con i condannati. Amen, io vi dico che se uno non è nato da acqua e da Spirito, non entrerà nel regno dei cieli".

Sant'Agostino, 395 d.C: 

"... Dio non perdona i peccati se non ai battezzati".

Papa Sant'Innocenzo, 414 d.C.: 

"Ma quello che la Vostra Fraternità afferma che i Pelagiani predicano, che anche senza la grazia del Battesimo gli infanti possono essere dotati delle ricompense della vita eterna, è del tutto idiota."

Papa San Gregorio Magno, 590 circa: 

"Il perdono del peccato ci viene concesso solo dal battesimo di Cristo".

Teofilatto, patriarca di Bulgaria, 800 circa:

"Chi crede ed è battezzato sarà salvato. Non basta credere; chi crede e non è ancora battezzato, ma è solo un catecumeno, non ha ancora acquisito pienamente la salvezza."

Molti altri passaggi potrebbero essere citati dai padri, ma è un fatto che i padri della Chiesa sono unanimi fin dall'inizio dell'era apostolica sul fatto che nessuno può essere salvato senza ricevere il Sacramento del Battesimo, basandosi sulle parole di Gesù Cristo in Giovanni 3:5. L'eminente studioso patristico P. William Jurgens, che ha letteralmente letto migliaia di testi dei padri, è stato costretto ad ammettere quanto segue (anche se crede nel battesimo di desiderio) nella sua serie di tre volumi sui padri della Chiesa.

P. William Jurgens: "Se non ci fosse una tradizione costante nei Padri che il messaggio evangelico 'A meno che un uomo non nasca di nuovo dall'acqua e dallo Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio' è da prendere assolutamente, sarebbe facile dire che il Nostro Salvatore semplicemente non ha ritenuto opportuno menzionare le ovvie eccezioni di ignoranza invincibile e impossibilità fisica. Ma la tradizione di fatto c'è; ed è abbastanza probabile che si trovi così costante da costituire una rivelazione".

L'eminente studioso P. Jurgens ammette qui tre cose importanti:

1) I padri sono costanti nel loro insegnamento che Giovanni 3:5 è assoluto senza eccezioni; cioè, nessuno entra in cielo senza essere nato di nuovo dall'acqua e dallo Spirito; 

2) I padri sono così costanti su questo punto che probabilmente costituisce una rivelazione divina, senza nemmeno considerare l'insegnamento infallibile dei papi; 

3) L'insegnamento costante dei padri che tutti devono ricevere il battesimo in acqua per la salvezza alla luce di Giovanni 3:5 esclude eccezioni per i casi "invincibilmente ignoranti" o "fisicamente impossibili".

E sulla base di questa verità, dichiarata da Gesù nel Vangelo (Giovanni 3:5), tramandata dagli Apostoli e insegnata dai padri, la Chiesa Cattolica ha infallibilmente definito come dogma (come abbiamo già visto) che nessuno entra in cielo senza il Sacramento del Battesimo.

Papa Paolo III, Concilio di Trento, Canone 5 sul Sacramento del Battesimo, ex cathedra: "Se qualcuno dice che il battesimo è facoltativo, cioè non necessario alla salvezza (Giovanni 3:5): sia anatema".

"Uomini che governate il Mondo, Umanità tutta ascoltate la Voce del Re dell’Universo, venite a Me.

 

