sabato 1 aprile 2023

Lavoriamo e soffriamo per la Mamma Immacolata e per le anime.

 


LETTERA 37   

A Fr. Giovanni Garleanu 1, Roma J.M.I.Fr.  

Cracovia 17 I 1920  


Carissimo!  

 Benché abbia poco tempo, tuttavia è giusto che io risponda quanto prima, anche se in breve.  

 La lettera che ci avete inviato è stata per noi di grande consolazione; dico «per noi», poiché, dopo averla tradotta in polacco, l'ho fatta conoscere anche agli altri chierici della M.I.  

Da noi l'Immacolata incrementa sempre di più la «sua Milizia». Senza dubbio avete già ricevuto la pagellina stampata in polacco. Ora, oltre alla benedizione del vescovo di Riga (Lettonia), che dal polacco può essere tradotta così: «Iddio benedica le pie aspirazioni della Milizia dell'Immacolata e la Madonna santissima la sostenga con la sua intercessione e la sua protezione. +Edoardo O'Rourke vescovo di Riga», abbiamo ricevuto anche quella del vescovo di Cracovia che, tradotta dal polacco, si legge così: «Benediciamo di cuore i membri della Milizia dell’Immacolata: combattendo sotto lo stendardo della Madre di Dio (Madonna) aiuti la Chiesa a condurre ai piedi di Gesù tutto il mondo. +Adamo Sapieha».  

Questo vescovo è particolarmente conosciuto per la difficoltà con cui approva qualcosa di nuovo. Inoltre, il M. Rev.do P. Provinciale [P. Luigi Karwacki] mi ha scritto il 27 XII 1919 dicendomi: «Ti prego di divulgare la Milizia dell'Immacolata e di stamparne lo statuto, evidentemente con il consenso del P. Guardiano [P. Mariano Sobolewski]».  

 E, subito, in data 12 I 1920, dopo aver ricevuto la pagella già stampata e le notizie del progresso della M.I., mi scrisse (sempre in polacco): «Mi fa molto piacere che lei, padre, si occupi con tanto zelo della Milizia e sono fiducioso che in breve tempo lei intraprenderà un'offensiva su tutta la linea della Grande, Piccola e Media Polonia (così si dividono le parti della Polonia) e anche in Lituania e forse sugli altri fronti, per difendere la devozione all'Immacolata».  

 Sicuro, perciò, di muovermi nell'obbedienza e, quindi, nella volontà della nostra Madre e Regina, non mi preoccupo degli scherni e delle difficoltà che da qualsiasi parte devono pur venire.  

 Il numero degli iscritti al 1° grado ha già superato i 200 (2).  

 Quanto alla storia, Fr. Girolamo sa molte cose e poiché forse ora avrà un po' di tempo, perciò potrai chiedere a lui qualcosa di più. Io noto solo questo: la «Milizia dell'Immacolata» è nata nelle vacanze estive del 1917. All'inizio non c'era un programma determinato, ci univa solo il desiderio più o meno espresso di consacrarci totalmente all'Immacolata come strumenti nelle sue mani immacolate per salvare e santificare le anime (specialmente i massoni). Dopo la stesura del primo statuto, i primi si radunarono nella camera di Fr. Antonio Mansi, di s.m. - con l'incoraggiamento del Rev.mo P. Alessandro Basile S.J. e con il permesso del Rev mo P. Rettore P. Stefano Ignudi - per discutere e approvare lo statuto. Nonostante ciò, per un intero anno la situazione rimase incerta. Tuttavia, dopo che due membri, P. Antonio M. Glowinski (19 X 1918) e Fr. Antonio M. Mansi (31 X 1918) ebbero fatto il loro ingresso in paradiso, lo statuto ricevette la conferma e gli iscritti si moltiplicarono.  

 Il 28 III 1919 Sua Ecc. Mons. Domenico Jaquet, in una udienza particolare dal Pontefice Benedetto XV, chiese ed ottenne (in forma generica, senza la presentazione dello statuto) la benedizione per l'associazione della E.V. Immacolata esistente tra gli alunni del collegio serafico. Una settimana più tardi, il 4 IV 1919, il Rev.mo P. Vicario Generale, P.M. Domenico Tavani, dopo aver esaminato diligentemente il fine, i mezzi, lo spirito e lo sviluppo della Milizia, diede questa benedizione scritta di propria mano: «Ben volentieri benediciamo e facciamo voti affinché la Beatissima Vergine Immacolata Patrona del Nostro Ordine incrementi e protegga con la sua materna protezione e una copiosa benedizione la pia Milizia. Fr. Domenico M. Tavani, Vicario Generale».  

 Fin da allora il Rev.mo P. Generale3 espresse pure il desiderio che i membri della M.I. si moltiplicassero e la M.I. fosse introdotta e si sviluppasse nei nostri collegi.  

 Termino qui, poiché il resto già lo conosci bene anche tu. Pure P. Cirillo Kita è dei nostri.  

 Per quanto riguarda le correzioni, lo statuto generale rimanga come il P. Generale l'ha approvato con la sua benedizione. Al NB se ne può aggiungere un altro (NB 2) come nella pagellina polacca; tradotto potrebbe essere così: «Nulla obbliga sotto peccato benché minimo; nostro unico sprone è l'amore (senza limiti - le parole 'senza limiti' non si trovano nel testo polacco, perché sono state tolte dal censore episcopale di Cracovia; se il censore di Roma le accetta si possono aggiungere) verso il sacratissimo Cuore di Gesù, allo scopo di unire a Lui attraverso l'Immacolata il maggior numero possibile di anime nel modo più stretto». Inoltre, le parole: «Dignare me ...» è meglio collocarle dopo l'atto di consacrazione (come nella pagellina polacca). Per quanto riguarda lo stesso atto, non venga mutato da come è stato scritto in polacco e approvato ufficialmente dal vescovo. Si possono togliere solo gli sbagli grammaticali. Ecco il testo:  

Atto di consacrazione alla B.V.M. Immacolata.  

 O Immacolata, Regina del cielo e della terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l'intera economia della misericordia, io N.N., indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi supplicandoti umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà tua, e di fare con me e con tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, con la mia vita, morte ed eternità, ciò che ti piace. Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso senza alcuna riserva per compiere ciò che è stato detto di te: «Ella ti schiaccerà il capo» [Gen.3,15], come pure: «Tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero» [ufficio della B.V. Maria], affinché nelle tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere, in tal modo, quanto più è possibile il benedetto Regno del sacratissimo Cuore di Gesù. Dove tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e della santificazione, poiché ogni grazia scorre attraverso le tue mani dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.  

R. Concedimi di lodarti, o Vergine santissima. V. Dammi forza contro i tuoi nemici.  

 Puoi anche presentare questo atto al Rev.mo P. D'Avoli4 per la correzione degli errori puramente grammaticali, come feci io con lo statuto generale prima di ricevere la benedizione del Rev.mo P. Generale.  

 Se a Roma puoi far stampare facilmente la pagella d'iscrizione in latino, fàllo quanto prima (evidentemente con il permesso dei superiori), altrimenti scrivimi subito.  

 Quanto alle norme generali per qualsiasi statuto particolare, cioè della M.I. di secondo grado (M.I. 2) siano chiari questi punti: 1) gli statuti particolari nascono in forza del C. III § 2 dello statuto generale; 2) ogni atto sociale (sottoposto, quindi, a «giurisdizione esterna») ha valore con l'approvazione del Protettore, il quale è sempre il superiore ecclesiastico immediato (per noi il superiore dell'Ordine); tutti i membri, infatti, nell'obbedienza riconoscono la volontà della loro Madre e Regina. Gli atti sociali sono: la determinazione dello statuto particolare, i suoi cambiamenti, le elezioni con sistema democratico, i decreti, ecc.  

