lunedì 13 aprile 2020

Non riconoscerete il chip!



Figli Miei. Il diavolo e i suoi seguaci, non pianificano soltanto il vostro “avvelenamento” attraverso vaccini e l’introduzione del chip ma, - siccome nel frattempo così tanti sono contrari al “chip di riconoscimento”, - ve lo “inpianteranno” nascosto e camuffato all’interno di un (particolare) vaccino.

Attenti, figli Miei, perché non distinguerete il chip all’interno del vaccino e l’analisi del vaccino risulterà “pulita”. Questo non sarà affermato soltanto da parte della “cerchia del diavolo”, ma anche da chimici indipendenti che non fanno parte del gruppo d’elite. Ma, Miei amatissimi figli, questo vaccino non appena sarà dichiarato “inoffensivo e non dannoso per la salute” e presentato come una “protezione efficace contro particolari malattie”, vi contaminerà piano piano e vi distruggerà e siccome l’industria farmaceutica elogerà molto questo vaccino, non vi si potrà\ vorrà aiutare.

Non accettate né i nuovi vaccini, né il chip della bestia, perché vi uccideranno. Sarete resi manipolabili, controlleranno i vostri sentimenti\ le vostre emozioni e sarete “trasparenti” e rintracciabili ovunque! È il marchio della bestia e con la bestia andrete perduti, perché chi porta il suo numero, perirà in cenere e brace e sarà gettato nella fornace.

Siate vigili e non accettate i tanto decantati e dichiarati apparentemente innoqui e “tanto utili” mezzi e cose del “nuovo tempo”, perchè essi servono unicamente al raggiungimento degli scopi del diavolo e non alla vostra protezione!

Con profondo amore,

la vostra Madre Celeste.


Il tempo marcia verso la sua fine e il diavolo comincia a mettere in atto, in tutti gli ambiti, i suoi piani.

“Non accettate per nessun motivo il marchio del diavolo perché con esso, - se lo portate-, perirete.”

Il vostro Gesù che vi ama e Dio Padre, il Creatore Onnipotente. Amen”

Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie


Il processo canonico e la seconda negazione 

Il vescovo di Bergamo mons. Adriano Bernareggi, il 28  ottobre 1944, istituì una commissione teologica per esaminare i  fatti di Ghiaie. 
Riporto dal periodico ufficiale per gli atti del vescovo e della Curia di Bergamo la seguente comunicazione: 
"Gli avvenimenti verificatesi recentemente nella parrocchia di Ghiaie di Bonate, presentano aspetti vari ed incerti che  esigono un esame attento sia per accertarne la reale consistenza  come per la loro esatta interpretazione dal punto di vista teologico, - perché la pietà dei fedeli possa procedere per via sicura, - ora che gli spiriti sono tornati più sereni così da permettere che  l'esame venga compiuto in più favorevoli condizioni per raggiungere lo scopo inteso, - abbiamo creduto opportuno di costituire una speciale commissione di competenti in materia, chiamati anche da fuori diocesi, i quali, sotto la nostra presidenza,  procedano all'esame dei fatti suindicati. 
Ne faranno parte quali membri i rev. mi: 
can. Mons. Paolo dott. Merati, arcidiacono del capitolo cattedrale ed officiale del tribunale ecclesiastico diocesano; can. Mons. Giuseppe prof. Castelli arciprete del capitolo cattedrale; mons. Carlo dott. Figini, preside della facoltà teologica del seminario di Vengono (Milano); prof. Angelo dott. Meli, insegnante di sacra Scrittura e prefetto degli studi nel nostro seminario diocesano; prof. Stefano dott. Tomasoni, già insegnante di teologia  dogmatica nel seminario diocesano di Brescia, prevosto di S.  Giovanni Ev. nella stessa città; prof. Luigi dott. Sonzogni, insegnante di teologia dogmatica nel nostro seminario diocesano. 
Fungerà da segretario della commissione il can. prof. G. Battista dott. Magoni, insegnante di diritto canonico nel nostro seminario e cancelliere della Curia diocesana. 
Ci riserviamo poi di costituire, su parere della commissione suindicata, delle particolari sotto-commissioni secondo la  varia natura dei fatti da indagare. 
Bergamo, 28 ottobre 1944. A. Bernareggi vescovo. Can. G. Battista Magoni, cancell. Vesc. (v. La vita Diocesana, ottobre  1944, pp. 128-129). 
La commissione nominata il 28 ottobre 1944, per fare luce  su fatti che presentavano, secondo il vescovo, aspetti incerti ed  esigevano quindi un esame attento, fino al settembre 1945, non  si era mai riunita e fu subito influenzata molto dalla ritrattazione  di Adelaide, avvenuta proprio in quello stesso mese, e dagli  scritti di don Luigi Cortesi. 
La commissione a quasi un anno dalla sua costituzione, è  ancora ferma, mentre si è mosso rapidamente il Cortesi, il quale  di sua iniziativa ha svolto un'inchiesta personale, che riassume  nei tre libri: Storia dei fatti di Ghiaie; Le visioni della piccola  Adelaide Roncalli; Il problema delle apparizioni di Ghiaie. 
I tre libri sono dati come base dell'attività della commissione, di cui il Cortesi non fa parte. Così la commissione fa suo  almeno in parte, il giudizio negativo del Cortesi sui fatti di  Ghiaie, senza avere prima svolto un'indagine propria. 
Dei tre libri del Cortesi fu preso, in particolare, il terzo, cioè: Il problema delle apparizioni di Ghiaie, come guida dei  lavori della commissione e del tribunale ecclesiastico. 
Padre Giuseppe Petazzi S.I., preoccupato per l'affermarsi  di una minoranza di oppositori alle apparizioni, nel settembre  1945, iniziava una sua inchiesta sui fatti di Ghiaie. Di essa  lasciò memoria nella lettera inviata il 5 ottobre 1945 a don  Cesare Vitali, in cui scrive: 
"Molto rev. sig. Parroco, l'amore alla verità e il desiderio  di contribuire all'onore di Maria Santissima mi muove a scriverle la presente. 
Appena giunsi la settimana scorsa a Bergamo, per un  corso di Esercizi, mi fu detto che ormai tutte le cose delle Ghiaie erano finite, perché fu scoperto che non si trattò che di un  inganno. Se le cose stessero in questi termini non ci sarebbe stato  e non ci sarebbe più nulla da fare, perché la Madonna non ha  certamente bisogno delle nostre bugie per difendere il suo onore.  Ne ebbi però dispiacere, perché nelle condizioni attuali, una dichiarazione che non si tratta che di un inganno desterebbe  scandalo in molte anime e turberebbe la fede di molti. Perciò ho  voluto indagare le cose e andare un po' in fondo per scoprire la  verità. A questo scopo ho parlato con alcuni sacerdoti bergamaschi molto seri e specialmente con don Cortesi che è il principale  protagonista del dramma. Anzitutto ho chiesto a don Cortesi  quale fosse il giudizio della commissione; egli candidamente mi  confessò che la commissione non si era radunata neppure una  volta; tutto il giudizio della commissione si riduceva a quello stesso di don Cortesi. 
Gli feci allora notare che in una questione così grave e di  tanta responsabilità, io non mi sarei fidato del mio giudizio, ma  avrei voluto essere assistito almeno da qualche persona competente. Ma egli mi disse avere ormai raggiunto la certezza assoluta  della falsità della cosa. E la soluzione era veramente la più  melanconica che si potesse pensare, perché non si tratta di una suggestione della bambina, ma di un inganno perpetrato dalla  medesima. E per la verità due sono le ipotesi che si possono fare  per escludere la verità delle apparizioni: 1° la bambina è stata  suggestionata; 2° la bambina ha ingannato. 
Ora la prima ipotesi non si può ammettere, perché il giudizio unanime dei medici e degli psicologi è che la bambina non  è soggetto suggestionabile. 
Non rimane che l'altra ipotesi ed è appunto quella a cui si è  appigliato don Cortesi: la bambina ha positivamente ingannato...  Se noi dunque possiamo dimostrare che questa è più assurda  della prima rimarrà provata la verità delle apparizioni...". 

