sabato 10 ottobre 2020

L’AURORA BOREALE SI AVVICINA ALL’EUROPA.

 


Maria Santissima dice:
Maria Santissima con te.
L’attesa è finita, Dio Mi manda quale Donna vestita di sole e prendervi con Me.

Amati bambini miei, Io la Regina dell’Universo strapperò ora il velo per discendere tra voi e condurvi alla battaglia finale contro Satana. Il mondo è pieno di miseria, il dio infernale ha messo il suo veleno nelle menti degli uomini, … su quelli che si sono lasciati da lui sedurre.

Mostrerò ora al mondo la mia grandezza in Dio e vi libererò dal suo veleno. Metterò in voi lo Spirito Santo e sarete nuovi, e sarete capaci di vedere con gli occhi dell’Amore.

La verità è in Dio, non c’è altra verità se non in Lui. Credete fermamente al suo Santo Vangelo.

Mostratevi consapevoli del tempo che vivete, … i segni sono tanti, l’avversario sta distruggendo tutto ciò che è buono e bello, sta riducendo la Terra e l’Umanità ad una cloaca.

La Mia venuta tra voi è a breve, manifestatevi veri seguaci di Gesù Cristo.

L’aurora boreale si avvicina all’Europa e questa porterà la Luce dell’Infinito Dio. Maria viene a donarvi di Lui, il suo Santo Spirito a voi che L’attendete in amore e verità.

State ora attenti a ciò che vi dico: La mia casa è pronta per accogliermi, il Signore mette la sua mano perché tutto sia come Lui aveva predisposto per la mia venuta tra voi.

Il Signore dice:
Cielo e Terra presto si uniranno all’unisono! Maria discenderà e con Sé porterà il Cielo sulla Terra. Abbracciatevi a Maria, figli miei, Ella vi sazierà di ogni bene in Me, vi renderà candidi come la neve

Dio interviene rimandando Pietro in carne ed ossa a riprendere possesso della sua Chiesa.
Maledette vipere, avete messo mano al sepolcro del mio Pietro ma non avete fatto i conti con Me il vero Dio, Colui che tutto può. Ora vi sorprenderò, miserabili traditori, vi donerò la ricompensa che meritate … vi allontanerò per sempre dalla mia Casa e, pianto e stridore di denti avrete in eterno! La vostra dittatura finirà e tutto tornerà alla pace di Dio.

Fèrmati, o uomo, rifletti su ciò che vedi, quello che vivi è un tempo di disastri e miseria infinita, non andare oltre, ravvediti e torna al tuo Dio, …ora! Mettiti al sicuro in Lui prima che il buio venga a portarti via con sé.

Satana ha già firmato il suo verdetto, all’improvviso verrete da lui sbranati, siete già suoi schiavi ma non vi accorgete di nulla, … cosa attendete ad aprire i vostri occhi e tornare al vero Dio, chiedendoGli umilmente perdono?

Vi amo, vi bramo, siete mie creature, non perdetevi, … ravvedetevi figlioli, ravvedetevi! Solo in Me è la salvezza!

Avanti, figli miei, Io vi attendo a braccia aperte, venite a ricoverarvi alla Vita per non perdere la vita.

Carbonia 09.10.2020

SOLO UNA "FALSA ENCICLICA"?

 

Lasciate che i morti seppelliscano i morti: una delle frasi più taglienti pronunciate dal divino Maestro per scuotere dall’inerzia morale la gente che lo ascoltava? Fratelli tutti una falsa enciclica promulgata da un falso papa 

Lasciate che i morti seppelliscano i morti


di Francesco Lamendola




È stata una delle frasi più taglienti, più impietose e tuttavia più chiarificatrici pronunciate dal divino Maestro per scuotere dall’inerzia morale la gente che lo ascoltava e che, a parole, avrebbe voluto seguirlo, ma poi, in pratica, trovava sempre mille scuse per procrastinare la decisione e così restarsene beata e tranquilla nella propria vita di sempre: lasciate che i morti seppelliscano i morti; una di quelle frasi che non cessano di stupirci per la profonda verità su noi stessi che sono ancora e sempre in grado di svelarci, per quanto ci affanniamo a coprire di stracci colorati e pretenziosi la nostra misera, squallida  nudità morale (Mt 8,18-22):

18. Gesù, vedendo una gran folla intorno a sé, comandò che si passasse all'altra riva. 19. Allora uno scriba, avvicinatosi, gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». 20. Gesù gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 21 Un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli disse: 22. «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».