 Basta per ora, poiché non ho tempo. Sappia, perciò, il Rev.mo P. Rettore chi sono i membri attuali della M.I. e quali sono le loro attività esterne. Tutto questo è contenuto nei «nota bene» [dello statuto].  

 Pertanto si faccia tutto secondo l'obbedienza nella rispettiva «giurisdizione» e, poiché generalmente le cose nuove vengono in mente a poco a poco e poi si evolvono, quindi generalmente prima appartengono alla «giurisdizione interna». Dato che da questa fonte ci viene manifestata chiaramente la volontà della nostra Regina, allora se l'azione è esterna - il che avviene quasi sempre negli atti sociali - noi conosciamo la Sua volontà concreta dall’approvazione o disapprovazione del Protettore.  

 Sarà bene altresì che per [iscriversi al]la M.I. di primo grado (M.I. 1) si apprezzi il consiglio e il permesso del direttore spirituale, per il secondo grado si consigli (specialmente per i giovani), mentre nel terzo grado si esiga sempre5.  

 Se ritieni opportuno cambiare lo statuto particolare da tipo monarchico a democratico - come è qui a Cracovia - allora, dopo aver accolto il parere del direttore spirituale, cerca di conoscere la volontà del Rev.mo P. Rettore, in quanto Protettore (dato che è superiore) e agite come l'Immacolata vi ispirerà, alla sua maggior gloria.  

 Ho scritto troppo, quindi anche se non ho detto tutto, per ora basta.  

 Ringrazio ancora P. Domenico per la lettera e digli che, di quella cosa di cui ho scritto in precedenza, ne avevamo parlato ritornando dal convento di S. Maria, ove eravamo andati a confessarci.  

 Un po' d'italiano6: io non so che cosa vuole la nostra comune Mamma, ma forse da noi [la] M.I. si ingrandirà di ancora molto.  

 Preghi un po' per me povero, che io possa meglio corrispondere alle grazie di Dio per mezzo della Mamma. - Scusi anche se senza ordine ho scarabocchiato.  

 Saluti tutti i M.I. dalla parte dei nostri M.I. - Oggi c'è la seduta ordinaria. - La conferenza [la] tiene il Fr. Alfonso sulla fede e ragione 7.  

 Lavoriamo e soffriamo per la Mamma Immacolata e per le anime.  

Suo in S. Francesco fratello ed in Immacolata commiles  

Fr. Massimiliano M. Kolbe M.I.  

 

 Il bacio della mano mando al R.mo P. Rettore; lo saluti tanto.  

 Era stata da noi nella domenica 11 I una conferenza di M.I.; la sala era piena e quasi 400 carte stampate si sono distribuite per venire poi per ricevere la firma del sacerdote M.I. che ammette alla M.I.  

 Fr. Girolamo dove sta? Lo saluto, che si ricordi del «povero Max».  

Saluti a P. Leli. Al P. Vicerettore saluti. Vorremmo sapere anche i nomi dei nuovi M.I.  

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Traduzione dal latino; eccetto l'ultima parte (cf. nota 6).  

 (1) Cf. SK. 28, nota 1. - (2) In Ksiega wpisowa czlonkòw M.I. 1919-1922 [Registro d'iscrizione alla M.I. 1919-1922] dal n. 60 al n. 200 appaiono, tra gli altri, 33 Clarisse di Cracovia e 10 soldati della scuola per sottufficiali di Przernysl. - (3) Il 6 VI 1919 P. Domenico Tavani era stato eletto Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali. - (4) P. Antonio D'Avoli era professore nel collegio serafico internazionale di Roma. - (5) P. Alfonso Kolbe in Notatki o M.I., p. 3, annota: «A Roma si veniva accettati [alla M.I.] solamente quando il direttore spirituale acconsentiva, mentre il sistema usato era fortemente monarchico». - (6) Fino al termine della lettera il testo originale di P. Massimiliano è in lingua italiana. - (7) Più precisamente: «Può la fede opporsi alla ragione?».  


Tra poco l'umanità entrerà in una grande sofferenza.

 


Messaggio di Nostra Signora Madre della Divina Consolazione (La Protettrice degli Afflitti)


19 marzo 2023

"Cari figli,

Ecco il Servo del Signore!

Amati figli, siate saldi nella vostra fede e riempite i vostri cuori con la Misericordia di Dio. Sappiate, figlioli, che il fondamento della conversione è mettere nel vostro cuore tutto ciò che Gesù vi chiede. Disprezzate il peccato perché chi ama il peccato ne diventa schiavo. Dovete saper decidere perché il giorno della decisione è davanti a voi. Tra poco l'umanità entrerà in una grande sofferenza. Vi rivolgo un grande appello! Non lasciate che lo scoraggiamento vi impedisca di pregare in questi tempi confusi. Che Dio vi benedica e vi conceda la sua pace! Vi amo! Rimanete tutti nel nome della Santissima Trinità".

PENSACI BENE - GESÙ CROCIFISSO

 


Fissalo devotamente. Quelle mani non hanno sparso che benefici, ed ora sono squarciate dai chiodi. Quel piedi si stancarono tanto nell'andar egli diffondendo il Vangelo, ed ora sono inchiodati nell'immobilità più atroce. Quella fronte, maestosa e divinamente bella, è deturpata dagli sputi, dal sudore, dal sangue. Un brivido angoscioso fa fremere quel corpo, così orribilmente teso e sospeso alla croce. Egli non è più un uomo. È un cencio di uomo. E contro di lui che agonizza, sale l'insulto unanime e brutale della folla. Guardalo con fede quel crocifisso! È il Figlio di Dio, e ora sembra che anche Dio lo abbia abbandonato. Qual è mai la sua colpa? Quella di averti amato, di essersi caricato dei tuoi peccati, di aver offerto la sua vita per salvarti. Egli è crocifisso per te. È stato crocifisso da te. Agonizza e muore per te. Quelle spine, quei chiodi, quelle ferite, son l'opera dei tuoi peccati. E dopo tutto questo non invoca sopra di te il castigo, ma il perdono. Egli ha preso su di sé la pena, per, meritare a te la misericordia. Egli soffre, e solo la rassegnazione nelle tue sofferenze può sollevarlo. Egli ha sete, e solo l'offerta del tuo cuore può dissetarlo. Egli agonizza, e solo se ti lasci salvare puoi consolare la sua morte.

 

PER IL DONO DELLA VITA ETERNA

 


(Preparatevi al male che è alle vostre porte)

 


Messaggio ricevuto il 27 febbraio 2023

Mia cara figlia, scrivi tutto quello che sto per dirti, perché sei stata scelta da Me. Molti non prendono sul serio le cose che sono venuto a dirvi, ma non hanno visto nulla, perché fin dall'inizio è stato rivelato che avreste ricevuto tutto per i giorni che si avvicinano. Ma poiché nessuno si cura di nulla, non ha valore, ma non c'è problema, chiamerò tutti quelli che accettano questo al luogo promesso. Verranno a cercarvi, ma non vi troveranno, perché io sono l'Onnipotente. Se quello che dico è quello che faccio, se dovesse far vedere a tutti quello che vogliono, non funzionerebbe.

