venerdì 10 aprile 2020

Indossare l'armatura del Salvatore perché in questi tempi finali il malvagio è nelle sue fasi finali che lo rende ancora più pericoloso, poiché farà i più gravi tentativi di distruggere l'umanità in questi tempi finali.



San Michele Arcangelo

Ecco!
Sono Michele Arcangelo e vengo da te alla vigilia dell'ultimo decennio degli End Times per mettere in guardia e preparare i popoli del mondo agli eventi che devono ancora venire. È imperativo ora che tutti voi, che vi chiamate Guerrieri oranti del Signore e Salvatore Gesù Cristo, indossiate l'armatura della vostra fede nel Redentore di tutta l'umanità, il Signore e Salvatore Gesù Cristo, che è l'unico e unico Salvatore dell'umanità.
Devi indossare l'armatura del Salvatore perché in questi tempi finali il malvagio è nelle sue fasi finali che lo rende ancora più pericoloso, poiché farà i più gravi tentativi di distruggere l'umanità in questi tempi finali.
Ci sono quelli tra voi che sono in legione con il malvagio per distruggere l'umanità. Tuttavia, ci sono quelli di voi che hanno il dono del discernimento che sono in grado attraverso il potere dello Spirito Santo di identificare i servi del malvagio. È tua responsabilità e tuo obbligo in questi ultimi tempi esternare questi seguaci a tutti i seguaci di Gesù Cristo, quindi i seguaci del malvagio non sono più in grado di ingannare nessuno di voi.
È importante in questi tempi finali identificare anche i leader globali che stanno facendo il lavoro di satana per distruggere l'umanità. Le forze più malvagie provengono da e attraverso l'organizzazione delle Nazioni Unite che è sotto mentite spoglie di cavallo di Troia per tentare di controllare tutta l'umanità per conto di quella malvagia e in opposizione al tuo Signore e Salvatore, il Redentore.
È importante che i Guerrieri della Preghiera del Padre celeste e del Figlio Gesù Cristo partecipino in tutti i mezzi necessari in questi tempi finali per discernere il percorso necessario affinché i seguaci di Gesù Cristo possano superare questi tempi finali in modo sicuro sotto le braccia protettive del Salvatore Gesù.
Il mondo continuerà a funzionare in mezzo al caos e alla confusione globali perché il malvagio sta attirando energia malvagia da tutti i demoni all'inferno per attaccarti sia il corpo che l'anima, quindi concentrare tutti i tuoi sforzi per conto del Signore e del Salvatore ora è di fondamentale importanza .
Il più grande strumento del malvagio è creare divisione e sfiducia tra i popoli del mondo, e ora sta riuscendo a tentare di dividerti nei tuoi quartieri, nelle tue città e nei tuoi villaggi, nel tuo paese, così come a livello globale. Perché il malvagio riesca a distruggere il mondo, deve mettere il fratello contro il fratello e la nazione contro la nazione, fino a quando il mondo intero diventa di nuovo infiammato in una guerra mondiale catastrofica e divisiva.
Devi pregare che i tuoi leader abbiano il discernimento per evitare le trappole disposte dal malvagio per raggiungere una conflagrazione mondiale che porta alla distruzione dell'umanità. È solo attraverso le preghiere e le azioni dei Guerrieri Oranti che un tale disastro globale può essere evitato dall'umanità.
Soprattutto, devi focalizzare la tua attenzione sulla salute spirituale e sul benessere dei tuoi cari, di coloro che sono più vicini a te, ai tuoi familiari e amici. Quelli di voi che sono pieni dello Spirito del Signore e del Salvatore, il tuo Redentore, devono ora raggiungere coloro che ti sono vicini prima che sia troppo tardi.
Gli eventi della fine dei tempi continueranno ad aumentare di velocità ora, quindi devi preparare i tuoi cari a rimanere fedeli al tuo Redentore. Tutti voi potete partecipare in futuro che il Padre celeste ha pianificato per tutti voi, quindi è necessario evitare le trappole e le insidie ​​che il malvagio sta pianificando.
Il tuo corso come Prayerful Warriors è abbastanza semplice. Affidati esclusivamente al tuo Signore e Salvatore Gesù Cristo per la tua salvezza.
Concentrare tutti i tuoi sforzi ora per conto del Signore e del Salvatore è di fondamentale importanza, quindi alla fine prenderai parte al Nuovo Cielo e alla Nuova Terra e all'eterna felicità che il Padre celeste ha sempre pianificato per te.
Grazie a Dio!

Ned Dougherty 3 gennaio 2020

MONDO NUOVO PROFETIZZATO



NUOVI CIELI E NUOVA TERRA RIVELATI.


Divin Volere : Tre esempi concreti per illustrarne il senso.

1 – Autista privato:

Mentre riflettevo sul contenuto di un articolo che avevo appena letto in una rivista che parlava di automobili, mi sono trovato mentalmente alla guida della mia  automobile. Solita posizione, il volante tra le mani. Sentendo che al mio fianco c’era un passeggero, mi sono girato a destra per vedere chi era. Con mia grande sorpresa ho scoperto che si trattava di Gesù. Proprio Lui, in persona! Stava lì, seduto a mio fianco, tranquillo, e occasionalmente mi dava un buon consiglio  su che strada prendere, dove girare, quando rallentare, eccetera. Io lo ascoltavo, e seguivo i suoi consigli con sincera gratitudine, anche perché vedevo che mi  erano di grande aiuto.

