mercoledì 19 aprile 2023

Premessa del Padre -06 - Il libro di Giovanni parte 1

 


Il libro di Giovanni parte 1 


09 febbraio 2023 nel luogo santo


Dio Padre:

Figlia Mia. Nel libro di Giovanni sono scritte le verità di questo tempo. Il libro che Egli mangiò su richiesta di uno dei Miei Santi Angeli, contiene molte verità, che ancora potete cambiare cioè: esso sugellato ma non sigillato. Ciò significa che grazie alla forza delle vostre preghiere lo scenario peggiore non dovrà realizzarsi perché ciò che in esso è detto è modificabile ma comunque contiene le verità del vostro tempo.

Il Padre Celeste. Amen.


Poi mi diede il Messaggio nr. 1398, che già è stato reso noto.

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Giovanni:

Il Mio libro è dolce e amaro perché sono le bugie dell’anticristo che vi porteranno amarezza. Quindi fai conoscere ai figli della terra, ciò che dico non appena il Padre lo ordina. Amen.

l tuo Giovanni. Apostolo “prediletto” di Gesù. Amen.

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Messaggio nr. 1398

9 febbraio 2023

 

 

Abbiate tutto su carta!

Dio Padre: Se nel mondo non si pregasse e supplicasse tanto, la vostra vita-se ancora ce l’avreste-sarebbe desolata. Il maligno non ha raggiunto il suo vero obiettivo nel tempo che aveva pianificato. E non ci riuscirà, nonostante abbia piazzato fantocci e burattini in quasi tutti i governi del mondo!

Essi non  sono altro che un involucro vuoto. Vengono manovrati. Non hanno potere di dire o decidere nulla. Tutto ciò viene fatto da ALTRI DELL’ALTA ÉLITE e dal figlio del maligno stesso, attraverso di loro.

Questo avviene nella maggior parte del vostro mondo e dei vostri governi.

Non temete, amati figli, perché il progetto e la realizzazione dei peggiori programmi, falliranno cioè essi non riusciranno a realizzarli.

Il tempo è poco.

Il governo dell’anticristo è già in atto. È costituito dai peggiori politici mondiali dell’economia, della salute, della finanza e della giustizia. Già da tempo si realizzano incontri segreti.

Tutti perseguono lo stesso obiettivo dell’ anticristo e lavorano incessantemente alla sua realizzazione. Ne fanno parte anche molte “teste piccole “che collaborano perché si sentono grandi, ma che poi vengono “lasciate cadere”. Esse non fanno parte dell’élite più alta.

Figlia Mia. Le malattie si diffonderanno nel vostro mondo. Molti figli verranno nuovamente rinchiusi in casa. Potranno lasciare le loro case solo per fare le cose più necessarie e in molti luoghi anche i supermercati e gli acquisti saranno online.

Il comunismo vi proibirà di esprimere opinioni in internet. I Messaggi stessi verranno censurati.

Dovete pregare e riconoscete i segni. Abbiate tutto su carta o salvato( privatamente non sul cloud) in modo da poterlo leggere!

Sarà un tempo duro, ma non temete.

Nessun ‘anima che si abbandona a Me, andrà perduta.

Il Santo Arcangelo Michele è pronto a difendere coloro che vengono attaccati dagli scagnozzi e dagli esecutori delle strutture belliche del maligno. Molti dovranno andare, ma Michele è pronto. Molti saranno minacciati, ma Michele sta’ al loro fianco. NESSUNO, ripeto nessuno, di quelli che sono veramente fedeli e abbandonati andrà perduto nelle grinfie dell’avversario. Vivrete in eterno nel Mio Regno e loderete eternamente Me, vostro Padre. Sappiatelo!

Il Santo Arcangelo Michele con le Sue schiere celesti è stato mandato per proteggervi, in modo che non andiate perduti e possiate ottenere la vita eterna nel Regno Celeste!

Il diavolo NON avrà potere su di voi, né nella vita né nella morte. Sappiatelo!

Gesù: Nessun’anima che è fedele a Me, il vostro Gesù, andrà perduto!

Figlia Mia. Il tempo sarà terribile, ma non tutti i figli dovranno soffrire. La Mia mano paterna proteggerà così tanti di voi. Mio Figlio verrà alla fine di questo tempo ed eleverà nel Suo nuovo Regno, voi, amati figli dell’armata rimanente. Là voi vivrete. Rallegratevene e resistete. Il tempo è breve.

Le vostre preghiere mitigano! Le vostre suppliche rivolte a Me accorciano il tempo di sofferenza!

Pregate e supplicate dunque!

Io, vostro Padre Celeste, vi amo molto. Amen.

Per decreto del Padre vengono pubblicati solo estratti di questo messaggio.

Giungono, nel paese del re di Causur - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE 

(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).


Giungono, nel paese del re di Causur 

 

Ho rivisto i re nelle vicinanze di una città, il cui nome mi sembra simile a Causur. Questa città era costituita da tende erette su basi di pietra. Si fermarono presso la casa del capo o del re del paese, la cui abitazione si trovava a una certa distanza. Dal momento in cui si erano riuniti nella città in rovina fino a qui, avevano viaggiato per cinquantatré o sessantatré ore a piedi. Raccontarono al re del luogo tutto ciò che avevano osservato nelle stelle e il re rimase molto stupito da questo resoconto. Guardò la stella guida e vide, in effetti, un bambino con una croce. Chiese ai re di raccontargli di nuovo ciò che avevano visto, perché anche lui desiderava erigere altari al Bambino e offrirgli sacrifici. Sono curioso di vedere se manterrà la parola. Era domenica, il secondo giorno. 