***
Severino Bortolan

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Il cinema Il cinema, com'è oggi, è riflesso dell'inferno, sarabanda degli spiriti infernali che allettano al male per perdere le anime. Esso eleva le tristi illusioni della vita a sistema di vita, esaspera il sesso, esalta la violenza e crea nelle anime forme ossessive, tragicamente maniacali. Oh, per quanto puoi, tieni lontano i tuoi figli da questi spettacoli del male: ne tutelerai, così, la salute fisica e morale.

don Dolindo Ruotolo

PARLA IL PADRE SANTISSIMO




19 marzo.
(…)
Io sono in grande tempesta. Proprio una di queste tempeste di marzo con luminosità di sole e cupo di nuvoli temporaleschi che si alternano. Ho l’impressione di essere una navicella su onde infuriate, ora in cima, in cima all’onde e in pieno sole, ora giù, giù fra due montagne d’acqua che sembrano volermi sommergere in un cupo d’abisso. Mi sembra passare da un oceano in burrasca al più placido dei porti alternativamente, e di essere, sempre alternativamente, tuffata nel fiele e poi nel miele. Che soffrire da ieri sera!
Ci sono momenti in cui sono in Cielo per le brevi e dolci parole, per i beati sorrisi che mi dànno Gesù e Maria, e per la forza che da essi mi vengono. Dico allora: “Oh! sono ben sicura di non essere una ingannata e una peccatrice” (circa i dettati e le visioni, si intende). Poi ecco che risprofondo nel gorgo cupo in cui è il fragore pauroso delle parole di minaccia di ieri sera. E dopo il Paradiso gusto l’inferno. Poi torna a soccorrermi la bontà di Gesù e Maria, e la povera anima mia viene sollevata nel sole, verso il cielo, in una beatitudine che mi empie di dolcezza. E poi da capo giù, nell’amarezza, nel buio, nello spavento. Ho paura... Mi aiuti a superare questa battaglia.
Oggi, una signora che mi ha vista piccina e che mi è stata amica materna per tanti anni, e che poi per volontà altrui ho dovuto lasciare e che finalmente ho potuto riavvicinare, mi ha detto e parlato della Marina... e dei dettati miei, di cui ella ha letto dei fascicoli. E io ho chiesto, mostrando di non sapere nulla, che differenza ha trovato fra le due persone di cui una è nota e l’altra è semi‑ignota, perché la si crede un servita o una signorina ammalata, ecc. ecc... Mi ha detto che secondo lei quelli della M... sono scritti in trance mentre gli altri sono: “... sublimi, ma fanno paura perché invece di far sentire la misericordia di Dio fanno sentire la sua giustizia. Però ha delle parole di una luce speciale, di una elevatezza spirituale che scuote. Vi è una preghiera della Madonna che è meravigliosa”. E ha terminato: “Fàtteli dare da leggere. Io non li ho potuti più avere. Ma dico la verità che li desidero”.
Creda o non creda che non sono io, e che io non li conosco, non lo posso dire. Ma è stata una goccia di miele. Perché è donna religiosa, colta e che ho sempre trovata molto equilibrata. Perciò il suo giudizio e il suo desiderio mi hanno confermato che le anime sentono nei dettati Dio.
Dio! Dio!... Avere solo uno scopo: servirlo e farlo amare. E temere di essergli invisa. Ecco il mio dolore. Ma è tempo di Passione... Oh! mi aiuti, perché sotto l’apparente calma io sono tutta una ferita che duole.
 