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Lasciate che i morti seppelliscano i morti: è una delle frasi più taglienti pronunciate dal divino Maestro per scuotere dall’inerzia morale la gente che lo ascoltava!


È una similitudine che vale per sempre e da sempre, ma che ai dì presenti si carica di una particolare intensità. Tutti questi sedicenti cattolici i quali, a cominciare dal clero, si sono astenuti dalla santa Messa e dai Sacramenti per settimane e mesi, rispettando fin troppo volentieri dei decreti iniqui ed assurdi, terrorizzati dal pericolo di contrarre il contagio e più che mai bramosi di tenersi lontani da ogni rischio e ogni possibile fonte di pericolo; questi sedicenti cattolici che non hanno trovato ripugnante e blasfemo accostarsi alla santa Comunione tenendo sul naso e sulla bocca, fino all’ultimo istante, la mascherina, prescritta dal governo e pretesa dal parroco, e che si sono comunicati con il Corpo di Cristo offerto dal sacerdote con le mani guantate di gomma, come qualcosa di sospetto e forse d’infetto; questi bravi “credenti” che giravano da un banco all’altro per scambiarsi il (massonico) “segno di pace” prescritto dal vescovo massone Annibale Bugnini, con l’orrida riforma liturgica postconciliare, ma che adesso non osano sedere allo stesso banco degli altri partecipanti alla Messa, si tengono ben discosti dal vicino e si guardano bene dal toccare o farsi toccare da chicchessia, fosse pure un caro amico che ha appena perso un genitore o un parente testé dimesso dall’ospedale; tutti costoro che fino a ieri non facevano che parlare, come il loro idolo Bergoglio, di muri da abbattere e ponti da gettare verso il prossimo, e che adesso tremano, s’inquietano e s’indispettiscono se a un bambino seduto quattro banchi più avanti si lascia scappare uno starnuto, o se un vecchio seduto sei banchi più indietro comincia a tossire: ebbene, tutti costoro non sono dei vivi, ma dei morti. E non sono dei seguaci di Cristo, ma dei pavidi seguaci di un’altra divinità, la Scienza, dalla quale sola si aspettano salvezza e redenzione e alla quale fanno voti di eterna fedeltà e adorazione, testimoniati dalla loro testarda insistenza a girare per la strada, e perfino nei campi, con la famosa mascherina sul viso, che è diventata praticamente un segno di pubblica sottomissione al nuovo dio e fiducia incondizionata nei suoi ministri: medici, amministratori pubblici e governanti. Tutti così santamente preoccupati per il loro benessere e la loro salute da far scordare d’un colpo le migliaia di morti provocate dall’imperizia e dalla presunzione di un corpo medico asservito ai protocolli, che ha smarrito scienza e coscienza e si è rifiutato di seguire e assistere milioni di persone affette da altre patologie che non fossero il Covid-19. E ciò mentre i medici di base si sono limitati, e si limitano tuttora, a prescrivere farmaci al telefono, o a ricevere i loro pazienti, per i quali sono profumatamente pagati col denaro pubblico, con il contagocce, non senza imporre loro le più strette e mortificanti misure igieniche, ricevendoli in piedi, a debita distanza e indossando scafandri spaziali e tute isolanti super igienizzate.


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 "Fratelli tutti" è una falsa enciclica non solo perché scritta da un falso papa, o piuttosto dai suoi tirapiedi, ma anche e soprattutto perché in essa non vi è nulla di cristiano e di cattolico, in omaggio, del resto, alla sua esplicita e scandalosa affermazione che Dio non è cattolico!