Li sentii raccontare al re le loro osservazioni astrali e da quella conversazione ricordo quanto segue: Gli antenati dei re appartenevano alla stirpe di Giobbe, che in passato aveva abitato nei pressi del Caucaso, pur avendo possedimenti in regioni molto lontane. Circa 1500 anni prima di Cristo quella razza era composta da una sola tribù". Il profeta Balaam era originario del loro Paese e uno dei suoi discepoli aveva reso nota la sua profezia: "Una stella nascerà da Giacobbe", dando istruzioni in merito. La sua dottrina si era diffusa ampiamente tra loro. Avevano eretto un'alta torre su un monte e diversi astrologi vi si alternavano. Ho visto quella torre, simile a una montagna, molto larga alla base e terminante a punta. Tutto ciò che osservavano veniva scritto e tramandato a voce.  Queste osservazioni subirono ripetute interruzioni per varie cause. In seguito vennero introdotte pratiche esecrabili, come il sacrificio di bambini, pur mantenendo la convinzione che il Bambino promesso sarebbe arrivato presto. Circa cinque secoli a.C. queste osservanze cessarono e questi uomini si divisero in tre rami diversi, composti da tre fratelli che vivevano separatamente con le loro famiglie. Avevano tre figlie a cui Dio aveva dato il dono della profezia, che andavano in giro per il paese in lunghe vesti, facendo conoscere le predizioni riguardanti la stella e il Bambino che doveva nascere da Giacobbe. 

Da quel momento in poi si dedicarono nuovamente all'osservazione delle stelle e l'attesa divenne molto intensa nelle tre tribù. Questi tre re discendevano da quei tre fratelli attraverso quindici generazioni che si erano succedute in linea retta per cinquecento anni. Con la mescolanza di una razza con un'altra, anche la carnagione di questi tre Re era variata e il loro colore differiva l'uno dall'altro. Da quei cinque secoli i re non avevano smesso di riunirsi di tanto in tanto per osservare le stelle. Tutti gli eventi notevoli legati alla nascita di Gesù e alla venuta del Messia erano stati indicati loro dai meravigliosi segni delle stelle. Ho visto alcuni di questi segni, anche se non posso descriverli chiaramente. Dal concepimento di Maria Santissima, cioè da quindici anni prima, questi segni indicavano più chiaramente che la venuta del Bambino era vicina. I re avevano osservato le cose legate alla passione del Signore. Erano in grado di calcolare con esattezza il momento in cui sarebbe sorta la stella di Giacobbe, annunciata da Balaam, perché avevano visto la scala di Giacobbe e, in base al numero di gradini e alla successione delle immagini che vi si trovavano, era possibile calcolare la venuta del Messia, come su un calendario, perché l'estremità della scala arrivava alla stella, o la stella stessa era l'ultima immagine ad apparire. Al momento del concepimento di Maria avevano visto la Vergine con uno scettro e una bilancia, sulla cui bilancia c'erano spighe di grano e uva. Un po' più tardi videro la Vergine e il Bambino. Betlemme apparve loro come un bellissimo palazzo, una casa (piena di abbondanti benedizioni). Videro anche la Gerusalemme celeste all'interno, e tra le due dimore si estendeva una strada piena di ombre, di spine, di battaglia e di sangue. Credevano che ciò fosse da prendere alla lettera: pensavano che il Re atteso dovesse nascere in gran pompa e che tutti i popoli gli avrebbero reso omaggio, e quindi andavano con grande accompagnamento a onorarlo e a offrirgli i loro doni. La visione della Gerusalemme celeste la prendevano per il loro regno sulla terra e intendevano partire per quella città. Quanto al sentiero pieno di ombre e di spine, pensavano che significasse che il viaggio che stavano facendo era pieno di difficoltà o di qualche guerra che minacciava il nuovo re. Non sapevano che questo era il simbolo della via dolorosa della sua Passione. Più in basso, sulla scala di Giacobbe, videro, e l'ho vista anch'io, una torre costruita artisticamente, molto simile alle torri che vedo sul monte dei Profeti e dove una volta la Madonna si rifugiò durante una tempesta. Non ricordo più cosa significasse, ma forse si trattava della fuga in Egitto. Sulla scala di Giacobbe c'era una serie di immagini, simboli figurativi della Vergine, alcuni dei quali si trovano nelle Litanie, e anche "la fontana sigillata", il giardino chiuso, così come figure di re, tra cui uno aveva uno scettro e gli altri rami di alberi. Queste immagini le videro continuamente nelle stelle durante le ultime tre notti. Fu allora che il capo inviò messaggi agli altri; e vedendo i re che presentavano offerte al Bambino appena nato, si misero in cammino per non essere gli ultimi a rendergli omaggio. Tutte le tribù di adoratori di stelle avevano visto la stella, ma solo questi Magi decisero di seguirla. La stella che li guidò non era una cometa, ma una meteora luminosa, guidata da un angelo. 