20 marzo.
Parla il Padre Santissimo: «Vi pare dura la parola che dice la verità. Vorreste solo parole di misericordia. Potete dire di meritarla? Non è misericordia anche la Voce severa che vi parla di castigo incitandovi a pentirvi? E vi pentite forse?
Questo desiderio di sentire solo promesse di bontà, questa smania di avere da Dio solo carezze è la deviazione della Religione. Avete reso epicureismo anche questa sublime cosa che è la Religione nel Dio vero. Da essa volete godimento. Non volete dare ad essa sforzo. Volete adagiarvi in una comoda transazione fra il comandato e quello che a voi piace. E pretendereste che Dio venisse a questo adattamento. Un tempo fu detto “quietismo” questo vizio spirituale. Ancora è detto dai dottori di spirito. Io sono più severo e lo chiamo epicureismo dello spirito.
Dalla Religione, da Dio, dalla sua Parola vorreste avere solo quanto accarezza il senso. Perché così siete discesi che anche lo spirito avete reso sensuale. Perciò volete dargli sensazioni e brividi tutti umani. Sembrate quei folli di altre religioni che provocano con opportune cerimonie uno stato psichico anormale per godere le false estasi dei loro paradisi.
La grande, la più grande misericordia di Dio non la capite più. E chiamate durezza, spavento, minaccia quello che è amore, consiglio, invito al ravvedimento per avere grazie. Volete parole di misericordia. Dite che volete queste per avere forza di risorgere? Non mentite. Vi piacerebbero perché sono dolci. Ma voi rimarreste amari come tossico al labbro di Dio.
Le parole di misericordia, le visioni tutte amore che da un anno vi sono elargite, per ultima prova di elevazione delle vostre paganizzanti anime verso Dio, servono a che? A molti per diletto, ad alcuni per rovina, ad una minoranza di una esiguità spaventosa per santificazione. Continua il destino del Cristo: di essere segno di contraddizione per molti.
Oggi Io parlo. Parlo per mostrare che è ancora infinita la mia misericordia se non vi seppellisce sotto una grandine di fuoco, o colpevoli più dei sodomiti 1. 1 Genesi 19, 24‑25.
È detto: “Tu castighi i traviati e poco per volta, li riprendi dei loro falli e li ammonisci affinché, messa da parte la malizia, credano in Te” 2. 2 Sapienza 12, 1‑2.
Questi periodi tremendi non sono andati aumentando piano piano? Vi ho lasciati percuotere tutto in una volta così infernalmente? No. Sono decenni e decenni che la punizione aumenta in forma e in durata, dandovi dentro per dentro 3 3 Come a pag. 12  nota 1
un miracoloso aiuto che ve ne liberava e che voi usavate per preparare con il vostro stesso volere un flagello ancor più fiero.
Mai siete tornati migliori. Malizia e miscredenza sono aumentate sempre, derisori di Dio. E ora? Ora, se non sapessi come vi ho creati, Io mi chiederei se avete un’anima. Perché le vostre opere sono da più di bruti. Vi spiace sentirvelo dire? Non agite in modo da meritarvi questa parola!
Nella Sapienza si legge, detto verso i Cananei: “Gli antichi abitatori della tua terra santa Tu li avevi in orrore, perché detestabili davanti a Te erano le opere loro che facevano con malie ed empi sacrifizi. Uccidevano senza pietà i loro figlioli, mangiavano le viscere degli uomini e bevevano il sangue in mezzo alla tua sacra terra. Quei genitori carnefici di anime indifese Tu li volesti distruggere...” 4. 4 Sapienza 12, 3‑7.
Non vi riconoscete, o generazioni di uomini d’ora, in questi vostri antenati? Io vi riconosco. Aumentati in malizia siete. Essa è divenuta più satanica. Ma vi fa sempre di questa genia che è a Me detestabile. Il satanismo si è diffuso divenendo quasi la religione degli stati. Grandi ed umili, colti e ignoranti, e fino nelle case dei ministri di Dio, si vuole e si crede sapere attraverso a malie che hanno il sigillo sicuro: quello di Satana.
Non fate i sacrifizi dei cananei? Ma di peggiori ne fate! Immolate non le carni ma le anime vostre e dei vostri simili, conculcando il diritto di Dio e la libertà dell’uomo. Perché siete giunti al punto di violentare con lo scherno o col comando le coscienze che sanno ancora rimanermi fedeli, e le detronizzate dal trono della loro fede  che  a  Me  le  eleva  corrompendole  con  dottrine  maledette,  oppure  le  uccidete credendo con questo di spogliarle della fede. No. Anzi di incorruttibile fede con questo le vestite. Ma voi siate maledetti per la corruzione che seminate onde levare a Dio i fedeli.
E non vi riconoscete voi, generazioni di genitori che senza pietà uccidete moralmente i vostri figli comunicando ad essi, innocenti, le vostre incredulità, le vostre sensualità, tutto il corredo del razionalismo e della bestialità che vi satura e che ora, ora, ora, poi, questi figli, non più sorretti da nessuna colonna spirituale, voi finite di uccidere in quanto loro resta: nella carne, permettendo che come bestie di lussuria di essa carne facciano mercato, consenzienti e felici e questo mercato che vi permette di pascervi e di godere con il sacrificio dei figli?
Non esagera, no, la Sapienza a dirvi carnefici di anime indifese! Avete più cura della bestia che allevate per venderla e della pianta che coltivate per averne frutto, di quanta ne avete dei vostri figli. Essi sono deboli e voi non li fortificate né dando loro la religione di Dio né, quanto meno, quella della onestà civica e dell’amore familiare.
Padri, non siete più i tutori dei minorenni. Madri, siete idoli e non angeli per le vostre creature. Mancate allo scopo per cui Io vi ho messi. Abdicate ai vostri doveri e ai vostri diritti. Mi fate ribrezzo. Siete degli idoli idolatri. Idoli perché senza spirito. Idolatri perché adorate ciò che tutto è meno che spirito. Avete adorato l’uomo, avete permesso che si giungesse al culto del corpo. Si tornasse al culto del corpo come i pagani trovati da Cristo, o neo pagani, due volte colpevoli di paganesimo, per esserlo e per esserlo dopo avere avuto la vera religione.
Anche nei lutti, anche nelle gioie, che fate? Idolatria. Venerate, adorate ciò che è peribile. Non avete pensiero allo spirito ed al Creatore dello stesso, e questo “è un inganno per la vita umana in quanto gli uomini, assecondando l’affetto o i tiranni, dànno alla pietra o al legno o alla tela dipinta il Nome incomunicabile” 5. 5 Sapienza 14, 21.
Io sono, solo Io sono Dio.
Vi pare che Io vi sferzi? E allora udite: “Né bastò avere sbagliato nella cognizione di Dio ma, vivendo nella grande guerra dell’ignoranza, a sì grandi mali dànno il nome di pace. Ora immolano i figli, ora fanno tenebrosi sacrifizi, ora passano la notte in orgie infami. Non conservano pure né la vita né le nozze. Ma l’uno uccide l’altro per invidia o lo contrista con adulteri. Tutto è sossopra: sangue, omicidi, furti, frodi, corruzioni, infedeltà, tumulti, spergiuri, vessazione dei buoni, dimenticanza di Dio, contaminazione delle anime, inversione dei sessi, incostanza nei matrimoni, adulteri, impudicizie, perché l’abominevole culto degli idoli è causa, principio e fine d’ogni male. Essi o folleggiano in gozzoviglie, o vaticinano il falso, o vivono nell’ingiustizia e senza esitazione spergiurano, perché fidando in idoli inanimati non temono alcun pregiudizio per i loro spergiuri” 6. 6 Sapienza 14, 22‑29.
Ma è la Sapienza dettata un secolo avanti il Cristo, o è scritto dettato per i momenti attuali? E vorreste parole di misericordia ancora?
Non avete mai visto un popolo in fuga sotto una grandine grossissima? Fugge, fugge e viene colpito perché i grossi chicchi lo perseguitano da ogni dove. Se dovessi parlare per come meritate e parlare Io, Dio Padre, sareste simili a questi percossi da innumerabile grandine.
Parla la Bontà e non capite. Parla la Giustizia e la trovate ingiusta. Avete paura e non vi correggete. Stolti o delinquenti? Folli o indemoniati? Ognuno si esamini. Ed è per questi che il Figlio del Padre fu mandato a morire?
Veramente che se fosse possibile trovare errore in Dio si dovrebbe dire che tale Sacrificio fu un errore, perché è nullo per troppi il suo infinito valore. Un errore. Sì. Che testimonia della mia Natura. Perché se non fossi Amore, o uomini che colpevoli come siete trovate che Io non vi tratto con misericordia, non vi avrei dato la Redenzione. Sì, che in verità se avessi dovuto agire come voi fate, volendo il 100 per 100, e anche il 1.000 per 100 quando fate un poco di bene, Io non avrei mai dovuto farvi grazia. Perché le grazie, tutte, cominciando da quella del Sangue effuso per voi, vengono da voi trascurate, derise, volte a disgrazie.
Oggi non parla Gesù, e non vede il piccolo Giovanni 7. 7 Per l’appellativo di “piccolo Giovanni”, che ricorre spesso, vedi I quaderni del 1944, pag. 51  nota 16.
Oggi parlo Io. Per dirvi che ora come due anni fa il mio Pensiero è sempre quello 8. 8 Probabile riferimento al dettato del 23 aprile 1943, ne I quaderni del 1943, pag. 53.
Per dirvi che se taccio è perché so inutile il parlare, per dirvi che la parola è amore e il silenzio è amore, che la severità è amore. Solo voi, nell’amore sovrano che informa tutto quanto da Dio viene, siete disamore. Ed è questa la vostra condanna.»

