mercoledì 5 marzo 2025

LE GRANDEZZE DI MARIA

 


MARIA NELL'INCARNAZIONE 

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Nella Trinità una medesima Essenza è data a due persone distinte, al Figlio e per mezzo del Figlio allo Spirito Santo; nell'Incarnazione, che è l'opera della SS. Trinità, una medesima persona, un medesimo Uomo-Dio è nato doppiamente, vale a dire a due mondi differenti: alla Vergine che è un mondo e per mezzo della Vergine alla terra che è un altro mondo ...

Così, il Padre dà doppiamente il Figlio suo; e il Figlio si dà doppiamente con due donazioni differenti; una alla Vergine, l'altra alla terra per mezzo della Vergine; nella prima si fa uomo e Figlio dell'uomo, nella seconda si fa tale per gli uomini.

Onoriamo l'operazione con cui Dio forma Gesù Cristo nella Vergine; perché se l'operazione di Dio nel creare il mondo viene onorata con un giorno particolare in ogni settimana, ossia nel sabato, quale onore non dovremo rendere a quell'operazione che ha formato Gesù Cristo, il Signore del imondo, il capolavoro di Dio e suo Figlio Unigenito?.. Onoriamo l'umiltà nella quale la Vergine ha ricevuto il Verbo incarnato, umiltà significata da queste parole: Ecce ancilla Domini, e proporzionata all'abbassamento e all'annichilimento del Verbo in Lei. Onoriamo la pienezza di Gesù in Maria e di Maria in Gesù, pienezza che è la circuminsessione in terra, la quale riflette e adora la circuminsessione delle divine persone nella santissima Trinità, vale a dire, la residenza reciproca d'una persona nell'altra, le quali si contengono e si riempiono a vicenda.

Onoriamo la vita intima del Figlio di Dio nella Vergine per lo spazio di nove mesi; vita divina per l'unione ipostatica; vita gloriosa e celeste; vita viatrice, vita spirituale e interiore nell'uso perfetto della sua grazia eminente; vita esteriore nella qualità d'infante nella sua [155] Madre; vita interiore ed esteriore la quale non è conosciuta se non dalla Vergine e dal cielo, ed in cui la Vergine sola ha parte per sì lungo tempo; vita in cui Gesù non sembra vivere che per la Vergine e nella Vergine, poiché il mondo non avrà parte a questo mistero se non nella nascita e per mezzo della nascita, per la quale Gesù verrà esposto e dato in balìa al mondo. (O, 15). 

CARD. PIETRO DE BÉRULLE


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