giovedì 22 agosto 2019

Il Sacro Cuore



Cuore umano e Cuore divino


Simbolismo del Cuore umano-divino di Gesù

Tuttavia, Gesù di Nazareth non è un uomo qualunque, ma èl’Uomo-Dio, «nel quale abita corporalmente l’intera pienezza della divinità» (Col.,2,9). Quello di Gesù non è un cuore qualunque, ma è un Cuore umano ipostaticamente unito alla Persona del Verbo Divino. Per estensione, Esso indica l’intera Persona umano-divina di Gesù, manifestandoci «le profondità di Dio» (1Cor.,2,10).
Essendo il centro di questa Persona, Esso è anche il centro del cosmico «Amor che move il sole e l’altre stelle» 133, è il «Santo dei Santi», il santuario dell’ amore in cui Dio è sommamente glorificato 134. Per un grande promotore della devozione al Sacro Cuore, il padre Olier, «il Cuore del Figlio di Dio è la sua parte eletta, è la pietra preziosa contenuta nel suo scrigno, nel quale Dio stesso ha posto tutti i suoi doni e tutte le sue grazie.» 135. 
La devozione al Sacro Cuore è rivolta a un cuore fisico, proprio a quello che ha pulsato durante la vita terrena di Gesù ed oggi pulsa sia in Cielo nel suo Corpo glorioso che sulla Terra nella sacra Eucaristia; ma esso va visto non secondo i criteri della biologia, bensì secondo quelli della fede, ossia come organo dell’ amore divino. La devozione si rivolge quindi concretamente al Cuore di Gesù, ma non lo adora nella sua mera materialità fisica, separandolo dalla sua unione con la divinità – ciò sarebbe idolatria – bensì lo adora come parte e simbolo della sacra Umanità del Redentore, «come Cuore della Persona del Verbo divino, alla quale è inseparabilmente unito» 136.
Se ci meravigliamo che l’immensità dell’Amore divino possa «rinchiudersi» in un organo così piccolo e materiale, ricordiamoci che l’immenso ed eterno Verbo divino lo ha già fatto, quando s’incarnò «rinchiudendosi» nel seno della Vergine Maria, e lo fa tuttora, quando si dona ai fedeli «rinchiudendosi» nell’ Ostia eucaristica.
Certamente, Gesù poteva trasmettere il suo messaggio amoroso senza servirsi di una realtà sensibile; ma dal momento che, per venire incontro alla nostra corporeità, ha voluto usarne una, era ovvio che ricorresse a quella del cuore. Pertanto, il fedele può venerare sia la Carità divina che il Cuore di Cristo, ed anzi venerare quella in questo. Tutto il valore di quel Cuore sta appunto nell’essere incarnazione e simbolo dell’ amore divino: «Noi possiamo con piena sicurezza contemplare e venerare nel Cuore del divin Redentore l’espressiva immagine della sua carità e il documento dell’ avvenuta nostra Redenzione» 137.
Adorando il Sacro Cuore, il devoto non idolatra una cosa materiale, ma venera l’organo corporeo in cui e con cui Dio manifesta il suo amore agli uomini.
Insegna Pio XII: «Da quell’elemento corporeo che è il Cuore di Gesù Cristo e dal suo naturale simbolismo, quindi, è per noi legittimo e doveroso, sorretti dalle ali della fede, salire non soltanto alla contemplazione del suo amore sensibile, ma ancor più in alto, fino alla contemplazione e all’adorazione del suo eccelso amore infuso; e infine, con un’ultima, dolce e ancor più sublime salita, elevarci fino alla meditazione e all’ adorazione dell’ amore divino nel Verbo incarnato. Alla luce della fede, infatti, per la quale crediamo che nella Persona di Cristo esiste il connubio tra la natura umana e quella divina, la nostra mente è resa idonea a capire gli strettissimi vincoli che esistono tra l’amore sensibile del Cuore fisico di Gesù e il suo duplice amore spirituale, sia umano che divino» 138. 
Concludeva pertanto il Papa: «Il suo Cuore, (...) essendo ipostaticamente unito alla Persona del Verbo, è meritevole dell’ unico e identico culto di adorazione con cui la Chiesa onora la Persona dello stesso Figlio di Dio incarnato. (...) Nulla dunque ci vieta di adorare il Cuore sacratissimo di Gesù Cristo, in quanto è compartecipe, e naturale ed espressivo simbolo, di quella inesauribile carità che il divin Redentore nutre tuttora per il genere umano. Benché non sia più soggetto ai turbamenti della vita presente, infatti, questo Cuore è sempre vivo e palpitante, è unito indissolubilmente alla Persona del Verbo divino e, in essa e mediante essa, alla sua divina volontà. Perciò, essendo ridondante di amore divino ed umano, ricolmo dei tesori di tutte le grazie, conquistati dal nostro Redentore con i meriti della sua vita, delle sue sofferenze e della sua morte, il Cuore di Cristo è senza dubbio la sorgente di quella perenne carità che il suo Spirito diffonde in tutte le membra del suo mistico Corpo. (...) Adorando il Cuore sacratissimo di Gesù, in esso e mediante esso noi adoriamo sia l’Amore increato del Verbo divino, sia il suo amore umano con tutti gli altri suoi affetti e virtù, poiché entrambi (questi amori) spinsero il nostro Redentore ad immolarsi per noi e per tutta la Chiesa sua sposa» 139.
Il culto che tributiamo al Sacro Cuore è insomma adorazione dell’ Amore divino che si dona a noi dal centro della Persona del Figlio, incarnato, morto e risorto per redimerci ed elevarci alla gratuita dignità di figli adottivi di Dio, rendendoci partecipi della divina natura. La devozione ad Esso, inoltre, «non ci provvede di qualche grazia speciale, ma ci apre la fonte di tutte le grazie; non ci ricorda qualche mistero particolare, ma ci propone di meditare e adorare la fonte di tutti i misteri»
Diceva san Claudio de la Colombière: «Questo Cuore divino è sede di tutte le virtù, fonte di tutte le benedizioni e rifugio di tutte le anime sante» 141. Pio XII insegnava che «la Chiesa, vera ministra del Sangue della Redenzione, è nata dal Cuore trafitto del Redentore, e dal medesimo è anche sgorgata in sovrabbondanza la grazia dei Sacramenti, che trasfonde nei figli della Chiesa la vita eterna» 142. Aggiungeva san Giovanni Eudes: «I Sacramenti sono tante fonti inesauribili di grazia e di santità che hanno la loro sorgente nell’ immenso oceano del Sacro Cuore del nostro Salvatore, e tutti gli aiuti che ne procedono sono come tante fiamme di questa divina fornace» 143.