Tratto da: “I Quaderni dal 1945 al 1950” - Maria Valtorta

AVVERTIMENTO



Il Grande Avvertimento, un dono della Misericordia. 

Mia amata figlia, sono molto contento del modo col quale tu segui le Mie parole, con una fede completa e nell‟ubbidienza. Il Mio amore per te è grande e lo stesso è il tuo amore per Me. Tu adesso Mi senti molto vicino al tuo cuore, tu sei con Me ora figlia Mia. Io e il Mio Eterno Padre, così come lo Spirito Santo e la Santa Trinità, siamo felici che tu abbia risposto a questo importantissimo appello. Noi e tutti gli angeli e santi siamo vicini a te ogni giorno per proteggerti in questo lavoro così sacro. 

Fatti coraggio e continua a tenerMi la mano; permettiMi di guidare le tue parole per dare all‟umanità l‟occasione di capire infine la verità prima del Grande Avvertimento. Questo Grande Avvertimento, che viene dalla misericordia e dall‟amore come un ultimo dono ai Miei figli, avverrà presto. A ciascuno dei Miei figli sarà mostrata la sua vita, i suoi peccati, le sue colpe e ogni piccola offesa di cui è stato responsabile nei confronti dei suoi fratelli e sorelle, tutto ciò durante un‟esperienza mistica. Non un solo uomo, donna o bambino su questa terra ne sarà escluso. 

Alcuni saranno profondamente colpiti e rattristati dai peccati della loro vita e si rivolgeranno immediatamente a Me, loro giusto giudice, e si salveranno. Per amore e rimorso chiederanno di essere perdonati. Altri saranno talmente disperati e scioccati dalla maniera in cui i loro peccati saranno rivelati che cadranno morti prima di avere avuto l‟occasione di chiedere perdono. 

E poi ci saranno coloro che seguono il Seduttore: nel loro terrore, quando vedranno gli orribili peccati della loro vita passata scorrere come un lampo di fronte a loro, fuggiranno. Essi cercheranno di nascondersi ma non ci sarà alcun posto dove andare. Si nasconderanno sotto terra o si tufferanno in acqua oppure accetteranno quello che vedono e chiederanno perdono li per li. Oppure si allontaneranno e si contorceranno nella vergogna e nell‟orrore, ma non chiederanno l‟aiuto della Misericordia. 

Infine, ecco l‟ultimo tipo di peccator e: quando i suoi peccati gli saranno mostrati la sola cosa che farà sarà argomentare e negare di aver commesso quelle offese contro i comandamenti di Dio; negherà semplicemente la verità e si dirigerà verso le tenebre dell‟inferno eterno. 

Nessuno sarà respinto dalla Mia Misericordia. 

Perché i Miei figli non vogliono capire questo? Se essi sono veramente pentiti ed hanno il desiderio di venire a vivere con Me sulla nuova terra, dove il Cielo e la Terra sono uniti, perché non chiedono perdono? Nessuno sarà respinto dalla Mia Misericordia se mostra pentimento. Eppure essi sono talmente presi dalla ricerca dei loro interessi egoistici, che non riescono a capirne le conseguenze. Svegliatevi ora tutti voi. Accettate che i gravi cambiamenti, causati dalle cattive azioni dell‟uomo, di cui sarete testimoni sono i segni che sono stati predetti e che precederanno il Mio ritorno sulla terra. 

Lasciate che Io vi guidi verso il Paradiso. 

Per mezzo di questo profeta e del Libro della Verità vi supplico una volta ancora per il santo amore che provo per voi di rivolgervi a Me prima che il tempo scada. Lasciate che Io vi tenga tra le Mie braccia; lasciate che il Mio amore entri in voi, nel vostro spirito, nel vostro cuore e nella vostra anima. Aprite i vostri cuori e lasciate che Io vi guidi verso il Mio Paradiso sulla terra dove godrete della Vita Eterna. Perché volete scegliere quell‟altra strada maledetta che non porta da nessuna parte, ora che la verità è stata rivelata? 

Il Mio Cuore soffre di preoccupazione e di tristezza quando penso ai Miei figli che rifiutano di accettare la verità della Mia promessa. Vi chiedo ancora una volta: rivolgetevi a Me, ora, e parlateMi. ChiedeteMi di tornare nel vostro cuore. Entrerò Io stesso nella vostra anima. Vi faccio questa promessa anche per le anime di coloro che sono i più insensibili. Non avete che da dire una parola. ChiedeteMi di mostrare la Mia presenza dicendo: 

“Gesù, mi sento perduto. Apri il mio cuore per accettare il tuo amore e mostrami la verità affinché io possa essere salvato!” 

Le Mie parole di avvertimento non sono una minaccia. Questo avvenimento è stato conosciuto fin dalla Mia morte sulla Croce. Perché pensate che non possa succedere? La verità si trova nella scrittura affinché tutti possano capire. Agirò come Vostro Salvatore fino all‟ultimo minuto prima che Io venga come Giusto Giudice per poter finalmente portare i Miei figli nella Mia Famiglia di grande amore, di gioia e di felicità, dove tutti vivranno in armonia per l‟eternità. 

Satana e i suoi seguaci saranno gettati nell‟oscurità per sempre. La Mia famiglia sarà testimone della gioia e dei Cieli Divini cui nessun uomo, se potesse intravedere anche solo una volta un piccolo barlume di quello che è stato promesso, volterebbe le spalle, a questa pura felicità nel Regno di Mio Padre. 

Pregate per il perdono ed entrate nel Regno del Padre Mio, nella gloria, dove voi e i vostri cari sarete accolti nella luce del puro amore. 