“Questo è fare la Volontà divina”, mi sono sentito dire all’interno da una voce  silenziosa.

Qualche istante dopo mi sono trovato seduto come passeggero, alla destra dell’autista. Guardando verso sinistra per vedere chi guidava, ho scoperto con meraviglia che il mio illustre Passeggero di un momento prima, ora era diventato autista , il mio. Gesù in persona stava al volante della mia macchina e la guidava bene,  come uno chauffeur di professione. Ci eravamo scambiati di posto, e con Gesù come autista mi sembrava che il mondo non era più quello di prima, nel senso che con Lui al volante non ci sarebbe potuto mai capitare un incidente grave. Mi sentivo al sicuro. Mentre Lui guidava avrei potuto persino chiudere gli occhi, e riposarmi.

“Questo è vivere nella Volontà divina”, mi ha suggerito dall’interno la voce sil enziosa.

Ricordo di aver pensato, e forse detto: Ma è normale questo? È mai possibile che Dio mi faccia da autista? Non ci posso credere! A questo mio ragionamento Gesù  ha risposto: Cos’è più facile, morire in croce o guidare la tua macchina, farti  da autista? Siccome continuava a guidare la mia macchina con tanta naturalezza,  gli ho ancora detto: Col privilegio dell’autista potrei quasi chiudere gli occhi , riposarmi la mente. E se mi addormento? Senza distrarsi dalla guida, il mio caro, divino, adorabile “Chauffeur” ha sorriso, poi mi ha detto: Se ti addormenti, penserò Io a tutto.

Da qui ho capito che quando l’uomo rinuncia alla propria volontà per vivere nella Volontà divina, è come se cedesse al Signore il volante della propria macchina , cioè la guida della propria vita. I vantaggi che ha non hanno fine. [131]

2 – Gli scacchi.

Il giorno dopo mi permetto ancora di dire al Signore: Signore, non vi sembra che manchi qualcosa per far comprendere ancora meglio, e a tutti quanti, quello che ieri mi avete concesso di capire tramite l’immagine dell’autista privato? Non avreste per caso un’altra immagine per coloro che, spinti dalla buona volontà, hanno veramente sete di capire ancora meglio questa lezione? Mi sembra che...

Non ho finito di formulare la richiesta, che mi si presenta un’altra immagine. Vedo due Esseri che giocano a scacchi. Da solo non sarei mai riuscito a immaginar e che Dio possa mettersi a giocare a scacchi col Diavolo. Eppure... Ma sento che si tratta di un’immagine, e che devo viverla. Mi applico quindi a capire l’imma gine.

Innanzi tutto capisco che i pezzi del gioco che sono mossi sulla scacchiera sono degli esseri umani, nel senso che li rappresentano; e mi sembra addirittura di riconoscermi in una pedina, direi tra le più piccole... Mi rendo conto che al gioco degli scacchi anche una semplice pedina può essere preziosissima, se per esempio si trova al posto giusto, al momento giusto. Tutto dipende dalla strategia  di colui che studia le mosse che deve fare.

Mentre osservo il gioco, mi diventa sempre più evidente che il Buon Dio è in posizione di svantaggio. Nell’immagine il Buon Dio è mio Papà. Penso: «È impossibil e che mio Papà, che è Dio, non vinca la partita. Dio è più forte del Diavolo. Il Diavolo è una creatura, e non può vincere contro il suo Creatore. Il Creatore è necessariamente più intelligente delle sue creature, anche le più intelligenti. 

Eppure... Lo svantaggio di mio Papà Dio è ben visibile. Allora lo guardo con occhi pieni di ansia. Sono come un bambinello che guarda il Papà, lo sa onnipotente , e malgrado ciò lo vede indietreggiare di fronte a un brutto e misterioso avversario vestito di nero. Peggio ancora, vedo che a tratti a mio Papà gli vengono le lacrime agli occhi, o quasi, perché il gioco lo obbliga a cedere uno, due, o magari tre dei suoi pezzi, che per lui sono così preziosi ... Il bambino che sono  nella visione si ribella all’idea che suo Papà, che è bravissimo, il più bravo  di tutti, perda terreno di fronte a un avversario così brutto, ma brutto! Bambino in tutto, scopro per la prima volta l’esistenza del male: un qualcosa di brutto e di opprimente che sembra capace di sconfiggere il bello e il buono, di sopprimerlo, di ucciderlo, di annientarlo, il che per me non ha senso. Per la prima volta nella mia vita scopro l’esistenza del male e della morte, e ne soffro moltissimo. Non riesco a concepire che la morte possa vincere la vita, nemmeno in forma parziale, nemmeno per un istante. Il fanciullino che sono nella visione ha bisogno di un aiuto, di una luce, ha bisogno di una spiegazione che gli permetta di respingere un dubbio così schiacciante, così atroce ... Non potendone più mi metto a dire con voce di pianto: Papà … ! Papà … ! Papà … ! Non voglio che perdiate. Non voglio. Fate qualcosa. Siete Dio. Siete onnipotente. Io lo so … lo so che siete onnipotente … e allora dovete vincere. Non potete perdere. Dovete vincere … vincere ... Voglio che siate vincitore.