Avola, domenica 26 Novembre 2006


"Uomini che governate il Mondo, Umanità tutta ascoltate la Voce del Re dell’Universo, venite a Me.
Vi darò la Luce, l’Amore, la Pace, la Salvezza.
Vengo a insegnare agli uomini dì buona volontà, a tutti coloro che vogliono ricostruire un nuovo Mondo di Amore e dio Pace.
Per ricostruire questo Mondo, avete bisogno della Mia Forza d'Amore, che troverete nel vostro cuore.
Manifestatela pienamente in voi, questa Fiamma pura dell'Amore divino.
Fate che il 'vostro cuore lo irradi attorno a voi.
Condividetelo con i vostri fratelli, che sono così poveri d'Amore. Come Io vi ho dato il Mio Amore, diffondete questo Amore attorno a voi.
Ancora una volta vi ripeto, solo condividendo e donando senza limiti diverrete veri figli di Dio.
Dimenticate voi stessi e mettetevi al servizio degli altri. Donate voi stessi e offrite la vostra preghiera per la salvezza dell'Umanità che soffre perché è lontana da Dio.
Nelle vostre preghiere appellatevi alla Mia Misericordia infinita, al Mio Perdono e alla Mia Remissione infiniti. Pregate che i vostri fratelli ricevano la Grazia che voi stessi avete ottenuto.
Che questa Grazia, quale un Fuoco di Gioia, possa propagarsi su tutta la Terra purificata dallo Spirito.
In voi possa regnare il Mio Spirito di Vita e Verità. E' Lui che vi insegna. E' Lui che guida i vostri passi. E' Lui che guarisce. E' Lui che illumina qualsiasi oscurità.
In ciascuno di voi cresce la Fiamma, che in origine era una piccola scintilla soffocata dai muri dell'egoismo.
Fate crollare quei muri e la vostra anima potrà sprigionare tutta la sua forza. Nell'unione degli uomini e nella loro fratellanza troverete la soluzione alle difficoltà che angosciano tanto gli esseri viventi sulla terra.
Vedete come agite? Voi che avete ricchezza e cibo in abbondanza, che cosa ne fate? La sprecate egoisticamente.
Preferite buttare le eccedenze alimentari invece che offrirle ai vostri fratelli che muoiono di fame accanto a voi, voi che siete ciechi all'Amore.
Fate crollare le frontiere, quelle del cuore e quelle che vi separano dai vostri fratelli.
Solo condividendo la ricchezza con i derelitti potrete risolvere le crisi di ogni sorta che si accaniscono contro di voi.
Fintanto che ciascuno di voi e coloro che hanno la pesante missione di governare i popoli umani non ne saranno consapevoli, Io non potrò darvi la soluzione necessaria al vostro equilibrio.
Non solo dovete rendervene conto al più presto, ma dovrete soprattutto agire con efficacia e impegno per risolvere i terribili problemi del Terzo Mondo.
In questa direzione, Miei amatissimi figli, dovrete operare. Tutti sono coinvolti, perché ciascuno è parte integrante dell'Umanità.
In voi troverete non solo la forza per agire, ma anche la Luce della Salvezza che vi illuminerà su come agire sia individualmente chi collettivamente.
Andate avanti perché è così che avrete la vittoria.
Povera Terra, tu giri senza tregua, ma i piccoli umani che ti popolano non fanno caso a te, ti maltrattano, deturpano la tua flora e la tua fauna, avvelenano la tua aria pura, inquinano la purezza delle tue acque.
Eppure, tu continui a girare, compiendo la tua missione, piena d'Amore divino, perché il perdono dimora in te.
Ma tu, Uomo, se persisterai nella tua incoscienza del male, se non ti fermerai in tempo e prenderai la giusta Via, allora andrai dritto verso la tua perdizione.
L'unica possibilità di Salvezza è nella tua Unione con Me.
Rafforzala e crescerai in Saggezza e Spirito.
Rispetta le leggi che ho ordinato sulla terra come nell'infinito Mio Creato.
Non devi andare contro la Vita, o andrai contro la tua stessa vita.
Questo è un importante Monito per il tuo Futuro.
Fanne tesoro, tu uomo che credi di possedere il potere e la conoscenza su tutto il Mio Creato.
Impara anzitutto che sei solo una goccia in un Oceano infinito, che non hai nessun potere se, non quello che lo ti concedo.
Impara il rispetto per il tuo Creatore e non cadere più nella facile trappola dell'Orgoglio. E quante volte ancora dovrai cadere ancora su questa stessa pietra che ti scortica sempre più?
Apri il tuo spirito a un'altra dimensione, al di là della materia, perché il tuo spirito è della stessa natura dello Spirito Universale eterno che esiste dall'inizio di Tutto.
Uomo, quando ascolterai questo messaggio non aspettare un secondo di più e mettiti in cammino sulla Via della Vita.
Solo in questo modo ritroverai la pace e la felicità di vivere con la Natura benevola che ti circonda. Se vuoi che cambino gli eventi comincia col cambiare prima di tutto te stesso. Se sogni un mondo diverso, comincia a costruire questo Nuovo mondo nella vita di tutti i giorni, sforzandoti in ogni momento.
Questo Messaggio è rivolto a tutti gli uomini che, perduti nelle tenebre che non sanno dov'è la Via.
Questo messaggio è rivolto al vostro cuore.
Questo messaggio guida la vostra anima al compimento della volontà dell'Altissimo. Seguite la Mia Via, l'unica Via della Salvezza. Salvate la vostra anima dalla perdizione.
Salvate la terra dalla catastrofe, perché la Catastrofe che voi avete originato vi distruggerà se non l'arresterete in tempo.
Le forze della maledizione che voi generate vi inghiottiranno se non reagirete pensando ad altri e non solo a voi stessi.
Questo messaggio, ve lo trasmetto ogni giorno a ciascuno di voi, in molteplici modi. Ma sono davvero pochi quelli fra voi che hanno saputo accoglierlo.
Badate bene ai Miei moniti, perché saranno gli ultimi. Mettetevi in cammino fin d'ora. Fortificatevi nella Preghiera, la Comunione dell’uomo con Me, il Padre Creatore, il Padre Amorevole, il Padre Infinito e Universale. Che la vostra preghiera possa giungere fino a Me.
Su tutti voi, figli della Terra, invio la Mia Forza d'amore, affinché penetri nel vostro cuore e faccia ardere la vostra anima di un fuoco nuovo, insieme vincerete.
Io vi sono vicino e vi sosterrò. Il Padre Amorevolissimo a questa Terra sofferente".