Lotterò per riconquistarvi tutti. 

Sono morto per tutti voi e fino all‟ultimo istante Mi batterò per ric onquistarvi tutti, malgrado la presenza delle tenebre del male nel mondo. 
Per favore, lasciate che vi mostri quanto vi amo ancora una volta. Prendete la Mia mano ora, mettete il vostro capo sulla Mia spalla e la vostra dolce anima sarà immersa nel tepore di un amore che avete dimenticato. 

Il Vostro Salvatore che vi ama,  

Gesù Cristo. 

22 Novembre 2010 

AMATI FIGLI, SONO IL VOSTRO UNICO BENE, SONO PRONTO ALL’INCONTRO.



Domenica di Pasqua
    Amati figli, sono il vostro Unico Bene, sono pronto all’incontro.
Ecco il mio straordinario dono per tutti voi che Mi ascoltate, Mi seguite e mettete in opera la mia Parola.
Figli di Gerusalemme, state per salire alla vetta più alta, state per toccare il Cielo.
Credete fermamente nella mia seconda venuta e amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi. Sono salito al Padre, da qui vi guardo e aspetto l’istante di abbracciarvi tutti a Me.
Sono il vostro Dio Amore, il vostro Redentore, sono Colui che dovete amare con tutte le vostre forze, perché solo in Me avete la salvezza.

State vivendo tempi molto duri, ma la vostra redenzione comincia dalla vostra trasformazione, aprite il vostro cuore al vostro Dio Creatore e mettete in Lui ogni vostro pensiero affinché Lui possa correggerlo.
Amati figli, sono tutto vostro, sono il vostro Unico Bene, sono pronto all’incontro, sono in attesa del comando del Padre; state pronti, con le fiaccole accese, il santo Rosario in mano e pregate, pregate perché l’ora giunga nella misericordia infinita del Padre.
Rullano i tamburi a morte, la mia Chiesa è caduta! La mia Autorità è negata, gli stolti hanno preso potere, coloro che oggi gridano vittoria senza fare discernimento alcuno.
Questa è l’ora del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, uniti vengono a manifestarsi al mondo quali possessori della Legge. Dio è Amore e amore sarà in tutto l’Universo.
Vibrino festanti i vostri cuori nella certezza che Dio c’è, che Egli è con voi!
Apro il mio Petto, sono tutto per voi figli miei, venite, venite a Me, cantate inni di lode al vostro Dio Amore! Ecco il tempo delle meraviglie. Dio ama il suo popolo e lo conduce a Sé dove latte e miele scorrono abbondanti. Nella Luce del Cristo Risorto tutto sarà trasformato, anche le più piccole cellule verranno messe all’amore del vostro Dio Amore.

Fuggite potenze nemiche, ecco che il Re della Gloria avanza per portare la sua Luce, la tenebra sparirà e la Luce resterà perenne. Dio vuole santificare il suo popolo e il suo popolo è pronto!
Avanti figli miei, ecco che il Cielo si apre a voi.

Benedizione a voi, pace a voi, o popolo mio. Amen!
Carbonia 12.04.2020 

Oggi, nel tuo mondo, la famiglia è sottoposta a grandi attacchi da parte dei miei nemici che sono così pienamente tra di voi.