Mi sento schiacciato, pieno di dolore, immerso nel dispiacere, e mentre soffro di questa esperienza i miei occhi si mettono a guardare la scacchiera. La guardo,  la fisso, e mentre la fisso … così, senza un motivo particolare, di punto in bianco... Tieh! Ecco la spiegazione! Ce l’ho davanti agli occhi la spiegazione! Scopro, infatti, che tutti i pezzi che appartengono a mio Papà hanno il privilegio  di essere dotati di libertà, e che alcuni di essi, credendosi in posizione di svantaggio, anziché rimanere sul quadratino dove Dio li ha messi, si spostano da  soli, chi verso un quadrato vicino, e chi più lontano ancora. Ed è questa loro mancanza di fiducia nei riguardi del Papà – mio e loro – che provoca la loro perdita, la loro squalifica.

Sempre nella visione, pur rimanendo il fanciullino che sento di essere, capisco  che mio Papà è davvero onnipotente, ma che la libertà che la sua legge d’amore esige nei confronti dei pezzi presenti nel suo gioco, lo mette in una posizione di svantaggio di fronte all’Avversario. Invece nel campo di questi non c’è nessuna libertà. Al posto della libertà c’è la paura; ed è tramite la suddetta paura che l’Avversario riesce a mantenere ogni suo pezzo solidamente ancorato alla squadra fino che la sua diabolica intelligenza gli sceglie di volta in volta. [132]

A questo punto mi ritrovo da questa parte della realtà, quella di tutti i giorni , e la voce silenziosa mi dice: «Mia cara, piccola pedina, ti ricordi quel testo  che diceva che qualsiasi cosa avvenga, Io ricostruirò la mia Chiesa?» Me lo ricordo, sì, ma non con le parole esatte, e allora cerco il testo. Trovato il testo  mi metto a rileggerlo. Porta la data del 19 marzo 1969, e dice: «Il mondo moderno è la mia rinnovata Passione. Anche se tutti i miei Sacerdoti mi dovessero abbandonare, come fu il caso per i miei Discepoli, e uno solo rimanesse sul Golgota , come fu il caso per Giovanni, tramite quel Giovanni Io rinnoverò il mondo. » [ 133]  

La rilettura di questo testo mi fa capire che la vittoria finale appartiene a Dio. La cosa è certa, sicura, ma durante la “partita” che oppone Dio all’Avversari o ci possono essere delle sconfitte apparenti di Dio, delle vittorie apparenti della morte sulla vita, del male sul bene, di Satana su Cristo, dell’Infelicità sulla Felicità. E tuttavia, anche se sembra che a volte la morte trionfi sulla vita, tale trionfo non sarà mai definitivo ma sempre provvisorio. Dio ha deciso ch e il bene e il male si separino l’uno dall’altro in questa maniera, che la morte  si squalifichi da se stessa credendosi vittoriosa sulla vita. Quello che conta,  dunque, non sono le vittorie temporali e transitorie, ma solo quella finale. 

Sto riflettendo su quanto il Signore mi ha appena fatto capire. Aspetto un commento da parte della voce silenziosa, ma siccome non viene, ne deduco che l’esperienza che ho appena vissuto dev’essere chiara a sufficienza. Per me lo è, ma mi chiedo sempre se lo è anche per tutti gli altri. Intuisco che se una persona non  ama la Verità con cuore sincero, queste immagini, malgrado la loro potente chiarezza, non le saranno sufficienti. Mi chiedo che cos’è che impedisce certe persone di lasciarsi convincere dalle spiegazioni che la Provvidenza di Dio manda a tutti indistintamente. Allora la Voce immateriale si fa udire di nuovo, e mi parla  così:

«Esistono due tipi di persone. Le prime si accontentano di quello che offre la Provvidenza, le seconde invece non si vogliono accontentare. Le prime credono alla Provvidenza, le seconde non ci vogliono credere. Le prime hanno buona volontà,  le seconde invece non ne hanno, e non vogliono neppure averla. Le prime sono co me bambinelle che inventano la loro felicità con quello che ricevono dagli adulti dai quali sanno di dipendere, le seconde invece hanno un’anima che assomiglia  a quella dei contestatori professionali. Non c’è nulla che le convinca di accettare la Verità quando qualcuno la propone. Per esse la Verità non esiste, o se esiste, non ha nessun valore. Non amano la Verità, la odiano. Se si accorgono che  la Verità sta per nascere da qualche parte, le negano in anticipo il diritto di  nascere, la uccidono prima che nasca, la fanno abortire. Di conseguenza, se un testimonio della Verità non dice il suo nome, la sua testimonianza non è valida,  se invece lo dice, è il suo nome che non è valido. Se un libro presenta la Verità con tanto di “Imprimatur”, si tratta per loro di vecchio paternalismo, se invece si presenta senza nessun “Imprimatur”, guai a colui che ha osato pubblicarlo  in simile stato! »

A queste condizioni, mi dico, a che scopo indugiare oltre? È meglio che continui  per la mia strada senza perdere altro tempo, che faccia quel che Virgilio consigliava di fare al suo caro compagno Dante Alighieri durante il viaggio che insieme facevano tra i meandri dell’inferno: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa ”. [134]

3 – L’amore al suo apice.