Guido Vignelli

IL VANGELO DALLA SINDONE



L'OPERA DEL FIGLIO


Le sofferenze di Gesú furono spaventose

Del sudore di sangue di Gesú nell'Orto di Getsemani (Lc. 22,44), non possiamo farci un'idea perché è un'esperienza quasi irrepetibile. Sappiamo solo che è « sudor mortis », un sudore quasi oltre la morte.
Il Getsemani era un frantoio delle Ulive: anch'esso era predestinato quale simbolo. Come la pressione immane della macina schiaccia le ulive e fa uscire l'olio dai loro pori, cosí la pressione infinita della giustizia di Dio su colui che s'era caricato tutti i peccati del mondo lo schiaccia e gli fa uscire sangue da tutti i pori della sua pelle.
Della flagellazione sappiamo, come già abbiamo visto, che fu tanto feroce che ogni colpo scavava quattro ferite sul corpo di Gesú facendo uscire da ogni ferita un rigagnolo di sangue; e nella foto ottenuta con la lampada di Wood vediamo il corpo di Gesú completamente rigato da tali rigagnoli, cosí da sembrare come arato, come lo vide in visione il profeta Isaia descrivendolo 700 anni prima.
Sappiamo ancora che la flagellazione era tanto crudele che la legge ebraica prescriveva doversi dare ai condannati solo 40 colpi, per non farli morire sotto i flagelli; che la legge romana proibiva la flagellazione ai cittadini romani e che Cicerone ne fa un violento capo d'accusa contro Verre per aver fatto flagellare un cittadino romano.
I colpi di flagelli ricevuti da Gesú furono ben 121, come abbiamo visto. Nella coronazione di spine Gesú ebbe il capo completamente trafitto dalle spine.
La Sindone ci fa vedere che la corona di spine non fu costituita dà due o tre verghe spinose intrecciate, ma da un casco di spine, alla maniera delle corone o mitre dei re e dei sommi sacerdoti orientali.
Il corpo di Gesú presenta in tutte le parti delle tumefazioni dovute a botte violente, a bastonate, alla croce portata nel viaggio al calvario e a cadute sotto la croce, verificandosi cosí la profezia di Isaia.
« Dalla pianta del piede fino alla testa non vi è (in lui) niente di sano, ma ferite, contusioni e piaghe vive non fasciate, non medicate, non lenite con olio» (Is. 1,6).
La trafittura delle mani e dei piedi e la pendenza di tutto il peso del corpo dalla croce provocarono delle sofferenze assolutamente insopportabili e inconcepibili, tali da provocare la morte nel giro di appena tre ore. La pendenza dalle mani oltre al dolore delle mani provocava una compressione dei polmoni tale, che Gesú, non potendo sopportare l'asfissia, si sollevava sui chiodi dei piedi per allargare i polmoni e respirare; la pressione di tutto il peso del corpo sulle ferite dei piedi provocava tale strazio nei piedi, che Gesú, non potendolo sopportare, si rilasciava poco dopo, pendendo dalle ferite delle mani; e cosí per tre ore questa continua alternativa, finché Gesú morí per asfissia, per spaventosi crampi tetanici, dei quali ci resta un segno nella rigidità cadaverica impressa nella sindone, e quasi sicuramente anche per rottura di cuore, come moltissimi medici opinano.
Una particolare sofferenza di Gesú ci rivela la Sindone: quella della trafittura del nervo mediano dei polsi, tale da far contrarre automaticamente i pollici contro il palmo della mano.
Quanto sia dolorosa la trafittura di un nervo solo chi l'ha provato lo può sapere.
A una sofferenza crudelissima di Gesú nella croce normalmente non facciamo caso: quella della sete per la perdita della maggior parte del suo sangue.
Io ne riporto un'impressione fortissima ricordandomi un caso capitatomi in tempo di guerra.
Un soldato aveva avuto asportata una gamba da una grossa scheggia. Soccorso in tempo poté sopravvivere, ma per il molto sangue perduto aveva una sete insopportabile. Il medico proibí di dargli acqua per timore che sopragiungesse la morte.
Il povero disgraziato gridava ad ogni respiro: «Acqua! Acqua! »
Vedendo che nessuno gliene dava gridava continuamente: «Pietà di me! Acqua! Acqua!»
Infine cominciò a gridare ad ogni respiro « Ammazzatemi! Ammazzatemi! »
Cosí per oltre un giorno da spezzare il cuore ai piú duri. Ma nessuno gliene dava per non farlo morire.
Nessuna descrizione ci potrà mai rivelare le immense sofferenze di Gesú. Isaia fa una commovente descrizione dell'aspetto di Gesú nella sua passione e ne descrive la causa: «Egli è cresciuto davanti a lui come un germoglio, come una radice da un suolo arido; senza grazia, senza beltà da attrarre lo sguardo, senza aspetto da doversene compiacere. Disprezzato, rifiutato dall'umanità, uomo dei dolori, assuefatto alla sofferenza, come uno davanti al quale ci si copre il volto, disprezzato, cosí che non l'abbiamo stimato. Veramente egli si è addossato i nostri mali, si è caricato dei nostri dolori. Noi lo credevamo trafitto, percosso da Dio e umiliato, mentre egli fu piagato per le nostre iniquità, fu calpestato per i nostri peccati. Il castigo, che è pace per noi, pesó su di lui e le sue piaghe ci hanno guariti. Tutti noi andavamo errando come pecore, ciascuno deviava per la sua strada, ma il Signore ha fatto ricadere sopra di lui l'iniquità di tutti noi. Maltrattato, si è umiliato e non ha detto una parola; quale agnello che si porta ad uccidere; come pecora muta dinanzi a chi tosa, egli non ha aperto la bocca. Con iniqua sentenza fu condannato. Chi pensa alla sua sorte, come egli è tolto dalla terra dei vivi e messo a morte per l'iniquità del suo popolo? Gli fu preparata una tomba fra gli empi, lo si unì nella morte con i malfattori. Eppure egli non commise ingiustizia e non fu trovata menzogna nella sua bocca. Ma piacque al Signore consumarlo con la sofferenza. S'egli offre la sua vita in espiazione, avrà una discendenza, moltiplicherà i suoi giorni e ciò che vuole il Signore riuscirà per mezzo suo » (Is. 53,2-10).