Nessuno è soddisfatto di nessuna delle verità che ti sto dicendo, quindi non vale la pena preoccuparsi di quello che ti dicono gli amici e poi voltano le spalle, perché non c'è nulla da fare quando non approvano nulla. Quindi, figlia mia, fai tutto quello che ti do, niente di quello che ti chiedo può essere lasciato indietro, perché tutto andrà bene, anche se nessuno fa caso a niente. Ogni cosa ha il suo giorno perché tutti vedano la verità, e verrà, perché Io vedo tutto e sono venuto a mostrare al mondo che non sta dando via nessuna delle cose che vi ho dato qui, perché la mia ora non è ancora arrivata.

Parlo a tutti perché vedano che i miei discorsi non sono a buon mercato, ma non c'è risposta da parte di nessuno che venga, ci saranno messaggi ancora per poco, gli altri non ascoltano pensando che io giochi con i miei figli. Oh, se solo sapessero a che ora verrà il ladro, si sarebbero presi più cura di tutto. L'ora non è lontana e allora piangeranno, perché non hanno fatto nulla per vedere che Io sono il Signore degli eserciti (o dei soldati o delle masse). Sì, figli miei, l'ora è molto vicina, ma quasi nessuno fa nulla per prepararsi al male che è alle vostre porte, come vi ho detto.  Tutto è in cammino, affinché vi ricordiate che tutto vi è stato rivelato, ma non avrà importanza per tutti coloro che pensano il contrario.

Fate attenzione, figli miei, e state attenti a quello che dite, perché io sento tutto e vedo le case di tutti. Ho un tempo, e quel tempo sta arrivando. Perché mi disobbedite così? Perché non ascoltate quello che vi dico? Pensate che cambierò quello che dico ogni giorno? No, sta arrivando la mia ora, in cui vedrete la verità di cui vi ho parlato oggi.

Io sono quello che sono, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

 


venerdì 31 marzo 2023

Il suicidio di Alterare la fede nella liturgia

 


Un esame della liturgia e dei sacramenti


Il diritto dei fedeli ai sacramenti tradizionali

I fedeli hanno il diritto di ricevere sacramenti sicuramente validi82 . Questo diritto è radicato nel battesimo; non è un privilegio concesso dalle autorità ecclesiastiche, ma una pretesa radicata nell'azione di Cristo".83 La Chiesa non può imporre nuovi riti ai fedeli, perché i cattolici hanno il "diritto di adorare Dio secondo le prescrizioni del proprio rito". 84 Questo diritto stabilisce da parte dei fedeli una facoltà morale inviolabile in base alla quale essi possono e devono de- mandare i beni e i servizi della Chiesa secondo le proprie abitudini e il proprio rito.

Dal momento che la Legge divina stabilisce il diritto e il dovere che costituisce una pretesa inviolabile da parte dei fedeli di ricevere i sacramenti secondo i propri usi e riti, tale pretesa non può essere legittimamente negata. È in virtù di questa inviolabile pretesa che, se ai fedeli vengono illegittimamente negati i loro riti tradizionali, allora, in accordo con il principio di equità, essi non possono essere puniti per essersi avvalsi dei servizi di sacerdoti e vescovi la cui adesione alla Tradizione è valsa loro la revoca o la privazione delle facoltà sacerdotali85 . Tale revoca è illegittima, mentre la privazione penale delle facoltà in tali circostanze è certamente invalida, poiché tali sacerdoti non sono colpevoli di nient'altro che dell'esercizio del loro ministero divinamente commissionato86 .

La definizione stessa di legge è che essa è ordinata al bene comune e quindi, poiché l'autorità non è altro che il legittimo esercizio del potere87 , i pastori della Chiesa non hanno il potere di esercitare la loro autorità in modo tale da contravvenire alla Legge di Dio.88 Non possono legiferare un suicidio ecclesiale che nega ai fedeli i loro diritti divini e proibisce ai sacerdoti di esercitare i doveri della loro vocazione divina. I pastori della Chiesa non possono sopprimere i riti tradizionali e, di conseguenza, non possiedono l'autorità di proibire ai fedeli di avvalersi dei riti tradizionali o di proibire ai sacri ministri di amministrarli.89 Affinché ai fedeli siano garantiti i riti tradizionali, devono esserci sacerdoti e vescovi che celebrino la liturgia tradizionale e amministrino i sacramenti secondo l'uso e il rito della Chiesa. Questo, quindi, comporta da parte dei fedeli la rivendicazione inviolabile dei "riti ricevuti e approvati" dei sette sacramenti e, come conseguenza, si stabilisce la stretta necessità da parte dei ministri sacri di fornirli.

Il Codice di Diritto Canonico ha riconosciuto la validità del principio di necessità (necessitas non habet legem), che è stato elaborato dai teologi morali nella misura in cui si applica all'amministrazione dei sacramenti. Ordinariamente sono richieste facoltà giurisdizionali o una missione canonica per la lecita amministrazione o celebrazione dei sacramenti del Battesimo, della Penitenza, della Confermazione, del Matrimonio, dell'Ordine e dell'Estrema Unzione, e per la celebrazione pubblica abituale della Messa. Per la validità della Penitenza, del Matrimonio e della Cresima amministrati o solennizzati da un sacerdote, è necessaria la giurisdizione o la facoltà adeguata. Tuttavia, il Codice stesso ammette che le forme straordinarie possano essere utilizzate anche al di fuori del pericolo di morte, riconoscendo così che in circostanze straordinarie i diritti dei fedeli prevalgono sulle formalità del diritto ecclesiastico.

Così, ad esempio, il canone 1116 consente che "le persone che intendono contrarre un vero matrimonio possono validamente e lecitamente contrarlo davanti ai soli testimoni... se la presenza o l'accesso a una persona che è tenuta ad assistere ai matrimoni a norma di legge è impossibile senza gravi inconvenienti". Questo può essere fatto anche al di fuori del pericolo di morte, "purché si preveda prudentemente che tali circostanze si protrarranno per un mese". Questo è un caso in cui l'intenzione del legislatore di non permettere che la rigidità della legge statutaria neghi i diritti dei fedeli in circostanze straordinarie è così formalmente sancita nel Codice.

L'applicazione generale di questo principio si trova nel canone 1323, che afferma che non sono "soggetti a pena" coloro che "hanno violato una legge o un precetto" e che hanno agito "per necessità o per grave incomodo, a meno che l'atto non sia intrinsecamente malvagio o rasenti il danno alle anime". Il principio di equità richiede che, in caso di vera necessità, la legge debba cedere al diritto divino o naturale, poiché non è intenzione del legislatore né è in suo potere estendere l'applicazione di uno statuto generale a quelle situazioni straordinarie in cui l'obbligo di osservare la lettera della legge violerebbe i diritti e gli obblighi radicati nel diritto divino o naturale. Ciò sovvertirebbe lo scopo stesso per cui la legge è stata creata e quindi la sua applicazione sarebbe contraria alla natura stessa della legge stessa.90

Il canone 1323 riconosce espressamente che a volte è necessario violare la lettera della legge affinché i diritti siano esercitati e i doveri adempiuti. Quando c'è una situazione in cui la necessità è stata certamente o probabilmente stabilita, allora 1) non ci può essere penalità (can. 1323); 2) si stabilisce un dubbio positivo sull'applicabilità delle leggi in questione, che costituisce un "dubbio di diritto", e in tali circostanze quelle "leggi non vincolano anche se sono nullificanti e interdittive" (can. 14); 3) "nel dubbio positivo e probabile sul diritto o sul fatto, la Chiesa fornisce la potestà esecutiva di governo sia per il foro esterno che per quello interno". (can. 144) Le disposizioni di questi canoni chiariscono abbondantemente che in circostanze di vera necessità la Chiesa fornisce tutte le facoltà necessarie.