Ma non è solo nei confronti della paura che questo portare sempre la mascherina, anche in campagna, anche in bicicletta, anche in automobile, indica un atteggiamento di totale sottomissione; lo è anche nei confronti delle autorità, civili e religiose, le quali da mesi pretendono dai cittadini e dai credenti qualcosa d’illegittimo, con il che si sono rese illegittime esse medesime. La natura della legge è quella di essere giusta, e la natura delle istituzioni è quella di essere sempre conformi alla legge che si sono date e che hanno giurato di rispettare e di osservare: dunque se prendono provvedimenti illegittimi, si pongono fuori dalla legge e abdicano da sé alla propria legittimità, ragion per cui cessano d’aver diritto all’obbedienza. Un governo il quale, d’autorità, senza passare dal Parlamento e senza chiedere l’avallo esplicito della presidenza della Repubblica, fa multare i cittadini per il terribile reato di uscir di casa, o portare a respirare un po’ d’aria i propri bambini (ma permette ai proprietari di cani di condurre a spasso i loro amici a quattro zampe), mentre consente a migliaia e migliaia di clandestini di sbarcare e poi di scorrazzare in lungo e in largo per il Paese, mostra di non essere un governo legittimo; così come una chiesa che nega la santa Messa, nega i Sacramenti ai fedeli e osa dir loro che, dopotutto, si può vivere benissimo in stato di peccato mortale per tre mesi, è una chiesa che mostra di non essere la vera chiesa di Cristo, ma una sua pessima e diabolica contraffazione. Ora, come altro chiamare quei cittadini e quei credenti che seguitano a prestare obbedienza, e a riporre ogni fiducia, in un tale governo e in una tale chiesa, se non dei morti viventi, talmente preoccupati di non ammalarsi, da non accorgersi neppure di essere già belli e morti: talmente morti da puzzare di putrefazione, perché i loro corpi sono ormai dei cadaveri e le loro anime, delle anime morte?


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Il punto decisivo, attorno al quale ruota tutta la visione cristiana della vita, è se si crede o non si crede che l’uomo è peccatore!


Abbiamo detto che questo clero codardo e infedele non si è preoccupato di lasciare per settimane e mesi le anime dei fedeli in stato di peccato mortale. Questa affermazione non è temeraria, ma corretta, per la semplice ragione che l’uomo è peccatore, e non c’è nessuno che non lo sia, che non lo sia stato o che non lo sarà – nessuno, ad eccezione Maria Santissima, la quale gode di un privilegio assolutamente unico, in quanto Madre di Cristo: quello d’esser nata con l’anima immacolata, senza alcuna traccia o conseguenza del Peccato originale. Il punto decisivo, attorno al quale ruota tutta la visione cristiana della vita, è se si crede o non si crede che l’uomo è peccatore. Non peccatore senza speranza, come nella cupa visione di Lutero e di Calvino, che fatalmente conduce alla dottrina della predestinazione, cioè all’idea, mostruosa e anticristiana, di un dio che ha deciso quali anime si salveranno e quali si danneranno prima ancora della nascita (è difficile capire come mai il protestantesimo sia considerato pur sempre una “variante” del cristianesimo, laddove gli manca la cosa essenziale di esso: l’amore e la giustizia di Dio fusi inseparabilmente); bensì fatalmente incline al male per effetto della concupiscenza, trista eredità del Peccato di Adamo ed Eva, eppure, al tempo stesso, capace di scegliere e seguire la via del bene, purché ricerchi ed invochi l’aiuto soprannaturale della Grazia e dei Sacramenti. Se, viceversa, si pensa che l’uomo non è peccatore; che il Peccato originale non lo condiziona in maniera fatale, e che possiede in se stesso i mezzi e gli strumenti per scegliere il bene e perseverare in esso, allora non si è affatto cattolici, e neppure cristiani, ma si è pelagiani, ovvero gnostici, ovvero massoni. La massoneria, infatti, contrariamente a quel che si crede, è, per dirla con padre Nicholas Gruner, una religione vera e propria, anche se non si presenta come tale agli adepti e anche se preferisce indossare i panni di una semplice associazione a scopi filantropici e umanitari. Ma è una religione: crede in un principio supremo; solo che quel principio coincide con Lucifero, visto in senso positivo, come il “portatore di luce”, in omaggio alla cosmogonia gnostica, per la quale il bene e il male sono semplicemente due facce di una stessa cosa, e quanto all’uomo, egli può prendere in mano il proprio destino se ha il coraggio di credere in se stesso e di spezzare le catene del senso del peccato. È il peccato, dunque, a costituire la barriera insormontabile fra chi crede nel dio di Gesù Cristo e chi crede nel dio della squadra e del compasso; fra chi sceglie con perfetta umiltà la via della Croce e chi indossa con orgoglio il grembiulino. La Croce è il simbolo del supremo sacrificio di sé, dell’offerta totale a Dio, ma anche della redenzione e della salvezza: la sola risposta possibile al male presente nel mondo e nella storia, e presente anche nell’anima dell’uomo, ponendolo in conflitto con se stesso, con la sua parte migliore, che aspira al bene e alla luce.