PREGHIERA DI AMORE A MARIA



Regina del cielo e della terra! 
Madre del sovrano Signore dell'Universo! 
Creatura più sublime, eccellente e gentile! 
È vero che molti non ti conoscono né ti amano; 
ma una miriade di angeli e santi in cielo 
ti amano e non smettono di cantare le tue lodi; 
e anche sulla terra quanti felicemente 
Sono consumati nel tuo amore 
E camminano nella tua bontà nell'amore! 
Vorrei amarti anche tu, mia gentile signora! 
Chi mi darebbe mai il pensiero di te? 
servirti, lodarti e onorarti, 
e lavorare affinché tutti siano onorati e amati! 
Sei venuto ad amare Dio, 
e con la tua bellezza, per così dire, 
Lo hai attinto dal seno dell'eterno Padre, 
e l'hai fatto venire sulla terra 
diventare un uomo e tuo figlio. 
E io, povero insetto, vivrò senza amarti? 
Voglio amare anche te 
e faccio tutto il possibile per vederti amato da tutti. 
Vedete, signora, il desiderio che ho di amarvi; 
Aiutami a soddisfarlo. 
Conosco i tuoi amanti, 
il tuo Dio sembra compiaciuto; 
Lui, dopo la sua gloria, non desidera altro che il tuo, 
Ci vediamo onorati e amati da tutti. 
Tutta la mia felicità ti aspetto, signora, 
devi prendermi 
il perdono di tutti i miei peccati; 
tu, perseveranza; 
devi aiutarmi al momento della morte; 
devi liberarmi dal purgatorio; 
In breve, devi condurmi in paradiso. 
Tutto ciò è atteso da te da chi ti ama, 
e nessuno è stato deluso. 
Spero lo stesso 
poiché ti amo con tutto il cuore, 
e soprattutto, dopo Dio.

Il diavolo vi offre un barile senza fondo, un contenitore che non potrà mai essere riempito.



Maria Madre di Dio

La vostra anima non troverà la calma fino a quando non vi staccate dal consumismo. Troppo consumo, non è mai stato sano, per i figli di Dio perché vi porta a volere sempre di più e vi rattristate quando non vi potete permettere qualcosa. Nasce invidia in voi, alcuni cominciano a rubare e così cadete nella trappola del diavolo.

Allontanatevi dal troppo consumo. Comprate quello di cui avete bisogno e non guardate ciò che è superfluo. Non importa se il vostro vicino vive in un palazzo di vetro con oggetti sfarzosi, e voi possedete solo una casa di pietra di  poco valore e con poco fasto secondo le vostre moderne idee. La cosa più importante è la vita con Noi. Sono i tesori celesti ad essere importanti. Tutto ciò che è terreno passa, il Cielo con Dio Padre e il Suo Santo Figlio però resta.