La seconda sezione del canone 144 applica espressamente la previsione di facoltà fornite ai sacramenti della Cresima, della Penitenza e del Matrimonio. La menzione di questi tre soli non manifesta l'intenzione di limitare la previsione di facoltà fornite solo ad essi, in modo da proibire la fornitura di facoltà ad altri sacramenti, poiché il Battesimo e l'Estrema Unzione hanno disposizioni canoniche extraordinarie proprie, e perché il silenzio non ha effetto nullificante: "Sono da considerarsi invalidanti o inabilitanti solo quelle leggi che stabiliscono espressamente che un atto è nullo o che una persona è incapace di agire". (can. 10) Quindi, in situazioni di necessità certa o probabile, anche non previste dal legislatore, è certo che le leggi invalidanti e inabilitanti non si applicano91 , e la Chiesa fornisce certamente tutte le facoltà necessarie e il potere di governo.

La fonte ultima delle facoltà fornite in caso di necessità non è il Codice, ma il Codice stesso si limita a riconoscere il principio di equità e a cedere a una legge superiore.92 In The Juridical Form of Marriage,93 John Carberry fornisce un esempio che illustra il principio elaborato nei paragrafi precedenti. Citando l'autorità di Gasparri e di altri canonisti, il futuro cardinale afferma che "in circostanze straordinarie, se non sono disponibili testimoni, il matrimonio può essere validamente celebrato senza di essi. In questi casi, il matrimonio è valido perché il diritto naturale di sposarsi prevale sulla legge ecclesiastica che prescrive la forma canonica; in tali circostanze la sua validità non deriva dall'uso del canone 1098".

La "validità non deriva dall'uso del canone": perché non si sono verificate le condizioni eccezionali per le quali il Codice prevede la facoltà, tuttavia il sacramento è ancora valido e non si applicano le leggi di nullità. Ciò avviene perché è l'essenza stessa della legge umana che, in quanto "ordinanza della ragione", si fonda sulla legge naturale e sul diritto positivo divino, che a loro volta derivano dalla legge eterna. Poiché la legge eterna è "la sapienza divina in quanto direttiva di tutte le azioni e di tutti i moti "94 , è metafisicamente impossibile che un'ordinanza della ragione la contraddica. Ne consegue che il diritto positivo umano, sia ecclesiastico che civile, avendo come fonte e fondamento ultimo la legge eterna, deve cedere alla legge divina o naturale per essere conforme alla legge eterna, e quindi non può e di fatto non è in grado di annullare i diritti, gli obblighi o qualsiasi cosa che la legge divina ha decretato. In questi casi, quindi, la legge divina è la fonte delle facoltà fornite direttamente da Cristo stesso.95

Questo principio è riconosciuto nel canone 844 § 2, dove si afferma che: "Quando la necessità lo richiede... è lecito ai fedeli per i quali è fisicamente o moralmente impossibile accostarsi a un ministro cattolico, ricevere i sacramenti della penitenza, dell'Eucaristia e dell'unzione degli infermi da ministri non cattolici nelle cui chiese questi sacramenti sono validi". Non è il Codice a renderlo lecito, ma è la necessità stessa a renderlo lecito e valido, e questo è semplicemente riconosciuto dal Codice. Non è necessaria alcuna facoltà speciale da parte del sacerdote non cattolico. Se è disponibile un sacerdote cattolico tradizionale, al quale è fisicamente e moralmente possibile per i fedeli avvicinarsi, il canone stesso chiarisce che tale sacerdote è da preferire.96 Per necessità il sacerdote possiede le facoltà necessarie per amministrare i sacramenti che il canone riconosce che può amministrare legittimamente. Questo perché laddove esiste una vera necessità, la legge divina concede necessariamente la facoltà, poiché è impossibile per il Dio della giustizia infinita negare ciò che è giusto.

È di estrema necessità che i fedeli rimangano in corretta comunione con la Chiesa. Il vincolo di comunione, tuttavia, può essere conservato solo aderendo fermamente ai "riti ricevuti e approvati" che costituiscono il nostro patrimonio spirituale. I tradizionalisti non hanno bisogno di alcun indulto speciale per facilitare la loro piena comunione ecclesiale, poiché la loro piena comunione ecclesiale si realizza quando "ammettono e abbracciano fermamente le Tradizioni apostoliche ed ecclesiastiche".97 Sono coloro che hanno cambiato tutte le cerimonie ecclesiastiche.

Sono coloro che hanno cambiato tutte le cerimonie ecclesiastiche che, nell'ordine oggettivo, non sono in comunione con la Chiesa, poiché non seguono gli usi e i riti universali della Chiesa, violano i decreti irrevocabili del Quo Primum e violano l'anatema solenne del Concilio di Trento (Sess. 7, can. 13) e la Professione di Fede tridentina. Quando il Papa divide la Chiesa in questo modo, rompe i legami di comunione perché distrugge l'unità della carità ecclesiastica.98

Di Padre Paul L. Kramer


Siete molto vicini a perdere tutto come Adamo ed Eva

 


Messaggio ricevuto il 26 febbraio 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sì, figlia mia, a te è data la conoscenza di tutto ciò che desidero dire a tutti i miei figli, perché ho scelto te. Non è facile per tutti ascoltare da te tutte le cose della mia Chiesa, perché tutto è stato dato attraverso i miei sacerdoti. Ma tu, figlia mia, hai trovato grazia ai miei occhi, quando sei stata scelta nel mio Regno ho potuto vedere come mi avresti servito, solo attraverso l'amore e l'obbedienza che molti oggi non hanno.

Chiedo a tutti di essere preparati, perché l'uomo delle tenebre sta venendo a distruggere la mia Chiesa attraverso i miei sacerdoti, e loro non possono dire nulla a causa di coloro che stanno dietro a tutto questo. Così cambierà tutto in male, Satana lo farà come ha fatto con Adamo ed Eva, perché ha tutto nelle sue mani e sa che non può più aggrapparsi ai miei figli perché gli rimane poco tempo. Molti sono già suoi e gli altri sono sotto il controllo del male, quindi tutto sta precipitando e lui vuole che sia così, perché gli resta poco tempo per portare a sé la maggior parte dei miei figli. Quindi, figli miei, siete molto vicini a perdere tutto come Adamo ed Eva, perché mi state disobbedendo e non posso fare nulla.

Tutti coloro che sono con Me, insieme ai Miei figli conservatori (Sacerdoti) e Mi stanno obbedendo non devono avere paura, perché tutto è pronto a darvi ciò che meritate. Dovrò fare nuove tutte le cose, farò per tutti voi ciò che vi ho promesso per la vostra salvezza, perché non c'è nulla di perso ai miei occhi per darvi i miei figli obbedienti. Come Padre voglio il meglio per voi, affinché abbiate la Vita Eterna, perché per Me nulla è impossibile, Io sono l'Onnipotente. Sì, la fine è alle porte, ma per voi non ci sarà una fine, ma un tempo per avere tutto nella vostra vita, perché siete stati i figli della Luce, mi date una grande gioia.

Io sono quello che sono, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

L'incredibile potere di un'Ave Maria

 


Dio ti salvi Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Benedetta sei tu tra tutte le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori ora e nell'ora della nostra morte. Amen.

Avete mai pensato o realizzato cosa può fare l'Ave Maria?

John Petrovich e padre Joe Freedy lo hanno fatto, dopo un recente e sorprendente incidente.

"Quando l'ho sentito, sono rimasto scioccato – quanto è incredibile quella storia", ha detto padre Freedy, assistente della parrocchia della Divina Misericordia nella diocesi di Pittsburgh e presidente di Dry Bones Ministries, dopo aver sentito Petrovich raccontargli i dettagli alla fine di un ritiro.

