domenica 3 maggio 2020

AVVERTIMENTO



Preparate la vostra famiglia a testimoniare la Mia Croce nel Cielo.

Mia amatissima figlia, devo condividere con te i sentimenti che sto provando in questo momento. Il primo è di felicità, perché sto per portare così tanta misericordia ai Miei figli durante l‟illuminazione della coscienza che è vicina. E poi ci sono le Mie lacrime di grande tristezza per chi è ignaro di questo evento, e per chi è impreparato. I Miei figli avranno bisogno di riferire a molti dei loro amici e parenti di questo grande evento, al fine di salvare le loro anime. Non importa se sorrideranno e derideranno le vostre richieste, in seguito vi ringrazieranno. Dite loro la verità. Chiedete loro di aprire le loro menti. Essi devono essere resi consapevoli di ciò che testimonieranno, perché quando vedranno la Mia Croce nel cielo dovranno essere preparati. Questo è tutto ciò che hanno bisogno di capire. Poi essi dovranno accettare il disagio che proveranno quando le loro vite passate saranno proiettate davanti ai loro occhi. Dite loro di rivedere la propria vita e ricordate loro il male che essi possono aver inflitto ai loro fratelli e sorelle. 

Diffondete la Mia Parola dopo l‟Avvertimento. 

Figli Miei, non appena avrà luogo l‟Avvertimento ed avverrà la conversione, muovetevi rapidamente per diffondere la Mia Parola Santissima. Ciò è urgente, perché questo sarà un periodo cruciale. È così, attraverso il lavoro dei Miei cari seguaci in tutto il mondo, che i Miei figli rimarranno sulla retta via. Sarà il momento in cui la preghiera e la conversione potranno diluire l‟impatto del caos che si realizzerà attraverso il regno dell‟Anticristo e del Falso Profeta. 

Accettate ora la verità per quello che è. Non temete la verità. Abbracciatela. Perché quando lo farete vi sarete liberati, e la vostra fiducia in Me vi permetterà di difendere correttamente la Mia parola. La paura vi tratterrà, Miei preziosi figli. Il coraggio vi farà vincere anime. La vostra battaglia in Mio nome alleggerirà la Mia sofferenza, e porterà vita eterna a tante altre anime che hanno un disperato bisogno del vostro aiuto. 

Il Mio amore per voi, figlioli, è onnicomprensivo e non cede mai nella sua intensità. La Mia croce è pesante, ma quando la accogliete con amore nei vostri cuori, il vostro carico sarà leggero. Si cari Miei seguaci, servitori sacri e laici, siete il Mio futuro esercito per aiutare a sconfiggere Satana. Pregate ora per la forza di affrontare le sfide della vostra fede. Guidate con l‟esempio, ed il dono che sto conferendo a ciascuno di voi, che impegna la sua fedeltà a Me, creerà conversione istantanea quando voi proferirete la Mia Parola Santissima. Ricordate che Io sono con voi tutto il tempo, ora. Molti di voi che sono stati vicini a Me per un po‟ di tempo ora sperimenteranno un senso più forte dello Spirito Santo, ed una potenza di discernimento che vi stupirà. Accettate questo come uno dei più grandi doni dati all‟uomo oggi. Non ho più concesso un così gran numero di tali grazie da quando ai Miei apostoli furono dati i doni preziosi per mezzo dello Spirito Santo. 

Voi, Miei seguaci, compresi i Miei servitori sacri, siete la Mia vera Chi esa. Io, con l‟aiuto di Dio, il Padre Eterno, vi condurrò in modo che possiate marciare, con tutti i Miei figli, verso il Nuovo Paradiso che vi aspetta. 

Il vostro amato Salvatore Gesù Cristo. 

8 Giugno 2011

Il Mistero dell’Iniquità



Solo Lei può aiutarvi!


Il satanismo di Karl Marx: la Guerra contro Dio e la religione Cattolica

Gli scritti di Marx rivelano il vero scopo del Comunismo: lo sterminio  della religione e l’abolizione di tutte le libertà, sotto il dominio di un’unica  dittatura mondiale. Negli scritti di Marx non sono il Capitalismo o la  borghesia ad essere il nemico principale, ma Dio. Nell’Invocazione di  un disperato, Marx scrive: “Desidero vendicarmi contro quell’Uno che  regna lassù”, e “Un Dio mi ha strappato il mio tutto, travolto sotto la  maledizione e la pesante pietra del destino… ormai non mi rimane più  che la vendetta…”50 Nel poema “La preghiera”, Marx afferma: “Sorgono i vapori infernali e mi riempiono il cervello, sin che impazzisco e mi si  cambia il cuore. Vedi tu questa spada? Il Principe delle Tenebre me l’ha  venduta...”
Nell’Invocazione, le parole di Lucifero diventano le parole di Marx.  In Isaia 14,13 Lucifero si vantava così: “salirò in cielo, sulle stelle di Dio  innalzerò il trono.” Nel poema di Marx si legge: “Su in alto costruirò il  mio trono, fredda e tremenda sarà la sua vetta. Terrore superstizioso ne  sarà il suo baluardo, Suo ministro, l’angoscia più nera.” Dio rispose a  Lucifero: “Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero? ... Sei stato precipitato  negli inferi, nelle profondità dell’abisso.”51
Nel sua poema “Oulanem”, Marx scrive: “Rovinato, rovinato. Il  mio tempo è trascorso... Presto stringerò al mio petto l’eternità, presto  ululerò colossali anatemi sull’umanità.” Nello stesso poema Marx  continua: “Ah! L’eternità! È il nostro perpetuo dolore, un’indescrivibile,  incommensurabile Morte...non siamo che orologi, ciecamente meccanici... senza uno scopo se non quello di accadere per poter essere  rovinati, così che vi possa essere qualcosa da rovinare.” 