Queste visioni li fecero partire con la speranza di trovare grandi cose, ma poi furono molto sorpresi di non trovare nulla di ciò che avevano pensato. Si stupirono dell'accoglienza di Erode e del fatto che tutti fossero all'oscuro dell'evento. Quando arrivarono a Betlemme e videro una povera grotta al posto del palazzo che avevano visto nella stella, furono tentati da molti dubbi; tuttavia, mantennero la loro fede e, già davanti a Gesù Bambino, riconobbero che ciò che avevano visto nella stella si stava realizzando. Mentre guardavano le stelle digiunavano, pregavano, facevano cerimonie e ogni tipo di astinenza e purificazione. Il culto delle stelle esercitava sulle persone malvagie ogni tipo di influenza perniciosa a causa del loro rapporto con gli spiriti maligni. Al momento delle visioni erano colti da violente convulsioni e, in conseguenza di queste agitazioni, avvenivano sanguinosi sacrifici di bambini. Altre persone buone, come i Magi, vedevano tutte queste cose con serena chiarezza e piacevole emozione, e diventavano migliori e più credenti. 

Quando i Re lasciarono Causur, ho visto che furono raggiunti da una carovana di illustri viaggiatori che seguivano lo stesso percorso. Il 3 e il 4 del mese li vidi attraversare un'ampia pianura e il 5 si fermarono vicino a un pozzo d'acqua. Lì abbeverarono le loro bestie, senza scaricarle, e prepararono del cibo. Io canto con questi re. Lo fanno piacevolmente, con parole come queste: "Vogliamo superare le montagne e inginocchiarci davanti al nuovo Re". Improvvisano e cantano le strofe alternativamente. Uno di loro inizia e gli altri ripetono; poi un altro dice una nuova strofa, e così continuano, mentre cavalcano, a cantare le loro dolci e toccanti melodie. 

Al centro della stella, o meglio all'interno del globo luminoso che indicava loro la strada, ho visto apparire un Bambino con la croce. Quando i Re videro l'apparizione della Vergine nelle stelle, il globo luminoso fu posto sopra questa immagine e si mise subito in moto. 


(Sono venuto a portare la Buona Novella)

 


Messaggio ricevuto il 15 aprile 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto a darti tutto quello che voglio dirti per il bene delle mie anime che possono vedere quanto è grande il mio amore per tutti i miei figli, e voglio portare ai miei figli questo amore per la mia Divina Misericordia. È per tutti coloro che Mi disprezzano che sono venuto a portare la Buona Novella, perché Mi hanno disprezzato, voglio salvarli con il mio Amore. È per tutti questi che il mio Cuore si è donato sulla Croce e la mia Misericordia Integrale ha riversato tutto il suo AMORE per coloro che non sanno come il mio AMORE si è donato sulla Croce.

Pensano che sia una favola mal raccontata, ma io aspetto tutti coloro che non hanno mai sentito parlare di questo amore, l'AMORE della mia Passione che ho dato per tutti loro. Sì, per tutti costoro ho versato un fiume di lacrime e di grazie, mi hanno fatto versare tutto il mio sangue e non hanno dato nulla per questo sangue versato sulla croce. Sì, figli miei, quanti dei miei figli non conoscono questa bella storia, perché non hanno mai voluto sentire che mi sono dato sulla Croce solo per AMORE. Ho fatto la mia parte, mi sono dato per loro, e loro cosa hanno fatto? Niente per togliermi da questa croce, perché non hanno mai letto come è iniziata la mia venuta nel mondo. Pensate che io sia venuto per loro solo per inchiodarmi a una croce, affinché abbiano compassione? Non è vero.

Come potete vedere voi, figli miei, che non avete mai sentito parlare della mia gloriosa venuta? Vi parlo ora attraverso questa figlia, che mi aspetta sempre a braccia aperte per soddisfare la mia volontà di parlare a tutti di tutto ciò che sono venuto a dire, perché tutti sono chiamati ma pochi sono scelti. Voglio chiamare molti altri al Mio Cuore, affinché abbiano più conoscenza di tutto ciò che è stato dato loro, ma molti lo disprezzano. Ti amo, Gesù compassionevole nel Santissimo Sacramento.

Gesù della Misericordia. Amen.

Il fuoco misterioso che appare nella tomba di Gesù il Sabato Santo [per 15 secoli]


 Si accende spontaneamente solo con la preghiera.

Il Sabato Santo avviene nella Chiesa del Santo Sepolcro di Terra Santa, uno dei miracoli più inconcepibili per la nostra mentalità incredula.

Dove si trova il sepolcro originario che ospitava il corpo morto di Gesù e dove avviene la sua Resurrezione, si accende spontaneamente una fiamma, senza che nessun essere umano la accenda.

Si ha notizia che ciò avvenga fin dal IV secolo o praticamente dalla costruzione della Chiesa del Santo Sepolcro, chiesa che oggi è custodita da 6 denominazioni cristiane.

Qui parleremo di come avviene questo portentoso prodigio, che è accaduto ogni anno fino ai nostri giorni, e che è uno dei fenomeni più miracolosi, ma meno conosciuto in Occidente.

Il Miracolo avviene dal IV secolo, cioè da 7 secoli prima dello scisma che divise il cristianesimo dall'Oriente con quello dell'Occidente, nell'anno 1054.

Per 7 secoli tutti i cristiani hanno partecipato a questo prodigio, e poi è stato nelle mani delle chiese ortodosse.

Nel luogo più santo della Terra, ogni Sabato Santo alla stessa ora e nello stesso modo in cui avviene questo prodigio.

Non è noto che nessun altro miracolo si verifichi, su base così regolare e accada per un periodo di tempo così lungo.

La luce accesa da mani non umane ha lo scopo di ricordare la risurrezione di Gesù Cristo, la luce del mondo.

E si ritiene che l'anno in cui non sarà acceso sarà l'ultimo anno nella storia umana.

Intorno al Sepolcro di Gesù fu eretta una piccola cappella con due recinti, che è contenuta all'interno della Chiesa del Santo Sepolcro.

