domenica 30 marzo 2025

Dinanzi al Signore si è tutti come pula che il vento disperde. Non c’è grandezza dinanzi al Signore.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 


Io stavo guardando, ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra. 

Nel primo sogno, Nabucodònosor vide una statua di eccezionale grandezza. 

Ora invece vede un albero di grande altezza in mezzo alla terra. 

Io stavo guardando, ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra. Fin da subito appare con chiara evidenza che l’altezza riguarda il suo regno. 

La terra è il suo regno. In questo regno vi è un grande albero. Si tratta di un grande re e questo re è senz’altro la sua persona. Nessuno è più alto di lui. 

8Quell’albero divenne alto, robusto, la sua cima giungeva al cielo ed era visibile fino all’estremità della terra. 

Il sogno rivela la grandezza, la magnificenza, la bellezza del regno di Nabucodònosor. Tutta la terra era ammirata di una tale altezza. 

Quell’albero divenne alto, robusto, la sua cima giungeva al cielo ed era visibile fino all’estremità della terra. Si pensi che siamo nell’anno 585.  

Tutto il medio oriente era in mano di Nabucodònosor. Non vi era regno pari al suo. Il suo esercito passava, conquistava, annetteva.  

La fama di Nabucodònosor allora riempiva la terra. Non vi erano potenze capaci di opporsi alla sua schiacciante superiorità. Era un re senza rivali. 

9Le sue foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e vi era in esso da mangiare per tutti. Le bestie del campo si riparavano alla sua ombra e gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami; di esso si nutriva ogni vivente. 

Ora l’albero viene descritto in ogni sua bellezza ed anche in ogni suo frutto. Era un albero capace di nutrire con i suoi frutti ogni essere vivente. 

Le sue foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e vi era in esso da mangiare per tutti. Le bestie del campo si riparavano alla sua ombra e gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami; di esso si nutriva ogni vivente. 

Tutte le bestie del campo si riparavano alla sua ombra e tutti gli uccelli del cielo dimoravano tra i suoi rami. La vita è dall’albero, sotto l’albero, sull’albero. 

Questa immagine serve a mostrare tutta la magnificenza, la grandezza, l’efficienza, l’invincibilità del re Nabucodònosor. Umanamente è inattaccabile.  

Un albero così alto non può essere conquistato da alcun uomo che vive sulla nostra terra. Non vi sono regni che possano infastidirlo. 

A questo serve la descrizione della maestosità dell’albero. Nessuno gli potrà arrecare del male. Neanche potrà provarci a toccarlo.  

Ma ciò che è impossibile ad ogni uomo, è possibile a Dio. Dinanzi al Signore si è tutti come pula che il vento disperde. Non c’è grandezza dinanzi al Signore. 

Neanche consigli vi sono dinanzi al Signore. Se fai questo “il vento divino” non ti disperderà. Il vento viene e anche le alte montagne si sgretolano. 

Non c’è sapienza, non c’è prudenza, non c’è consiglio di fronte al Signore. Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma al Signore appartiene la vittoria (Pr 21,30-31).  

Nulla è più fragile di un uomo. La sua grandezza necessita sempre di un respiro che non è suo e che deve chiedere in prestito al Signore.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

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