Nel suo poema “La vergine pallida”, Marx scrive:

Così ho perduto il Cielo,
Lo so ben io,
La mia anima, un tempo fedele a Dio,
è destinata all’Inferno.

In questi poemi Marx afferma il vero scopo della propria vita:  “Presto ululerò colossali anatemi sull’umanità. Se v’è qualcosa che  possa distruggere, vi piomberò dentro, anche se porterò il mondo nella  rovina, il mondo che sorge tra me e l’abisso lo farò a pezzi, con le mie  durevoli maledizioni. Stringerò tra le mie braccia la sua dura realtà:  abbracciandomi, il mondo perirà in silenzio e sprofonderà nell’estremo  nulla...”52
“È fondamentale”, afferma Richard Wurmbrand, “ribadire con  forza il fatto che Marx e i suoi compagni non erano atei (anche se  pubblicamente facevano finta d’esserlo)… loro odiavano un Dio in cui  credevano… l’obiettivo finale del Comunismo, nel conquistare nuove  nazioni, non è quello di creare un altro sistema economico, bensì di  deridere il Signore e venerare Satana.”
La filosofia Marxista è una vero e propria inversione deliberata della  verità, una cosa tipica dei Satanisti e che affascinava moltissimo Marx.  Ecco quindi che l’inversione della parola Emanuele è Oul-an-em, che  è anche il titolo di uno dei poemetti satanici di Marx. “Le inversioni  influenzavano così tanto il suo modo di pensare,” spiega Wurmbrand,  “che Marx le usava praticamente dappertutto.” Ad esempio, egli rispose  al libro di Pierre-Joseph Proudhon La Filosofia della Miseria, con un altro  libro intitolato La Miseria della Filosofia. Marx scrisse inoltre: “Dobbiamo  usare anziché l’arma della critica, la critica delle armi.”53 Di conseguenza,  malgrado Marx, nella stessa opera, affermi che “L’uomo è per l’uomo  l’essere supremo” e che “l’abolizione della religione, come illusoria  felicità dell’uomo, è un requisito della sua reale felicità,” in realtà il suo  scopo principale era l’eterna rovina e la distruzione del mondo intero. Secondo la dottrina Marxista del Comunismo, lo scopo finale  della rivoluzione Socialista è quello di emancipare l’uomo abolendo la  religione, o come dice Marx: “La critica del cielo si trasforma così nella  critica della terra… la critica della teologia nella critica della politica”,  quindi “la lotta contro la religione è dunque mediatamente la lotta  contro quel mondo, del quale la religione è l’aroma spirituale.”54 
Visto che secondo la dottrina di Marx Dio non è altro che un’illusione,  questo vuol dire che l’uomo è il proprio essere supremo, e la civiltà  Cristiana deve essere rovesciata e distrutta, in modo da abolire ed  eliminare la religione dalla faccia della terra. In breve, il programma  del Comunismo, come vedremo, è identico all’empio programma della  Massoneria: distruggere i troni e gli altari insieme a tutte le istituzioni  delle nazioni Cristiane, in modo da sradicare la vera religione ed il culto  dell’unico vero Dio dalla faccia della terra. Il movimento Comunista  ci viene spacciato come lotta di classe del Proletariato, ma essa è  stata ideata per indurre le classi povere e lavoratrici a collaborare  involontariamente alla loro stessa schiavitù, secondo il famoso detto di  Sun Tzu: “La suprema arte della guerra consiste nel piegare la resistenza  del nemico senza combattere.” 
Il Comunismo, pertanto, è essenzialmente una vera e propria guerra  condotta contro la religione, non è una mera ideologia o un sistema  politico, è una guerra scatenata dagli Inferi contro il Signore. In una  sua lettera a Robert Owen, Marx affermò che il Comunismo ha inizio  con l’ateismo, che ne costituisce il principio primo, e fu proprio su  questo principio ateo che il Partito Comunista Russo creò l’Unione delle  Repubbliche Socialiste Sovietiche. La Russia, che era uno stato cristiano,  venne dissacrata nel momento in cui i Comunisti crearono l’Unione  Sovietica, rimpiazzando in quel modo un governo Cristiano di una  nazione Cristiana, con un regime ateo militante, fondato sul principio  di Lenin secondo cui “qualsiasi riferimento ad un Signore Dio è un  abominio indicibile… il più pericoloso tra gli abomini, la più tremenda  tra le pestilenze.”55