Poco prima, un sabato mattina, Petrovich stava correndo, come al solito, attraverso un quartiere di Pittsburgh. Sulla sua strada, passò davanti a una casa all'ingresso della quale c'era un'ambulanza. La porta d'ingresso e la porta del garage erano aperte.

"Quando ero bambino, ogni volta che sentivo una sirena – da un'ambulanza o da un'auto della polizia – mi fermavo e pregavo per chi ne aveva bisogno e per la protezione delle persone colpite. Mi è venuto naturale", ha detto Petrovich al Register.

"Una cosa diversa in quell'occasione era che pregavo sempre quella preghiera, ma non mi sono mai sentito obbligato a dire una preghiera [in particolare]. Questa era l'unica cosa diversa da tutto il resto. E la prima preghiera che mi è venuta in mente [quel giorno] è stata l'Ave Maria".

Petrovich pensò di fermarsi e aiutare, ma dal momento che non ha alcuna formazione in primo soccorso, ha deciso di continuare a correre, anche se si chiedeva se avesse commesso un errore non fermandosi. Tuttavia, ha pregato: "Dio, se quell'ambulanza è ancora parcheggiata in quell'ingresso, mi fermerò e vedrò se posso aiutare". Durante la sua corsa in giro, ha riferito: "L'ambulanza non c'era, non c'erano luci in casa, la porta del garage era chiusa a chiave e anche la porta d'ingresso".

Il giovedì seguente, dopo il lavoro, Petrovich stava attraversando lo stesso quartiere.

Mentre si avvicinava alla casa dove aveva visto l'ambulanza, vide una signora "sul bordo dell'ingresso di quella casa, e cominciò ad agitare la mano, e disse: 'Fermati. Per favore, fermati", ricorda Petrovich.

Così mi sono avvicinato al bordo della carreggiata e lei ha detto: 'Grazie per esserti fermato, signore. Devo parlarti. Devo ringraziarlo perché mi ha salvato la vita".

Sconcertato, Petrovich chiese: "Come ho fatto a salvargli la vita?"

"Poi", disse, "lei dice: 'Lascia che ti dica cosa mi è successo la scorsa settimana'". Sola a casa, improvvisamente cominciò a sentirsi strana e perse conoscenza. Sapeva che stava morendo.

Raccontò a Petrovich come, prima di trovarsi in un letto d'ospedale e in procinto di riprendere conoscenza, "ebbe una visione di Gesù che gli si avvicinò e disse: 'Non succede nulla. Andrà tutto bene. Starai bene perché questa persona ha pregato per te'".

"Nel palmo della sua mano c'era il tuo volto: nella mano di Gesù", disse, raccontando ciò che gli passava per la mente. "E ho pensato: 'Devo ringraziarti per avermi salvato la vita'".

"E come reagisci a una cosa del genere?" Petrovich ha detto al Register. "Sono rimasto senza parole. Non sapevo cosa dire, tranne 'Grazie'".


I santi lodano la potenza dell'Ave Maria

Nel Segreto del Rosario, San Luigi di Montfort mette in evidenza diversi uomini e donne santi che conoscevano la potenza dell'Ave Maria. Tra gli esempi:

San Tommaso d'Aquino, che una volta predicò per 40 giorni solo sull'Ave Maria, insegnò: "In ogni pericolo puoi ottenere la salvezza di questa gloriosa Vergine". Da qui il Cantico dei Cantici 4:4: "mille scudi" (cioè protezione dai pericoli) "appendere su di esso". Inoltre, in ogni opera di virtù la troverete disposta ad aiutare. Per questo lei stessa dice in Ecclesiastico 24,25: 'In me è tutta la grazia della via; in me c'è ogni speranza di vita e di virtù'".

Padre Francisco Suárez, pio teologo gesuita del XVI-XVII secolo e autore di diversi libri importanti, "era così acutamente consapevole del valore del Saluto Angelico che disse che avrebbe dato volentieri tutta la sua erudizione al prezzo di un'Ave Maria ben pronunciata".

Nel XIII secolo, Santa Matilde imparò, come riferisce de Montfort, che "è il più grande elogio che possiamo fare a Maria", dopo che la Madonna le apparve "con il saluto angelico scritto in lettere d'oro sul petto e disse: 'Figlia mia, voglio che tu sappia che nessuno può piacermi di più che pronunciando il saluto che l'adorabilissima Trinità mi ha presentato e con il quale sono stata elevata alla dignità di Madre. da Dio'".

Sia de Montfort che Sant'Alfonso de Liguori raccontano la storia di San Domenico che predica a un gran numero di persone che lo condussero a un eretico albigese che parlò pubblicamente contro il Rosario. Domenico fece pregare a tutti il Rosario molto lentamente e con grande devozione. "Ad ogni Ave Maria che lui e il popolo pregavano, un gran numero di demoni usciva dal corpo del disgraziato sotto le spoglie di carboni ardenti.

Quando tutti i demoni furono scacciati e l'eretico completamente liberato da loro, la Madonna, sebbene invisibile, diede la sua benedizione alla compagnia riunita, ed essi furono pieni di gioia. Un gran numero di eretici si convertì grazie a questo miracolo e si unì alla Confraternita del Santo Rosario".


Come consigliò lo stesso de Montfort: "Una sola Ave Maria ben detta vale più di 150 mal dette".


Il potere di rafforzare la fede

I risultati di quell'Ave Maria a Pittsburgh hanno influenzato anche altri. Padre Freedy ha condiviso come lo ha influenzato.

"Quella storia ha avuto un impatto così grande su di me e sugli altri, e ha davvero toccato John", ha detto al Register. "La Madonna sta ascoltando e Dio sta rispondendo alla nostra preghiera. Una delle cose che amo della storia è che John mi ha detto che mentre faceva jogging, non incrociava le mani, non si inginocchiava, ed è così che la nostra Beata Madre e Nostro Signore sono attenti con noi. Santa Teresa parlava della preghiera come di un volgere il cuore a Dio. Pregare con tutta l'intenzione e con il cuore è il modo in cui Dio vuole che preghiamo".

Padre Freedy ha detto che queste risposte alle preghiere aiutano ad "aumentare la virtù soprannaturale della fede. ... Aumenta il nostro dono della fede, aumenta la nostra convinzione, preghiamo veramente con il cuore e le nostre preghiere diventano ancora più efficaci. È una storia davvero piena di speranza".

Ricorda ai fedeli che, sebbene sappiamo che Dio non sempre risponde a una preghiera quando vogliamo e come vogliamo, "nessuna preghiera, nessun sospiro del cuore non è ascoltato e agito da Dio".

Dopo aver appreso ciò che ha fatto la sua Ave Maria, Petrovich ha visto quello che definisce un "cambiamento importante per me in tutte le mie preghiere", ponendo "maggiore enfasi sul perché dovremmo pregare gli uni per gli altri e non solo per i nostri desideri e bisogni, ma per le altre persone e i loro bisogni e desideri prima dei nostri".

Ora, porta sempre un rosario con sé ovunque, e lo prega. Dice che lui e sua moglie, Bethann, "fanno di tutto per pregare sempre il rosario di notte".

Petrovich comprese anche il potere della preghiera di intercessione.

"Molte volte, abbiamo veramente pregato per qualcuno, ma non sentiamo mai o sappiamo come viene risposto. Cerchiamo sempre un grande risultato e che la preghiera sia esaudita nel nostro tempo", ha detto. "Questo mi ha insegnato anche che non tutte le preghiere vengono esaudite rapidamente e nel modo in cui vogliamo. Ma Dio li ascolta e risponde loro. Questo caso ha avuto una risposta così profonda e drammatica. Ti spinge indietro e ti dà una "scossa", e pensi a pregare e farlo con il cuore. Forse non sapremo mai il risultato, ma confidiamo in Dio".

