giovedì 20 marzo 2025

LA PREGHIERA SCONOSCIUTA DI GESÙ SULLA CROCE

 


Il nostro Amato Gesù, nell'offrire e riparare l'umanità, poggia sui Piedi feriti e trafitti dall'enorme chiodo che sembra diventare una pesante catena che non permette all'umanità di compiere passi verso la vita eterna, ma la mantiene soggetta al peccato. I tendini doloranti saltano fuori e i muscoli saltano fuori nelle gambe. E vedo come la furia dell'uomo non abbia lasciato pelle sul Corpo del Re.

  Con cattiveria i carnefici hanno scaricato sul Divino Agnello tutto l'odio dell'umanità, egli è un Corpo totalmente sanguinante, imponente, un Corpo Santissimo che non guarda Se Stesso, e che con ogni Infinito Amore offrirà fino all'ultima goccia del Suo Preziosissimo Sangue per lavare via il peccato dell'umanità che ama.

  Le Labbra Divine si sono nascoste davanti a un Volto che, sebbene infiammato, non può nascondere una bellezza infinita, un amore infinito e un amore infinito... Guardo quegli Occhi Divini che in questo momento guardano la Madre e il Suo discepolo amato, e in questo discepolo guardano tutte le anime fedeli che offrono la loro vita per amore di Lui, Loro Madre e del prossimo.



Si fonde con il Santo Legno e alza lo sguardo al Cielo e in segreto parla a suo Padre:

"Qui giace il Tuo Amore per l'uomo, qui mi dono per ognuno di loro, qui su questo Albero pende Tuo Figlio. Padre! Per amore accetta la Mia riparazione per ognuno di loro, in ogni momento. Padre! Perdona il tuo popolo e dona loro la salvezza. Qui nasce la Mia Misericordia; su questo Albero io salvo ogni peccatore pentito. Non ci sarà alcuna creatura umana veramente pentita che la Mia Misericordia non raggiunga. Qui giace, Padre, il Tuo Amore per i tuoi figli, qui, nel Tuo Figlio."



TESTIMONIANZA DI LUZ DE MARÍA


 SULLA SACRA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
14 APRILE 2011


GESÙ CONDIVIDE I SUOI ULTIMI DOLORI CON LUZ DE MARIA,

IL SUO PROFETA E LA SUA ANIMA VITTIMA


INTRODUZIONE
Per infinita misericordia, il mio Divino Sposo Gesù si è degnato di manifestare la Sua Passione nel mio corpo debole, per permettermi di condividere con Lui le sofferenze della Sua Dolorosa Passione.

Che tutto sia per la " maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime."Amen.


Racconto

Poi racconto ciò che Nostro Signore Gesù Cristo mi ha permesso di vivere ieri, in particolare le "TRE ORE DI AGONIA SULLA CROCE".

Condivide con me la Sua Sacra Passione. E ieri ho vissuto e sentito i dolori che il Mio amato Signore Gesù Cristo ha vissuto negli ultimi momenti della Sua Crocifissione.

Sulla Croce, il Re di tutta la creazione rimase circondato dagli Angeli che non si separarono da Lui per un istante. Accompagnavano il loro Re, con grande raccoglimento, venerazione e dolore.

Davanti a questa scena finale, tutto ciò che è stato creato dalla Mano del Padre, rabbrividisce.

Il mio Amato è coronato di spine, che toccano la croce e affondano nella loro testa sacratica sul retro. Il dolore di ogni momento viene aumentato da nuove sofferenze a cui è sottoposto.

Egli subisce le conseguenze dell'orgoglio umano nel Proprio Corpo, mentre il Suo Spirito si manifesta nell'Amore infinito per noi. In questo modo Egli dona tutto all'umanità e offre la Sua Sacra Passione per i peccati di tutte le generazioni.

Nostro Signore, condividendo con me il Suo dolore, per ogni spina che affonda più fortemente nella Sua Testa Divina, offre anche questi dolori per i cattivi pensieri degli uomini, per le azioni malvagie, per l'intelligenza abusata, per le menti che tentano perversamente contro il dono della vita, per il dispetto, per l'impazienza e altri atti di ingratitudine.