di Padre Paul Kramer

Le spose di Gesù



Preghiera di unione

La preghiera di contemplazione infusa, la preghiera di quiete e la preghiera di unione sono tre tappe che si susseguono nello stesso tipo di orazione contemplativa che si fa sempre più profonda. Più si avanza e più l’unione con Dio aumenta di frequenza, durata e intensità. Per questo è molto importante dedicare dei tempi extra, oltre a quelli della preghiera comunitaria, per poter giungere più facilmente e senza sguardi indiscreti all’unione completa in fondo all’anima. A volte si ricevono grazie mistiche quali impeti, piaghe d’amore, ferite d’amore, tocchi divini...
Ciò che caratterizza maggiormente questa preghiera è l’unione della nostra volontà alla volontà di Dio, è un abbandonarsi ed un confidare totalmente nell’Amato (cf 5 M 3, 3). L’anima è ben determinata a fare in tutto la volontà dello Sposo (5 M 4, 4). E sente una gioia, una pace ed una felicità che stanno al di sopra di tutte le gioie, i piaceri e le soddisfazioni della terra (5 M 1, 6).
Quando arriviamo a questo stato di unione con Dio, san Giovanni della Croce ci raccomanda di non distrarci perché è più prezioso al cospetto del Signore e dell’anima e di maggior profitto per la Chiesa un briciolo di puro amore che tutte le opere insieme, quantunque sembri che l’anima non faccia niente... Si farebbe un grave danno all’anima e alla Chiesa se, anche per breve tempo, si spingesse ad occuparsi in cose esteriori ed attive, sia pure di grande importanza... Quelli dunque che sono molto attivi e che pensano di poter tenere in pugno il mondo con le loro prediche e con le loro opere esteriori, ricordino che sarebbero di maggior profitto per la Chiesa e molto più accetti a Dio... se spendessero almeno la metà del tempo nello starsene con Lui in orazione... con minor fatica otterrebbero più con un’opera che con mille per il merito della loro preghiera... altrimenti tutto si ridurrà a dare vanamente colpi di martello e a fare poco più che niente, talvolta anzi niente e anche danno (C 29, 2-3).
In questo grado di unione l’anima impiega tutte le sue energie al servizio dello Sposo, compiendo anche opere esternamente appartenenti al servizio dell’Amato (C 36, 4). E non le importa di soffrire quanto sia necessario per amore del suo Sposo poiché adesso la sofferenza per lei è gustosissima e utilissima (C 36, 12).
Da parte sua Gesù non si lascia vincere in generosità e fa innamorare sempre di più l’anima promettendole che sarà il suo Sposo e la chiama con parole d’amore. Santa Teresa dice che questo stato è come quello di due innamorati che si incontrano spesso per conoscersi meglio in vista del matrimonio. E l’anima è così innamorata che da parte sua fa tutto ciò che può perché non venga meno questo Fidanzamento divino. (5 M 4, 4).

Padre Angel Peña

O Maria, aiuto dei cristiani



O Maria, Vergine potente, tu, grande e splendida difesa della Chiesa! Tu, aiuto mirabile dei cristiani, tu, «terribile come un esercito schierato a battaglia». Tu, da sola, hai vinto tutte le eresie del mondo. Nelle angosce, nelle lotte, nelle necessità difendici dal nemico e nell' ora della morte accoglici in Paradiso. Amen.

Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà"


7 gennaio 2020 – Il mio Cuore Patriarcale è il vostro rifugio e vostro potere contro ogni male



"Dovete rendervi conto che ogni momento presente porta con sé la Mia Grazia Speciale - grazia per condurvi alla vostra salvezza e più in profondità nella santità personale. Il nemico conosce ciò molto bene."


Ancora una volta, io (Maureen) vedo una Grande Fiamma che ho compreso essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Dovete rendervi conto che ogni momento presente porta con sé la Mia Grazia Speciale – grazia per condurvi alla vostra salvezza e più in profondità nella santità personale. Il nemico conosce ciò molto bene. Manda i suoi servi nel mondo ad opporre ogni grazia e per impadronirsi di ogni momento presente. Pertanto, state in guardia contro l’impazienza, la paura, la mancanza di fiducia – tutto ciò che distrugge la vostra pace. Il mio Cuore Patriarcale è il vostro rifugio e vostro potere contro ogni male”.
Leggi Efesini 6:10-17
Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.
Holy Love

LA VITA DI SAN BENEDETTO



tratto dal Libro II° dei "Dialoghi" di San Gregorio Magno


Il pensiero superbo del piccolo monaco

Un giorno il venerabile Padre, già sull'ora del vespro, prendeva un po' di cibo e  un suo monaco, figlio di un avvocato, gli reggeva la lucerna davanti alla tavola.  Mentre l'uomo di Dio mangiava e quello se ne stava lì in piedi a servirlo facendogli  lume, chiuso nella taciturnità, cominciò a ruminare nell'animo pensieri di superbia,  dicendo in cuor suo: "E chi è costui che io lo debba assistere mentre mangia,  reggergli la lucerna e prestargli servizio? Sono proprio uno che deve fare il  servo?".

Voltandosi all'improvviso verso di lui, il servo di Dio lo prese vivamente a  rimproverare: "Fatti un segno di croce sul cuore, fratello! Che vai rimuginando  nella mente? fatti un segno di croce!". Chiamati subito altri monaci, ordinò che gli  togliessero dalle mani la lucerna, dicendo poi a lui di desistere pure da quel  servizio e di sedersi tranquillamente al suo posto.

In seguito, interrogato dai fratelli che cosa avesse avuto nel cuore, il monaco  raccontò umilmente tutto quello che, in silenzio, aveva formulato contro il servo di  Dio.

Apparve allora ancor più manifesto che nulla si poteva nascondere al  venerabile Benedetto, perché alle sue orecchie giungeva persino il suono delle  parole anche soltanto pensate.

IL SEGRETO DELLA CROCE



LA PIÙ SUBLIME ED ESPRESSIVA CANZONE

Presso la tua croce, quanto comprendo! Parola infinita in silenzio...! Parola eterna, perché taci...? Non taci; parli morendo in silenzio! (19-1-76) 

Quale canzone d’amore e di dolore canta Cristo al Padre...! Quale Messa gli canta sulla croce! Egli è il grande Sacerdote, l’unico Sacerdote eterno, vittima di amore e di dolore. (27-3-59) 

Sulla croce o nel Getsemani, la predicazione di Gesù fu sudare sangue in terribili agonie e morire di amore e di dolore per la gloria del Padre e la salvezza degli uomini. (29-1-77)

Le grandi donazioni esigono grandi rinunce e grandi risposte. Quanto ci amò Gesù e quanto gli costammo! (16-8-77)

Quanto è dura la tua croce, Gesù!, e com’è fredda e nuda di consolazione! Ma in essa si è operata la Redenzione... (11-3-77)