"L'altra lezione da imparare", aggiunge, "è che la via più rapida e più breve per arrivare a Gesù è attraverso la Madonna".

Padre Freedy sottolinea anche quella lezione che sta al centro di questa storia di preghiera: la potenza e l'intercessione di Maria: "Questa storia è un dono per rafforzare la nostra fede e la potenza dell'intercessione della Madonna".

https://www.ncregister.com/author/joseph-pronechen

UNA NUOVA ERA DEVE SORGERE NELL’AMORE E GAUDIO IMMENSI.

 


Carbonia 30.03.2023

Una nuova Era deve sorgere nell’amore e gaudio immensi.

Figlia mia, scrivi al mio amato Popolo!

Ascolta la voce del tuo Dio o Popolo mio, o Popolo distratto, … infedele al tuo Creatore:

  • il sole a breve sarà devastante per questa Umanità,
  • la Terra arderà a causa del suo immenso calore.
  • Le stagioni si chiudono!
  • Il cambiamento è iniziato!
  • Gli uomini vanno incontro a ciò che Io avrei voluto evitargli: dolori strazianti.

Figli miei, è il Padre vostro che è nei Cieli che vi richiama al RAVVEDIMENTO URGENTE.

  • Ecco, la storia vecchia si deve chiudere!
  • Una nuova Era deve sorgere nell’amore e gaudio immensi.
  • Dio ha progettato il suo intervento in questo tempo!

Questa Umanità capisca che solo Lui è il Solo, Unico e Vero Dio!

Figli di Gerusalemme:

  • aprite i vostri cuori a Me.
  • Non siate stolti, la Verità è solo in Me;
  • non mancatemi di rispetto per non trovarvi poi spiazzati.
  • Ecco, la croce in cielo è per apparire!
  • Fatevi trovare pronti!
  • Alleggeritevi dai peccati!

L’illuminazione delle coscienze sarà per tutti gli uomini.

Dio avverte questa Umanità del suo prossimo intervento.

La pace sia con voi!

Dio Padre.

Il Giudizio di Dio che pesa sui corruttori della Scrittura

 


L'Apocalisse commentata da Don Dolindo Ruotolo 


L‟epilogo finale della storia del mondo e della Chiesa dimostrerà dove sta veramente la potenza e la vittoria, e perciò i fedeli, lungi dal lasciarsi disorientare dagli empi, debbono reputarsi beati nella loro professione cristiana, debbono vivere santamente nell‟attesa del giudizio di Dio, e debbono sospirare anche tra le persecuzioni più fiere al trionfo ed al regno del Redentore. Non debbono pensare negli ardui cimenti che i cattivi siano i vincitori, i premiati ed i felici su questa terra, e tanto meno debbono supporre che il Signore sia ingiusto verso di loro.

No, beati sono coloro che lavano le loro vesti nel Sangue dell’Agnello, coloro che si purificano e si santificano coi Sacramenti, e si arricchiscono tra le pene e gli obbrobri della passione e del dolore coi meriti di Gesù Cristo, poiché questo solo dà loro il diritto all’albero della vita, e ad entrare per la porta stretta e disagiata nella città eterna. Soffriranno per un poco ma avranno, poi una vita immortale ed eterna di gloria e di felicità, mentre ne saranno esclusi i cani, cioè i falsi cristiani contaminati dallo spirito del mondo, gli stregoni, ossia i seguaci di satana, i fornicatori, gli omicidi, gl’idolatri, e chiunque ama e pratica la menzogna, ossia gli eretici, i falsi scienziati e i corruttori della Divina Parola. Questa esclusione è espressa con parole imperiose che non ammettono alcun dubbio sulla sorte dei perversi con parole che sono già una sentenza fulminante contro di loro: Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gl’idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. 

Sei categorie di perversi che racchiudono le iniquità di tutti i cattivi in tutti i secoli, e che caratterizzano le specifiche empietà che appariranno trionfanti nelle varie epoche della vita della Chiesa, dai cani, cioè dai persecutori, rabbiosi come cani, agli amanti e praticanti della menzogna, cioè ai razionalisti, ai critici, agli scientifici, amanti delle loro menzogne, corruttori della divina Parola, e causa vera di quella generale apostasia che desolerà la Chiesa negli ultimi tempi. 

Di questi scellerati che estinguono lo spirito cristiano dalle fondamenta si preoccupa particolarmente S. Giovanni, fulminando contro di essi una terribile maledizione. Con lo sguardo profetico, che in quel momento era in lui luminosissimo, vide lo scempio che avrebbero fatto della Scrittura, e si preoccupò fortemente dello scempio che avrebbero potuto fare del suo misterioso libro, togliendo cosi ai fedeli perseguitati ed insidiati la luce che doveva illuminarli e la speranza che doveva sostenerli. 

Questa sua preoccupazione, tanto più grave quanto più grande era la luce che aveva avuta sugli eventi futuri, è espressa anche da un certo disordine nelle espressioni del Sacro Testo. Egli, infatti, si interrompe proprio quando Gesù Cristo conferma le parole del Sacro Libro, quando lo Spirito e la Sposa invocano Gesù perché venga, e quando si invitano i fedeli a dissetarsi alle sue acque di vita; si interrompe e fulmina una terribile minaccia contro quelli che vorranno alterare in qualunque modo le parole del Sacro Libro, sia aggiungendovi qualche cosa con fantastiche supposizioni o commenti, sia togliendovi qualche cosa con cervellotiche critiche. 

È proprio la sintesi di ciò che fanno i critici, i razionalisti e gli scientifici, che aggiungono e tolgono dai Sacri Testi quello che loro sembra… criticamente più esatto, o che sembra interpolato. Contro questi corruttori della Divina Parola egli fulmina la sua minaccia, e dopo continua a parlare della venuta di Gesù, confermandola con altre sue parole di assoluta certezza: Colui che attesta queste cose dice: “Si, io vengo presto”. Perciò pieno di gioia novellamente lo invoca: “Cosi sia! Vieni, Signore Gesù !”. 

Questo succedersi di luce splendente e di preoccupato timore è profondamente psicologico, e, lungi dall‟essere un disordine o una oscurità del Sacro Testo, è una testimonianza della sua verità e una conferma della realtà di ciò che S. Giovanni aveva udito, visto e annunziato. 


S. Giovanni maledice i corruttori della divina parola. 

La minaccia e la maledizione di S. Giovanni contro i corruttori della divina Parola deve dare molto da pensare ai razionalisti, ai critici e agli scientifici che tante volte la umanizzano, la sfigurano e ne fanno scempio. Certi metodi modernistici nell‟esegesi dei Sacri Libri debbono finire assolutamente, se si vuole che la Parola di Dio ridiventi cibo spirituale delle anime. Non è senza ragione che la Sacra Scrittura, della quale l‟Apocalisse è l‟ultimo libro, si chiuda proprio con la minaccia e la maledizione di S. Giovanni; letteralmente riguarda l‟Apocalisse, ma essa costituisce certamente un avviso salutare che deve tenersi presente da chiunque studia, commenta o spiega la Sacra Scrittura. 