Il diavolo vi offre un barile senza fondo, un contenitore che non potrà mai essere riempito e così voi non riuscirete mai a provare la vera realizzazione.

Chi continua a lasciarsi accecare, non troverà mai la vera gioia, chi non cambia strada e non si converte a Dio Padre e Mio Figlio non raggiungerà il Regno Celeste. Che cosa sono l’oro, l’argento, i diamanti e le altre pietre preziose nei confronti della piena Realizzazione dei vostri cuori che vi rende realmente felici? Solo con Dio Padre troverete la vera profonda realizzazione, che voi tutti ricercate. Soltanto con LUI, potrete essere così come siete. Chi deve fingere davanti agli uomini dovrebbe riflettere perché questo sia necessario.
Nessuno di quelli che ha trovato la via verso Gesù, verso Dio l’Altissimo dovrà nascondersi davanti ai suoi fratelli, perché con LUI e i Suoi fedeli seguaci, voi potete essere così come, siete: senza maschera, senza denaro, senza macchina di lusso, senza gioielli costosi, senza finzione. Soltanto voi stessi con cuore puro con i vostri desideri, ambizioni e sofferenze -che supererete quando trovate  la strada verso Dio Padre- e che si trasformeranno in realizzazione non appena avrete regalato il vostro vero e sincero SI a Gesù.
Così sia.

QUANDO IL MAESTRO PARLA AL CUORE



ASCOLTAMI E PARLAMI

Continua a conversare con me anche dopo i nostri incontri in cappella. Pensa che sono presente vicino a te, con te, in te: pur svolgendo le tue mansioni, getta di tanto in tanto uno sguardo carico d'amore verso di me. Non è certo questo, lo sai bene, che disturberà la tua attività e il tuo apostolato. Non è forse nella misura in cui sarò nel tuo spirito che vedrai i tuoi fratelli con i miei occhi e li amerai con il mio cuore?

Padre Courtois 

LA VITA DELLA MADONNA



Secondo le contemplazioni 
della pia Suora STIGMATIZZATA 
Anna Caterina Emmerick 


La nascita di Maria Santissima è annunciata ai Caldei da cinque vergini veggenti 

Nella stessa notte in cui nacque la Madonna vidi cinque vergini sibille in una città caldea. Queste ebbero una visione molto significativa della nascita della Madre di Dio e subito corsero ad avvertire i sacerdoti. Annunciarono dappertutto la Concezione di una Vergine più grande di tutte le vergini, in ossequio alla quale erano scese sulla terra numerose figure angeliche e spiriti buoni mettendo in fuga i demoni e gli spiriti del male. Quel popolo osservatore degli astri aveva già veduto in una stella l'immagine di una Vergine con una bilancia, dentro c'era dell'uva e del frumento; ma quando Maria Santissima venne alla luce, e fu annunciata dalle cinque veggenti, nell'astro l'immagine non si vide più. Dopo l'annuncio delle vergini-veggenti, i Caldei collocarono nel loro tempio un idolo mostruoso che si riferiva a questa Vergine. Tempo dopo posero un'altra immagine della Vergine e un piccolo giardino recintato con una grata d'oro. 
Nel tempio Caldeo c'erano animali dalle più strane fattezze; vidi anche dei cani assai grandi ben accuditi, capii allora che quegli animali servivano da loro alimento. Nel tempio dei Santi Magi si manteneva per tutta la notte un'illuminazione magnifica, con torce e lampade. Guardando verso il soffitto vi era dipinto un cielo stellato simile al naturale, alcuni lumi erano disposti in modo tale da ottenere quest'effetto. Quel cielo artificiale seguiva il cambiamento delle osservazioni delle stelle: i candelieri erano disposti nella posizione adatta ad indicare le diverse situazioni. Così avvenne anche in occasione della nascita di Maria Santissima: l'illuminazione fu disposta in modo che i raggi di luce provenissero dal di fuori verso l'interno. 

Un Mondo secondo il Cuore di Dio



Santa Teresa compendia in parole semplici tutta la tradizione  dalla  sua  origine,  dicendo:  «L’unico  impegno  di  chi comincia la vita di orazione, e ciò non si dimentichi perché è importantissimo, deve essere di lavorare per risolversi e disporsi, con tutta la diligenza che può, a conformare la sua volontà a quella di Dio. E, come poi dirò, si stia certi che in ciò consiste la perfezione massima che si può raggiungere nel cammino spirituale. Non crediate che si tratti di qualche nuova astruseria o di cose mai conosciute ed intese: il nostro bene sta tutto qui» ( Santa Teresa: Castello interiore, seconde mansioni, n. 8). 

San Giovanni della Croce, con molti altri, afferma la stessa cosa, benché le sue parole sembrino essere la risposta ad una difficoltà od obiezione: «Per quanto sia difficile – dice – trovare un’anima guidata interamente dal Signore e arricchita della continua unione, durante la quale le potenze sono divinamente occupate, tuttavia se ne trovano abbastanza frequentemente alcune che sono mosse da Lui nelle loro azioni e non si muovono da sé stesse» ( San Giovanni della Croce: Vita, 1. III, c.I). 