Sento le mie mani lacerarsi a causa del peso del corpo che viene tirato giù dalla legge naturale e fa ferire atrocemente le mie mani congiunte, unite a quelle del mio Gesù.

Ma più che il dolore causato dalle unghie, vivo in me il dolore che il mio Amato sente nelle Sue viscere, è un dolore che supera tutto ciò che è fisico. Un Sublime dolore d'Amore: il dolore del Re che viene costantemente crocifisso per gli atti malvagi che i suoi figli commettono con le loro mani. Lo stress di tante ore mi intorpidisce le dita e sento il freddo che le invade quando il sangue non circola più. Le dita contuse prendono vita da un momento all'altro, quando le creature umane riparano il danno fatto con le loro mani. In questo momento, Gesù guarda tutte le consacrazioni compiute di routine, o senza fede, e si addolora e le ripara non solo per questo, ma per gli omicidi, per le rapine, per i peccati della carne, per gli aborti e altri peccati commessi con le mani.

Non posso lasciare inosservata la mia gola, che è portata a condividere quell'amarezza che la raggiunge quando salgono i succhi gastrici, che bruciano continuamente e con loro il sangue sale e quasi mi fa soffocare; il respiro è interrotto e non appena respiro, il soffocamento arriva continuamente, la nausea non aspetta e nello sforzo di non smettere di respirare, quando inspiro forte, i liquidi entrano rapidamente nei polmoni. La respirazione diventa più breve e più difficile. E Gesù Divino mi incoraggia a riparare, a non lasciare che questo annegamento possa più del Suo Amore per l'umanità. E io, insieme al Mio Gesù, mi pento di ogni parola che esce dalla bocca dell'uomo, di ogni diffamazione, di ogni calunnia, di ogni crepacuore, di ogni mormorio, di ogni cattiva parola pronunciata con piacere e coscienza, e di tutto ciò che non è una parola di benedizione.

Senza lasciarsi vincere da questo supremo grado di dolore, il Mio Gesù mi incoraggia a rimanere con Lui sull'Albero Santo e a sopportare con amore i dolori che diventano più intensi. Gli spasmi nel sistema digestivo sono continui. Il Corpo Divino è stato costantemente picchiato, dalla notte in cui è stato imprigionato fino a questo momento sulla Croce. L'emorragia interna che era stata causata dai colpi e dalle ferite della fustigazione, si è riversata sulla strada. Non c'è carne sulle ossa, e guardo gli Angeli che raccolgono nei calici quel Sangue Divino, frutto della Redenzione per tutto il genere umano.

La gola è già così secca, che la saliva e i succhi gastrici smettono di uscire e il fiele lascia quel sapore amaro in bocca. HO SETE! Gesù esclama... e gli danno l'aceto; e in questo aceto egli guarda in particolare questa generazione, questa generazione che gli ha dato e gli sta dando il fiele amaro.

Le mie gambe tremano, e il nostro Amato Gesù, nell'offrire e riparare l'umanità, si appoggia ai suoi Piedi feriti trafitti dall'enorme chiodo che sembra diventare una pesante catena che non permette all'umanità di fare passi verso la vita eterna, ma la mantiene soggetta al peccato. I tendini doloranti saltano fuori e i muscoli saltano fuori nelle gambe. E vedo come la furia dell'uomo non abbia lasciato pelle sul Corpo del Re. Con cattiveria i carnefici hanno scaricato sul Divino Agnello tutto l'odio dell'umanità, è un Corpo totalmente sanguinante, imponente, un Corpo Santissimo che non guarda Se Stesso, e che con ogni Infinito Amore sta per offrire fino all'ultima goccia del Suo Preziosissimo Sangue per lavare via il peccato dell'umanità che ama, ama…

Non riesco a sentirmi le gambe in questo momento. Gesù mi porta a riparare i passi fangosi della malvagità del genere umano. Le mie gambe tremano quando sento i passi da gigante dell'umanità che corre mossa dal male che cerca di togliergli l'anima. Tremano, guardando l'umanità correre dietro a falsi dei che portano guerra, incertezza, lussuria. Tremo davanti a un'umanità che priva Gesù del Suo Regno e lo ignora. C'è tanto amore per le Sue creature, che Gesù offre Se stesso per loro e, alzando il Suo Cuore, rivolge al Padre le parole che contengono tutta la Sua essenza:


"PADRE, PERDONA LORO PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO"!