Gesù di Nazaret


Mio figlio,
Oggi, nel tuo mondo, la famiglia è sottoposta a grandi attacchi da parte dei miei nemici che sono così pienamente tra di voi. Parlo dei miei nemici nel mondo spirituale che hanno esercitato la loro influenza sui figli del mondo e che stanno scatenando devastazioni e distruzioni proprio sulla fibra della vita familiare.
Tra voi oggi, attraverso i media, le istituzioni, i luoghi di istruzione superiore, nel vostro governo e nelle vostre scuole, la famiglia come progettata dal Padre viene attaccata e ridotta a un'esistenza oscura della famiglia che Dio Padre aveva progettato per i Suoi figli, tutti voi, fratelli e sorelle.
Vedete, il Padre celeste ha scelto che il Suo popolo crescesse nella sua vita attraverso l'Amore, il tipo di Amore che è eterno e che viene dal Padre, non il tipo di amore che vi viene nutrito oggi attraverso i media e le fonti della comunicazione che tenta di ridurre l'amore a un'emozione secolare e senza spirito che è solo di natura carnale e che non resisterà alla prova del tempo; poiché tutti i rapporti ordinati dal Padre non sono di natura puramente carnale.
L'amore che Dio Padre intende per i Suoi figli è l'amore eterno che condividiamo qui nei Regni celesti. La forma più pura di amore che sperimentiamo qui può essere sperimentata solo nei regni terreni attraverso un grande sacrificio personale che uno ha per l'altro, con un vero impegno a livello spirituale, e non il tipo di amore romantico che ti è stato soffocato dal i media come ultima forma di amore.
Non vedi cosa sta succedendo alle famiglie di tutto il mondo adesso? Le famiglie vengono attirate dal materialismo e dall'avidità del mondo nel perseguire piaceri edonistici, non solo personalmente ma anche come famiglia; poiché i miei nemici non conoscono limiti nel tentativo di rovinare il piano del Padre per i Suoi figli.
Attraverso le tue riviste, libri, televisione e altri mezzi di comunicazione, le famiglie stanno perdendo la capacità di comprendere la natura stessa del legame familiare. La famiglia perfetta come manifestata dalla Sacra Famiglia di mia Madre Maria e dal mio terreno Padre Joseph è una famiglia per tutti voi da emulare in quanto la Sacra Famiglia della mia vita terrena aveva fatto grandi sacrifici in modo che tutti voi poteste trarre profitto e prosperare dal mio messaggio all'umanità per salvarsi dalla distruzione ritornando al piano di Dio Padre per tutta l'umanità.
Ricorderete che la Sacra Famiglia ha faticato molto per assicurare che sarei cresciuto per compiere la mia missione come ordinato dal Padre e come profetizzato nelle antiche scritture. Riesci a immaginare come sarebbe il mondo oggi se il mio viaggio con te, fratelli e sorelle, non fosse stato compiuto? Il mio viaggio con te quando ho camminato sulla faccia della Terra era in parte per impedire all'umanità di autodistruggersi, e sono stati fatti grandi risultati in tal senso, perché mi sono sacrificato per te e per mio Padre; oltre a sacrificare affinché grandi cose fossero compiute da coloro che mi hanno seguito nella Chiesa che è stata ordinata dal Padre tramite il Figlio.
Ora vengono fatte grandi richieste alla Chiesa, in particolare affinché la Chiesa riconosca l'importanza di mantenere la santità della famiglia e la santità della vita umana. La Chiesa deve difendere la famiglia come istituzione in questi tempi perché i miei nemici vogliono sminuire e dissolvere i valori della famiglia e della famiglia che il Signore e il Salvatore vogliono che tu segua, affinché le famiglie stiano insieme; e che stanno insieme attraverso l'Amore, l'Eterno Amore del Padre, l'Amore Guida che condurrà tutte le famiglie di fede nei momenti più difficili.
Ma ahimè! Molte famiglie hanno perso di vista l'Amore del Padre e del Mio Amore, e queste famiglie stanno cadendo sulla strada e stanno vivendo la devastazione e la perdita della loro vita familiare perché l'Amore del Padre e del Figlio non è con loro.
Ma ora c'è un tempo per il cambiamento di queste famiglie e per tutte le famiglie di ritornare all'ordine o al piano di creazione originale che Dio ha ordinato per la famiglia in questo mondo.
Ora è il momento per la famiglia di pregare insieme affinché la direzione e la guida dello Spirito Santo entrino nella famiglia e nella vita familiare per cambiare la famiglia in meglio.
Questo è un chiaro appello alla famiglia, a tutte le famiglie dell'Universo affinché si uniscano sotto lo stendardo dell'Eterno Amore che Dio Padre ha ordinato per te. Tutte le famiglie che stanno vivendo la perdita, il dolore e la desolazione, a causa della mancanza dello Spirito Santo, dovrebbero unirsi ora in preghiera per un ritorno della loro famiglia in un luogo che condurrà tutti i membri della famiglia all'Eterna Ricompensa.
Chiedo a tutti voi di fare uno sforzo speciale per riunire i vostri voti a vostro marito o vostra moglie; legare con i tuoi figli; e di ritornare alla Chiesa dove la tua vita familiare è stata ordinata per la prima volta di ricevere le grazie e le benedizioni del Padre per la famiglia.
Un ritorno alla Chiesa per la famiglia e per ogni singolo membro della famiglia in questi tempi è necessario per riportare tutte le famiglie all'ovile del Padre e del Creatore. Prenditi il ​​tempo adesso come famiglia per affrontare i problemi che ti presento oggi. Non è ora che tu e i tuoi familiari torniate a Dio?
Se fai queste cose insieme come una famiglia, ti prometto che i momenti difficili che ti aspettano saranno visti diversamente per te, perché tu e i tuoi familiari sarete in grado di affrontare il futuro con coraggio e speranza, non depressione e disperazione, perché il il potere dello Spirito Santo che opera attraverso te e i tuoi familiari renderà le prove di questo mondo più leggere che se tu proseguissi da qui a perseguire ciecamente il mondo materiale dell'avidità e della corruzione.
È giunto il momento per tutte le famiglie di trarre vantaggio dalla chiamata alla preghiera e al sacrificio che il Padre ha sempre chiesto alla famiglia di rafforzare e rafforzare i legami con il mondo eterno attraverso la preghiera e il sostegno alla famiglia.
Ricordati di me oggi, come Gesù di Nazareth, il Figlio dei genitori che ha fatto grandi sacrifici in modo da poter compiere il mio viaggio e la mia missione. Pensa a te stesso che ricopri il ruolo dei genitori del Salvatore e i sacrifici che dovresti fare, e quindi forse potresti capire l'importanza del tuo ruolo nel salvare l'umanità dalla distruzione. Forse allora inizierai a condurre la tua vita in modo più santo che ti condurrà alla Casa celeste ed eterna che è condivisa da tutti i santi che si sono trasformati dal loro viaggio umano per assumere un posto di pace e serenità nella Casa celeste .
Oggi vengo da te come Gesù di Nazareth e ti chiedo di pregare non solo per la tua famiglia e i suoi membri, ma anche per tutte le famiglie di tutto il mondo.
Di Ned Dougherty1 novembre 2007

La santità sacerdotale



Una scuola di vita interiore

I seminaristi, per tutto l’anno di spiritualità, si applicano a vivere della vita dello spirito. Cercano di trovare Dio; ora Dio è Spirito. Nostro Signore lo dice alla Samaritana, “Dio è Spirito e vuole essere adorato in spirito e verità” (Gv 4,24). Il mondo che rimarrà, è il mondo spirituale. Il mondo materiale proviene dal mondo spirituale. E’ creato dallo spirito e non il contrario. Una volta distrutta la terra e caduti gli astri dal cielo alla fine dei tempi, questo mondo scomparirà. Ci sarà allora una terra nuova che sarà quasi spirituale, come il nostro “corpo resuscitato sarà un corpo spirituale” secondo l’espressione di san Paolo (1 Cor 15,44), perché il corpo sarà sottomesso alle virtù dello spirito. Il corpo non sarà più un ostacolo per le funzioni spirituali. Oggi, il nostro spirito è in qualche sorta imprigionato. Per spostare la nostra anima, bisogna spostare il nostro corpo. Lo spirito per natura è sottile, rapido. Basta che desideri trovarsi in un luogo per trovarcisi, mentre quaggiù è prigioniero. L’anima è dipendente dal corpo. E’ lo stesso nel campo della conoscenza. Come dice san Tommaso, “ogni conoscenza proviene dai sensi48”. E’ questo che rende la nostra conoscenza frazionaria e ridotta. La nostra intelligenza procede con modo di ragionare che trae tale conclusione da ciò che abbiamo visto qui, tal altra da un certo avvenimento, ed è concatenando i ragionamenti che finiamo per giungere alla scienza, ma è complicatissimo. Noi in questo modo approfittiamo dei ragionamenti di tutte le generazioni passate.

Per gli angeli, non è così. Gli angeli hanno naturalmente una scienza infinitamente maggiore della nostra. Il mondo degli spiriti senza dubbio ci meraviglierà quando moriremo. Davanti a Dio, resteremo ammutoliti, non dallo stupore e dallo spavento, ma di fronte al posto incredibile che occupa. Dio è uno Spirito infinito, che è ovunque. Si ha un bel tentare di comprendere, noi siamo di fronte ad un mistero che supera totalmente la nostra immaginazione. Come dice san Paolo, “noi siamo in Dio, noi viviamo in Dio, noi ci muoviamo in Dio” (dagli Atti 17,28). E’ vero, Dio è qui. Noi non saremmo qui se Dio non ci mantenesse in vita. Evidentemente noi non Lo vediamo, questo dunque ci rende molto difficile la conoscenza esatta della realtà.

Per questo viviamo in un certo accecamento, in una certa illusione continua. Se vivessimo nella realtà, se vedessimo Dio, non potremmo vivere, umanamente parlando. Prendete ad esempio quelli che hanno visto qualcosa del Cielo, come la piccola Bernadette. Erano in estasi, non si muovevano più. Si bruciavano loro le dita, e non lo sentivano, catturati dal Cielo, anche se non vedevano che una piccolissima luce, un piccolo raggio del Cielo. Guardate gli apostoli sul Tabor, “cadono a terra, spaventati davanti allo splendore di Nostro Signore” (Mt 17,6). Ora Dio non ha mostrato loro che una piccolissima luce del Suo splendore.