Un autore recente, di questo secolo, che compendia gli insegnamenti dei vari autori sull’argomento e dal quale attingo questi dati (Dom Vital Lehodey, El Santo Abandono, Barcelona 1968, pp. 606-620), dopo di aver detto quanto precede con le parole di Santa Teresa e di San Giovanni della Croce, quasi temesse che esse dicessero troppo, si affretta ad attenuarne il senso, aggiungendo: «Ma, in queste materie così delicate, si devono temere le illusioni». Senza dubbio illusioni se ne sono avute e questo ha forse quasi giustificato l’atteggiamento pressoché generale che si è andato producendo. Questo stesso autore cui ci siamo riferiti, quasi per tranquillizzarci al riguardo, continua citando testimonianze di persone dotte e sante che per cautelarsi contro questi pericoli consigliavano di ricorrere a direttori, confessori, superiori, maestri spirituali, ecc., di tornare insomma alle creature. Non è che questo si possa dire cattivo: se glielo chiedeva la loro coscienza, era tutto quello che potevano fare; ma ciò non significa che si debba farne una norma per tutti e non significa che non sia vero che Dio ci chiama all’intimità diretta e senza intermediari. 
***

JOSÉ BARRIUSO 


Per resistere alla persecuzione religiosa



Caro Gesù, aiutami a resistere a qualsiasi tipo di persecuzione  
nel Tuo Santo Nome. 
Aiuta coloro che cadono in errore,  
nella convinzione di testimoniare le Tue Opere. 
Apri gli occhi di tutti coloro che potrebbero essere tentati di distruggere gli 
altri, attraverso atti, azioni o gesti malvagi. 
Proteggimi contro i nemici di Dio,  
che arriveranno fino a cercare di mettere a tacere la Tua Parola  
e che cercheranno di eliminarTi. 
Aiutami a perdonare chi Ti tradisce  
e dammi la grazia di rimanere saldo nel mio amore per Te. 
Aiutami a vivere la Verità che ci hai insegnato  
e a rimanere sotto la Tua protezione per sempre. 
Amen. 

Io sono il vostro unico vero conforto, in un mondo che è contro di Me



Mia amatissima figlia, la Mia lotta per portare la pace a tutti i figli di Dio e guidare ogni persona verso la gloria del Nuovo Cielo e Nuova Terra, si sta intensificando. Mi batterò fino alla fine per salvare gli uomini dalla malvagità che è stata inflitta loro dal Mio avversario. 

Chiedo a tutti voi che Mi amate e difendete la Mia Parola, di rimanere forti di fronte all‟odio a cui assisterete nei confronti della Mia Santa Parola. Se rifiuterete la Mia Parola, allora rifiuterete anche Me. Voi avrete mancato di comprendere il significato della Mia Morte sulla Croce. 

Vivere una vita in Me richiede un grande coraggio ed una grande resistenza, poiché voi non verrete mai lasciati in pace, quando professerete apertamente la vostra fede in Me. 

Io Sono il vostro unico vero conforto in un mondo che è totalmente contro di Me. Io Sono la vostra ancora di salvezza nei momenti di crisi. Io Sono la Vita stessa e tutte le cose buone vengono da Me. Il male, in qualsiasi forma, non può venire mai da Me poiché ciò è impossibile. 

Fino a quando il mondo non accetterà l‟esistenza di Satana, non potrà mai accettare l‟Esistenza di Dio. 

Satana ed ogni angelo caduto, scacciati dal Cielo dal Mio amato Padre, fomentano l‟odio nelle anime di coloro che permettono al peccato di soffocarle. È per mezzo del peccato d‟orgoglio che nascono tutti gli altri peccati. L‟orgoglio fu la causa della caduta di Lucifero. L‟orgoglio è il peccato mediante il quale l‟uomo si schiera con il maligno. L‟orgoglio sarà la rovina dell‟umanità; sicché, per amare Me, dovete agire senza condizioni e questo non è un compito facile. Amare Me significa aderire alla Parola di Dio; se devierete da questo, il vostro amore per Me appassirà finché, alla fine, vivrete secondo le vostre regole personali.. 

Il vostro Gesù 

7 Febbraio 2015 



mercoledì 21 agosto 2019

La vostra terra è governata da tanta frenesia, riposatevi con Noi e in Noi.



Maria Madre di Dio

La vostra terra e dominata da tantissima frenesia

diffidenza e stress. Siete continuamente di corsa oppure vi annoiate. Non riuscite a trovare la calma e questo è malsano.

La calma  nel cuore e la calma  nell’essere sono due aspetti importanti per permettere un’esistenza piacevole e ritemprante. Chi non possiede questa calma -ed è difficile nei vostri tempi attuali che sono pieni di scompiglio, smarrimento e stress- è facilmente irritabile, è in  difficoltà a causa del poco tempo, a causa del “devo fare ancora velocemente..” oppure ”non ce la faccio a..” oppure “come posso fare a fare tutte queste cose” oppure ”come riesco organizzarmi per avere tutto sotto controllo”. Questa stessa  persona in altre situazioni è colpita molto velocemente dalla noia e deve fare continuamente qualcosa per non annoiarsi.

