sabato 20 aprile 2019

LA PASSIONE



Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.  


GESÙ È CORONATO DI SPINE  

Nel Volere del Padre Mio… ho vissuto giorni di intensa tristezza, senza lamentarMi, ma nell'accettazione di ciò che il Padre voleva farMi vivere.  
Quando venni catturato nell'Orto, quelli che Mi accusavano erano pronti ad ogni menzogna. Io Mi lasciai portare dove volevano, senza fare la minima resistenza.  
Quando hanno voluto cingerMi il Capo con la corona di spine, ho chinato addirittura la testa, perché prendevo tutto questo dalle mani di Colui che Mi aveva inviato nel Mondo.  
Quando le braccia di quegli uomini crudeli furono esauste, a forza di caricare di percosse il Mio Corpo, misero sul Mio Capo una corona intrecciata con dei rami spinosi, e, sfilando davanti a Me, Mi dicevano:  
“Così, sei un Re?… Ti salutiamo!”.  
Alcuni Mi sputavano addosso, altri Mi insultavano, altri ancora Mi davano altre percosse sul Capo. 
Ognuno aggiungeva un nuovo dolore al Mio Corpo, maltrattato e disfatto.  
Sono stanco, non ho dove riposare.  
PrestaMi il tuo cuore e le tue braccia, per poterMi rifugiare nel tuo Amore.  
Ho freddo ed ho la febbre. 
AbbracciaMi per un momento, prima che continuino a distruggere questo Tempio dell'Amore.  
I soldati ed i carnefici, con le loro sporche mani, spingono il Mio Corpo. 
Altri, disgustati dal Mio Sangue, Mi spingono con le loro lance, riaprendo la Mia Carne. 
Con uno spintone, Mi fanno sedere sopra delle pietre taglienti, piango in silenzio per il dolore e, loro, in modo grottesco, si burlano delle Mie lacrime.  
Infine, Mi lacerano le tempie, premendo con forza la corona di rami spinosi intrecciati.  
Considerate come, con quella corona, ho voluto espiare i peccati di superbia di tante Anime, che si lasciano soggiogare dalle false opinioni del Mondo e che desiderano essere stimate in modo eccessivo. 
Ma, soprattutto, ho permesso che Mi incoronassero di spine e che, per questo, la Mia testa soffrisse crudelmente, per potere, con questa volontaria Umiltà, riparare le ripugnanze e le orgogliose pretese di tante Anime, che non vogliono seguire la via tracciata dalla Mia Provvidenza, giudicandola indegna dei loro meriti e della loro condizione.  
Nessun cammino è umiliante… quando viene tracciato dalla Volontà di Dio...  
Invano, cercherete di ingannare voi stessi, pensando di seguire la Volontà di Dio, e nella piena sottomissione di quanto vi chiede.  
Nel mondo, vi sono delle persone che, quando giunge il momento della decisione -  ovvero di intraprendere un nuovo genere di vita - riflettono ed esaminano i desideri del loro cuore. Talvolta trovano, in questo o in quella persona con cui progettano di unirsi, solide fondamenta per una vita pia e cristiana. 
Forse vedranno che adempiono i loro doveri familiari in modo da poter soddisfare il loro desiderio di felicità, ma la vanità e l'orgoglio oscurano il loro Spirito, e così si lasciano trascinare dall'assillante desiderio di figurare, di essere notati.  
Ed ecco che si danno da fare per cercare qualcuno che, essendo più nobile, più ricco, soddisfi la loro ambizione.  
Ah, come stupidamente si accecano!  
No, dirò loro: non troverete la vera felicità in questo Mondo, e fosse vero che la possiate trovare nell'altro!  
Badate bene, che vi mettete in un grande pericolo!  
Parlerò anche alle Anime che ho chiamato nella via della perfezione.  
Quante illusioni vi sono in quelle che dicono di essere disposte a fare la Mia Volontà e che, invece, conficcano nel Mio Capo le spine della Mia corona.  
Vi sono, in riferimento specifico a ciascuno, delle Anime che voglio per Me.  
Conoscendole ed amandole, desidero collocarle lì, dove vivo, nella Mia Sapienza infinita, dove troveranno tutto ciò che è necessario per raggiungere la Santità: sarà lì che Io Mi farò conoscere da loro, e sarà lì che Mi daranno più consolazione, più Amore e più Anime.  
Ma quante delusioni!  
Quante Anime si accecano a causa dell'orgoglio e della superbia o per una meschina ambizione.  
Piena la testa di vani ed inutili pensieri, si rifiutano di seguire il cammino che il Mio Amore traccia per loro.  
Anime che Io ho scelto, credete forse di compiere la Mia Volontà, facendo resistenza alla voce della Grazia, che vi chiama e che vi guida per quel sentiero che il vostro orgoglio respinge?  
Figlia Mia, amore dei Miei dolori, consolaMi… costruisci, nel tuo piccolo cuore, un trono per il tuo Re e Salvatore e incoronaMi di baci.  
Coronato di spine e coperto con un manto di porpora, i soldati Mi presentano di nuovo a Pilato.  
Non trovando in Me un delitto per il quale castigarMi, Pilato Mi fece varie domande, chiedendoMi perché non lo contestavo, sapendo che lui aveva ogni Potere su di Me.  
Rompendo, allora, il Mio silenzio, gli dissi:  
“Non avresti questo Potere se non ti venisse dato dall'Alto, ma è necessario che si compiano le Scritture”.  
E, abbandonandoMi al Padre Mio Celeste, tacqui di nuovo…  
 
Messaggi dettati a Catalina RIVAS 

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