All'interno della cappella c'è un piccolo recinto, e un altro che contiene la Tomba di Gesù stessa, dove non si adattano più di cinque persone.

Questa cappella è il centro degli eventi.

Il Sabato Santo, il Patriarca greco entra nella cappella del Sepolcro, buia e con due candele spente.

Si inginocchia davanti alla pietra, sulla quale Cristo è stato posto dopo la sua morte.

Dice certe preghiere, e poi avviene il Miracolo.

Una luce blu emana dal centro della pietra.

E dopo un po 'permette di accendere le lampade ad olio spente e le candele del Patriarca.

Questa luce è il "Fuoco Santo", che il Patriarca poi propagherà alle candele di tutte le persone presenti nella Chiesa.

La cosa più sorprendente è che la fiamma che viene accesa produce luce, ma non brucia, dopo di che si trasforma in un fuoco normale.

All'inizio fa solo leggermente caldo.

Questo è stato misurato con termometri, ma anche i pellegrini possono facilmente toccarlo e non scottarsi.

Recentemente un membro dell'unione degli scienziati ortodossi ha condotto un esperimento per misurare la temperatura del fuoco sacro con un dispositivo molto preciso utilizzando un laser.

E i risultati sono stati sorprendenti.

La temperatura immediatamente dopo aver ricevuto il fuoco dal Patriarca di Gerusalemme era di 42 ° C, ma 15 minuti dopo era di 320 ° C e ha continuato a salire.?

L'intera cerimonia inizia alle 11 del mattino del Sabato Santo degli ortodossi, che sono governati dal calendario giuliano e di solito non coincide con il Sabato Santo cattolico, che è governato dal calendario gregoriano.

I presenti cantano una litania e girano intorno al Santo Sepolcro fino alle 13.

Dalla notte precedente tutte le lampade ad olio sono state spente e c'è solo luce artificiale nella chiesa.

Alle 13.45 entra in scena il patriarca greco, che viene spogliato dei suoi paramenti liturgici regali, rimanendo solo con la sua alba bianca, in segno di umiltà davanti a Dio.

Quindi le autorità civili effettuano un controllo della tomba per rilevare se c'è qualcosa di spurio che potrebbe causare l'accensione artificiale del fuoco.

tutto è sigillato con una miscela di miele e cera, e in cima è posto il sigillo delle autorità.

Le autorità israeliane, che ovviamente non sono cristiane, esaminano a fondo anche il Patriarca prima di entrare nel Santo Sepolcro, per essere assolutamente sicure che non porti alcun elemento che potrebbe produrre fuoco, mentre il Patriarca è solo.

In precedenza erano le autorità musulmane turche a esaminare il Patriarca, prima di consentirgli l'ingresso al Santo Sepolcro.

Inutile dire che sia gli ebrei che i musulmani non sono interessati ad avallare un falso prodigio, e al contrario, sarebbero interessati a negarlo.?

Dopo che il Sepolcro è stato controllato e sigillato, e il Patriarca rivisto, tutta la Chiesa canta il Kyrie Eleison, Signore, abbi pietà.

E tutta la luce artificiale si spegne, così che la Chiesa è avvolta dalle tenebre.

Poi il guardiano della sacrestia consegna al Patriarca greco due candele spente per depositare in esse il fuoco che si accenderà spontaneamente.

Quindi i rappresentanti di arabi, armeni e copti baciano la mano del patriarca in modo che possa ricevere il fuoco santo, perché altrimenti non potrebbe riceverlo secondo la tradizione.

con le due grandi candele il Patriarca entra nella Cappella del Santo Sepolcro, prima nella piccola stanza di fronte al Sepolcro e da lì, al Sepolcro stesso.

Si inginocchia con santo timore, davanti al luogo dove Cristo giaceva dopo la sua morte, e dove è risorto.

E recita alcune preghiere che sono state date attraverso i secoli.

E dopo averle dette, aspetta.

A volte aspetti qualche minuto, ma di solito il miracolo avviene subito dopo aver recitato le preghiere.

All'improvviso sente come un fischio e dal centro della stessa pietra, su cui giace Gesù, si alza una luce indefinibile.

Di solito ha una tinta blu, ma il colore può cambiare e assumere tonalità diverse.

Ogni anno questa luce si comporta in modo diverso.

A volte copre solo la pietra, mentre altre volte illumina l'intera tomba.

Non può essere descritto in termini umani.

Sorge dalla pietra come la nebbia sale da un lago.

E sembra che la pietra fosse coperta da una nuvola, ma è luce.

La luce non brucia ed è di consistenza diversa rispetto al normale fuoco che brucia in una lampada ad olio.

Ad un certo punto, la luce sale e forma una colonna, in cui la fiamma diventa più calda e puoi accendere le tue candele in essa.

E una volta ricevuta la fiamma nelle sue candele, esce e dà il Fuoco, prima al Patriarca armeno, e poi al Copto.

E nella Chiesa risuona un grido di gioia, paragonabile solo al grido di gol in una partita di calcio.

Poi passate la fiamma a tutte le persone presenti nella Chiesa, che rimarranno incombuste, come di solito fa una candela, per 33 minuti.

È stato anche riferito che la luce blu a volte appare fuori dalla tomba.

E accende per sé le candele che i presenti tengono in mano.

E le lampade ad olio chiuse si accendono da sole, davanti agli occhi dei pellegrini.

E qual è la posizione della Chiesa cattolica su questo? Non ha una posizione ufficiale.