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Come ha sempre fatto con il Vangelo, con le parole e le azioni di Gesù Cristo, anche in questa "Enciclica" il signore argentino manipola sfacciatamente la realtà dei fatti, e trasforma san Francesco in un massone ante litteram!


Ora, quante volte abbiamo sentito, nel corso delle innumerevoli omelie, discorsi a braccio, sproloqui, deplorevoli chiacchierate e conferenze stampa del signor Bergoglio, magari tenute a bordo di un aereo che vola ad alta quota (ora non più, perché costui si è spaventato per il Covid e gli è passata la passione per i viaggi), parlare del peccato, dell’uomo peccatore, della necessità della Grazia e dei Sacramenti? Quante volte lo abbiamo sentito parlare del valore di purificazione, elevazione e redenzione della Croce di Gesù Cristo, che ogni cristiano è chiamato a prendere su di sé, secondo le parole stesse del Maestro? Non solo non ne parla; ma, se ne parla, egli lo fa con il preciso e perfido intento di capovolgere la vera dottrina, affermando, per esempio, che la Via Crucis è importante perché gli ricorda la storia del fallimento di Dio. Parole inaudite, blasfeme, che nulla hanno di cattolico; parole che solo un nemico di Cristo può pronunciare con l’odiosa improntitudine di chi si spinge a scoprire la maschera sempre di più, certo del fatto che i cosiddetti fedeli, infiacchiti e infrolliti da cinquantacinque anni di deriva postconciliare, pur vedendo non vedranno, e pur udendo non udranno, e pur capendo si rifiuteranno di capire chi egli sia in realtà, perché sia stato eletto proprio lui e quale scopo si prefigga di raggiungere: la completa distruzione della Chiesa e la morte della fede nell’anima dei cattolici.


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Per il gesuita Bergoglio: la Via Crucis è importante perché gli ricorda la storia del fallimento di Di!. Parole inaudite, blasfeme, che nulla hanno di cattolico; parole che solo un nemico di Cristo può pronunciare con l’odiosa improntitudine di chi si spinge a scoprire la maschera sempre di più!


L’ultimo documento ufficiale e “solenne” promulgato da questo falso papa, la falsa enciclica Fratelli tutti, del 3 ottobre 2020, è, come diceva san Pio X a proposito del modernismo, una somma o un bacino collettore di tutti gli errori, le eresie, le bestemmie di questa falsa dottrina che viene sfrontatamente spacciata per cattolica, prendendo in giro un miliardo e trecento milioni di fedeli.  È una falsa enciclica non solo perché scritta da un falso papa, o piuttosto dai suoi tirapiedi, ma anche e soprattutto perché in essa non vi è nulla di cristiano e di cattolico, in omaggio, del resto, alla sua esplicita e scandalosa affermazione che Dio non è cattolico. Le citazioni sono quasi tutte auto-citazioni; non prende le mosse da Gesù Cristo, ma da san Francesco; e il san Francesco al quale dice d’ispirarsi non è il vero san Francesco, ma un san Francesco di sua invenzione e fabbricazione, quello massonico e ingannevole di cui ha voluto assumere il nome da pontefice, rivelando già con tale scelta la sua smisurata superbia e la sua incredibile faccia tosta, visto che nessun papa, mai, nella storia, fra tutti i suoi duecentosessantacinque predecessori, si era ritenuto degno di istituire un tale parallelo fra se stesso e il Poverello di Assisi. E che sia un san Francesco totalmente fasullo e taroccato è mostrato fin dalle prime righe, là dove dice che rifiutava la guerra, condannava le liti e le contese e che si era recato in Egitto disarmato, pacificamente, per incontrare il sultano (§ 3):

C’è un episodio della sua vita che ci mostra il suo cuore senza confini, capace di andare al di là delle distanze dovute all’origine, alla nazionalità, al colore o alla religione. È la sua visita al Sultano Malik-al-Kamil in Egitto, visita che comportò per lui un grande sforzo a motivo della sua povertà, delle poche risorse che possedeva, della lontananza e della differenza di lingua, cultura e religione. Tale viaggio, in quel momento storico segnato dalle crociate, dimostrava ancora di più la grandezza dell’amore che voleva vivere, desideroso di abbracciare tutti. La fedeltà al suo Signore era proporzionale al suo amore per i fratelli e le sorelle. Senza ignorare le difficoltà e i pericoli, San Francesco andò a incontrare il Sultano col medesimo atteggiamento che esigeva dai suoi discepoli: che, senza negare la propria identità, trovandosi «tra i saraceni o altri infedeli […], non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio». In quel contesto era una richiesta straordinaria. Ci colpisce come, ottocento anni fa, Francesco raccomandasse di evitare ogni forma di aggressione o contesa e anche di vivere un’umile e fraterna “sottomissione”, pure nei confronti di coloro che non condividevano la loro fede.