Troverete la calma se affidate tutto a Noi, il Cielo, se vi allontanate un po’ dal vostro tram-tram quotidiano e pregate continuamente a Noi. Pensate a Noi. Parlate con Noi nella preghiera. InvitateCi nella vostra vita. InvocateCi per ricevere aiuto. Parlate con Noi. Riposatevi in Noi e con Noi.

Chi trova la strada verso di Noi, trova la calma.

Vivendo con Noi, nulla vi “abbatterà”!

Così sia.

“L’ANTICRISTO”



“La civiltà dell’Anticristo non è altro se non la disumanizzazione dell’uomo”

L'Anticristo è colui nel quale l'umanità vedrà il suo più grande benefattore e che sarà il suo peggior nemico. È per la sua venuta che lavorano i senzadio e numerosi cristiani incoscienti delle conseguenze più remote, persone che sposano con candore le tesi materialiste e sotto il pretesto del Vangelo seguono dei "pastori- lupi", veri strumenti della potenza delle tenebre. L'Anticristo, non vuole abolire la religione, auspica di prenderla al suo servizio. Ma per far ciò deve abolire la fede in Cristo, quella fede che il Signore stesso farà tanta fatica a trovare al suo ritorno, come ha detto.

La strategia dell'Anticristo è di far per prima cosa dimenticare tutto ciò che permette all'uomo di elevarsi verso l'Infinitamente Vivente e di sostituirlo con delle comodità tecnocratiche, dei divertimenti, delle sicurezze sociali, spazzatura agli occhi di Dio. Suo interesse è di far credere che il pane domandato nel Padre Nostro sia unicamente il "pane quotidiano" di cui sarebbe il distributore, allorquando si tratta del pane sopraessenziale e cioè dello Spirito Santo. Il suo interesse è di sopprimere le personalità umane per rimpiazzarle con degli individui, una massa amorfa, anonima e irresponsabile di cui egli soddisfa gli istinti immediati seducendola con l'aiuto di slogan idealisti...Come un mendicante il Signore Gesù ha avuto l'ultimo posto alla tavola di questo mondo, quando i primi seggi sono riservati ai politici, agli intellettuali, agli sportivi, ai banchieri per farli acclamare da migliaia di giornali e di libri che ogni giorno bestemmiano la maestà divina. Il Cristo, nostro maestro, è ignorato, deriso; ai suoi templi succedono quelli della cultura deicida.

di p. Cirillo

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Il Sangue creato, assunto e versato

Quanto Sangue! Esso è la voce del Mistero posto tra Dio e l'uomo, e questa voce ha mille suoni indefinibili.
Il corpo adorabile di Gesù si presenta a me, come al Salmista, tutto piagato, dal vertice del capo all'estremità dei piedi, e con una forza misteriosa, uscente dalle piaghe, attrae l'intelletto e lo purifica, dilata il cuore e lo dispone a ricevere i nuovi tesori, assorbe l'anima e la unisce alla virtù de' suoi Misteri.
Il Sangue creato, assunto e versato per l'umanità! C'è in queste tre parole il compendio di tutti i Misteri di Dio: l'unione delle Tre Divine Persone nella redenzione della creatura, nella rielevazione alla grazia, nella santificazione per la gloria.
Il Sangue fu creato direttamente da Dio in un cuore purissimo: soltanto la purezza può comprendere questo Mistero ineffabile; fu assunto da Dio, fatto uomo per un mistero di  umiltà, solo per l'umiltà si partecipa a' suoi meriti infiniti; fu versato con infiniti patimenti; solo il sacrificio può unire l'anima alla sublime immolazione di Gesù. q. 12.- luglio, s.g.

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

SUPREMO APPELLO



…Il mistero dell'economia sociale a voialtri sfugge. Che ne sapete voi perché permetto che alcune Nazioni siano depresse ed altre esaltate? V'è anche in questo un segreto della Provvidenza, perché l'una serva all'altra di perfezionamento e di sprone all'ascesa, proprio come tra le singole anime. Se tutte fossero al medesimo livello di virtù (le anime), dove sarebbe il pungolo all'apostolato e all'esercizio della carità tra fratelli? Dove l'occasione di meritare grandemente nell'urto stridente e penoso tra buoni e cattivi? « Il nemico seminò la zizzania...» Credete forse ch'egli si contentò di seminare nel terreno delle anime? Anche nelle vostre terre, nei vostri domini ... dovunque il Maligno lasciò cadere il suo seme di disunione e di discordia. Ora la risposta che diede il padre di famiglia ai suoi coltivatori vale per tutti i secoli e per tutti i territori, in qualunque angolo di questo povero globo. Ma il credere che Io mi disinteressi di questa mescolanza, che lasci al caso la vicinanza più o meno immediata del grano e del loglio è un errore; come dovete all'influsso del Maligno il crescere della zizzania, così pure dovete a un occhio superiore e paterno l'armonia sociale che nasce da questi contrasti ...