Ma, se non possiamo vedere Dio, dobbiamo credere in Lui perché infine vivere con Dio, è tutta la nostra vita presente e la nostra vita futura! Non è un’invenzione, non è fare del misticismo, dell’immaginazione, è la realtà. E’ triste pensare che noi viviamo sempre in una specie d’illusione, in questa cecità, quest’accecamento di cui parla l’orazione49. 

Ma nella misura in cui noi sviluppiamo la nostra vita interiore, la vita spirituale, la vita con Dio, la vita del battesimo, sforzandoci di dare alla nostra anima il posto che le è dovuto nella nostra esistenza, scopriamo un mondo nuovo. E’ questo il mondo che scoprono i seminaristi, specialmente nel corso del loro anno di spiritualità, implorando spesso la luce dello Spirito Santo per vivere davvero spiritualmente50.


L’anno di spiritualità ha l’obiettivo d’insegnare a pregare affinché i seminaristi ricevano le grazie dello Spirito Santo.


La preghiera non si limita alla preghiera vocale. I seminaristi imparano nuove preghiere, imparano a meditare ed a apprezzare le belle preghiere del breviario e degli uffici liturgici. Ma la preghiera è più di questo. Nella preghiera, i seminaristi imparano soprattutto, spero, ad unirsi a Nostro Signore Gesù Cristo. Nella loro preghiera, imparano a contemplare Nostro Signore Gesù Cristo, a contemplare Dio.


La contemplazione non è riservata alle anime particolarmente privilegiate da Dio. La contemplazione è offerta a tutte le anime che si aprono a Dio, che desiderano conoscerLo, che desiderano prendere coscienza che Dio è in esse. “Se voi mi amate, dice Nostro Signore, mio Padre e Me, Noi verremo e stabiliremo la nostra dimora in voi” (da Gv 14,23). Lo dice a tutti, ma lo dice in modo particolare ai seminaristi che si preparano al sacerdozio. Dio è venuto in noi e abita in noi. E’ questa coscienza della presenza di Dio in noi ed in tutte le cose che definisce, in qualche modo, la contemplazione.


Noi sfortunatamente siamo talmente lontani da Dio! I nostri spiriti ed i nostri cuori sono così attaccati alle cose di questo mondo! Quello che possediamo, tutto ciò che abbiamo, la nostra reputazione, quello che si pensa di noi, che si dice di noi, tutto questo ci preoccupa molto più di Dio. Se potessimo distaccarcene maggiormente!


Perché è lì che si trova forse il principale sforzo che devono fare i seminaristi durante l’anno di spiritualità: distaccarsi dai beni di questo mondo, distaccarsi dagli onori, dalla reputazione, dai loro propri pensieri, dai loro propri desideri, per non avere più che quelli di Dio, per non pensare più che a Dio, per donarsi interamente a Dio, abbandonarsi nelle mani di Dio, per non avere più che gli interessi di Nostro Signore Gesù Cristo nei propri cuori e nelle proprie anime.


Allora, quando vanno in cappella davanti a Nostro Signore Gesù Cristo nel Santo Sacramento, le loro anime si elevano veramente da sole verso Dio, si danno interamente a Dio. Se per disgrazia le loro anime restassero attaccate, legate a tutti questi beni effimeri, che non sono nulla rispetto a Dio, alla Santissima Trinità, a Nostro Signore Gesù Cristo, esse non potrebbero elevarsi51.


Riassumendo, lo scopo della spiritualità dei seminaristi è l’imitazione di Nostro Signore Gesù Cristo. E’ quello di ogni spiritualità, ma a maggior ragione per dei futuri sacerdoti. Ecco perché Nostro Signore Gesù Cristo deve essere l’oggetto della loro conoscenza, del loro studio, della loro meditazione, della loro orazione52.

Mons. Marcel Lefebvre

domenica 12 aprile 2020

La guerra Europea e le Profezie



Predizioni di Giovanna Le Royer, conversa nel monastero di Fougères, ivi morta nel 1798.