La concretezza della Parola di Dio

 



Perdono e giustizia 


"Oltraggiato non rispondeva con oltraggi, 

e soffrendo non minacciava vendetta, 

ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia" (1 Pietro 2,23). 

"Il giusto godrà nel vedere la vendetta, 

laverà i piedi nel sangue degli empi. 

Gli uomini diranno: "C’è un premio per il giusto, 

c’è Dio che fa giustizia sulla terra!" (Sal. 58,11) 

"Per tanta iniquità non abbiano scampo: 

nella tua ira abbatti i popoli, o Dio" Sal. 56, 8 

"...Il Signore ama la giustizia 

e non abbandona i suoi fedeli" (Sal. 37,28). 

"Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, 

perché saranno saziati" (Mt 5,6) 

"Beati i perseguitati per causa della giustizia, 

perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,10) 

 

I giornali riportano sempre più spesso, purtroppo, dolorosi fatti di cronaca in cui certi delinquenti (che la Sacra Scrittura considera empi) uccidono degli innocenti provocando sofferenze nelle famiglie delle vittime. 

Riguardo a tali fatti si sprecano gli appelli al perdono. Anche alcuni esponenti della Chiesa hanno gridato all’immediato perdono. Ma tale atteggiamento ha gettato nello sconcerto numerosi fedeli, tant’è che la sorella di una delle vittime (uccisa da un lancio di sassi da un cavalcavia) ha scritto una lettera di maledizioni nei confronti degli assassini della congiunta ed ha dichiarato di non volere perdonare. 

Credo che sia opportuno, sempre in base alla parola di Dio, fare un po' di chiarezza al riguardo.  

Che il Signore abbia invitato al perdono lo sanno tutti e ritengo inutile riportare i correlativi brani biblici, dato che molti predicatori li richiamano spesso in ogni occasione, opportuna ed inopportuna. Ma com’è vero che il Signore ci invita al perdono (il che significa non aver rancore nei confronti di nessuno, fosse pure il peggiore carnefice), è altrettanto vero che, anche se sottaciuto o dimenticato, il Signore, Dio di infinita misericordia che applica nei confronti di quanti gliela chiedono sinceramente pentiti 43 , è anche Dio di giustizia e la fa valere nei riguardi di coloro che non si pentono; ed allora "...Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il suo prezzo..." (Sal. 49,8) - "...Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te è giusto" (Sal. 143, 2). 

Molti credenti sono indotti quindi a pensare che si debba esclusivamente perdonare senza appellarsi a Dio affinché faccia giustizia, anche mediante i tribunali umani. Storditi dalle sirene che propagano, più o meno volontariamente, un simile concetto anti biblico, manifestano una spiccata avversione nei riguardi del perdono. 