Queste parole, piene dello stesso Germe dell'Amore Divino, scuotono tutta la Creazione, e diventa silenziosa quando guarda la crudeltà dei suoi nemici che come una lancia trafigge il Fianco del Re e Signore di tutta la creazione. Una ferita che in questo momento si apre più profondamente con gli atti commessi contro la santità del ministero sacerdotale, una ferita che in questo presente lacera il Corpo Mistico, una ferita di mancanza di amore delle persone consacrate che mondano questo ministero e lo profanano senza paura.

Già il mio corpo è sostenuto solo dall'Amore, e con questo il mio Signore Gesù Cristo mi dice: Figlia Mia, guarda quanto realizza il Mio Amore! Una goccia, un sospiro del Mio Amore dà vita. E qui lo metto davanti all'uomo.

PRENDILO, PRENDILO UMANITÀ, PRENDILO, BEVI IL MIO AMORE!

Lo sguardo nuvoloso, e il mio corpo unito a quello di Gesù si sente totalmente disidratato. Vedo una ferita d'amore supremo appesa all'Albero Sacro. Già il mio Divino Gesù si prepara ad esalare il Suo Spirito, tutti gli Angeli piangono davanti a questa scena impossibile da descrivere con parole umane, ed esclamano: Che cosa ti hanno fatto, Re, che cosa ti hanno fatto quelli che ami!... Piegando le ginocchia ai piedi della Croce di gloria e maestà, guardano il Corpo tremante Divino.

Le Labbra Divine si sono nascoste davanti a un Volto che, sebbene infiammato, non può nascondere una bellezza infinita, e un amore infinito... Guardo quegli Occhi Divini che in questo momento guardano la Madre e il Suo discepolo amato, e in questo discepolo guardano tutte le anime fedeli che offrono la loro vita per amore di Lui, Loro Madre e del prossimo.

Si fonde con l'Albero Santo e alza lo sguardo al Cielo e parla segretamente a Suo Padre:

"Qui giace il Tuo Amore per l'uomo, qui mi dono per ognuno di loro, qui su questo Albero pende Tuo Figlio. Padre! Per amore accetta la Mia riparazione per ognuno di loro, in ogni momento. Padre! Perdona il tuo popolo e dona loro la salvezza. Qui nasce la Mia Misericordia, su questo Albero salvo ogni peccatore pentito. Non ci sarà alcuna creatura umana veramente pentita che la Mia Misericordia non raggiunga. Qui giace, Padre, il Tuo Amore per i tuoi figli, qui, nel Tuo Figlio."

E con dolori profondi, dolori atroci, dolori infiniti, il nostro Gesù salva quelle anime che nell'ultimo respiro di vita, le strappa dalle mani del maligno.

Vedo, sento, l'intera Creazione diventa silenziosa. Il silenzio è vero silenzio, non un capello cade, tutto tace.

Il Figlio di Dio e Salvatore dell'umanità trema in tutto il Suo Corpo e dalle viscere del Suo Essere i raggi di luce misericordiosa raggiungono tutti gli esseri umani... e Gesù esala il Suo Spirito.

La terra geme e trema, l'acqua si agita, il vento soffia forte, la natura urla.

L'inferno teme il trionfo dell'Amore Divino.
Il sole si oscura, le stelle si spengono, la luna si oscura, rendendo onore al Re che ha vinto.

Questa è la mia vita degli ultimi momenti del mio Amato Gesù sulla Croce.
Prostrato davanti al mio buon Gesù Crocifisso, e unito a tutta l'umanità, gli dico con tutto il mio amore:


"TI ADORIAMO, O CRISTO, E TI BENEDICIAMO… PERCHÉ CON LA TUA SANTA CROCE E LA TUA MORTE HAI REDENTO IL MONDO." AMEN

Nessun commento:

Posta un commento