IL MILLENNIO
La verità è l’identità propria del cristiano.
Nell’intento di amare la vita, la perseveranza offre all’uomo la possibilità di trionfare nelle opere, sia materiali che spirituali.
L’accento va donato all’abnegazione, al risveglio costante della coscienza che in troppi pseudo-cristiani purtroppo soggiace all’indifferenza.
Nella ragione specifica della Volontà di Dio la perseveranza mette in atto e attua il programma non solo di vita, ma di abilitazione ad essere cittadini del cielo.
II compito che la vocazione individuale permette di compiere è strettamente legato all’unità, quale forza compatta atta al recupero di ogni anima ai fini del trionfo.
Il millennio non avrà solo la caratteristica di uno stile di vita consono al disegno divino, ma sarà premio anticipato sulla vita eterna nell’azione in unità con Cristo Gesù. Tale azione varrà a riparare ogni guasto terreno, perché rifulga il massimo esempio della santità.
Nel millennio sarà autenticamente vissuta l’esplosione dell’Amore Divino che nella trasfigurazione umana inonderà di luce i perseveranti, vere e proprie scintille dell’inestinguibile fuoco del roveto ardente.
Concorrere al plauso eterno del nome del Signore sarà vocazione unica e universale.
Nel merito proprio della grande purificazione la perseveranza diviene virtù primaria nella testimonianza del vero amore.
Ciò sarà ulteriore garanzia dell’autenticità della verità nei cuori.
La particolare efficacia della perseveranza giunge a far genuflettere l’umanità innanzi all’unico Dio.
Il valore assoluto dell’Amore Divino sarà così colto nel variare delle sue infinite sfumature, perché sarà svanito il tempo del giudizio temerario umano.
L’ardore delle coscienze celebrerà sacerdotalmente la reale conquista della santità.
Il vertice umano della santità è condizione indispensabile per addivenire ad una realtà divina, non certo immaginaria o fantasiosa.
La potenza attiva dello Spirito Santo Paraclito è la base e la continuità salvifica dell’evoluzione dovuta ai frutti della perseveranza, che realizzano vere cattedrali spirituali in cui lo Spirito possa dimorare per la gioia eterna nel nome del Padre e del Figlio.
L’ardore che investe l’anima perseverante non è fanatismo, ma la visione chiara dovuta alla fede che compie l’atto di fermezza per la gloria di Dio.
Nell’ordine proprio della santità vige la conquista amorosa dei violenti secondo Dio, sinonimo di veri eroi della grazia perfetta per il trionfo del vero amore.
Le opere tutte sono sante solo se provengono dall’albero della vita, che è Dio.
Il millennio è il tempo della raccolta dei frutti, è il tempo per il perfezionamento della conoscenza in ordine all’uomo spirituale perché sia deificata la sua stessa immagine in Cristo Gesù.
La solennità con la quale il Padre accoglierà la schiera dei suoi figli presenterà la vera gloria e la vera grandezza, paterna e materna, del Cuore di Dio.
La perseveranza ottiene l’amicizia con Dio, cioè la vera santità, cioè la gloria eterna.
Il puro, il semplice, accoglie in sé la vocazione, la segue meditando e agendo alla Volontà di Dio.
Nell’umiltà la perseveranza radica e approfondisce la validità di ogni azione atta a conseguire la vittoria sul male.
La perfezione della creatura vestirà l’abito della perseveranza, adatto alle circostanze sia penose che liete.
Tale abito mette in evidenza la formazione spirituale derivata dal diretto contatto anima-Dio. Lo Spirito Santo, infatti, non abbandona la creatura anche quando la formazione è matura.
Il millennio sarà infatti espressione e realtà viva delle meraviglie elargite dallo Spirito Santo.
Alla luce della fede e nella concreta speranza molte sono le conquiste che l’umanità, via via, presenta e consolida grazie all’azione perenne dello Spirito Santo.
La realtà divina, pur nel suo costante manifestarsi, attualmente è ancora avvolta dal mistero.
27/1/1992
Scritti di Anna Maria Ossi
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