Numerosi salmi e vari passi biblici ci insegnano, in quanto Parola eterna di Dio, che un conto è l’esigenza del perdono ed un altro conto è la richiesta di giustizia (nell’interesse personale e collettivo) collegata all’applicazione delle leggi di cui uno stato di diritto deve dotarsi per regolare la pacifica convivenza dei cittadini 44 . 

Papa Giovanni Paolo II  ha chiarito bene tale concetto: "...Il perdono, lungi dall’escludere la ricerca della verità, la esige. Il male compiuto dev’essere riconosciuto e, per quanto possibile, riparato....Altro presupposto essenziale del perdono e della riconciliazione è la giustizia, che ha il suo criterio ultimo nella legge di Dio e nel suo disegno di amore e di misericordia sull’umanità....Non sussiste, pertanto, alcuna contraddizione tra perdono e giustizia. Il perdono, infatti, non elimina né diminuisce l’esigenza della riparazione, che è propria della giustizia.....". 45 

Predicare quindi il perdono senza giustizia equivale a propagandare il "perdonismo", efficace mezzo per allontanare da Dio, Signore di misericordia e di giustizia, molti credenti. Questi, rosi dal tarlo del rancore e dall’esigenza di giustizia, maledicono e spesso si rivolgono a maghi e fattucchieri per appagare in maniera peccaminosa la santa esigenza di giustizia, col risultato quindi di creare le condizioni ottimali per finire all’inferno insieme agli empi che non si sono pentiti dei loro misfatti! 

Arrigo Muscio

QUADERNO DELL'AMORE

 


APRILE 1968 -  

PADRE PIO MI HA DETTO: 

« LE PAROLE DEL " QUADERNO” SONO SCRITTE... IN CIELO » 

 

Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Aveva posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla Terra. 

Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: «Va', prendi il libro aperto dalla mano dell’angelo che sta ritto sul mare e sulla Terra». 

Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: 

«Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele». Presi quel piccolo libro dalla mano dell’angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l’ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l’amarezza. 

Allora mi fu detto: «Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re». 

(Apocalisse cap. 10) 

 

È solo l’uomo che giudica l’uomo. 

L’amore è perdono per tutti e per tutte le colpe dell’uomo. 


Luigi Gasparri

Preghiera Contro il Maleficio

 


[Dal Rituale Greco]  

Signore Dio nostro, o Sovrano dei secoli, onnipotente e onnipossente, tu che hai fatto tutto e che tutto trasformi con la tua sola volontà; tu che a Babilonia hai trasformato in rugiada la fiamma della fornace sette volte più ardente e che hai protetto e salvato i tuoi santi tre fanciulli; tu che sei dottore e medico delle nostre anime; tu che sei la salvezza di coloro che a te si rivolgono. Ti chiediamo e ti invochiamo: Vanifica, scaccia e metti in fuga ogni potenza diabolica, ogni presenza e macchinazione satanica, ogni influenza maligna e ogni maleficio o malocchio di persone malefiche e malvagie operati sul tuo servo....(nome). Fà che in cambio dell'invidia e del maleficio ne consegua abbondanza di beni, forza, successo e carità; tu, Signore che ami gli uomini, stendi le tue mani possenti e le tue braccia altissime e potenti e vieni a soccorrere e visita questa immagine tua, mandando su di essa l'angelo della pace, forte e protettore dell'anima e del corpo, che terrà lontano e scaccerà qualunque forza malvagia, ogni veneficio e malia di persone corruttrici e invidiose; così che sotto di te il tuo supplice protetto con gratitudine ti canti: "Il Signore è il mio soccorritore e non avrò timore di ciò che potrà farmi l'uomo". "Non avrò timore del male perchè tu sei con me, tu sei il mio Dio, la mia forza, il mio Signore potente, Signore della pace, padre dei secoli futuri". Sì, Signore Dio nostro, abbi compassione della tua immagine e salva il tuo servo....(nome) da ogni danno o minaccia proveniente da maleficio, e proteggilo ponendolo al di sopra di ogni male; per l'intercessione della più che benedetta, gloriosa Signora, la Madre di Dio e sempre vergine Maria, dei risplendenti arcangeli e di tutti i tuoi santi. Amen. 