Il Signore ci ha tanto amati che, stendendo le sue braccia, ci chiamò a sé; e, vedendo che non accorrevamo, in un grido d’amore infinito, ci disse: Figlio, vieni a me, e se non vuoi amarmi, inchiodami alla croce, sulla quale ti esprimerò il grande amore che per te mi brucia, e così, con il mio costato aperto, ti darò la vita che fluisce dal mio cuore. (1-2-64)

MADRE TRINIDAD DE LA SANTA MADRE IGLESIA

NON TOGLIETE IL PANE DEGLI ANGELI


Trevignano Romano 25 aprile 2020 Messaggio di Gesù


SAN GIUSEPPE: IL PIÙ SANTO DEI SANTI



PRIVILEGI DI SAN GIUSEPPE 

Alcuni teologi e santi credono che san Giovanni Battista e Geremia furono santificati nel ventre delle loro madri e che a maggior ragione la stessa cosa si debba dire di Giuseppe. Lo affermano, tra gli altri, i già citati Gersone e Isidoro di Isolano, ma anche Bernardino di Bustos, sant’Alfonso Maria de’ Liguori e la venerabile Maria di Gesù di Agreda, la quale dice: San Giuseppe fu santificato nel ventre di sua madre a sette mesi dal concepimento 24 . E la stessa continua: Alcuni privilegi ho inteso che, per la sua grande santità, gli concesse l’Altissimo per tutti coloro che l’avrebbero invocato come intercessore. Il primo è per raggiungere la virtù della castità e vincere i pericoli della sensualità carnale. Il secondo è per ottenere potenti aiuti per uscire dal peccato e tornare all’amicizia con Dio. Il terzo per raggiungere per mezzo di lui la grazia e la devozione di Maria Santissima. Il quarto, per conseguire la buona morte e, in quell’ora, la difesa contro il demonio. Il quinto è perché i demoni stessi temano e fuggano all’udire il nome di san Giuseppe. Il sesto, per ottenere la salute corporale e la soluzione di altri problemi. Il settimo per avere eredi, successione di figli nelle famiglie. Questi e molti altri favori concede Dio a coloro che, nei modi dovuti e come si conviene, lo pregano per intercessione di san Giuseppe; e io chiedo a tutti i fedeli figli della santa Chiesa, che siano molto devoti a lui e toccheranno con mano queste grazie, se si disporranno convenientemente a riceverle e a meritarle 25 . 

P. ÁNGEL PEÑA

LA CHIESA CASA DI DIO


PADRE PIO E IL DIAVOLO



Gabriele Amorth racconta...

Fino alla fine 

L’epilogo di una saga è sempre melanconico. Anche se l’eroe è destinato al trionfo, un  avversario spietato cerca fessure nella sua armatura fino all’ultimo secondo, e mentre la  sabbia scorre nella clessidra moltiplica gli sforzi per sopraffare l’avversario che sente  sfuggirgli. Lo attacca sul fisico: capogiri, tossi asmatiche soffocanti, sbandamenti e cadute a  seguito di improvvisi mancamenti, escursioni repentine nella temperatura corporea. E poi  visioni tremende. Padre Federico da Macchia racconta che nei suoi ultimi giorni di vita  terrena il monaco santo «veniva turbato da visioni paurose»; affermava egli stesso «di  vedere gli spiriti infernali». Padre Giorgio Cruchon, gesuita, relatore al primo Convegno di studio sulla spiritualità di Padre Pio, cita padre Alessio, e scrive: «Il Padre Pio era allora agitato; aveva chiamato padre Alessio dalla stanza n. 8; era sulla sedia, pregava, e disse: 
“Figlio mio, rimani qui perché non mi lasciano in pace un secondo!”. Talvolta era in preda a visioni terrificanti, come quando, sulla piccola terrazza antistante la sua camera, fu preso dallo spavento, alzò le mani con le dita aperte per due o tre minuti, con tanto sudore (e rossore) che padre Alessio dovette asciugarli la testa con dieci fazzoletti. Poco dopo, quando padre Alessio gli chiese che cosa fosse accaduto, gli rispose: “Se avessi visto quello che ho visto io, saresti morto”.» 
Anche nelle ultime ore di vita possiamo pensare che l'avversario non abbia concesso  tregua. Padre Pellegrino da Sant'Elia a Pianisi racconta: «A mezzanotte ha cominciato a tremare come un bambino; una paura, un terrore che è durato sin dopo l'una dopo mezzanotte. Ha voluto che mi sedessi vicino a lui, vicino al letto, e mi stringeva forte le mani. 
Poi mi ha domandato: “Vagliò, hai ditto 'a Messa?”. Erano circa le 12,10; e io: “È troppo presto!” ho risposto sorridendo “è ancora mezzanotte!” E lui: “Mbè! Stamattina la dirai per me!”». 
L'eroe di un'epopea “deve" morire con la spada in pugno. Anche Padre Pio aveva  un'arma. Quale fosse, lo rivelò pochi giorni prima di morire. Racconta padre Tarcisio da  Cervinara che un giorno, «mettendosi a letto disse ai frati che erano in cella con lui: “Datemi l'arma”. E i frati, sorpresi e incuriositi, gli chiedono: “Dov'è l'arma? Noi non vediamo niente!”. 
E Padre Pio: “Sta nella mia tonaca, che avete appesa all’attaccapanni or ora!” I frati, dopo aver rovistato per bene in tutte le tasche del suo abito religioso, gli dicono: “Padre, non c'è nessun'arma nel suo saio! C'è soltanto la corona del Rosario!”. E Padre Pio, subito: “E questa non è un'arma? La vera arma?”.» 

MARCO TOSATTI 

MARIA SANTISSIMA METTERÀ TUTTI I SUOI FIGLI IN UN LUOGO AL SICURO.



