venerdì 4 giugno 2021

«Se vuoi davvero ritornare, Israele, a me dovrai ritornare. Se vuoi rigettare i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

1«Se vuoi davvero ritornare, Israele, a me dovrai ritornare. Se vuoi rigettare i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me.

La Parola del Signore è chiara, limpida, inequivocabile. Israele deve convertirsi.

Se Israele vuole realmente ritornare, è al Signore che deve ritornare: Se vuoi davvero ritornare, Israele, a me dovrai ritornare. Come si ritorna a Dio?

A Dio si ritorna in un solo modo: vivendo il patto del Sinai con infinita e somma fedeltà. Si ritorna a Dio, ritornano all’obbedienza alla sua Parola.

Se vuoi rigettare i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me. Israele rigetterà la sua idolatria e il Signore nuovamente lo accoglierà nel suo cuore.

Non appena Israele si sarà convertito, avrà rigettato la sua idolatria, avrà smesso di prostituirsi agli idoli, il Signore subito lo riprenderà.

O con Dio o con gli idoli. Il Signore non tollera alcuna commistione. Se Israele vuole gli idoli, dovrà lasciare anche la terra. La terra è di Dio.

Tutto è di Dio. Se Israele è con il Signore, il Signore gli dona se stesso e tutto ciò che Lui è e possiede. Il Signore è il Tutto e possiede tutto. Tutto è suo.

Se Israele invece vuole gli idoli, si prenda gli idoli. Dovrà però anche lasciare la terra, perché essa non è degli idoli, ma sua. Questa verità va chiarita.

Dio e i suoi doni sono una cosa sola, non sono due cose separate e distinte. Dio e la terra sono un solo dono. Se l’uomo vuole la terra deve volere Dio.

Non appena l’uomo non vuole Dio, non vuole neanche la terra secondo verità e la terra lo vomita, lo rigetta, lo spazza via. Essa non vuole un uomo senza Dio.

Infatti non appena Admo ha peccato, il Giardino dell’Eden lo ha rigettato. L’uomo è stato scaraventato in una terra che gli produce solo spine e triboli.

2Se giurerai per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia, allora le nazioni si diranno benedette in te e in te si glorieranno.

Quando comprenderemo questo versetto, allora comprenderemo qual è la nostra vera missione sulla terra, in mezzo agli uomini, in mezzo alle nazioni.

Se giurerai per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia, allora le nazioni si diranno benedette in te e in te si glorieranno.

Cosa annunzia il profeta? Egli annunzia che tutto il bene della terra, ogni benedizione alle nazioni verrà dalla fedeltà di Israele al Signore.

La fedeltà però dovrà essere con verità, rettitudine e giustizia. Dovrà fondarsi solo sull’obbedienza ad ogni Parola che è uscita e che esce dalla bocca di Dio.

Israele ascolta il suo Signore, obbedisce alla sua Parola, vive di verità, rettitudine, giustizia, diviene benedizione per le nazioni, per i popoli.

La benedizione dei popoli è dall’obbedienza di Israele al Signore. Nell’obbedienza i popoli si rallegreranno, sanno che Israele fedele è la loro vita.

Se invece Israele rimane nella sua idolatria, nessun popolo e nessuna nazione sarà benedetta. Nessun popolo potrà gloriarsi di Israele.

Anzi, Israele diviene la vergogna dei popoli. Lui che è stato chiamato ad essere luce delle genti, luce dei popoli e delle nazioni, è per essi tenebra e oscurità.

Se Israele si inabissa nell’oscurità e nelle tenebre, vi potrà mai essere luce per i popoli, se Dio ha costituito lui luce, benedizione, gloria di popoli e nazioni?

Il bene del mondo è dall’obbedienza di Israele alla Parola, al patto, all’alleanza. Da questa fedeltà una grande luce sorgerà per tutte le nazioni della terra.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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