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Con la falsa enciclica "Fratelli tutti" questa contro-chiesa mostra ancora una volta di non essere la vera chiesa di Cristo, ma solo una sua pessima e diabolica contraffazione!


Come ha sempre fatto con il Vangelo, con le parole e le azioni di Gesù Cristo, anche qui il signore argentino manipola sfacciatamente la realtà dei fatti, e trasforma san Francesco in un massone ante litteram, che predica la “fratellanza universale”, come fa lui. Ma la verità è che san Francesco, pur predicando la mitezza e il perdono aveva le idee ben chiare sull’islam, le false religioni e le eresie; approvava le Crociate e quanto al Sultano, in Egitto c’era andato non per chiacchierare amabilmente come fanno Bergoglio e Scalfari, ma per convertirlo a Cristo, affrontando il martirio, se necessario.


Del 07 Ottobre 2020

Amata umanità, il potere della menzogna e l’ignoranza hanno minato le Verità Basilari della Fede. La Mia Chiesa presto entrerà nel Sepolcro del Mio Silenzio.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo all’umanità, ricevuto da Discipulo, nella città di Caborca Sonora, Messico, 18 luglio 2017


"Guai a quelli che pensano che il peccato non è peccato! 

Guai a quelli che negano l’esistenza dell’inferno!  

Non esistono mezze verità, quello che sì è sì, quello che è no, è no” 

 


Amata umanità: 

Il tempo si è ridotto ed ora i Miei giudizi si presenteranno davanti a voi. 

Vi siete abituati alle ideologie false ed eretiche, che presentano il bene come un male ed il male come un bene… offuscando ancora di più le coscienze. 

C’è mancanza di rispetto per quello che è Sacro!

Sacerdoti, vescovi e cardi​nali sono andati in confusione ed hanno abbandonato il criterio della Verità.

Per questo o amata umanità vi siete confusi, servendo falsi pastori che non sono Miei, perché Io non li Ho mai chiamati. Si sono messi addosso i pettorali e le mitre senza il Mio consenso. 

Questi falsi maestri, questi super-apostoli, con titoli onorifici che conferiscono loro un rango autorevole, sono collusi con il mondo, minacciano ed estorcono, usando il Nome di Mio Padre invano, venendo meno in questo modo ad un Comandamento della Legge Divina. 

A quelli che parlano e che predicano la Verità, hanno ordinato di tacere. 

Per questo… Oh amata umanità, vi sto parlando in questo modo! ​

 

​Le cisterne incrinate non possono trattenere l’acqua.

I lupi hanno indossato gli abiti dell’umiltà, ma detestano l’obbedienza. Satana si veste da angelo di luce, adesso si riveste di baculo e di mitra, porta lo zucchetto ed il clergyman, indossa il palio e simboli massonici, usa sigilli, stemmi e firme ufficiali, per entrare nell’ovile delle Mie pecore e disperderle, o anche per saziarsi della loro lana come un tosatore o della loro carne. 

Per questo a un certo punto ho cessato di dotarli di conoscenza, in quanto la superbia intellettuale e la vanagloria si è impossessata delle loro menti.

Per questo tolgo loro il buon giudizio e li espello dal Mio Piano di creare un Cielo Nuovo ed una Terra Nuova.

Il sole della Verità non brillerà in quelli che si servono di Me e della Mia Parola, ma che non ormai non stanno più servendo Me. 

 

Presto Mio Padre scuoterà questo mondo, questa terra, con un evento che ammutolirà gli scienziati, perché non lo potranno spiegare. ​

 

Amata umanità, il vostro pianeta tremerà, si agiterà, vomiterà zolfo e lava ardente, esalerà vapori altamente contaminanti.

 

La Mia Protezione verrà data in modo particolare a coloro che venerano ed amano il Mio Sangue Prezioso, la Mia Croce ed il Mio Volto Santo. Le Mie Piaghe vi proteggeranno.