Ancora vi parlo, o uomini!
Io sono Colui che Sono! Sono Colui che tutto può! Sono Colui che tutto ha creato!
Miserabili vipere, il vostro tempo è terminato, ora la mia Potenza sarà su di voi, … estirperò il Male e metterò Bene infinito.

Figli miei, giunge l’ora della mia Misericordia. Uniti al santo Vangelo di Gesù, pregate che l’ora sia benigna.
Maria Santissima precederà il mio intervento, Ella prenderà con Sé tutti i suoi figli e li metterà in un luogo al sicuro.

Pregate nelle vostre case. Pregate in famiglia.
Fate adorazione alla santa Croce, prostratevi al Crocifisso
e chiedete a Lui perdono per i vostri peccati e quelli dell’Umanità.

Figli dell’Amore, ora capovolgerò le situazioni: … provvederò per il vostro stato fisico e spirituale mandando a voi l’aiuto. Il mio Angelo della Pace verrà a mettervi in condizioni di serenità; a voi sarà dato ogni aiuto, non avrete bisogno di nulla. Credete a queste mie parole e venite a Me con gioioso rispetto.
La mia Misericordia sarà grande con chi a Me si sarà donato con devozione. Amatevi gli uni gli altri, condividete ogni cosa tra di voi e pregate.
Presto tornerete all’aria aperta ma in verità vi dico: … siate prudenti, i maledetti cospiratori di morte continuano nel loro piano diabolico, … continuate a proteggervi.
Dio accelererà il suo intervento per i suoi, per tutti quei figli che supplicano il suo intervento, … sfiniti dai soprusi del Demonio.
La città assisa sui sette colli sta per cadere. Dio interviene a rimediare ogni cosa, rimettere luce dove luce non c’è più, dove l’oscurità è entrata con la forza a far da padrona.
Stanno tramando contro il mio Papa!
Stanno per dichiarare la sua infedeltà nel suo Esercizio Apostolico, stanno per sporcargli l’abito,
ma sappiate che il suo martirio porterà alla salvezza la Chiesa.
Egli acquisirà per Mio volere la potenza di un leone e marcerà verso la vittoria perché egli è in Me, Io lo guido alla vittoria! … Miserum est!

Fuori i mercanti dalla mia Casa!
Fuori i traditori!
Fuori i Giuda dalla mia Chiesa!
Basta! Questa è la mia ora!

Si scatenerà all’improvviso una forte tempesta, fulmini e saette toccheranno il Vaticano, e gli apostati cadranno! Hanno combattuto contro il Dio Creatore ma hanno fallito nel loro piano di possedere la mia Chiesa! Ancora un poco e cadranno!
Con amore paziente attendete il segno. Amen!
Carbonia 02.05.2020

Comunione sulla mano? NO! é sacrilegio!




...  ma  perché,  allora, la  “nuova  prassi”?

***
Inoltre, per lo storico, questa “concessione”, oltre che oscura e ambigua, è anche “stentata”. La Santa Sede, cioè, fu come spinta a questa concessione, a questa accondiscendenza sul filo della “liceità”.
Vediamone un risvolto storico: «Si era nel 1969; si era ancora nel vortice delle contestazioni episcopali contro l’enciclica “Humanae vitae”, e le Conferenze Episcopali che chiedevano la legittimazione di quell’abuso (i.e. “Comunione sulla mano”) erano proprio quelle che più avevano recalcitrato contro l’enciclica. E a Roma si sapeva che erano in corso quelle pressioni e ricatti!..»55.

E così, anche l’Italia, centro del mondo cattolico, culla della fede cristiana in Occidente e sede del successore di Pietro, Vicario di Cristo, si mise in linea con le altre nazioni, quasi su di un piano… da “Terzo Mondo”!
È evidente, dunque, che anche questa sacrilega innovazione eucaristica fu una “operazione” dovuta alla mano maestra di un complotto massonico ben condotto, servendosi, come al solito, di incoscienti e di ignoranti (anche nell’episcopato e nel clero!) sulla solita linea che arrivò dopo e attraverso altre “riforme innovatrici”, quale, ad esempio, la soppressione di tutti i segni esteriori di adorazione al Sacramento, come l’inginocchiarsi, in segno di venerazione e di adorazione alla presenza del Divin Corpo di Cristo!
Ma il profeta Isaia aveva pur detto: «Davanti a Me ogni ginocchio si deve piegare!» (Is. XLV, 23); e S. Paolo aveva affermato, ancor più forte: «nel nome di Gesù, ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e nell’inferno!» (Fil. II, 10).

Ma ormai il “piano massonico”
1. di far ricevere la Comunione in piedi;
2. di far dare l’Ostia in mano ai comunicandi (per far sparire lentamente la Fede e la devozione all’Eucaristia);
3. di far credere che l’Eucaristia è solo un pezzo di pane, un simbolo della Cena, ossia un simbolo della “comune fratellanza mondiale”56,
si è interamente attuato! 

Era anche questo il sogno di Lutero! Infatti, già nel Natale del 1521, Carlostadio57 aveva celebrato, con una comunità, la “Messa tedesca”: aveva letto il racconto dell’istituzione dell’Eucaristia, in tedesco, e aveva tralasciato il resto del Canone con l’elevazione. Durante quella celebrazione, inoltre, indossò vesti secolari e amministrò la comunione sotto le due specie, mettendo nelle mani dei comunicandi l’ostia e il calice58!

A noi, ora, non resta che sperare, da parte del Santo Padre e di tutta la Gerarchia cattolica, una umile ritrattazione di quella loro “concessione”, sia pure non imposta né “comandata”, ma solo “permessa”, che costituisce, comunque, un vero “sacrilegio”, come dimostreremo più avanti con “ragioni” teologiche evidenti!

del sac. dott. Luigi Villa

6 gennaio 2020 – La fedeltà alle Mie Leggi cambierebbe l’intera direzione dell’umanità.