Ora per me esistono tre tipi d’amore: primitivo, evoluto, divinizzato. Per vederci più chiaro sarà necessario leggere l’episodio che segue, che ormai fa parte delle mie esperienze personali.

Tempo fa mi è capitato di contemplare spiritualmente tre coppie di novelli sposi . Le tre coppie erano tutte nel loro periodo detto “luna di miele”, e guardandole vivere ho notato che in ognuna di esse i due sposi avevano l’uno per l’altro gli stessi gesti di gentilezza, di affetto, di attaccamento reciproco, di passion e amorosa. Di primo acchito nessuna differenza esteriore permetteva di distinguere qual’era la coppia che si amava meglio, o “di più”, ma quando – subito dopo –  mi è stato concesso di “vedere” nell’anima degli sposi, ho costatato che malgrado l’apparente identità dei gesti esteriori, le tre coppie non si amavano allo stesso modo. Nella prima coppia la passione amorosa era presente in ambedue gli sposi come conseguenza del bisogno che essi avevano di ricevere amore; nella seconda coppia la passione era presente in ambedue gli sposi come conseguenza del bisogno che essi avevano di dare amore (oltre che riceverlo); nella terza coppia,  la passione amorosa era presente in ambedue gli sposi come conseguenza di un bisogno specialissimo, quello di amare Dio insieme. Significa che ambedue gli sposi  volevano amare Dio, ma non solo come individui, cioè ognuno per sè, ma collettivamente, cioè insieme, come coppia. [135] 

Qui ha parlato la mia coscienza. Mi ha chiesto:

− “Se Dio ti chiamasse a scegliere per te una di queste tre forme amorose, quale  sceglieresti?” 

− “La terza!”

− “Perché la terza?”

− Perché l’amore ideale io lo percepisco nella terza coppia. La terza coppia mi  fa capire che l’amore umano, amore creato, diventa completamente degno dell’Amor e increato (dando così il meglio di sè, sbocciando in tutto il suo splendore) so lo quando accetta di unirsi a Lui – all’Amore increato – in maniera collettiva oltre che individuale. È logico che nelle tre coppie ambedue gli sposi possono permettersi di amare Dio individualmente, ma se ambedue accettano di amare Dio collettivamente, come coppia, ecco che il loro amore umano diventa ideale, ovverossia perfetto. Questo è quanto io percepisco. Sono convinto che il nostro mondo per diventare Paradiso avrà bisogno di questo tipo d’amore. Solo un amore a carattere universale – che io sappia – è in grado di garantire il Paradiso in terra mantenendo tutti gli esseri umani uniti tra di loro e uniti a Dio (senso orizzontale e senso verticale dell’unione).

Mi sembra che per forza di cose l’amore vissuto nel Divin Volere sarà un amore che abbraccerà l’universo, non solo quello immanente (senso orizzontale) ma anche quello trascendente (senso verticale). Questo tipo d’amore io l’ho sentito presente solo nella terza coppia. È da essa che ho potuto capire come sarà l’amore umano – sia esso coniugale, fraterno, materno, paterno, filiale, amicale, patriottico –  quando sarà divinizzato.

di: Johannes De Parvulis

LE GRANDEZZE DI MARIA



COME DIO SI ABBASSI IN QUESTO MISTERO

Dal trono delle vostre grandezze, o Verbo divino, Voi scendete in un abbassamento ineffabile. Dal punto più alto del cielo scendete nel più infimo della terra. Dal cielo empireo Voi fissate il vostro sguardo sopra una piccola borgata, sopra un Nazaret nascosto all’universo e, uscendo in certo quel modo di Voi stesso; dal seno del Padre scendete nel seno della Vergine.
Qui non create, ma siete creato, o meglio siete creatore e creato tutt'assieme; non formate, ma siete formato; non date, ma ricevete; non operate, ma patite; non siete regnante, ma schiavo e dal primo istante schiavo nei vincoli della vostra infanzia.
Oh meraviglia! Oh amore! Oh grandezza! Oh bassezza! Oh grandezza in bassezza! Oh bassezza in grandezza!
Non è forse un abbassamento, o Verbo increato, che vi degnate di entrare in un essere, creato per congiungerlo così da vicino, unirlo ed associarlo alla vostra propria persona? Non è forse ancora un abbassarvi, scegliere per questo mistèro non la più alta ma la più infima delle creature intelligenti, non l'angelo che sta in cielo, ma l'uomo che sta in terra? Non è forse un abbassarvi, prendere ed unire alla vostra persona, non soltanto l'anima dell'uomo, che ne è la parte più nobile, ma l'anima e il corpo, e il corpo in tutte le sue parti?
È vero che il Creatore non isdegna nulla di quanto ha creato, non disprezza nulla nell'uomo fuorché il peccato, quel peccato che l'uomo pur troppo non vuole disprezzare per l'onore e l'amore del Suo Dio; ma non è forse per Voi un abbassarvi, prendere non già un corpo [83] nuovamente formato dalle proprie mani di Dio, come quello di Adamo, vale a dire, un corpo puro e santo non soltanto nel suo stato presente ma anche nella sua origine, bensì un corpo derivato dal corpo del vecchio Adamo e portante la sembianza del peccato, e imprimere il carattere della grazia e della sapienza divina in quella medesima carne che porta il carattere del peccato?
Non è forse ancora per Voi un abbassamento e un grande abbassamento che questo corpo, ricevendo il dono singolare ed ineffabile della Santità divina e personale; non riceva anche il privilegio della gloria e nell'immortalità?
Non è forse per Voi un abbassamento che questo corpo rimanga esposto a tutti gli stati e a tutte le basse condizioni della nostra natura, soggetto alle nostre miserie ed infermità sino alla morte medesima, onde noi troviamo vita nella vostra morte, forza nella vostra debolezza, grazia nelle vostre umiliazioni, favori nei rigori da Voi sopportati, gloria nella vostra Croce?
Oh grandezza discesa nella bassezza! Oh grandezza suprema in estrema bassezza!
Ma questi abbassamenti, Dio li rialza e li eleva, in tal modo che li rende divini ed adorabili, e che sono adorati dal cielo e dalla terra e persino dall'inferno; poiché il demonio adorerà il presepio e tremerà al gemito del tenero bambino che in quello vagirà. Tutti questi stati umili ed abietti che Gesù assume per nostro amore sono esistenti e stabiliti dentro l'Essere divino; sono sorretti dalla sussistenza del Verbo. In tal modo, come la grandezza è umiliata nella bassezza, così la bassezza trovasi elevata nella grandezza suprema e deificata nella Divinità. [84]