Preghiera alla Santa Madre di Dio



Mia cara e molto cara mamma!
Ora che vedi quel bellissimo Bambino tra le tue braccia
non dimenticare questo tuo servitore,
anche per compassione, guardami;
So che è difficile per te distogliere gli occhi da Gesù
per metterli nelle mie miserie,
Ma, madre, se non mi guardi,
Come si dissiperanno i miei dolori?
Se non ti giri al mio angolo,
Chi si ricorderà di me?
Se non mi guardi,
Gesù che ha gli occhi fissi sui tuoi non mi guarderà.
Se mi guardi, seguirà il tuo sguardo e mi vedrà
e poi con quello che dici
“Poverino! ha bisogno del nostro aiuto ”;
Gesù mi attirerà a se stesso e mi benedirà
e lo amerò e mi darò forza e gioia,
fiducia e distacco.
Mi riempirà del suo amore e del tuo amore
e lavorerò duramente per lui e per te,
Farò amare tutti voi
e amandoti saranno salvati.
Madre! E guardami!

San Alberto Hurtado

Queste anime vivono in modo pericoloso, hanno troppo poco amore nei confronti di Dio Padre.



Maria Madre di Dio

La terra, presto non sarà più così come voi oggi la conoscete, perché questo non potrà più essere. Troppo grande è il peccato che voi, gli infedeli figli di Dio, fate nei confronti dei vostri fratelli e sorelle; troppo è  il dolore, troppa la sofferenza, troppa la miseria che è arrecata a quelli che hanno un cuore innocente.

Molti di voi vivono senza la fede. Non si sono legati a Dio -e secondo il loro punto di vista- non si occupano neanche delle macchinazioni del male, queste anime vivono in modo pericoloso in riferimento all’eternità. Si rendono le cose troppo semplici, e hanno troppo poco amore nei confronti di Dio Padre.

Non è sufficiente “essere buoni” e voler raggiungere tutto con le proprie forze. Dovete confidare in Dio. Solo così vi accorgerete del compito che  Dio Padre, Nostro Padre, ha previsto per voi e solo così potrete assolverlo. Non “io voglio” ma piùttosto ”sia fatta la volontà di Mio Padre, Dio  l’Altissimo” e “io voglio fare ciò di cui Lui mi ha incaricato.”

Chi confida in Noi, il Cielo, proverà continuamente miracoli silenziosi in sè. Chi Ci offre l’onore, che Ci spetta, porterà nel proprio cuore felicità e gioia. Chi si fida di Noi, sarà guidato sulla via verso l’Eternità e Noi ci occuperemo di chi si affida a Noi, adesso e nell’Eternità.

Abbiate di nuovo fiducia in Dio. Regalate a Gesù il vostro SI. Allora, Miei  tanto amati figli, raccoglierete i frutti divini del giardino dell’Eden, già adesso nel vostro presente quì sulla vostra terra, e vi sarà regalata una vita nell’eterno Paradiso, il Nuovo Regno di Mio Figlio.

GESÙ VI SARÀ GRATO SE DIFFONDERETE QUESTI SUOI SS LAMENTI PER ALLEVIARE I SUOI DOLORI!!