Con gli sforzi dell'uomo nell’obbedienza, potrebbe cambiare l'intera direzione della storia umana. Il futuro sarebbe reso sicuro con sforzi pacifici. Gli affamati sarebbero nutriti. Non ci sarebbero più nuove malattie."


Ancora una volta, io (Maureen) vedo una Grande Fiamma che ho compreso essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Tu mi chiedi cosa ho nella Mia Mente oggi. È, come sempre, la conformità ai Miei Comandamenti. La fedeltà alle Mie Leggi cambierebbe l’intera direzione dell’umanità. Così com’è, l’umanità si sta allontanando in moto di spirale sempre di più da Me. Con gli sforzi dell’uomo nell’obbedienza, potrebbe cambiare l’intera direzione della storia umana. Il futuro sarebbe reso sicuro con sforzi pacifici. Gli affamati sarebbero nutriti. Non ci sarebbero più nuove malattie. Si scoprirebbero cure per malattie che ora sembrano incurabili. Soprattutto, le malattie dello spirito umano sarebbero conquistate. Ciò significa che il male sarebbe esposto per ciò che è in tutti gli ambiti dell’esistenza umana.
“Alcuni, che io chiamo Il Mio Resto, comprendono ciò. Essi sono saldi nella loro Tradizione di fede. Questi sono i Miei guerrieri della preghiera- quelli su cui conto in questa battaglia in corso tra il bene e il male. Molto spesso, la direzione dell’attacco che Satana usa contro il Mio Resto è il compiacimento spirituale. Perciò, mie cari, proteggetevi dall’auto-rettitudine, affinché siate lo strumento più potente nelle Mie Mani. Continuo a parlare qui* a sostegno del Mio Resto Fedele. Le mie Braccia sono intorno a voi.”

Leggi 2 Timoteo 4:1-5
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.
Holy Love

sabato 2 maggio 2020

IL PADRE NEGLI ULTIMI TEMPI



«VOGLIO ESSERE COME UN BAMBINO PICCOLINO... »
 "Voglio essere come un bambino piccolino... che tira la veste al suo Papà e con il sorriso gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili..."

La piccolina del Padre

"VENGA IL TUO REGNO!"

Nel tentativo di dare una risposta a quanto la nostra "Piccolina del Padre" ha intuito nella freschezza del suo cuore, continuiamo ad esaminare i messaggi di Amore racchiusi nella Scrittura:

Caro Padre Andrea,
...secondo me è meglio la conversione dei cuori, in un istante, in un attimo, il tempo di un respiro. Forse chiedo troppo? se il Padre decidesse di ascoltare le nostre preghiere e di convertire tutti in un attimo... non potrebbe, la Giustizia del Padre intervenire con Potenza nel cuore di tutti gli uomini armata del Sangue versato prima di tutti da Gesù e poi da tutti i martiri della storia... ?
la Piccolina del Padre

Cara Piccolina del Padre, quello che tu chiedi potrà sembrare assurdo ai più, ma è proprio quello che è scritto negli ultimi capitoli dell'Apocalisse a proposito di Babilonia la Grande e della Gerusalemme Celeste. Allora parliamo un poco di queste realtà che stiamo vivendo senza rendercene conto: Babilonia la Grande


"Babilonia la Grande
è diventata covo di demoni, carcere di ogni spirito immondo,... perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato". (Ap 18,1-3)

Babilonia è dunque tutta la terra, i cui abitanti si sono oramai votati al satana rinnegando Dio: "i re, i mercanti, i comandanti di nave e l'intera ciurma, i naviganti e quanti commerciano per mare, ecc..." , in pratica tutti gli uomini hanno bevuto il vino del furore della sua prostituzione: "la bestia faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte" (Ap 13,16).
Il marchio nella mano e nella fronte sta ad indicare il dominio di satana che toglie ai suoi adepti ogni libertà di azione (marchio nella mano) e di pensiero (marchio nella fronte). Il marchio si usa per contrassegnare il diritto del padrone sulle bestie, quindi l'umanità degli ultimi tempi sarà nella stragrande maggioranza soggetta al dominio di satana, avendo venduto la propria libertà e la propria dignità di figli di Dio.
Saranno esclusi da questo dominio solo coloro che, consacrandosi al Padre del Cielo, avranno permesso all'angelo di porre sulla loro fronte il sigillo luminoso e regale dei figli di Dio - il Nome del Padre, appunto (Ap 22,4) - liberi nella loro volontà e quindi nel pensiero e nell'azione.

In pratica l'umanità degli ultimi tempi sarà costituita da due nuclei contrastanti: l'uno che abbraccia la stragrande maggioranza degli uomini che si saranno venduti al satana per fame di denaro e di potere, e l'altro costituito da quanti si saranno consacrati totalmente a Dio.
Negli ultimi tempi sembrerà che il potere del male abbia il predominio: "Io seggo regina, vedova non sono e lutto non vedrò" (Ap 18,7), dice Babilonia di se stessa.
Questi sono i nostri tempi, nei quali lo strapotere del male è incontrastato; ma in realtà il regno di satana sta per crollare, grazie ad una potenza di fuoco che scende dal cielo:
"Vidi un angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce: "E' caduta, è caduta Babilonia la grande... in un sol giorno, verranno su di lei questi flagelli: morte, lutto e fame; sarà bruciata dal fuoco, perché potente Signore è Dio che l'ha condannata..." (Ap 18, 1 ss)