È necessario ritornare in pieno alle tradizioni ed allo spirito della Chiesa, è indispensabile persuadersi della fallacia di tante opinioni e supposizioni personali, che portano l‟arbitrio e la confusione nei Sacri Libri. La Scrittura è luce, cibo e medicina, non può diventare un incerto e tenebroso cimelio dei secoli passati, o un oggetto di oziose indagini filologiche e critiche che gettano la diffidenza sul Sacro Libro e lo isteriliscono. L‟ora del Regno di Dio sulla terra scoccherà quando il Sole fulgente della Divina Parola, per la Chiesa e nella Chiesa, si leverà sulla nostra povera valle e illuminerà tutte le anime. 

I grandi Santi si sono formati alla luce della Divina Parola, i novelli Santi si formeranno attingendo alla medesima fonte, e il regno di Dio rifulgerà in pieno quando chi ha sete viene, e prende gratuitamente le acque della vita. Le acque della vita, come vedremo subito, sono nella fonte eucaristica, ma i Padri hanno considerato la Scrittura alla pari con l‟Eucaristia, fino a far dire a S. Agostino che il mano-mettere la Parola di Dio era come il far cadere a terra e il profanare l‟Ostia consacrata. Chi può esaminare le meraviglie di un succo vitale al microscopio, sottraendolo alla luce del sole? La lente invano ingrandisce le sue parti se la luce non le illumina in pieno. Siamo scrutatori della Parola di Dio nella luce della Chiesa, ed essa apparirà allo spirito in tutta la sua magnificenza. 


PREGHIERA DELLA PACE PER LE NAZIONI

 


UN NUOVO MONDO PRESTO SI APRIRÀ AL NUOVO POPOLO DI DIO.

 


Carbonia 29.03.2023

Un nuovo mondo presto si aprirà al nuovo Popolo di Dio.

Amati figli, rivestitevi di Me, usatemi misericordia.

Ecco, siamo giunti al tempo predetto:

  • l’uragano della guerra si affaccia a questa Umanità priva di buon senso,
  • il male impera ovunque,
  • tutto ora crollerà,
  • il patrimonio dello Stato cadrà
  • e il mio Popolo sarà messo in condizioni di grande pena.

Popolo mio, Io sono Colui che ora vedrete nella Gloria.

Avanti amati figli, congiungete le mani e unitevi in preghiera perché giunge l’ora del risveglio delle coscienze, la liberazione dei figli di Dio è prossima.

  • La gente vaga per le vie della Terra senza una meta,
  • non fissa il suo sguardo verso di Me,
  • vive secondo le leggi terrene
  • e non si programma alla salvezza della propria anima.
  • Il vento dell’Est soffia forte; una grande tempesta, ora, si abbatterà su questa Umanità;
  • le Nazioni piangeranno per non aver messo fine alla loro superbia!

In verità ti dico o Popolo mio, o Popolo ingrato:

  • di cosa ti ammanterai quando nulla più avrai?
  • Il tuo sarcasmo nei miei confronti è stato la tua rovina!
  • L’Angelo della pace è per essere tra voi, il suo sguardo fulminerà i malvagi e darà sostegno ai miseri.
  • Giunge la fine di un impero malvagio dedito alla guerra e allo spargimento di sangue, …
  • è la fine di un tempo vecchio!
  • Un nuovo mondo presto si aprirà al nuovo Popolo di Dio: quello a Lui fedele.

Mostratevi capaci di rimediare alla vostra condotta, ora, figli miei!

Non c’è tempo da perdere!

Le scelte devono essere fatte ora!

Non ci sarà domani senza di Me.

 


giovedì 30 marzo 2023

Come impedire a qualcuno della tua famiglia di andare all'inferno

 


Offerta di vita


Le promesse della Madonna a suor Natalia Magdolna: "Nel cuore di molte madri arde il dolore per il comportamento immorale dei loro figli, per il loro destino eterno. Per amore loro, ho fatto le promesse dell'offerta della vita (le più alte che abbia mai fatto), affinché offrano tutti gli eventi della loro vita con totale abbandono".


PREGHIERA DELL'OFFERTA DELLA VITA:

Mio dolce Gesù,

davanti alle Persone della Santissima Trinità,

davanti alla Nostra Madre Celeste e a tutta la Corte celeste, offro, secondo le intenzioni del tuo Cuore Eucaristico e quelle del Cuore Immacolato di Maria Santissima, tutta la mia vita, tutte le mie sante Messe, Comunioni, opere buone, sacrifici e sofferenze, unendole ai meriti del tuo Sangue Santissimo e della tua morte in croce:

adorare la Gloriosa Santissima Trinità,

per offrire riparazione per le nostre offese,

per l'unione della nostra santa Madre Chiesa,

per i nostri sacerdoti,

per le buone vocazioni sacerdotali

e per tutte le anime fino alla fine del mondo.

Accogli, mio Gesù, la mia offerta di vita e concedimi la grazia di perseverare in essa fedelmente, fino alla fine della mia vita. Amen.


GIACULATORIE DI PENTIMENTO

Mio Gesù, ti amo sopra ogni cosa! Per amore tuo, mi pento di tutti i miei peccati. O Amore misericordioso, in unione con la nostra Santissima Madre e con il suo Cuore Immacolato, ti imploro di perdonare i miei peccati e tutti i peccati degli uomini, miei fratelli, fino alla fine del mondo! Mio dolce Gesù, in unione con i meriti delle tue Sacre Piaghe, offro la mia vita all'Eterno Padre, secondo le intenzioni della Santissima Vergine Addolorata.

Vergine Maria, Regina dell'Universo, Intercessore dell'Umanità e nostra speranza, prega per noi!


Le promesse di Maria a coloro che fanno l'offerta della vita

 1. Nessuno dei vostri parenti cadrà all'inferno, anche se le apparenze esterne lo farebbero supporre, perché prima che l'anima lasci il corpo, riceverà la grazia del perfetto pentimento.

 2 Nello stesso giorno dell'offerta tutti i defunti delle loro famiglie lasceranno il Purgatorio.

 3. Nella morte sarò al loro fianco e porterò le loro anime alla Presenza di Dio senza passare per il Purgatorio.

 4. I loro nomi saranno iscritti nel Cuore di Gesù e nel Cuore Immacolato di Maria.

 5. Salveranno molte anime dalla dannazione eterna grazie a questa offerta unita ai meriti di Cristo. Il merito dei loro sacrifici andrà a beneficio delle anime fino alla fine del mondo.


Chiarimenti sull'offerta

È sufficiente fare l'Offerta di vita una volta con umiltà e amore. Ma può essere rinnovata frequentemente.


Questo è ciò che il Redentore ha confermato a suor Maria Natalia:

"Se qualcuno, figlia mia, fa una sola volta l'Offerta della vita, una sola volta, in un momento di grazia, il fuoco dell'amore eroico si accende nel suo cuore. Con questo ha sigillato tutta la sua vita! La sua vita, anche se non ci pensa coscientemente, è già proprietà dei Sacri Cuori. Per il Padre mio non c'è tempo. La vita dell'uomo è tutta davanti a Lui".


Raccomandazione

Non lasciate che qualcuno della vostra famiglia vada all'inferno perché non avete fatto questa semplice e amorevole offerta di vita. Volete lasciare i vostri cari ancora in Purgatorio? Volete rimanere fuori dal Purgatorio? Allora pregate questa offerta, rinnovandola di tanto in tanto. In eterno benedirete il giorno e l'ora in cui vi siete offerti.

Diffondete queste promesse! La salvezza di molte anime può dipendere dalla vostra diffusione. Diffondete questa offerta di vita!

(Con approvazione ecclesiastica)

È necessario soffrire, soffrire per il bene dell'umanità; anche se l'umanità è vuota, figlia mia.

 


5 febbraio 1982

Luz Amparo:
Oh, guai, oh mio Dio!  (Così, ripetutamente, si lamenta del dolore).