Ma dobbiamo ricordare che per 7 secoli ha condiviso questo miracolo con gli ortodossi, perché la Chiesa era una.

E ora queste sono due Chiese diverse, ognuna delle quali dice di essere la vera Chiesa.

Con ciò intendiamo che c'è un ingrediente politico, che si intromette nella mera considerazione se si tratti di un vero miracolo o di un inganno compiuto dagli ortodossi.

Bene, finora quello di cui volevamo parlare è come il Fuoco Santo si produce nel Santo Sepolcro il Sabato Santo, per il vostro discernimento.

Fori della Vergine Maria



Gesù ha il Cuore più bello che io conosco, pieno di amore per te. Non esiste nessuno sulla terra che può amarti come Gesù ti ama.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 16.04.2023 – Festa della Divina Misericordia


Cari figli,
oggi è una grazia molto grande, questa domenica è una festa speciale per tutti voi che siete strumenti devoti, divulgatori, missionari, religiosi, religiose, famiglie, tutta la Santa Chiesa, i sacerdoti. Oggi è la domenica della Divina Misericordia.

Come sta il tuo cuore oggi? Conoscete l’importanza di questa festa della Misericordia, questo è l’anno della Misericordia e della Giustizia. In che modo sei qui oggi? Ve lo chiedo come Madre della Misericordia. Sei sereno, in pace, tranquillo, oppure porti con te il dolore, la lotta, le battaglie, tutta la sofferenza che oggi esiste a livello temporale, materiale e spirituale?

Alla presenza di Gesù gli chiediamo: “Guariscici, Signore. Guarisci il mondo dall’invidia, dalla gelosia, dalla persecuzione”. A volte, senza che te ne rendi conto, il demonio ti domina con l’ira, con l’odio, con l’invidia, e ti acceca al punto da farti diventare causa di guerre, di sofferenze, di discordia.

In un tempo in cui il mondo sta raccogliendo la giustizia, sta vivendo la giustizia, tutti devono stare attenti a quello che seminano. Tutti voi, quale che sia la vostra missione, dovete viverla come Gesù vuole che la viviate: nell’umiltà, nella semplicità, nella fede. Nessuno è migliore, nessuno è peggiore, tutti siamo uguali, Gesù ama tutti noi ma Egli desidera la conversione di tutti, non vuole che questo mondo si trascini nelle briciole che il demonio oggi offre all’umanità, che stanno distruggendo l’umanità, che stanno distruggendo la felicità dei giovani, che sono la speranza e la certezza di un mondo nuovo, di un mondo felice.

Il mondo non è felice. Sta mancando la fede: la fede porta forza, la fede porta gioia, la fede porta fiducia, la fede rinnova, la fede muove, la fede guarisce. E oggi manca tanta fede nel cuore dei figli di Dio. Vivere la festa della Misericordia è sapere che sei in un luogo molto speciale, che ogni momento vissuto qui è speciale. Ogni momento, se sei in una casa in cui Dio ha creato la fraternità, è un momento speciale. La famiglia è speciale, tutti voi siete speciali per Dio.

Spesso guardo alla vostra missione. Anche oggi in questa domenica, quante cose belle sono accadute nella vostra vita, quante cose benedette sono avvenute nella vostra vita oggi! Innanzitutto, il fatto che oggi hai iniziato questo giorno è un dono di Dio. Se hai aperto gli occhi e hai avuto la grazia di dire “sono qui”, è una grazia di Dio. Hai iniziato un giorno di preghiera, di adorazione, hai iniziato un giorno in cui il tuo cuore si è aperto a Gesù Eucaristico, in cui hai avuto la grazia di ricevere Gesù – che è la Misericordia – nel tuo cuore. Tanti qui sono come operai e hanno lottato e lavorato per servirvi il pane materiale: è una fraternità. Quanti figli hanno smesso di stare dov’erano per servire Dio nella forma in cui Dio ha chiesto loro di servire. Infatti ognuno forma la propria vita missionaria, di vocazione, per servire. In questa Valle ognuno è importante, ognuno partecipa a questa fraternità, ecco perché è fraternità! Altrimenti Dio non avrebbe costruito la fraternità. Egli ha costruito la fraternità perché tutti sono importanti.

Anche quando non conosci l’importanza di vivere in questo luogo in cui c’è la fraternità. Perché molti sono chiamati, ma pochi comprendono la ricchezza di questa missione. Dio ti ha messo qui, ha messo qui te pellegrino, che fai parte di questa famiglia, che vivi la fraternità, che lotti per stare qui. Perché la chiamata qui è di fede, è di essere servo, missionario. Allora quante cose Dio ha preparato per te in questo giorno bellissimo della Misericordia.

Come sei salito verso questa Valle benedetta, su questo monte benedetto? Com’è stata la tua esperienza oggi nel salire fino a questo luogo? La tua esperienza è stata di ricerca? È stata di pace, perché sei nella pace? Il tuo spirito deve vivere questa pace. È inutile solo annunciare la Parola e non viverla. Per questo è il tempo della Giustizia: nella misura in cui facciamo sarà fatto anche a noi. Vuoi che tutte le persone ti amino ma tu non ami nessuno? Come puoi essere amato se non ami? Hai già fatto l’esperienza di non essere amato? È così bello essere amati. L’esperienza della fraternità è questa: amare ed essere amati.