CARD. PIETRO DE BÉRULLE

Tu sei il Re Supremo del cielo e della terra



Mio Re e Mio Bene, ti hanno condannato a morte, 
Tu sei il Re Supremo del cielo e della terra 
e porti una corona di spine e per scettro una Croce, 
un legno, il lavoro di un falegname, Ti si è girato contro. 

Mio Re e Mio Bene, sei stanco, 
i peccati che porti sulla Tua spalla 
Ti fanno sentire assetato, 
lascia che questa Tua creatura  
che ha posto i peccati più pesanti  
e tormentosi sulla Tua croce, 
Ti offra dell'acqua, 
so bene che hai sete di anime, 
non guardare i miei peccati, 
lasciami placare la tua sete, 
come fece la donna di Samaria. 

Cammini verso l'incontro desiderato, 
e ogni passo che fai è un eccesso di amore per me, 
ogni passo è un sospiro per quel momento 
che il tuo Essere Divino desidera, 
cadi a terra, ma alzi la faccia insanguinata 
e mi guardi, sì, mi guardi, 
e il desiderio di salvarmi ti porta ad alzarti con più forza, 
cammini per fonderti con la Croce, 
chi ami infinitamente . 

Mio Re, Re delle anime, Re della vita, 
oggi tutta la Creazione Ti riverisce, geme, 
il Tuo amore muove tutto ciò che è stato creato 
dalla mano di Tuo Padre. 

Guardarti così, distrutto a causa mia, 
mi prostro davanti a te ed imploro perdono, 
lavami con il Tuo Sangue, 
dammi da bere dal Tuo Cuore, 
dammi l'acqua viva del Tuo Amore, Signore. 

RICONOSCIMENTO DEL L’AMORE DIVINO E DELLA MADRE SANTISSIMA



In questo supremo sacrificio del Divino Amore, oggi dobbiamo essere consapevoli del grande impegno che ciascuno ha in quanto membro del Corpo Mistico. 

Questo darsi al Signore, senza misurare il dolore, senza paura, è ciò a cui la fede vuole condurci. Oggi il nostro Amato ci chiede una fede inamovibile ed invincibile, affinché alla fine della nostra vita, come il Divin Maestro, possiamo dire con fiducia, “Padre, nelle Tue Mani rimetto il mio spirito.” (Lc. 23,46) 

Ci è stata data una Madre, ai piedi della Croce, la manifestazione vivente dell'Amore Divino, Lei è per la Chiesa l'Arca dove tutti i figli troveranno rifugio, in ogni avversità. Come Giovanni, dovremmo invitarla a camminare con noi. 

Lei che vide crescere il Signore, Lo accompagnò ogni momento della sua Passione, si fermò ai piedi della Croce ed ora partecipa alla Gloria Eterna, allo stesso modo la nostra Regina e Madre ci condurrà per mano. 
Perciò, invitiamola nella nostra vita, a casa nostra, nella nostra famiglia, perché proprio come ha protetto Suo Figlio, lo farà con noi e con i nostri. 

L’ORA INIZIA, IL CALVARIO È PER TUTTA L’UMANITÀ.