RINGRAZIAMENTO A GESÙ’ DOPO LA S. COMUNIONE NELLA DIVINA VOLONTÀ

ADORANDO GESU’ PRESENTE IN NOI SACRAMENTALMENTE
Gesù, Ti amo, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti adoro, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti ringrazio, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti benedico, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti consolo, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti riparo, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti lodo, per me e per tutti, con la tua Volontà.
Gesù, Ti glorifico, per me e per tutti, con la tua Volontà, con quella stessa gloria che Tu hai da sempre nella tua Eterna, Divina Volontà.
Gesù, mio Bene, ricevendoti nel tuo Volere trovo presenti e come in atto tutti gli atti che Tu facesti nel riceverti Sacramentato, ed io li faccio miei e Te li ripeto, perché Tu possa trovare in me le stesse tue soddisfazioni, preghiere e riparazioni.  Nel tuo Volere voglio tenere compagnia con i miei atti - imprimendovi il mio Ti amo, Ti adoro, Ti ringrazio e Ti benedico - ad ogni atto fatto dalla tua Umanità Santissima nella Volontà Divina.  Voglio, con Te, percorrere tutte le Comunioni delle creature di tutti i tempi, per dare a Te, ed in Te dare al Celeste Padre, la gloria, l’onore, l’adorazione, la riparazione, i ringraziamenti, le benedizioni e le lodi, in modo divino, per ciascuna Comunione di creatura;  e voglio unirmi con le Comunioni Sacramentali della nostra Celeste Mamma che, sempre, corse insieme con Te in ogni cuore che Ti riceveva Sacramentato, in tutti i secoli, per difenderti da ogni offesa e ripetere e darti gli stessi atti tuoi.  
Ed io son venuto, o Gesù, a riceverti nella tua Volontà, racchiuso nel Cuore della dolce Mamma, unito con la tua Umanità e la tua Divinità, per rinnovarti tutto il piacere che Tu provasti quando comunicasti Te stesso.  E contenendo Tu in Te tutte le creature, stando tutto Tu in me intendo con Te e con la Madre Regina discendere nel cuore di tutte le creature che Ti ricevono per riceverti in esse e riparare con le stesse riparazioni tue e della Madre SS., che faccio mie, a tutte le Comunioni mal fatte, a tutte le profanazioni Eucaristiche, a tutte le offese che ricevi in tutti i tabernacoli del mondo.  Voglio riparare al dolore che il tuo adorabile Cuore sente nel trovarsi tra mani indegne e poggiato su lingue impure e mordaci.  Con le tue riparazioni Ti riparo, o dolce mio Bene, per tutti coloro che sono ingiusti, che opprimono, che giudicano in modo iniquo;  Ti riparo per tutte le offese che ricevi da questa nostra generazione che rifiuta Te, suo unico Signore e Dio;  e Ti riparo per i peccati dei tuoi Ministri:  immergi la Chiesa, tua Sposa, nel tuo SS. Sangue e rendila senza macchia, perché sia lo specchio della tua SS. Umanità, a gloria del Divin Padre.
Vita mia, Gesù, chiamo tutte le umane generazioni, chiamo tutte le creature della terra dalla prima all’ultima, a ringraziarti qui con me.  Intendo darti, o dolce mio Amore, il bacio e l’abbraccio di tutti;  ed in Te voglio dare al Padre, la soddisfazione di tutto l’amore che Gli deve ogni uomo, in special modo per quelli che non Lo amano.  
Nella tua Volontà io Ti amo e Ti riparo, o mio Gesù, a nome di tutti, supplicandoti di inventare stratagemmi d’amore intorno ai cuori più duri per convertirli.  
Gesù, depongo ai tuoi piedi l’adorazione, la sudditanza di tutta l’umana famiglia, depongo sul tuo Cuore il bacio di tutti, nelle tue labbra imprimo il mio bacio per suggellare il bacio di tutte le generazioni, con le mie braccia Ti stringo per stringerti con le braccia di tutti, per portarti la gloria di tutti, le opere di tutte le creature.  Ogni passo, ogni respiro, ogni palpito, ogni mio movimento sia fatto nella tua adorabile e Divina Volontà, perché è come se tutti Ti lodassero, Ti chiamassero, Ti benedicessero e Ti ringraziassero;  perché Tu vuoi solo il ringraziamento, l’adorazione e la lode per tutto e per tutti.  Grazie, Gesù, per me e per tutti!
O mio Gesù, prendo tutti i beni che sono sparsi nella Volontà Divina e li metto intorno a Te come omaggio di amore e di gloria.  Metto intorno a Te, come doni miei, tutti gli Atti del Fiat della Creazione, della Redenzione e della Santificazione.  Chiedo alla Trinità SS., alla Regina del Cielo, a tutti gli Angeli e Santi ogni Atto loro e Te li offro come omaggi di riconoscente amore.  Mio amabile Gesù, Ti do tutti i tuoi stessi doni;  Ti do tutti gli atti della tua Umanità, tutta la tua Redenzione, tutti i tuoi meriti, tutta la tua Passione, ogni goccia del tuo Sangue, ogni tua piaga, ogni tua spina.  Ti do il tuo Amore per ristorare le Tue amarezze;  Ti do il tuo Cuore per ristorarti delle nostre freddezze, incorrispondenze, ingratitudini e poco amore delle creature;  Ti do le tue armonie per rinfrancarti l’udito dagli assordamenti che ricevi con le bestemmie;  Ti do la tua bellezza per rinfrancarti delle bruttezze delle anime nostre quando ci infanghiamo nella colpa;  Ti do la tua purità per rinfrancarti delle mancanze di rettitudine d’intenzione e del fango e del marciume che vedi in tante anime.  Ti do la tua immensità per rinfrancarti delle volontarie strettezze in cui si mettono le anime;  Ti do il tuo ardore per bruciare tutti i peccati e tutti i cuori, affinché tutti Ti amino e nessuno più Ti offenda;  Ti do tutto ciò che sei Tu per darti soddisfazione infinita, amore eterno, immenso ed infinito.
Mio Gesù, credo nel tuo amore verso di me;  prendo tutto e tutti nella tua Volontà, perché Ti amo;  e voglio amarti, lodarti, glorificarti, ringraziarti, benedirti, ripararti, adorarti, per me e per tutti, nel tuo Divino Volere, per la tua maggiore gloria e per la santificazione universale.   Amen.

dagli scritti della Serva di Dio: Apostola della Divina Volontà: Luisa Piccarreta)

LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA



Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska 


IN ONORE DELLA SANTA TRINITA’

Pregai la Madre Superiora di autorizzarmi a digiunare per quaranta giorni, prendendo una fetta di pane ed un bicchiere d'acqua al giorno. Ma la Madre Superiora non mi diede il permesso per quaranta giorni, ma solo per sette giorni, uniformandosi al parere del confessore. «Non posso esonerarla del tutto dagli impegni, e ciò per riguardo verso le altre suore che potrebbero obiettare qualche cosa. Sorella, io le do il permesso, quando è possibile, di dedicarsi alla preghiera o di prendere nota di alcune cose, ma per quanto concerne il digiuno non riesco ad escogitare nulla ». Poi aggiunse: « Adesso vada, sorella, può darsi che mi venga qualche idea ». La domenica mattina compresi interiormente che, quando la Madre Superiora mi aveva destinata in portineria durante i pasti, pensava di potermi dare la possibilità di digiunare. Al mattino non andai a colazione, ma poco dopo mi recai dalla Madre Superiora e le dissi: « Dato che ho servizio alla porta, mi sarà molto facile evitare di essere notata ». E la Madre Superiora mi rispose: « Quando l'ho messa in tabella, pensavo proprio a questo ». Adesso capisco perché avevo avuto interiormente lo stesso pensiero.