Sei venuto su questo monte per fare esperienza della Misericordia di Dio, perché Gesù si è manifestato come presenza viva a Santa Faustina affinché il mondo conoscesse la fonte di salvezza dei tempi finali, che è la Misericordia. Vi dico una cosa bella, figli: le cose di Dio non avvengono mai per caso, le cose di Dio sono sempre benedizioni. Dopo l’evento della Pasqua arriva la fonte della Misericordia, è come se Gesù ti dicesse: “Io ti ho salvato e oggi hai bisogno della salvezza”. Allora la Misericordia è questa ultima tavola di salvezza. La Misericordia è Gesù con i raggi del Sangue e dell’Acqua, quel Sangue che è sgorgato dal suo Cuore come fonte di guarigione, liberazione ed esorcismo per l’umanità in questi tempi finali.

Allora è bellissima la festa della Misericordia, ma è necessario fare questa esperienza di Gesù Misericordioso. Perché vi dico questo? Perché io sono Madre e Gesù vede in voi quello che io non riesco a vedere. Gesù vede in voi e in base a quello che Gesù vede chiede alla Madre di avvisarvi. Allora vi dico che è inutile stare nella Festa della Misericordia se oggi hai il cuore chiuso, soprattutto per quanto riguarda l’amore verso tuo fratello. È inutile che stai nella festa della Misericordia se parli tanto bene di Gesù Misericordioso e poi fai la guerra quando dovresti costruire l’amore e la pace. È inutile vivere la festa della Misericordia con il cuore pieno di rancore e persecuzione verso il tuo prossimo.

La festa della Misericordia è Gesù. E chi è Gesù? Io vi dico: Gesù è il Cuore più bello che conosco. Per quanto dobbiate vivere il tempo della Giustizia, nel quale molti soffriranno per mancanza di conversione, Gesù ha il Cuore più bello che io conosco, pieno di amore per te. Non esiste nessuno sulla terra che può amarti come Gesù ti ama.

La Misericordia è tutto per te! Abbraccia questa Misericordia, approfitta di questa Misericordia, abbraccia questa Misericordia come fonte di conversione per la tua vita e convertiti. Convertiti, perché sei stato chiamato da Dio a una missione. La missione che Dio affida, Egli la affida affinché il servo faccia quello che Gesù Cristo desidera nel mondo: la costruzione di un mondo di pace, la costruzione di un mondo di fede, di speranza, la costruzione di un mondo santo. Allora abbraccia questa Misericordia di Dio.

Questa Valle è molto cara a Gesù Misericordioso, Gesù vuole molto bene a questa Valle, a questa Fraternità. Egli ha annunciato la fraternità al mondo, sulla terra. Egli vi vuole un bene che non potete immaginare, la grandezza di questo bene è molto maggiore di quello che potete immaginare.

Ma nell’anno della Giustizia, Gesù farà giustizia. Siamo ancora nel tempo della Giustizia e della Misericordia, ma vogliamo avere attenzione e zelo per le nostre azioni. Ci sono tanti che stanno piangendo perché non hanno compiuto azioni degne di un figlio di Dio. Allora io vi richiamo come Madre.

Non dovete mai avere paura. Attraverserete grandi tribolazioni sulla terra e la paura cercherà di portarvi alla disperazione. Cos’è la paura? È mancanza di Dio, è mancanza di fede. Perché l’umanità oggi sperimenta cose così crudeli? Perché l’uomo non vive la preghiera, non prega, l’uomo ignora Dio, figli.

Adesso vi dico una cosa bella: l’uomo ha ignorato Dio, ma Dio non ha abbandonato i suoi figli. Io sono qui in corpo e anima perché Dio non vi ha abbandonato. Per quanto tu abbandoni Dio, che è tuo Padre, Dio cerca i figli. Allora questo amore di Dio per noi è l’amore di un Padre, un padre cerca sempre i figli, un padre catechizza sempre i figli.

Qui in questa Valle abbiamo un amore di Gesù Misericordioso molto grande per ciascuno di noi. Noi siamo qui come servi di Dio. E una cosa bellissima: tutti lo siamo. Tu che oggi sei qui e hai ricevuto la prima chiamata di Dio, fai già parte di quest’opera di Dio. Non è mai tardi per stare nel luogo in cui Dio vuole che tu stia, nelle benedizioni, nelle grazie. Possiamo dire così: conoscere l’amore di Dio è conoscere un pezzetto di Cielo. Il Cielo è molto più grande, è molto maggiore. Quando parliamo di questo pezzetto di Cielo sappiamo che questo è il principio di quello che il Padre ha da darci, che è il meglio. La Misericordia di Dio è questo vino buono, è questo miracolo supremo.

Io sono felice, immensamente felice, nel sapere che qui esistono figli che pregano tutti i giorni il rosario e la novena della Divina Misericordia, pregano costantemente chiedendo a Dio la guarigione, la liberazione e l’esorcismo dell’umanità. Perché il mondo ne ha bisogno, figli. Non è che il mondo ne avrà bisogno in futuro, ne ha già bisogno adesso.

In questa Valle, dedicata alla Madre della Pietà, Dio ha creato una famiglia fraterna, per questo è anche la Valle dedicata a tutte le famiglie, un luogo in cui ci sono famiglie che pregano per le famiglie. E oltre ad essere la Valle della Madre della Pietà e delle famiglie che pregano per le famiglie, questa Valle è anche di Gesù Misericordioso. Non c’è dono più bello di Dio per noi che la sua Misericordia. Non c’è niente di più ricco che sapere che questa Valle ha la Misericordia di Dio.