E' l'inizio del disfacimento del regno di satana sulla terra, o meglio nel cuore dell'uomo, perché tutto avviene nell'uomo: gli uomini, sotto l'imperversare dei flagelli, saranno scossi fin nel profondo. La "dolce vita" - ricompensa del satana ai suoi schiavi - ha termine:
"Guai, guai, immensa città, del cui lusso arricchirono quanti avevano navi sul mare!
... la voce degli arpisti e dei musici, dei flautisti e dei suonatori di tromba non si udrà più in te; la luce della lampada non brillerà più in te ... perché tutte le nazioni dalle tue male furono sedotte." (Ap 18,19-24)

Padre Andrea D'Ascanio


GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Una madre non è mai una creatura sorpassata Sii sempre l'angelo della casa e, come hai dato la vita ai tuoi figli, continua a darla loro, ora che sono adulti, non col sacrificio del tuo corpo e col latte del tuo petto, ma con l'immolazione della tua anima nei dolori della tua vita, che offri per la loro salvezza e per la loro fedeltà a Dio. Una madre non può considerarsi mai come una creatura sorpassata per l'età, non è mai un albero disseccato, ma, donata a me, nella preghiera e nell'offerta di sé, è un albero sempre perenne, che dà i frutti incorruttibili dell'amore.

don Dolindo Ruotolo

LA MADONNA DI TREVIGNANO ROMANO MARIA MADRE DI CRISTO CORREDENTRICE PER LA SALVEZZA DELL’UMANITA’


Il Santo Rosario l'unica arma contro la pandemia


MONDO NUOVO PROFETIZZATO



Il “catalizzatore” della felicità: dialogo tra due fratelli.

Un giorno mi è capitato di assistere interiormente a un dialogo tra due fratelli . Il più giovane, una quindicina d’anni, interrogava suo fratello maggiore, già  sacerdote.

A scuola ci dicono che l’uomo discende dalla scimmia, e che la scimmia discende da un altro animale, e così via fino alla prima cellula che si sarebbe auto generata a partire da zero. Si deve credere a tutto questo?

«No. Sono convinto che l’uomo sia stato creato da Dio, e la nostra Fede cristiana mi dà ragione. Essa dice che la materia, che all’inizio era senza ordine, e quindi senza vita, ha cominciato a esistere – come noi la conosciamo ora – nel momento in cui un’intelligenza onnipotente, infinitamente superiore alla nostra, le  ha dato vita inserendovi l’ordine necessario alla vita. Questa Intelligenza superiore è Dio, puro spirito. Il nostro credo cattolico dice che la vita è stata creata da Dio, che l’ha messa nella materia (letteralmente: “Soffiata” nella materia) in gradi diversi. Il nostro grado di vita è altissimo, perché in noi umani  la vita della materia coabita con quella dello spirito. Grazie a questo spirito  la vita che abbiamo in noi non è soltanto materiale, cioè a livello di atomi fisici e di cellule biologiche, ma anche spirituale, cioè a livello di coscienza intelligente e di libertà. La libertà non è concessa alle pietre, non è concessa a gli alberi o ai fiori, e non è concessa nemmeno agli animali. Questi, come sai,  non fanno altro che seguire l’istinto della loro razza, e più di così non possono. Noi invece possiamo scegliere di fare quello che desideriamo, abbiamo la libertà di farlo, e in più riusciamo a capire il perché e il come delle varie cose.  Ciò significa che oltre alla libertà di scelta ci è stata pure concessa la capacità di capire intelligentemente quello che i sensi del corpo (cinque in tutto) ci fanno captare fisicamente. »
A scuola ci dicono pure che l’essere umano ha delle capacità infinite, che non c ’è niente che limiti la sua intelligenza, come se noi fossimo Dio. Siamo Dio o non lo siamo?

«Da soli non lo siamo, perché non siamo noi il Creatore, [136] invece con Dio lo  siamo, perché possiamo quello che Lui può. Per essere con Dio, uniti a Lui in modo da potere quello che Lui può, dobbiamo accettare in noi l’amore. Se l’amore  presente in Lui non lo è anche in noi,  rimaniamo da Lui separati. E se siamo da  Lui separati non possiamo far niente, solo invecchiare e poi morire.»

È forse sbagliato dire che l’essere umano è al di sopra degli angeli e degli arcangeli?

«Non credo sia sbagliato. Sotto alcuni aspetti gli angeli sono superiori a noi,  sotto altri aspetti sono inferiori. Per esempio, essi non possono diventare “Figli di Dio”, noi invece lo possiamo. Questo è per noi un privilegio immenso, esclusivo, ma siamo liberi di accettarlo o di rifiutarlo, ed alcuni di noi lo rifiutano.»

Ci dicono che un uomo è libero se può scegliere di fare quello che vuole ...

«Certo, ma se sceglie di buttarsi sotto il treno, la sua libertà è impiegata male. C’è un grado di libertà che primeggia su tutti gli altri è il libero arbitrio . Si tratta del potere che noi tutti abbiamo di scegliere tra bene e male, amore  e odio, ordine e disordine, armonia e disarmonia (cacofonia). Nemmeno gli animali che sembrano intelligenti, come il cane, il delfino, o la scimmia, hanno la libertà di scegliere tra amore e odio, tra bene e male. Essi sono condizionati da i loro istinti naturali, chiusi in essi, prigionieri di essi. L’uomo invece può  scegliere … Sì, può scegliere di perfezionarsi o di rovinarsi, di salire oppure  discendere. Discendere per sentirsi più animale, salire per sentirsi più spirituale, quanto gli angeli e anche di più. Per esempio, gli angeli, pur essendo spirituali, non hanno la possibilità di salire più in alto di quello che sono, per diventare per esempio Figli di Dio. L’uomo invece lo può. Basta che accetti.» 

Che accetti cosa?