Ditelo ai vostri sacerdoti perché essi non lo sanno (più)!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Eccoti qui. Comunica oggi, ai figli della terra, per favore, quanto segue:

La vostra luce deve brillare e unirsi a Gesù così manterrete vivo il Suo Amore per gli uomini e lo conserverete sulla vostra terra, non importa cosa il diavolo intraprenda.

Figli Miei. Grandi sono le profanazioni e Ci causano grandissima sofferenza. I vostri Santi soffrono. PregateLI e pregate per contrastare tutte queste profanazioni perché con le loro azioni senza scrupoli esse sconsacrano il vostro mondo e introducono il satanismo là dove prima era di casa l’amore di Mio Figlio.

Figli Miei. Non lasciate che le vostre sante chiese siano distrutte, non permettete che vi siano prese o alienate perchè usate per scopi mondani, pagani e\o satanici. Conservate i vostri sacri rituali della messa e ricevete Mio Figlio nella Sacra Eucaristia! Soltanto un sacerdote consacrato a Mio Figlio può distribuire il Suo Corpo, la Sacra Ostia a voi credenti, NESSUN ALTRO PUÒ TOCCARLA CON LE MANI, ANCHE VOI NON POTETE figli Miei! Ditelo ai vostri sacerdoti, perché loro non lo sanno (più).

Figli Miei. Non sconsacrate ciò che è sacro e non permettete che vi siano prese le vostre statue sacre e\o che esse siano scambiate! State attenti perché il maligno “mette” nel vostro mondo sempre più simboli di Satana e culti pagani e a causa di questo le vostre chiese soffriranno o soffrono già ora.

Figli Miei. Siate sempre fedeli a Gesù e del tutto devoti a LUI. Non mettete in discussione credete invece! Io, la vostra Santa Madre Celeste vi prego di farlo. Amen. Così sia.

La vostra amorevole Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza.

Amen.

7 dicembre 2014

L'angelo custode e note di cammino spirituale

 


MEDITAZIONI sui tratti del Volto del Padre

Il Signore ci ha dato un angelo custode che ha l'incarico di custodirci nel nostro cammino terreno. Gli angeli in Cielo sono servitori di Dio e ognuno ha un incarico ben specifico. Così, gli angeli custodi, pur essendo tutti simili, sono tutti meravigliosamente diversi, come le anime alle quali prestano assistenza. L'angelo è un Fratello che vive insieme a noi e non ci abbandona mai. In un certo senso possiamo dire che è un fratello, con il quale cresciamo insieme. Infatti, l'angelo è creatura spirituale e, possiede già un grado di purezza nella gerarchia angelica, ma, gioisce delle nostre buone azioni e si rattrista per le nostre cattive azioni. Così, si può dire che lui aumenta la sua beatitudine se noi operiamo nella carità. Non parlo di gloria, ma di beatitudine e di Luce. L'angelo del bimbo appena nato, è diverso da quando consegnerà l'anima al giudizio divino, al termine della vita terrena. Potrà avere acquistato luce, e forse non ne avrà persa perché l'angelo per natura sua opera sempre nella carità, anche se le parole dell'apostolo Paolo possono suscitare questo dubbio. ("Non sapete che giudicheremo gli angeli?" - 1 Corinzi 6,3)

Gli angeli custodi sono molto differenti. I più luminosi e potenti sono riservati a coloro che hanno missioni speciali, nella Chiesa, quindi per primi i Sacerdoti e i religiosi. Anche i laici però se accettano pienamente la Volontà di Dio sono protetti da angeli molto potenti perché li aiutino a portare a termine la loro missione. Ordinariamente il Signore dà molto più del necessario in grazie spirituali, per cui dobbiamo dedurre che se procediamo lentamente nel nostro cammino verso Dio è principalmente dovuto alla nostra scarsa fede. È la fede infatti che ci porta ogni bene e che ci permette di superare tutti gli ostacoli. L'ostacolo principale è sempre quello della paura e viene regolarmente fomentata dall'accusatore. La mente umana tende a considerare le cose in modo statico, invece tutta l'economia divina è dinamica: altrimenti non si potrebbe parlare di Vita Eterna.