Per questo qui c’è pane per tutti, per questo – nonostante le fragilità umane, perché qui ci sono persone molto peccatrici, che potrebbero fondare la propria vita su una maggiore santità, aggrapparsi di più al Cielo, abbandonarsi di più al Cielo, ma purtroppo spesso restano attaccate alla materia, alle piccole cose della terra – qui abbiamo un mistero di Dio molto grande, che è la provvidenza di Dio. Tutti voi che venite qui siete provvidenza di Dio. Dio sta facendo un’opera nei figli: sono peccatori, spesso egoisti, spesso senza fede, ma Dio vuole proprio voi. Non ha voluto figli perfetti, Egli costruisce in noi la grazia della perfezione e noi abbiamo il privilegio di vivere questa benedizione. Abbiamo questo privilegio, nel tempo attuale con tanti disastri materiali, temporali e spirituali, di vivere un mistero di Dio così bello, così forte, così semplice.

È impressionante, figli, ma io riesco a sentire i raggi della Misericordia su questa Valle in tutti i momenti della vostra vita, perché a volte ciò che è invisibile è così presente, più presente di ciò che è visibile agli occhi. Riesco a vedere la Misericordia di Dio in questo fazzoletto di terra scelto dal Cielo. E anche voi dovete vedere questo, per ricevere ciò di cui avete bisogno, che non è soltanto la guarigione del corpo. La guarigione del corpo è facile, ma ci vuole la guarigione dell’anima, la guarigione del cuore.

Dovete essere uomini di fede, tutti uniti con un unico obiettivo. Nessuno deve voler stare davanti, nessuno deve voler essere primo. Chi è il primo sarà l’ultimo e chi sta all’ultimo posto sarà il primo. Perché al primo posto c’è Gesù. Ma io vi chiedo: Gesù volle stare al primo posto? No. Allora questa è la vostra missione, questa è la vostra vita, questo è il vostro cammino. Chi vi guida qui non è la Madre, ma è Gesù che guida la Madre. Siamo guidati dallo Spirito Santo, siamo immersi nell’amore di Dio Padre, siamo guidati e protetti dagli angeli, guidati dai santi. Ognuno vuole essere santo, ognuno che è qui oggi vuole essere santo e chi vuole essere santo cerca di seguire l’esempio di un santo al quale è devoto, un santo che è diventato tale perché ha seguito costantemente il cammino della santità, che non è stato facile, ma che è stato secondo la volontà di Dio. Anche la vostra vita sarà così: non sarà facile, ma sarà secondo la volontà di Dio.

Allora la Valle è un luogo molto speciale, nel quale c’è la Misericordia di Dio, che è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Voglio chiedervi con molto affetto di chiedere a Dio di aprire il cuore dell’uomo alla Misericordia Divina, che l’uomo non aspetti tanto, perché nel momento in cui l’umanità attraverserà le forti sofferenze che verranno, sarà questa Misericordia Divina a sostenervi. Avremo bisogno di questa unzione del Cuore di Gesù, del Sangue di Gesù, dell’Acqua che sgorga dal Cuore di Gesù per mantenerci saldi nella fede. Molte cose tristi verranno, perché l’uomo non si converte. Ma voi che siete fedeli vedrete i raggi della Misericordia che vi guideranno e voi vincerete, figli. Senza paura ma con molta fede, con molto amore, sempre guidati dal grandioso Cuore di Gesù Misericordioso.

Allora vogliamo vivere questa festa non soltanto oggi, ma tutti i giorni della nostra vita, vogliamo sempre ricordare che Gesù è davanti a noi, che stiamo seguendo le orme di Gesù, che arriveremo a quel momento unico che è il momento del raccolto secondo le nostre azioni. Ognuno deve avere molta responsabilità.

Perché vi avviso? Perché vi amo. Una madre, quando vede il figlio perso, deve avvisarlo. Una madre, quando vede suo figlio nell’errore, deve correggerlo, perché una madre che ama non vuole che suo figlio cada nelle grinfie del nemico. Per questo io vi avviso e vi dico: guarite il vostro cuore, chiedete a Gesù di guarire il vostro cuore, perché avete molto bisogno di questa guarigione di Gesù. Anche la preghiera che Gesù vi ha insegnato per quest’anno è una preghiera nella quale chiedete a Gesù la guarigione, la liberazione e anche l’esorcismo, del quale oggi l’umanità ha tanto bisogno.

Allora è necessario avere molta umiltà, mettersi ai piedi della croce, avere amore. Io ho un affetto così grande per voi che siete qui, figli, per ciascuno di voi, per le madri, per i padri, per i figli, per i giovani, per i bambini – voi siete il mio giardino – per i sacerdoti, per i missionari, per le famiglie missionarie. E come Madre vi dico: da soli non costruirete il Trionfo del mio Cuore Immacolato. Lo costruiamo insieme. Allora non pensare che puoi fare da solo, hai bisogno di tutti, sii umile per riconoscere questo. Tutti sono speciali per Dio. Quello che manca oggi nella famiglia, nella Chiesa, in tutti i cuori, è questo amore fraterno. Un cuore che ama la Misericordia di Dio non può essere diviso. Gesù non divide, Gesù unisce e ci rende una fortezza di vittoria. Che cosa bella! Gesù Misericordioso ci unisce e ci rende una fortezza di vittoria. Perché chi dovete vincere non è una belva qualunque, chi dovete vincere è il demonio.