Popoli tutti, genti mie, venite al vostro Dio Amore, solo Io, sono il vostro rifugio, la vostra salvezza.
Amate creature mie, la tempesta è in atto, tutto volge alla fine, il vostro cuore sia dedito a Me, alle Cose di Dio. Abbandonate in fretta le cose del mondo e rifugiatevi in quelle Celesti, il vostro Dio vi attende per donarvi di Sé, ricolmarvi di Sé, farvi partecipi della sua Regalità.
Fiori del mio Giardino, eccovi giunti alla fine di un tempo vecchio, state per entrare nel nuovo Eden, nel mio Tutto per voi.
Amate creature mie, state ben saldi alla mia Parola, ascoltate la mia voce e dirigetevi dove Io vi comando. È l’ora sesta, è l’ora della crocifissione della mia Chiesa a causa dei servi traditori, coloro che si sono associati a Lucifero.
L’ora inizia, il Calvario è per tutta l’Umanità.
Oh uomo! Se non ti convertirai in questi ultimi istanti, prima che si scateni la mia ira, … perirai!
Il Golgota è pronto per chi Mi ha tradito, per chi Mi ha voluto allontanare dalla mia Casa per prendere il mio posto. Poveri uomini, privi di luce e sentimento, a breve sarete catapultati all’Inferno dove servirete in eterno il vostro idolo.
La Madre mia Santissima è alla sua venuta, guiderà il mio popolo alla salvezza, lo istruirà secondo la Legge di Dio, e imprimerà nei cuori dei fedeli il sigillo eterno dell’amore e della fedeltà.
La situazione che oggi vive l’Umanità è dolorosa ma ancora più dolorosa sarà se l’uomo non aprirà il proprio cuore al suo Dio Creatore e si unirà a Lui. Verranno giorni che non avrete né cibo né acqua, subirete il castigo della grande carestia: il fuoco brucerà e l’acqua putrefarà.
La vostra condanna è causa delle vostre scelte insulse, non avete creduto ai miei appelli, non avete ascoltato mia Madre né i miei profeti, li avete derisi! Oh, voi che non avete messo da parte l’olio per tenere la lampada accesa, … che farete? Il buio vi avvolgerà e la morte sarà su di voi, vi siete suicidati da soli, o uomini!
Per questo ancora vi chiedo quale Padre misericordioso, di ravvedere la vostra condotta prima che la mia ira vi raggiunga.
Sono troppo addolorato per il vostro rinnegamento! Essere rifiutato dai propri figli è un dolore immenso! Ma, per il bene che vi voglio chiedo ancora la vostra conversione urgente: inginocchiatevi davanti al Crocifisso e chiedete perdono per tutti gli oltraggi che ha subìto a causa della vostra stoltezza.
Se in questi ultimi istanti, prima del mio intervento, Mi chiederete perdono con cuore sincero, Io fermerò tutte le catastrofi che devono succedere, diversamente rovescerò il mondo perché avrete fatto le scelte ancora una volta di rinnegarmi. … Addio!
Carbonia 08.04.2020

E' nel silenzio che il Signore parla. Comincia la tua preghiera invocando l’aiuto dello Spirito Santo.



GUIDA ALL’ORAZIONE SILENZIOSA 
nella Settimana Santa 

Fai lentamente il segno della croce.
 E’ il gesto in cui ti metti alla presenza di Dio, Padre Figlio e Spirito Santo. E’ come se ti lasciassi abbracciare dalla Trinità. 
Cerca di rimanere in silenzio. Sei qui per parlare con Dio e per ascoltarlo. 
Non perdere quest’occasione: è nel silenzio che il Signore parla. Comincia la tua preghiera invocando l’aiuto dello Spirito Santo. “Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi con gemiti inesprimibili e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di  Dio” (Rm 8, 26-27). 


L’ALTARE DELLA REPOSIZIONE 

L'altare della Reposizione è il luogo in cui viene riposta e conservata l'Eucaristia al termine della celebrazione eucaristica del Giovedì Santo. 
La Reposizione dell'Eucaristia si compie per invitare i fedeli all'adorazione del Santissimo Sacramento nella notte tra Giovedì e Venerdì Santo, in ricordo sia dell'istituzione del Sacramento dell’Eucaristia (Mt 26, 26-29; Mc 14, 22-25; Lc 22, 19-20) sia della veglia di preghiera di Gesù nel Getsemani (Mt 26, 36-44; Mc 14, 32-40; Lc 22, 39-46). 
Nella tradizione e nel linguaggio popolare gli altari della Reposizione sono impropriamente chiamati “sepolcri”. 
Tale terminologia è impropria perché il sepolcro sta ad indicare un luogo di morte e invece gli altari della Reposizione conservano l’Eucaristia che per la Chiesa cattolica è Gesù risorto. 
E’ piuttosto il luogo dell’adorazione silenziosa. 


A TU PER TU CON COLUI DAL QUALE SAPPIAMO DI ESSERE AMATI 
meditare come insegna S. Teresa di Gesù* 

Sei davanti a Gesù, realmente presente nell’altare della Reposizione. Ti aspettava. 
Se hai difficoltà nel pregarlo, aiutati con una immagine che lo raffigura e rendilo presente al tuo cuore. 
Oppure leggi un brano del Vangelo, leggi le pagine della sua Passione e rifletti: ha fatto tutto questo per te. “È cosa buona fermarsi per un momento a meditare sul mister di Cristo legato alla colonna, pensare alle sofferenze che ha patito, al perché le ha subite e con quale amore lo ha fatto” (Teresa di Gesù). 
Ripetilo al tuo cuore: l’ha fatto per me. 