La Scrittura giustamente dice che Dio opera incessantemente. (Ma Gesù dichiarò: "Mio Padre opera senza interruzione e così faccio anch'io." Giov.5,17).

Tutto il cammino spirituale è volto alla definitiva unione trasformante con la Trinità, in Cristo Gesù.

Il Signore opera nell'anima in modo a noi sconosciuto, ma a volte ci è dato di intuire piccole luci e questo ci fa esultare nel nostro Dio e cantare le sue Misericordie.

Quando l'uomo si decide definitivamente per Dio, rinunciando per sempre a Satana e quindi al peccato, il Signore comincia a operare con potenza nella sua anima.

Il seme del Santo Battesimo comincia a germogliare e a crescere. L'anima è stata attirata dal Padre Celeste, come dice Gesù: "Tutti quelli che il Padre mi dà si avvicineranno a me; e chi si avvicina a me con fede io non lo respingerò." (Giov. 6,37), e ancora: "Nessuno può avvicinarsi a me con fede se non lo attira il Padre che mi ha mandato. E io lo risusciterò l'ultimo giorno." (Giov.6,44 ). L'anima per ascoltare il richiamo del Padre ha già passato molte tribolazioni e sofferenze, che sono oltremodo benedette perché le recano ora la grazia di questa prima conversione. L'anima infatti, con l'aiuto della Vergine, si avvicina a Gesù e nasce in lei il desiderio di conoscerLo, amarLo e servirLo. Gesù, da parte Sua, serve l'anima con molte attenzioni d'amore e la fa riposare nella sua Pace.

L'anima può avere la conoscenza intima che, con le gradualità necessarie il buon Dio la unisce più strettamente al suo angelo custode, perché abbia maggior condivisione con la sua luce, che riceve nella misura del suo grado di fede. L'anima cerca di crescere nella fede, riconoscendo in essa il bene più prezioso che le è stato donato, anche se lo Spirito Santo le ha elargito altri Doni. L'anima spesso può intuire che il Signore voglia condurla verso l'innocenza tipica dei bambini, cioè le lava la veste battesimale che ha sporcato con i molti peccati commessi.

C'è uno stato spirituale in cui l'uomo si potrebbe chiamare angelo terrestre, perché è molto unito al suo angelo custode e ne assume parte delle peculiari caratteristiche spirituali. L'anima quindi riceve delle grazie che le danno un anticipo di beatitudine: avverte un naturale distacco dalle cose dei mondo e un dolce desiderio di Dio. Si sente guidata e opera con naturalezza perché le opere buone le vengono spontanee e le buone parole sgorgano naturalmente dal suo cuore. Sente viva la grazia in lei e riconosce che il Signore ha preso dimora presso di lei e Gli rende la gloria dovuta. A volte però, perché non insuperbisca, il Signore le nasconde la luce e l'anima soffre e si umilia perché riconosce la sua debolezza e la Misericordia che Dio le concede. È questo un tempo in cui il Signore adopera molte tenerezze all'anima per farla innamorare.

San Giovanni della Croce (Cantico. Spirituale 20-21,10) cita: "Nella trasformazione di amore succede all'anima quanto accade agli Angeli, i quali stimano perfettamente le cose dolorose senza sentirne il dolore, esercitano le opere di misericordia e di compassione senza provare compassione."

L'anima ha già salito un gradino verso Dio. Era stata creata "poco meno degli angeli" (salmo 8,6) ed ora si trova ad essere spiritualmente simile agli angeli. È l'anima che ha ricevuto la salvezza e l'eredità del Crocifisso: il paradiso. È un'anima che vive stabilmente nella grazia ed è ammaestrata dal Signore. In questo stato è soggetta alle tentazioni, ma il demonio non può più vincerla. Gesù la difende come Sua proprietà perché l'anima si è donata totalmente a Lui. Ci sono anche le prove, con le quali il Signore la fa crescere come a Lui piace. Ogni cammino è unico, ma tutti sono simili.

L'anima comprende le parole dell'Apostolo Paolo: "Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo" (Ebrei 13,2) e comprende anche le Parole di Gesù quando invita all'accoglienza dicendo: "Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato." (Matteo 10,40).