Allora è necessario avere molta unione, molta preghiera, avere un cuore molto semplice, perché spesso il tuo ego ti abbatte, il tuo orgoglio ti uccide e oggi nella tua missione devi avere umiltà. Mentre il demonio vuole distruggere, Gesù vuole salvare. Ed è per questo che termino questo messaggio di oggi dicendovi: “Figli, Dio vi ama, per questo vi ha dato Gesù Misericordioso”.
Con gioia, con amore, con molto affetto, in questo momento voglio darvi la mia benedizione.

la Madonna benedice tutti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto. È un dono che Gesù mi concede, che il Padre e lo Spirito Santo mi concedono, la felicità di potervi benedire. Io desidero che i miei figli siano sempre benedetti, desidero che i miei figli siano sempre sereni, umili, accoglienti verso la Parola di Dio, missionari di fede, esempi e testimoni della verità e soprattutto della carità e dell’amore.

Dopo avervi benedetti chiedo sempre a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel corpo e nell’anima e di benedire anche tutte le vostre necessità, gli oggetti che avete portato. Che Gesù vi dia la maggiore benedizione: la guarigione del vostro cuore e della vostra anima.

In questa festa bellissima della Divina Misericordia, che è la nostra fonte di salvezza in questi tempi finali, Gesù ci parla della fraternità, che è uno dei maggiori segni della sua manifestazione a ciascun cuore, a ciascuna anima. Gesù si è manifestato a Santa Faustina affinché il mondo conoscesse la sua Misericordia. Questa manifestazione di Gesù per noi ci ha portato la salvezza sotto forma dei raggi che sgorgano dal Cuore di Gesù, dal quale sono usciti il Sangue e l’Acqua come fonte di liberazione, purificazione, esorcismo e guarigione dell’umanità.

Oggi abbiamo la grazia di vivere in una Valle che Gesù ama e della quale si prende cura con immenso amore, anche sapendo che tanti si perderanno lungo il cammino. Perché quando sei in una grazia di Dio ma non la vivi come Gesù Cristo vuole, non riesci a restare in questa grazia, arriva un momento in cui ti perdi, la strada ti sembra pesante e finisci per restare indietro. E Il Cielo vuole che tu vada sempre avanti.

Gesù oggi ci chiede di avere autenticità, perché se stiamo vivendo il tempo della misericordia nella Valle della Misericordia, dobbiamo avere misericordia ma anche sapere che la misericordia di Dio è giusta. Oggi molti confondono la misericordia di Dio perché si appoggiano sulla misericordia, si nascondono dietro la misericordia, dimenticando che la misericordia di Dio è una misericordia giusta, è anche Giustizia di Dio. Per questo siamo nell’anno della Giustizia e della Misericordia.

Un’altra cosa bella che Gesù ci dice è che i suoi raggi, il Sangue e l’Acqua, sono sempre presenti in mezzo a noi. Cosa significa questo? Che chi vuole essere lavato e purificato, verrà lavato e purificato. Colui che lo desidera sarà purificato e lavato dal Sangue di Gesù. Per questo Egli dice chiaramente che a volte questi raggi sono invisibili agli occhi ma sono visibili al cuore di ciascuno di noi. Allora quando arrivi qui una cosa sulla quale devi riflettere molto è che qui hai la grazia di essere lavato e purificato nel Cuore di Gesù, che desidera che tu stia nelle profondità del suo Cuore.

Un’altra cosa bella che Gesù ci ha detto oggi è che il mondo si è allontanato da Dio, ma Dio si fa presente in mezzo a noi dandoci la sua Misericordia, che è lo stesso Figlio di Dio.

Questo messaggio è da vivere, figli, è un messaggio che dobbiamo portare con noi, mettere nella nostra vita, metterlo in pratica, esercitarlo, perché è un messaggio che significa la nostra fonte di salvezza nei giorni di oggi.

Desidero che siate fedeli a Gesù come la Misericordia di Gesù è fedele a voi. Desidero che tu esca da qui portando questi raggi alla tua famiglia, alla tua comunità, al popolo di Dio, al Brasile e al mondo intero.
Dobbiamo dire tutti i giorni: GESÙ, CONFIDO IN TE. GUARISCIMI, SIGNORE! AMEN.

Che Dio vi benedica, figli!
Ecco la Serva di Dio, Maria, l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.

Chiede conversione, preghiera, penitenza e recita del rosario.

 


Apparizioni Mariane


Kibeho

La Madonna appare a Kibeho (Rwanda) a sette veggenti; la più nota di queste, Alphonsine Mumereke, ha 17 anni.

Le apparizioni iniziano il 28 novembre 1981 nel collegio delle Suore Benebikira (Congregazione religiosa del Rwanda).

Nostro Signore appare separatamente ad un giovane pagano, Sagstasha, che ora ha preso il nome cristiano di Emmanuel. Maria si presenta come Madre del Verbo ed insiste molto con il rosario, parlando anche di gravi disordini che minacciano l’umanità. Chiede conversione, preghiera, penitenza e recita del rosario. C’è un libro scritto da Gabriel Maindron su queste apparizioni, nel cui prologo, Padre Réné Laurentin dice che Maria ha messo in questo luogo un proprio stile in sintonia con la cultura e sensibilità del popolo africano.

Parlando di lei, Alphonsine dice che “il suo viso era di una bellezza incomparabile”. La Vergine si presentava vestita di bianco con la pelle scura per assomigliare ai veggenti negri. Parlava con loro ed insegnava canti e preghiere. Il messaggio di pace di Kibeho ha prodotto molte conversioni e vocazioni in tutto il paese. Il 28 novembre 1992 i vescovi di Gikongoro, Butare e Kibungo posero la prima pietra del santuario dedicato a Nostra Signora dei Sette Dolori. 

Padre Angel Peña