Ascoltalo. «Il Dio della rivelazione biblica parla anche  senza parole:  "Come mostra la croce di Cristo, Dio parla anche per mezzo del suo silenzio. 
Il silenzio di  Dio, l’esperienza della lontananza dell’Onnipotente e Padre è tappa decisiva nel cammino terreno del Figlio di Dio, Parola incarnata. (…) Il silenzio di Dio prolunga le sue precedenti parole. In questi momenti oscuri Egli parla nel mistero del suo silenzio" (Esort. ap. postsin. Verbum Domini, 30 settembre 2010, 21).  
Nel silenzio della Croce parla l’eloquenza dell’amore di Dio vissuto sino al dono supremo. Dopo la morte di Cristo, la terra rimane in silenzio e nel Sabato Santo, quando "il Re dorme e il Dio fatto carne sveglia coloro che dormono da secoli" (cfr Ufficio delle Letture del Sabato Santo), risuona la voce di Dio piena di amore per l’umanità. 
Se Dio parla all’uomo anche nel silenzio, pure l’uomo scopre nel silenzio la possibilità di parlare con Dio e di Dio. 
"Abbiamo bisogno di quel silenzio che diventa contemplazione, che ci fa entrare nel silenzio di Dio e così arrivare al punto dove nasce la Parola, la Parola redentrice" (Omelia, 6 ottobre 2006)». 
Da “Parola e Silenzio” del Santo Padre, Benedetto XVI ,24 gennaio 2012. 

Guardalo. Santa Teresa di Gesù, maestra di orazione, diceva “Guardiamo Lui che ci guarda”. Proviamo a immaginare i suoi occhi nei nostri: “Immagina lo stesso Signore vicino a te, e guarda con quale amore ti sta guardando…. Mai lo Sposo distoglie i tuoi occhi da te … 
Lo troverai nella misura in cui lo desideri … se sei triste o in mezzo a qualche problema, guardano nell’Orto degli Ulivi … o sotto il peso della croce. 
Lui non attende che questo, che noi lo guardiamo. (…) 
Facciamogli compagnia, parliamogli, sollecitiamolo, umiliamoci”. (Teresa di Gesù) 

Amalo e lasciati amare. “Non solo lo guarderete, ma anche conforterete la vostra anima parlandogli; non dicendo preghiere precostituite, ma pronunciando delle parole sgorgate dal vostro cuore in pena, cosa che egli apprezza enormemente” (Teresa di Gesù)

Fagli compagnia.  Dal Vangelo secondo Matteo: “La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me”. 
Così disse agli apostoli nell’Orto del Getsemani. Ora che sei qui, prova a vegliare con Lui. “Mi trovavo molto bene con l’orazione dell'orto dove gli facevo compagnia. Pensavo al sudore e all'afflizione che vi aveva sofferto, e desideravo di potergli asciugare quel sudore così penoso. Ma ripensando ai miei gravi peccati, ricordo bene che non ne avevo il coraggio”. (Teresa di Gesù) 

Ringrazialo. “Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori” (Is. 53, 4) 
Nell’Orto degli Ulivi, Cristo rivive in sé, trasfigurandola, tutta la nostra tristezza. 
Anche oggi la tristezza risucchia il mondo e il Getsemani, con il Cristo agonizzante, è ancora l'unico luogo capace di vita. 
Prova a ricordare il momento in cui hai avvertito, forte, la sua presenza, il suo aiuto quand’eri triste o nell’angoscia. 
Ringrazialo per tutte le volte che il tuo cuore si è sentito consolato e digli: “So che ci sei, qui con me, anche quanto mi sembri silenzioso e lontano”. 
Ma soprattutto digli grazie per come ti ha amato fino al sacrificio della vita. 

Portalo con te. Dal Vangelo di Giovanni : “Rimanete nel mio amore” Pregava Teresa di Gesù: “Camminiamo insieme, Signore! Dovunque andrai, voglio venire; dove tu passerai, anch’io voglio passare”. 
La preghiera è un intimo colloquio di amicizia. Il vantaggio di avere un amico come Gesù è che è sempre con te e puoi parlargli e sentirlo vicino ogni volta che ne hai bisogno: “Dobbiamo ritirarci in noi stessi, anche in mezzo al nostro lavoro, e ricordarci di tanto in tanto, sia pure di sfuggita, dell'Ospite che abbiamo in noi, persuadendoci che per parlare con Lui non occorre alzare la voce”. ( Santa Teresa). 

La seguente guida è tratta da  "Teresa insegna l'orazione", ed è stata realizzata a cura dell' OCDS (ordine dei carmelitani scalzi secolari)  di Ss. Teresa e Giuseppe ai Ponti Rossi di Napoli.

L’ORAZIONE CONTINUA NELLA VITA 


“Il tuo desiderio sia di vedere Dio, 

il tuo timore di perderlo, 

il tuo dolore di non goderlo 

e la tua gioia 

ciò che potrà condurti alla vita eterna: 

solo così vivrai in una gran pace”. 

ESERCITO DI GESÙ



Verrò nel momento in cui meno ve lo aspettate. 

Mia amatissima figlia, desidero che tutti voi, Miei preziosi discepoli, abbiate fiducia in tutto ciò che vi ho insegnato e in tutto ciò che vi dico ora, poiché tutti i Miei Piani avvengono secondo la Volontà del Mio Eterno Padre. Non dovete mai temere il futuro poiché ogni cosa è nelle Sue Sante Mani. 