Questa venerabile suora, quasi illetterata, predisse molti anni prima la grande rivoluzione francese ed i danni che avrebbe cagionato alla religione ed alla Chiesa di Francia specialmente; poi con circa cinquanta conferenze, tenute coll’abate Genet, manifestava le parole di Dio, avute nelle sue visioni. «... 8. Disgrazia ai traditori ed apostati! Guai agli usurpatori dei beni della Chiesa, come a tutti quelli che disprezzano la sua autorità!... Incorreranno costoro nel mio furore, io calpesterò questa orgogliosa genìa, ella disparirà dal mio cospetto come il fumo svanisce per Varia, in punizione de’ suoi delitti. Io le domanderò conto d’una eredità destinata al mantenimento delle mie Chiese e dei miei ministri ed al sollevamento de’ miei poveri... « 9. Figliuola mìa, quanti ministri de’ miei altari nocciono più che non giovino alla salute delle anime che io ho redente!... « 10. Figliuola mia! Lo crederesti tu ? Si rinvennero nella mia Chiesa dei Giuda che mi hanno tra dito e venduto: io sono stato abbandonato e rinnegato da capo... Nulla ostante ho udito le preghiere di mia Chiesa; i suoi gemiti, i suoi sospiri mi hanno fatto violenza, ed ho risoluto d’accorciare il tempo del suo esilio... « 12. Ho inteso le lagrime e i gemiti di quelle pietose vittime del mio amore; esse mi hanno commosso nel più ìntimo delle mìe viscere... I perversi le hanno violentate persino nel loro libero arbitrio, di cui sono sì geloso, e che io rispetto in tutti gli uomini affinchè ne usino a loro volontà e seguano la loro libera determinazione... », Con visioni simboliche le era mostrato quanto doveva succedere in appresso. Così, in una, vedeva un albero gigantesco con bei fiori e frutti ; vicino ad esso ve n’era un altro con due punte, ed avente pure bei fiori e belli frutti, e rappresentava lo stato religioso d’entrambi i sessi: un terzo albero era sorto frammezzo di essi e li veniva flagellando, ma il primo resistette impavido, mentre del secondo non rimase che il tronco e le radici. Rappresentava il terzo albero la filosofia moderna... « 19. Tu avresti detto, sono le parole che riferisce di Dio, che il piantone silvestre fosse generato dalla radice del primo albero; infatti la moderna filosofia si ammanterà dell’ apparenza del rispetto per la religione e la Chiesa : vorrà anche persuadere eh’essa si assuma l’ufficio di proteggerla e rcondurla alla sua 'primitiva perfezione : gli effetti mostreranno quello che dovevasene aspettare, svelando tutto il livore ch’ella loro porta, cosicché alle virtù evangeliche che formano il cristiano, ella comincerà per opporre delle virtù meramente umane e inorali, delle quali ella farà una grande ostentazione... È già da lunga pezza che essa volendo sostituire la ragione alla fede, fa balenare la falsa luce per abbagliare... Il guasto di questa filosofia mostruosa debbe avere il suo tempo ; la religione e la Chiesa sopravviveranno a questa procella. La radice ed il tronco del secondo albero che restano ancora... troverà un dì modo da scappare da’ suoi oppressori, rinascerà dalle sue ceneri, e ricomparirà più bello dopo il suo naufragio... « 25. ... L’uragano è sospinto verso la Francia, che debbe essere il primo teatro del suo devastamento, dappoiché ne fu il focolare. L’oggetto che appariva sotto la nube figurava la rivoluzione, ovvero la novella costituzione che si prepara in Francia... ». Con altre similitudini le venne mostrato e spiegato che dagli effetti della costituzione si dovrà riconoscere i danni che arrecherà all’umanità: ma che un dì la Chiesa congregata dovrà fulminare e distruggere il principio vizioso di questa infausta costituzione. « 27. Tutti i falsi culti saranno aboliti, io voglio dire, tutti gli abusi della rivoluzione saranno distrutti, e gli altari del vero Dio ristabiliti... Io vedo solamente che aH’avvicinarsi dell'ultima venuta di G. C. vi sarà un malvagio prete, che sarà causa di molta afflizione per la Chiesa... « 30. ... I miei nemici (i nemici di Dio) fanno galloria, ma il tripudio loro sarà susseguito da molte sciagure; essi inalberano dei trofei contro di me, ma sopra i trofei della vittoria io stabilirò la mina e sconfitta di essi... « 32. ... Tutti i secoli sono come un giorno dinanzi a me (dinanzi a Dio che parla) ; giudica adunque. della durata che debbe per anco avere il mondo dallo spazio che ancora al sole rimane da percorrere ». « Io considerava attentamente, e dall’altezza in cui era, giudicava che non gli restava tutto al più che due ore circa di corso... « 34. ... io veggo in Dio, che molto prima che l’Anticristo giunga, il mondo sarà afflitto da guerre truculenti: i popoli sorgeranno contro i popoli, le nazioni contro le nazioni, ora unite ora divise, per pugnare prò o contra della medesima fazione; gli eserciti si urteranno spavento voi mente e riempiranno la terra di stragi e di carneficina. In queste guerre in testine ed estreme si commetteranno sacrilegi enormi, - ­delle profanazioni, degli scandali e delle iniquità infinite. La santa Chiesa sopporterà gravi afflizioni : i suoi diritti verranno audacemente usurpati e calpestati... « 35. Oltreché, io prevengo che la terra verrà agitata in differenti luoghi da terremoti e da scosse spaventevoli. Io veggo delle montagne che si spaccano e scoppiano con rimbombo che diffondono il terrore nei dintorni... io veggo irrompere da queste montagne sì disgiunte e semiaperte dei vortici di fiamme, di fumo, di zolfo e di bitume che riducono in cenere città intiere. Tutti questi avvenimenti e mille altri preceder deggiono la venuta dell’uomo del peccato...».

EUCARISTIA



IL SACRIFICIO DELL’ALTARE

La luce della fede mi fa assaporare il mistero dell’Eucaristia, introducendomi nel segreto della sua realtà. (17-10-72)

La Chiesa è come un mistero di eucaristia: Dio che vive con l’uomo e l’uomo che vive con Dio la vita infinita, e che la fa vivere agli altri sotto «specie» create. (17-1-67)

La Messa è la ricapitolazione di tutto il Mistero di Cristo nella sua totale universalità, partecipato da tutti noi. (9-1-67)

In ciascuno degli atti della vita di Cristo, sono contenuti misteriosamente tutti gli altri; ed il Sacrificio dell’altare è la maniera che Egli, nella sua infinita sapienza, estrasse per perpetuare tutta la sua vita fra di noi. (9-1-67)

Nel mistero dell’Eucaristia sono compendiati tutti gli altri Sacramenti, che sono segni per i quali Dio si dà all’uomo, racchiudendo ciascuno di questi segni la donazione dell’incarnazione, vita, morte e resurezione di Cristo e persino la sua ultima venuta. (17-1-67)

L’Eucaristia è il modo di stare di Gesù realmente con gli uomini del nostro tempo, come l’Incarnazione fu il modo di stare durante trentatré anni con quelli del suo tempo. (17-1-67)

Amandoci, Dio s’incarnò; ed amandoci fino alla consumazione dei tempi, inventò l’Eucaristia. (17-1-67)

Amandoci fino alla fine, il Verbo si è incarnato ed è rimasto nell’Eucaristia affinché siamo uno con Lui, con il Padre e con lo Spirito Santo ed uno tra di noi. (17-1-67)

Dio mio, come potrò ringraziarti per il Sacrificio incruento dell’altare, dove la divina Vittima ti dà, mia Deità Trina, tutta la infinita gloria e riparazione che Tu meriti? (18-4-61)

Io ho bisogno di rendere vita la mia Messa quotidiana, per poter vivere la mia vocazione ed il mio essere Chiesa come Tu mi chiedi. (18-4-61) 

Le mie mattine passate presso le porte dell’eternità –accanto al tabernacolo– e la mia Messa giornaliera, profondamente vissuta, sono la soddisfazione completa del mio desiderio di Dio, così come lo si può avere sulla terra. (22-6-74)

La Messa è il centro della mia vita; in essa vivo e mi viene dato tutto il mistero di Cristo con la sua incarnazione, morte e risurrezione; ed io nella mia misura, offro tutto questo grandioso mistero a Dio per la sua gloria ed a favore di tutti gli uomini. Come è grande la mia Messa di ogni giorno! (8-1-75)

Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Le immagini sacre Abbi in casa immagini sacre per porre la tua famiglia sotto la mia protezione e sotto la protezione di Maria Santissima. Quelle immagini parleranno al cuore dei tuoi figli, al cuore vostro. Come si studiano le stelle nello specchio di riflessione del telescopio e se ne misurano la bellezza e la grandezza, così si possono meditare le cose celesti anche attraverso le immagini sacre. La fede è come il telescopio dell'anima; le immagini sacre sono specchi di riflessione delle cose celesti. Non tollerare in casa tua nessuna immagine impura né farti illudere dall'inganno dell'arte. L'impurità non è arte, ma e specchio ottenebrato che concentra in sé le fiamme dei sensi; è vento che attizza il fuoco nascosto nella sensibilità dei piccoli e dei grandi.

don Dolindo Ruotolo