 

La scienza umana, con le sue invenzioni e con i suoi progressi, provocherà un grande evento nel quale molti dei Miei amati figli cesseranno di esistere.  Questo è un grande flagello per i peccati di sodomia e di perversione. Sarà qualcosa di simile a quello che è successo alla città di Gomorra.

 

Amata umanità, il potere della menzogna e l’ignoranza hanno minato le Verità Basilari della Fede. La Mia Chiesa presto entrerà nel Sepolcro del Mio Silenzio. 

 

Voi avete Me, che Sono vostro Padre, ma non volete ascoltare i Miei profeti.

Io, Gesù, Sono il Buon Pastore, ma Mi hanno abbandonato e si sono cercati falsi maestri, che con le loro parole vi fanno sentire bene e che non vi fanno pensare al fuoco eterno. 

Il dominio mondiale ha organizzato anche il crogiolo e la purificazione…

Ai Miei figli amati, ai Miei sacerdoti, rivolgo un appello per la difesa della Vera Fede. 

Io, Gesù, Re dei re, vi chiedo di farvi coraggio e di compiere il grande sforzo di rimanere saldi, in piedi, difendendo tenacemente l’esistenza dell’inferno, il luogo del fuoco eterno, dove le anime dei condannati soffrono e soffrono per l’eternità… per l’eternità!

 

Vi amo Nazione Santa. 

Oh discendenza di Levi e di Giuda, Nazione che Mi è stata consacrata, nel lottare per la Chiesa del Resto Fedele, non lasciatevi sedurre dalle abominevoli attrazioni delle cose terrene, dai sensi e dalla carne.

Resto Fedele, Resto di Israele, sopravvissuti di ​Israele, uscite adesso dalle prigioni sotterranee dei vostri limiti!

 

Io Sono il Giusto Giudice dei vivi e dei morti, Sono il Giudice dei popoli e delle nazioni.

Sacerdoti amati, chiedetemi il carisma del discernimento soprannaturale. Io presto risponderò alle invocazioni della gente che si è smarrita. 


Vegliate e pregate perché lo spirito è disposto alla Verità, ma la carne è debole. 

Animo e coraggio, soldati della Mia Stirpe Reale!

 

Io Sono Gesù di Nazaret.  

 

Vi amo e vi benedico. 

 

State in pace, conservate la calma, osservate i segnali ed i segni nel cielo. 

L’asteroide è sempre più vicino. 

 

Pregate molto. 

Vi benedico!

 

Ixtus

Newman e la condanna dell'indifferentismo religioso

 


09-10-2020

Oggi, giorno della sua conversione al cattolicesimo, è il ricordo di san John Henry Newman, creato cardinale da Leone XIII il 12 maggio 1879. Per l'occasione, l'inglese fece il famoso discorso nella nota che contiene una denuncia molto lucida - a tempi profetici - l'idea di eguagliare tutte le religioni e l'espulsione della fede dalla sfera pubblica.

Non ha ancora una memoria obbligatoria nel Calendario Generale Romano (quindi da celebrare in tutta la Chiesa), ma il 9 ottobre di quest'anno cade il primo compleanno - canonizzato - di John Henry Newman, proclamato santo da Papa Francesco il 13 di ottobre. 2019.

Quanto alla rilevanza davvero straordinaria del grande convertito inglese, vale la pena ricordare il discorso che tenne il 12 maggio 1879, giorno in cui Leone XIII lo nominò cardinale. Cominciamo con una nota storica. La decisione di Papa Pecci non è stata il risultato di un pensiero improvviso, per così dire. Lontano da esso. Poco dopo la sua elezione, il 20 febbraio 1878, al soglio pontificio, Leone XIII rispose così a chi gli chiedeva quale sarebbe stata la linea del suo ministero petrino: «Aspetta di vedere il mio primo cardinale. Capiranno allora quale sarà la nota caratteristica del mio pontificato ”(cfr John Henry Newman, Edoardo Aldo Cerrato, Edizioni San Paolo, p. 25).

Nel primo concistoro del Papa della Rerum Novarum, il primo cardinale della lista era, inutile dirlo, Newman. È stato un modo per riconoscere l'enorme lavoro che lui, in quasi 34 anni di servizio dalla sua conversione, ha svolto per la Chiesa. Newman, che non aveva mancato gli attentati, ha ringraziato il cardinale per il suo onore pronunciando il famoso discorso nella nota, che contiene la denuncia di due grandi mali collegati: il liberalismo religioso / indifferentismo e il rifiuto del cristianesimo da parte del potere civile.