Abbiate fiducia e troverete la pace. Il Mio Piano sarà finalmente realizzato, ogni sofferenza sarà debellata ed ogni male eliminato. È giunto il momento che accettiate la Verità, per quanto essa possa essere spaventosa. Se riporrete tutta la vostra fiducia in Me, Io alleggerirò il vostro carico e le Mie Grazie vi ricolmeranno del Mio Amore, il quale vi porterà grande conforto in questi tempi strazianti. 

Verrò nel momento in cui meno ve lo aspettate, ma fino ad allora dovete pregare, pregare, pregare sia per coloro che non Mi conoscono, sia per quelli che invece lo sanno, ma che si rifiutano di riconoscere Chi Sono Io. 

Io continuo ad effondere su di voi il Dono del Paràclito per assicurare che non vi allontaniate da Me. A coloro che Mi amano con cuore umile e contrito, sarà elargito ogni Dono. Tuttavia, il Mio Amore non potrà raggiungere coloro che hanno scelto di onorarMi unicamente sulla base delle proprie errate condizioni, né tanto meno potrà toccare il cuore di quelle anime ostinate che credono di conoscerMi, ma il cui orgoglio rende cieche alla Verità, che fu comunicata loro fin dalle origini. 

La Verità viene da Dio. La Verità continuerà a vivere fino alla fine dei tempi. La Verità sarà rivelata nella sua interezza molto presto e quindi, spezzerà i cuori di coloro che hanno rifiutato l’intervento della Mia Mano. In quel momento, il Mio Esercito salirà come un sol uomo nella Gloria di Dio per proclamare la Sua Vera Parola fino all’ultimo giorno. Esso porterà con sé le anime dei pagani i quali si saranno finalmente resi conto che esiste un solo Dio; ma non saranno i pagani a non accettarMi, al contrario, saranno le anime dei Cristiani che a suo tempo ricevettero la Verità, ma che purtroppo cadranno in un grave errore. È per queste anime cristiane che Io Mi struggo maggiormente ed è per loro che vi chiedo di pregare ad ogni ora del giorno. 

Il vostro Amato Gesù. 

2 Novembre 2014

giovedì 9 aprile 2020

Messa nella Cena del Signore - Giovedì Santo


Giovedi' Santo - Adorazione al Sepolcro


DALL ’ANIMA AL SUO SIGNORE



È così che il Signore manifesta il Suo amore, donandosi per la nostra redenzione. 

E conoscendo gli eccessi del suo amore, Lo sentiamo dire: 

Figlioli, non rattristatevi tanto per le cadute, ma per non andare con cuore pentito a cercare il Sacramento della Riconciliazione.  
Io vi amo e vedo le buone intenzioni, le correzioni. Io non vi voglio condannare ma riscattarvi, ho fatto Miei i peccati di tutti, anche i più inimmaginabili per la mente umana, così tanta depravazione è passata davanti a Me, che in un momento di dolore infinito Ho detto: “«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».” (Lc. 22,42)  
La Mia Missione doveva essere portata avanti in tutta la sua ampiezza, per farvi meritare il perdono, la Vita Eterna. 

Con pazienza, ho ricevuto gli schiaffi e gli sputi, i Miei nemici Mi hanno vestito di porpora, volendosi burlare in questo modo della Mia Regalità e questo l'ho offerto per riparare ogni mancanza d'amore tra fratelli, ogni tradimento, ogni invidia, ogni arroganza e mancanza di umiltà, che in quel momento vidi che avreste commesso... 

Per te ho offerto il dolore, il tradimento, la derisione, per te sono stato schernito, per te ho riparato, ti ho offerto, ti ho redento, affinché non ti perda, ti supplico, ricorri alla Mia Misericordia che rimane continuamente in attesa di te, vieni! Prendi la mano di Mia Madre e vieni a Me! 

Il dogma di Maria Corredentrice: è questo il momento opportuno per proclamarlo?





Il 31 maggio del 2002 il vescovo di HaarlemAmsterdam, Monsignor Joseph Maria Punt, ha approvato ufficialmente come autentiche le apparizioni di  Amsterdam (“Constat de supernaturalitate”). Nei messaggi affidati alla veggente Ida Peerdeman, la Madonna  chiede esplicitamente un nuovo dogma, quello che  dovrà attribuirle il titolo di Maria Corredentrice,  Mediatrice e Avvocata. La Signora di Tutti i Popoli  promette solennemente che “Ella salverà il mondo sotto  questo titolo” (20.03.1953); “per mezzo di questa preghiera libererà il mondo da una grande catastrofe mondiale” (10.05.1953). Spiega inoltre come farà: “Quando il  dogma, l’ultimo dogma della storia mariana, sarà proclamato, allora la Signora di Tutti i Popoli donerà la Pace,  la vera Pace al mondo. I popoli però debbono recitare la  mia preghiera in unione con la Chiesa” (31.05.1954). 


Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre,
manda ora il Tuo Spirito sulla terra.
Fà abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli,
affinché siano preservati dalla corruzione,
dalle calamità e dalla guerra.
Che la Signora di Tutti i Popoli,
che una volta era Maria,
sia la nostra Avvocata.
Amen.