L'anima vive tranquilla e serena come un bimbo in braccio a sua madre. (salmo 131)

L'anima sa che potrebbe fermarsi qui, ma il suo desiderio di Amore (poiché è già infiammata di amore divino) le "impone" di fare il passo successivo: rinunciare alla beatitudine già acquisita per rendersi simile al Figlio di Dio.

Più che altro ella desidera essere assimilata dal Cristo, per poter con Lui contribuire alla gloria di Dio Padre. La sete di Dio che prima era dolce ora diventa tanto forte da essere dolorosa. Così, se fino ad ora, aveva operato con misericordia pur non provando compassione, ora desidera ardentemente sentire quella compassione che guadagna anime al cielo. Le sembra di aver vissuto fino ad ora una fase di preparazione perché solo ora comincia ad avvertire con frequenza la fatica, il dolore e le tribolazioni annunciate dal Signore a coloro che vogliono seguirLo. Tuttavia sceglie liberamente di percorrere con il suo Signore la via della croce perché urge la necessità di ricambiarGli l'amore ricevuto. L'anima cerca in ogni modo di rinnegare sé stessa per poter seguire il Suo Signore e sempre cerca la Volontà di Dio.

È scritto: "Io ho detto: «Voi siete dèi, siete tutti figli dell'Altissimo». (Salmo 81,6), ed è la stessa Parola che Gesù ricorda nel Vangelo secondo San Giovanni in 10,34.

In queste parole l'anima riconosce la chiamata universale alla santità poiché tutti siamo Figli di Dio, chiamati ad essere perfetti. L'anima comprende che deve partecipare della stessa Vita dell'Amato sulla terra perché solo in Lui è riconosciuta figlia del Padre Celeste e quindi potrà partecipare della Sua stessa gloria in Cielo.

Il passaggio a quella che potremmo definire una "seconda conversione" non è senza dolore, anzi, l'anima si sente portare via uno alla volta i beni spirituali che credeva di possedere. Tutto quello che prima faceva con estrema dolcezza ora le costa fatica e tutto le sembra contrario. Se riconosceva nel periodo precedente "il giorno" ora si sente più che mai in una "notte" in cui si sente smarrita, non sa dove va e corre continuamente il rischio di inciampare. Si sente sola. Ci sono momenti in cui anche il Signore si nasconde e a lei sembra di essere ripudiata.

Nella fede sa che ciò non è possibile, pur tuttavia sente nel suo intimo l'abbandono di Dio e si sente morire di dolore. Sente che nessuno può capirla, solo Gesù, ma anche Lui sembra che l'abbia vomitata dalla sua bocca. (Ap. 3;16)

Il Signore conduce l'anima verso il suo centro e lei comprende l'infinita Santità di Dio e guardando sé stessa inorridisce perché scopre che possiede le radici di tutti i peccati. Allora le sembra di essere un sepolcro imbiancato, come dice Gesù agli scribi e ai farisei: ..."rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. (Matteo 23,27).

Ora l'anima si sente degna solo dell'inferno, tuttavia ha gustato quanto è Buono il Signore, e ricorda le meraviglie che ha compiuto per lei, in lei e attraverso lei. Oltre la fede sente viva speranza che il Signore la porterà, per vie sconosciute, all'agognata meta e si abbandona totalmente alla Sua Volontà, per essere come creta nelle mani del Vasaio. (Siracide 33,13)

Concludendo, l'anima ha notato di essere stata condotta in queste due fasi:

una prima conversione, in cui Dio le ha donato Perdono, Salvezza e divino Riposo. Si è sentita spiritualmente simile agli angeli. Questa fase è durata diversi anni. Le è sembrato come un fidanzamento con lo Sposo Celeste.

una seconda conversione in cui è chiamata ad essere sposa del Salvatore con viva partecipazione della Sua stessa Vita e quindi alla stessa Missione. In questa fase dovrà accogliere il dolore come fonte dalla quale sgorga l'Amore. Sarà infatti resa partecipe dell'Amore di Gesù per il Padre e per i fratelli. Questa trasformazione la immetterà nella Trinità come figlia nel Figlio. Con l'abbandono alla Volontà Divina, l'anima raggiungerà la perfezione richiesta dal Padre Celeste, in Cristo Signore. (10.03.2007)