LA VERGINE MARIA E GLI EVANGELI
Il testo di Bossuet. - “Ella perde persino suo Figlio sul Calvario egli dice parlando della Madonna - e non dico solamente ch'ella lo perde in quanto vede morire questo Figlio amatissimo di una morte crudele; ma perché Egli cessa in qualche modo d'essere suo Figlio, sostituendone un altro al suo posto: “Donna - le dice - ecco tuo Figlio”.
Meditate questo punto, o cristiani, e se anche tale pensiero può sembrare un poco strano, vi persuaderete però ch'esso ha il suo buon fondamento. Pare che il Salvatore non la riconosca più per sua Madre; “Donna - le dice - ecco tuo Figlio ”. Non parla in questo modo senza un motivo misterioso: Egli è in uno stato di umiliazione ed è bene che anche sua Madre gli sia unita in esso. Gesù ha un Dio per Padre e Maria ha un Dio per Figlio. Il Divin Salvatore ha perduto, il Padre suo e non lo chiama più ora che “Dio”. Bisogna che anche Maria perda il suo Figlio; difatti Egli la chiama ora col nome di Donna, non le dà il nome di Madre. Ma ciò che deve essere stato più umiliante per la SS. Vergine è il fatto che Egli le affida un altro figlio, come se Lui non fosse più tale per Lei, e come se Egli volesse rompere il nodo di una santa amicizia: “Ecco - dice - vostro Figlio”.
Vediamone la ragione.
Durante il periodo della sua vita terrena, Gesù compiva verso sua Madre tutti i doveri e i servizi d'un figlio. Egli era la Sua consolazione e l'unico appoggio della Sua vecchiaia. Ora che Egli sta per entrare nella gloria, prenderà dei sentimenti più degni di un Dio: perciò lascia ad un altro i compiti della pietà umana e naturale. Maria non ha più suo figlio, Gesù; il suo amatissimo figlio ha ceduto i suoi diritti a S. Giovanni ed essa trascorrerà in questo triste stato i lunghi anni” (1).
Per quanto grande sia il genio di Bossuet, non oseremo accettare su questo punto tutto il suo pensiero. Lui stesso - e l'abbiamo notato - lo trovava “un po' strano”. E ciò che principalmente ci scosta da Bossuet è il motivo stesso su cui egli fonda la sua interpretazione: “Gesù - dice - compiva verso sua Madre i doveri e i servizi d'un figlio”. E' precisamente questo che si deve meditare ed è questo che ci deve aprire gli orizzonti. No, Gesù non compiva più, dall'inizio della sua vita pubblica, “i doveri e i servizi d'un figlio”. Secondo la cronologia che noi abbiamo adottato erano già due anni e tre mesi ch'Egli non abitava più con Lei. Gesù aveva lasciato Nazaret verso la fine dell'anno 27 o nei primi giorni dei 28 e non era ritornato che due sole volte nel villaggio della sua infanzia. Non si accenna alla presenza di Sua Madre al Suo fianco che alle nozze di Cana, poi al momento del tentativo del rapimento dei suoi “fratelli” che non credevano in Lui e in seguito sul Calvario.
Maria quindi era priva di Suo figlio già da molti mesi, e non era vissuta sola durante tutto questo tempo. Ci sono buone ragioni per credere che Ella si fosse unita a sua cugina Maria, moglie e, senza dubbio, vedova di Cleofa, i cui numerosi figlioli venivano chiamati “fratelli di Gesù”. Dunque la Madonna viveva nelle vicinanze di questi parenti. Se Gesù, da buon figliuolo quale era, non avesse avuto che lo scopo di trovarsi un sostituto per circondare delle cure necessarie gli ultimi giorni della Sua piissima Madre, potremo dire ch'Egli aveva impiegato troppo tempo per pensarvi. La situazione creata con la sua partenza da Nazaret due anni prima, non poteva prolungarsi? Se nei confronti di Sua Madre tale situazione non fosse stata buona, come mai Egli l'aveva fino allora permessa e tollerata? Se all'opposto fosse stata buona o almeno sufficiente, perché portarvi delle modifiche?
Si potrebbe pensare che Gesù non volesse più lasciare la Madre Sua in un ambiente in cui non si credeva in Lui. Ma giustamente noi abbiamo la certezza che i suoi “fratelli” erano ormai dei credenti, cioè, avevano ora fede nella missione di Gesù. Gli Atti degli Apostoli sono abbastanza espliciti su questa punto. Dopo avere nominato gli Apostoli riuniti nel Cenacolo dall'Ascensione alla Pentecoste, essi dicono: “Tutti in un medesimo spirito perseverarono nella preghiera con alcune donne e Maria Madre di Gesù e i suoi fratelli”.
Aggiungiamo subito che il testo ora citato contiene l'ultimo degli accenni fatti nei Libri Santi alla SS. ma Vergine Maria. Vedremo più tardi l'importanza di questa osservazione. Per ora è sufficiente concludere che non è certo a motivo dell'incredulità dei Suoi “Fratelli” - fra i quali, due almeno, Giacomo il minore e Giuda, erano Apostoli - che Gesù ha loro tolto la Madre affidandola a S. Giovanni. Al contrario essa abitava presso di loro proprio nel periodo della incredulità e li lascia quando sono ormai entrati nel gruppo dei fedeli.
Non ci spieghiamo facilmente perché Gesù, a dire di Bossuet, avrebbe voluto umiliare la Sua Madre affidandola a S. Giovanni. L'umiliazione sarebbe stata ben più grande lasciandola nello stato in cui era e, senza affidarle alcuna nuova missione inviarla implicitamente a Nazaret.
No, Gesù non ha voluto umiliarla. Egli lascerà alla Madre stessa la cura d'umiliarsi in modo sovrumano. Ci sembra più felice Bossuet quando scrive nello stesso discorso: “Ecco una creatura che si distingue eccellentemente da tutte le altre; ma la Sua umiltà profondissima la spoglierà in qualche modo dei Suoi vantaggi meravigliosi. Essa, che è stata innalzata al disopra di tutti, per la sua dignità di Madre di Dio, si colloca nel ceto comune per la sua qualità di Ancella ” (2).
Can. Leon Cristiani
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