Il Signore:
Sì, figlia mia, come sempre, questi dolori sono molto orribili. Tutto per la salvezza delle anime, e quanto poco le anime rispondono a questi dolori. È necessario soffrire, soffrire per il bene dell'umanità; anche se l'umanità è vuota, figlia mia. L'umanità è piena di spazzatura. Continuerai a vedere un'altra immagine della Mia Passione.

Luce di Amparo:
Gesù è sulla croce e si contorce. Ci sono molti soldati a cavallo; uno di loro porta un foglio di carta, lo tiene in mano e suona una tromba, affinché facciano silenzio e ascoltino; la gente tace e l'uomo legge. Il foglio dice: "Gesù di Nazareth, Re dei Giudei". E dice: "Questo segno sarà posto sulla croce del Nazareno".
Tutti cominciano a gridare, che grida! Dicono: "Non abbiamo un re, ma l'imperatore di Roma. Non mettete quel segno". Gridano tutti, gridano, quanto grida il popolo! E dicono: "Pilato, non vogliamo quel re. Non è il Re dei Giudei; scrivi questo: "Quest'uomo ha bestemmiato, dicendo di essere il Re dei Giudei". Mettete il segno che ha detto di essere il re dei Giudei". Pilato dice loro, molto arrabbiato: "Quello che è scritto è scritto".
Ci sono molti soldati con le spade. Ci sono due uomini in mezzo a Gesù. Li crocifiggeranno con Gesù; sono legati. La gente guarda Gesù, lo deride, si prende gioco di lui, gli tira la lingua, gli sputa addosso, lo deride. Lui li guarda, non può aprire gli occhi, china il capo, sta morendo. Mio Dio, sta morendo! Che dolori orribili sento, che dolori! Oh, che dolori! Tutto il corpo.
Ancora una volta il Signore ha alzato la testa. Ridono, ridono e gli dicono: "Guarda l'operatore di miracoli, colui che guarisce i malati, colui che distrugge il Tempio e lo ricostruisce in tre giorni. Scendi dalla croce. Salva te stesso. Falso". Lo chiamano ipocrita. Lo guardano di nuovo. Ridono: "Guardate, il vostro Salvatore e non si salva. Che re d'Israele. Salva te stesso, salva te stesso e noi crederemo. E se no, lascia che il Padre tuo, che è così potente e ti ama tanto, ti salvi".
"Ipocrita, falso!", gli dicono. Anche i due che sono stati crocifissi con lui lo insultano e dicono: "Perché non ti salvi e non salvi anche noi? Non dicono che tu sei il Cristo? Allora salva te stesso. Non ci salvi perché sei un malfattore".
Il Signore alza gli occhi al cielo e dice: "Padre mio, Padre mio, non condannarli; perdona loro, non sanno quello che fanno". Uno dei due crocifissi dice al Signore: "Tu sei il vero Figlio di Dio, Gesù di Nazareth. Ricordati di me quando sarai davanti al Padre tuo. Ti chiedo perdono per tutti i miei peccati".
Il Signore gli dice..., lo guarda con un volto molto triste, non riesce ad aprire gli occhi. Non capisco cosa gli stia dicendo; lo sta guardando. Lo guarda di nuovo e dice: "I tuoi peccati sono perdonati; oggi verrai con me in Paradiso".

Oh, Signore, come sta, mio Dio! Oh, come sta, oh! Oh, come sta soffrendo, mio Dio! Come si contorce! Oh, che viso viola ha! Oh, mio Dio!

Il Signore:
Sì, figlia mia, noi soffriamo molto per la salvezza di tutte le anime; ci sono molte anime ingrate, ma ci sono anche anime buone che si pentono delle loro colpe, che chiedono perdono al loro Padre misericordioso. E quel Padre misericordioso le aspetta tutte per dare loro la loro eredità, che è la dimora celeste. Questa è l'eredità migliore. È un'eredità che dura per l'eternità. Ecco perché ti ripeto che questa sofferenza vale la pena. Renditi conto, figlia mia, che non sei tu che hai scelto me, ma sono io che ho scelto te; per questo il frutto che porterai deve essere buono, se accetti tutte le tue sofferenze con umiltà e amore.
Anche se vi perseguitano, anche se vi calunniano, accettatele con umiltà. Voi pensate di non essere più di me, e loro lo hanno fatto a me. Mi hanno perseguitato, mi hanno calunniato, cosa non faranno a te, figlia mia? Ti faranno tutto questo per amore del mio Nome. Sii consapevole di questo, di queste parole, figlia mia: "Beati quelli che calunniano per causa mia, perché la loro ricompensa sarà eterna nei cieli".
Guarda, figlia mia, ci sono molte anime consacrate che credono che questo sia opera di Satana. Non crederci, figlia mia; Satana distrugge, non costruisce. Continua a pregare per i sacerdoti e le anime consacrate. Molti di loro stanno seminando la propria dannazione.
I sacerdoti che, con la loro vita di piaceri, con il loro poco amore per Dio... - celebrano i santi misteri per amarmi -, mi crocifiggono ogni giorno con la loro mancanza di amore per gli altri, con la loro impurità e con la loro empietà. Dio punirà senza pietà tutti loro, tutti quelli che non si adeguano, perché credono di adorare Dio e invece adorano il diavolo. Pregate anche per il mio amato figlio, il Vicario della mia santa Chiesa, è in grande pericolo; soffrirà molto. Ti dico anche, figlia mia, che ci saranno grandi castighi sugli uomini; ci saranno grandi terremoti.
E quei falsi ministri di Cristo che non si adeguano e non rispettano le dottrine, che mescolano politica e false dottrine, non saranno chiamati figli di Dio. Per me i miei veri figli sono i miei veri imitatori della mia santa Chiesa, devono sentirsi anime di Dio e avere le virtù che mi sono più care. Queste virtù sono: umiltà e amore per gli altri.
Io do degli avvertimenti, ma quelle anime che pensano di essere le preferite di Dio non li accettano. Questi avvertimenti sono per i veri imitatori della mia Chiesa cattolica apostolica. Chiamo anche tutti coloro che hanno vissuto nella mia povertà, nell'umiltà. Chiamo coloro che sono stati umiliati, calunniati per causa mia. A coloro che vi calunniano e a coloro che vi umiliano, non abbiate paura, io sono con voi, ed essendo con voi, di chi potete avere paura?
Dovete essere forti e pensare che dovete presentarvi a mani piene davanti al Padre celeste. Fate in modo che, quando verrà quel giorno, abbiate fatto opere buone, perché quelle opere buone sono scritte. Non abbiate paura, perché io sono con tutte le anime di buona volontà e quando sono lì non temete nulla.
Dobbiamo pregare per quelle anime distruttive, impregnate di male, distruttrici di anime pure e innocenti. Preghiamo Sua Divina Maestà per quelle anime consacrate che si precipitano nel peccato; povere anime, che pena mi fanno! Ripariamo a tante offese. Prendi la tua croce, portala e offri questi dolori per tutte queste anime; sono così bisognose.... Continua a pregare, figlia mia, non abbandonarti. Chiedi consiglio al tuo padre spirituale. Prega il santo Rosario. Sii umile. Porta questa croce con umiltà, con amore. Continua a pregare per tutti; dì loro di continuare a fare apostolato, cosa che mi fa molto piacere.
Arrivederci, figlia mia. Ti do la mia santa benedizione.

Luz Amparo:
Oh, oh, oh, oh..., mio Dio! Oh, che angoscia! Oh, mio Dio!

5 febbraio 1982

Prado Nuevo