martedì 7 gennaio 2025

Non giudicare tuo fratello

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

Pensa che il Signore Gesù disse: "Non giudicate per non essere giudicati".
Sappiate che è in base a come giudicherete il vostro prossimo che sarete giudicati, quindi la misura che userete per gli altri servirà anche per voi stessi...

È così facile per te accusare, denunciare una colpa intorno a te e persino puntare il dito contro di essa. Ed è certo che questo modo di agire non può aiutare le cose. E le conseguenze non saranno cancellate e la buona comprensione tra le persone rischia di deteriorarsi. L'autore della colpa se ne renderà davvero conto? Avrà il desiderio di voler fare ammenda, o si pentirà e desidererà cambiare?

Pensate davvero di avere il diritto di giudicare, ma siete irreprensibili? È ovvio che quando si dice a qualcuno che ha commesso un errore generalmente viene percepito male, non viene accolto come un gesto d'amore!
E ancora il più delle volte, sembrerà un giudizio!

Quando si comporta male, quale genitore non lo dirà a suo figlio. Gli mostrerà la sua colpa, per aiutarlo a prendere coscienza del male che ha fatto, per mostrargli le conseguenze della sua azione, forse anche per spiegargli come fare ammenda e come cambiare il suo comportamento in modo che non accada di nuovo. Nel contesto della famiglia, in linea di principio, è ben accettato, ma è così poco accettato al di fuori del quadro familiare!

Gesù dice bene: "Se il tuo fratello ha commesso un peccato... ".
Tuo fratello è il termine generico per le altres. Se tutti voi potete chiamare Dio "Padre nostro" come Gesù vi ha insegnato, è perché siete tutti fratelli, poiché abbiamo lo stesso Padre. Ed è quindi all'interno di una famiglia che ci si può collocare.

E se sei personalmente legato a qualcuno, a un sistema, se ciò che ti viene fatto è sbagliato, le conseguenze di questo male si riverseranno inevitabilmente su di te. A poco a poco, questo male influenzerà anche tutte le altre persone che sono legate a te.
È vostro dovere, non solo proteggere voi stessi, ma in uno spirito di solidarietà, di fraternità, denunciare il peccato senza alcuno spirito di vendetta.

Chi non conosce Dio non ha necessariamente peccato.
D'altra parte, se fa il male, devi raccomandarlo all'infinita misericordia di Dio, perché è per i peccatori come lui che il Signore Gesù è venuto a te. Non è venuto per i sani, ma per i malati. Non è venuto per i giusti, ma per i peccatori. E per salvare i peccatori, ha bisogno della tua correzione fraterna, ma anche di tutta la tua compassion.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, tuo messaggero di speranza"

05.09.2013

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