Riguardo al primo male, già combattuto nella fase di "ricerca" precedente alla conversione dell'anglicanesimo, Newman ha detto:

“Il liberalismo in campo religioso è la dottrina secondo cui non c'è verità positiva nella religione, ma una fede vale un'altra, e questa è una convinzione che ogni giorno guadagna più credito e forza. È contro qualsiasi riconoscimento di una religione come vera. Insegna che tutto deve essere tollerato, perché per tutti è una questione di opinione. La religione rivelata non è una verità, ma un sentimento e una preferenza personali; non un fatto oggettivo o miracoloso; ed è diritto di ogni individuo dire ciò che più tocca la sua fantasia ».

Il santo si è poi soffermato sulle conseguenze di questo pensiero relativistico:

«Puoi andare nelle Chiese protestanti e nelle Chiese cattoliche, sederti al loro tavolo e non appartenere a nessuna delle due. È possibile fraternizzare e avere in comune pensieri e sentimenti spirituali, senza nemmeno mettere in discussione il problema di una dottrina comune o sentirne il bisogno. Pertanto, poiché la religione è una caratteristica così personale e una proprietà privata, deve essere assolutamente ignorata nei rapporti tra le persone ”.

Se la fede viene ridotta a fatto privato, finisce inevitabilmente per essere irrilevante nella società, che non riconosce più le verità rivelate, a partire dalle leggi e dall'educazione. E il secondo tema principale di Newman è:

“Finora, il potere civile è stato cristiano. Anche in nazioni separate dalla Chiesa, come la mia, quando ero giovane, si applicava ancora il detto: "Il cristianesimo è la legge del paese". Ora, questa struttura civile della società, che è stata la creazione del cristianesimo, rifiuta il cristianesimo. Il detto, e tanti altri che seguirono, sono scomparsi o stanno scomparendo e, alla fine del secolo, se Dio non interverrà, sarà completamente dimenticato. Fino ad ora si pensava che la religione con le sue sanzioni soprannaturali fosse sufficiente a garantire la legge e l'ordine alla nostra popolazione; ora filosofi e politici tendono a risolvere questo problema senza l'aiuto del cristianesimo ”.

Ecco una visione della vita completamente orizzontale:

“Invece dell'autorità e dell'insegnamento della Chiesa, sostengono principalmente un'istruzione totalmente secolarizzata, progettata per far capire a ogni individuo che essere ordinati, laboriosi e sobri porta vantaggi personali. Quindi, forniscono i grandi principi che devono sostituire la religione e che le masse così istruite devono seguire, le verità etiche fondamentali nel loro senso più ampio, giustizia, benevolenza, onestà, ecc; l'esperienza maturata; e quelle leggi naturali che esistono e agiscono spontaneamente nella società e nelle cose sociali, sia fisiche che psicologiche, ad esempio nel governo, nel commercio, nella finanza, nella salute e nelle relazioni tra le nazioni. Quanto alla religione, è un lusso privato, che puoi pagare se vuoi, ma che ovviamente devi pagare,

Di fronte a questo ateismo crescente, Newman spiega con chiarezza paolina:

“Le caratteristiche generali di questa grande apostasia sono identiche ovunque; ma i dettagli variano da paese a paese. (...) Non dimentichiamo che c'è molto di buono e di vero nel pensiero liberale; basti citare, ad esempio, i principi di giustizia, onestà, sobrietà, autocontrollo, benevolenza, che, come ho già osservato, sono tra i suoi principi più proclamati e costituiscono le leggi naturali della società. Solo quando ci rendiamo conto che questo bellissimo elenco di principi ha lo scopo di mettere da parte e cancellare completamente la religione siamo costretti a condannare il liberalismo. Non c'è mai stato, infatti, un piano Enemy così sapientemente progettato e con maggiori possibilità di successo (…) ».

Alla fine del discorso, il santo inglese si è rattristato al pensiero delle tante anime che il liberalismo avrebbe danneggiato ingannandole. Ma ha aggiunto la consolante certezza della vittoria finale di Dio e della sua Chiesa.

Fonte;https://lanuovabq.it/it/newman-e-la-condanna-dellindifferentismo-religioso