« ... D’incontrare l’Amore divino. Se l’amore umano accetta d’incontrare l’Amore  divino e di unirsi a Lui (questo equivale ad incontrare Dio stesso e di unirsi  a Lui), si produce il più fantastico dei miracoli: si produce una gestazione divina seguita dalla nascita di un “Figlio di Dio” vero e proprio. La cosa più speciale è che l’uomo che nasce da questa Unione spirituale, mistica, possiede la nostra identità, porta il nostro nome e cognome. Diventare Figli di Dio significa  che ognuno di noi, se lo desidera, benché già nato una volta dal ventre di sua madre, può rinascere “nei panni” di Dio, rinascere come autentico “Figlio di Dio” . Visto che un figlio è molto più di un semplice servo – il figlio non si limita  a vivere nella casa del padre, ma vive la vita dello stesso padre – quelli tra  di noi che accettano Dio come Padre, potranno vivere con Lui nelle sue dimore regali, non come servi o come ospiti, ma di diritto. La cosa, se ci pensi bene, fa  venire il capogiro. Pensa che a noi viene concessa la possibilità di vivere eternamente una vita regale, e visto che il Re che ci invita è anche nostro Dio, la  nostra vita sarà anche divina, oltre che regale. Non so se te ne rendi conto, ma siccome il Padre che abbiamo (per quelli tra noi che Lo vogliono riconoscere)  è onnipotente, l’eredità che ci aspetta è fatta di onnipotenza! [137]

Eppure la maggioranza degli uomini non sembrano interessati a queste cose.

«Purtroppo … Ma sai, non riesco a capire come mai tanti di noi rifiutino questi  privilegi. Non riesco a mettermi nei panni di una persona che rifiuti la vita, quella vera. Anche se oggi queste persone costituiscono la maggioranza, perché molti si lasciano abbindolare dalle cose terrene, materiali e transitorie, davanti  al loro modo di pensare e di vivere io sono come interdetto. Non riesco a concepire che un essere umano rifiuti l’amore, quello vero, rifiuti Dio, quello vero.  Non riesco a capire il negativismo di queste persone, un negativismo assoluto, la loro stoltezza, una stoltezza assoluta, ostinata. Credo che ognuno di noi sia  capace di amare, se vuole, ma loro rifiutano l’amore vero, quello che emana da  Dio [138] Lo rifiutano in modo ostinato. Vuoi conoscere a fondo il mio pensiero?  Anche quando fanno l’amore, queste persone sono senza amore. Fanno l’amore con  egoismo. Si limitano alla passione dei sensi, che è solo fisica. Risultato? Il l oro amore assomiglia a quello del beone, che ama “con passione” il suo bel fiasco di vino, ma solo per svuotarlo; e quando si accorge che è vuoto lo butta via per procurarsene un altro che sia pieno. Queste persone si amano per svuotarsi l’ una con l’altra. E d’altronde, un uomo e una donna che si uniscono possono svuotarsi o riempirsi, arricchirsi o impoverirsi, aumentare la loro reciproca schiavitù oppure la loro reciproca libertà. Se l’amore è vero, è la libertà che aumenta ; se l’amore è falso, è la schiavitù. L’amore vero rende liberi (anche se le forme esteriori dell’amore fanno pensare alla schiavitù), invece l’amore falso rende schiavi (anche se le forme esteriori fanno pensare alla libertà). »

Come si fa per sapere se l’amore è vero o falso?

«Sono convinto che sia necessario un ingrediente chiamato buona volontà. Ho l’impressione che senza di essa non sia possibile nessuna forma di vita, vita vera.  Mi sembra che la buona volontà sia come quell’ingrediente che nelle reazioni chimiche permette la fusione degli elementi pur non facendo parte della fusione stessa. I chimici lo chiamano “elemento catalizzatore”, o “catalizzatore”. Se in noi la buona volontà è presente, allora riusciamo a capire, o intuire, la differenza che c’è tra l’amore vero e quello falso, se invece è assente, l’amore che scegliamo è di solito falso, un po’ più, un po’ meno, ma falso comunque. A meno che , eccezionalmente, non subentri un colpo di “fortuna”. Ma se detta “fortuna” rimane unilaterale, l’altra persona finisce per accorgersi dell’imbroglio, e nascono i divorzi, con tutto quel che ci va dietro di dolore e di sofferenza, sia per  gli adulti che per i figli nati nel frattempo.»

E cosa si deve fare per avere in noi la buona volontà?

«Desiderarla e domandarla a Dio. E Dio ce la provvede. Lo fa sempre. La concede  nel momento più propizio. Se tuttavia una persona non la vuol chiedere – perché  per desiderarla con sincerità e chiederla a Dio ci vuole umiltà, e l’umiltà non  è di tutti – allora la buona volontà non si fa viva, rimane assente... E sai che  significa per una persona essere senza buona volontà? Significa vivere con la bocca sempre storta e il cuore sempre di traverso. »

«Ma allora, se una persona non chiede a Dio la buona volontà, non arriverà mai conoscere la differenza che c’è tra l’amore vero e l’amore falso? »

Esatto. Ma continuerà ugualmente a parlare d’amore, a cantarlo, a predicarlo. Anche a sognarlo.»

A conclusione di questo dialogo, la buona volontà mi è apparsa come un dono preziosissimo, un dono che spontaneamente io definirei: il “catalizzatore della felicità”. Ho capito qui una cosa: che gli uomini che vogliono arrivare alla conoscenza dell’amore vero hanno assolutamente bisogno di buona volontà. Se la buona volontà è assente, la fusione tra l’amore del corpo e quello dell’anima (amore forma e amore sostanza) non avviene. Il miracolo dei miracoli non si verifica. L’amore umano e quello divino rimangono separati. [139]

di: Johannes De Parvulis