giovedì 17 giugno 2021

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Lo strumento essenziale per il controllo: limitare lo spettro delle opinioni accettabili 

I media corporativi delle grandi imprese ed il sistema scolastico  pubblico, in realtà non sono affatto un servizio pubblico. Quel che  forniscono al pubblico non è diverso da ciò che fanno le guardie  carcerarie con i detenuti. Certo, un servizio lo svolgono, ma non è per  il pubblico, o comunque non è a beneficio della comunità. I cittadini,  in questo caso, sono seriamente svantaggiati, perché dipendono quasi  esclusivamente dai mass media e dalle scuole pubbliche per ricevere le basi sulle quasi formare i propri giudizi sull’operato del governo e in  pratica su ogni altra cosa. Fornire queste basi e queste informazioni è  compito dei mass media e del sistema della pubblica istruzione, ma in  realtà tutto questo viene svolto nell’interesse di quello stato corporativo nel quale si sono trasformate le democrazie occidentali. Non è un  servizio reso ai cittadini, bensì agli interessi privati di chi controlla lo  Stato; in ultima analisi, lo fanno per l’elite finanziaria che controlla  il sistema economico internazionale e pertanto, indirettamente ma  efficacemente, il potere politico e le istituzioni pubbliche e private dei  vari paesi. 

I media corporativi sono l’organo vitale di quello che è divenuto  un vero e proprio stato privatizzato, perché essi svolgono forse la più  importante tra le funzioni per le quali sono stati creati (o comprati) dallo stato corporativo: quello di creare un immaginario collettivo, sulla base  del quale l’opinione pubblica forma i propri giudizi. Svolgendo questa  funzione, i media corporativi controllano il pensiero della popolazione  di un paese, ne manipolano i comportamenti tramite il controllo della  percezione, affinché i cittadini si trasformino in docili sudditi di quello  che un tempo era stato un paese da loro governato democraticamente. 

I governi occidentali ed i media corporativi spendono un enorme  quantità di tempo e soldi allo scopo di plasmare quelle immagini che  formano la base della percezione pubblica degli eventi riportati dai  giornali e dalla televisione. Nel documentario Loose Change: Final Cut,  si può ascoltare un’icona del giornalismo americano, il conduttore  della CBS Dan Rather, ora in pensione, affermare che: “Chi controlla  le immagini, controlla l’opinione pubblica.” Manipolare la percezione  delle masse, dirigendone l’attenzione su alcuni fatti a scapito di altri,  per poi offrirne un’analisi che fornisca determinate premesse (a volte  parzialmente vere, a volte del tutto false), porta alla creazione di una  cosiddetta ‘conoscenza comune.’ o percezione comune. È così che viene  manipolata l’opinione pubblica. Una volta che l’opinione pubblica  si è legata inestricabilmente all’‘conoscenza comune’,  così abilmente architettata, sulla base di quelle “verità”  percepite si vengono a creare dei limiti ben precisi ai  pensieri e alle opinioni che si possono esprimere in quanto  socialmente accettabili; questo comporta la formazione di  veri e propri “canoni d’ortodossia”, all’interno di questo  contesto creato artificialmente. Come disse Noam Chomsky: “Il  modo più furbo per mantenere la gente passiva e obbediente è limitare  rigorosamente lo spettro delle opinioni accettabili, permettendo però dei  dibattiti molto vivaci all’interno di questo spettro.”425

I media occidentali sono molto più efficaci nel controllare la  percezione del pubblico e a modellare l’opinione pubblica per conto dello  stato corporativo, di quanto le popolazioni ostaggio delle “democrazie”  occidentali riescano neanche lontanamente ad immaginarsi. Quanto  siano efficaci queste tecniche lo dimostra un aneddoto sulla Guerra  Fredda raccontato da John Pilger alla Columbia University, il 14 aprile  2006:

Durante la guerra fredda, un gruppo di giornalisti russi viaggiò  attraverso gli Stati Uniti. Il primo giorno della loro visita gli venne  chiesto che impressioni avevano avuto: “Ve lo devo proprio dire,”  disse il loro portavoce, “dopo aver letto tutti i giornali e aver  visto la vostra TV, siamo rimasti meravigliati dal fatto che tutte le  opinioni sulle questioni più importanti siano sostanzialmente le  stesse! Per ottenere lo stesso risultato, nel nostro paese, dobbiamo  imprigionare le persone e strappar loro le unghie. Qui invece non lo fate. Qual è il vostro segreto? Come ci riuscite?”426

Padre Paul Kramer

Nessun commento:

Posta un commento