sabato 2 maggio 2020

IL PADRE NEGLI ULTIMI TEMPI



«VOGLIO ESSERE COME UN BAMBINO PICCOLINO... »
 "Voglio essere come un bambino piccolino... che tira la veste al suo Papà e con il sorriso gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili..."

La piccolina del Padre

"VENGA IL TUO REGNO!"

Nel tentativo di dare una risposta a quanto la nostra "Piccolina del Padre" ha intuito nella freschezza del suo cuore, continuiamo ad esaminare i messaggi di Amore racchiusi nella Scrittura:

Caro Padre Andrea,
...secondo me è meglio la conversione dei cuori, in un istante, in un attimo, il tempo di un respiro. Forse chiedo troppo? se il Padre decidesse di ascoltare le nostre preghiere e di convertire tutti in un attimo... non potrebbe, la Giustizia del Padre intervenire con Potenza nel cuore di tutti gli uomini armata del Sangue versato prima di tutti da Gesù e poi da tutti i martiri della storia... ?
la Piccolina del Padre

Cara Piccolina del Padre, quello che tu chiedi potrà sembrare assurdo ai più, ma è proprio quello che è scritto negli ultimi capitoli dell'Apocalisse a proposito di Babilonia la Grande e della Gerusalemme Celeste. Allora parliamo un poco di queste realtà che stiamo vivendo senza rendercene conto: Babilonia la Grande


"Babilonia la Grande
è diventata covo di demoni, carcere di ogni spirito immondo,... perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato". (Ap 18,1-3)

Babilonia è dunque tutta la terra, i cui abitanti si sono oramai votati al satana rinnegando Dio: "i re, i mercanti, i comandanti di nave e l'intera ciurma, i naviganti e quanti commerciano per mare, ecc..." , in pratica tutti gli uomini hanno bevuto il vino del furore della sua prostituzione: "la bestia faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte" (Ap 13,16).
Il marchio nella mano e nella fronte sta ad indicare il dominio di satana che toglie ai suoi adepti ogni libertà di azione (marchio nella mano) e di pensiero (marchio nella fronte). Il marchio si usa per contrassegnare il diritto del padrone sulle bestie, quindi l'umanità degli ultimi tempi sarà nella stragrande maggioranza soggetta al dominio di satana, avendo venduto la propria libertà e la propria dignità di figli di Dio.
Saranno esclusi da questo dominio solo coloro che, consacrandosi al Padre del Cielo, avranno permesso all'angelo di porre sulla loro fronte il sigillo luminoso e regale dei figli di Dio - il Nome del Padre, appunto (Ap 22,4) - liberi nella loro volontà e quindi nel pensiero e nell'azione.

In pratica l'umanità degli ultimi tempi sarà costituita da due nuclei contrastanti: l'uno che abbraccia la stragrande maggioranza degli uomini che si saranno venduti al satana per fame di denaro e di potere, e l'altro costituito da quanti si saranno consacrati totalmente a Dio.
Negli ultimi tempi sembrerà che il potere del male abbia il predominio: "Io seggo regina, vedova non sono e lutto non vedrò" (Ap 18,7), dice Babilonia di se stessa.
Questi sono i nostri tempi, nei quali lo strapotere del male è incontrastato; ma in realtà il regno di satana sta per crollare, grazie ad una potenza di fuoco che scende dal cielo:
"Vidi un angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce: "E' caduta, è caduta Babilonia la grande... in un sol giorno, verranno su di lei questi flagelli: morte, lutto e fame; sarà bruciata dal fuoco, perché potente Signore è Dio che l'ha condannata..." (Ap 18, 1 ss)

E' l'inizio del disfacimento del regno di satana sulla terra, o meglio nel cuore dell'uomo, perché tutto avviene nell'uomo: gli uomini, sotto l'imperversare dei flagelli, saranno scossi fin nel profondo. La "dolce vita" - ricompensa del satana ai suoi schiavi - ha termine:
"Guai, guai, immensa città, del cui lusso arricchirono quanti avevano navi sul mare!
... la voce degli arpisti e dei musici, dei flautisti e dei suonatori di tromba non si udrà più in te; la luce della lampada non brillerà più in te ... perché tutte le nazioni dalle tue male furono sedotte." (Ap 18,19-24)

Padre Andrea D'Ascanio


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