martedì 19 ottobre 2021

Le forze occulte che manovrano il mondo - La folle arroganza degli Ebrei

 


La folle arroganza degli Ebrei

Esiste un Popolo, del tutto straordinario, di circa 17 milioni di anime disperso sulla faccia della Terra che, reputandosi la razza superiore del genere umano, presume — nientedimeno! — diventare l'assoluto dominatore dell'intero globo terraqueo, tanto dal punto di vista politico come da quello economico.

Questo — senza impressionarsi, perché la cosa sarà all'istante dimostrata — è il popolo d'Israele. Gli Israeliti pensano che, pervenuti a detto scopo. giunta sarà per essi l'era messianica. Ora, nessuno, dotato d'un po' d'intelletto, potrà dubitare che tale sia il preciso obiettivo cui gli Ebrei disperatamente anelano.

Lo sappiamo, infatti, dalla bocca stessa dei maggiori loro esponenti, come un Isacco Crémieux. il quale, unitamente ad un Carlo Marx, un Engels, un Lassalle e ad uno stato maggiore israelita, fondò a Parigi, nel 1881, «La Alleanza Israelita Universale», di cui oggi, più che mai, è necessario tenere presente il programma.

I capi di questa organizzazione affermarono che: «...la Sinagoga avesse torto di ostinarsi nell'attesa di un Messia umano. Si erano mal compresi i vecchi testi rabbinici quando questi annanziavano un Re temporale coperto di sangue in mezzo alle battaglie, schiacciante sotto le ruote del suo carro le nazioni che avessero voluto resistere all'impero universale promesso da Israele e governante, con una verga di ferro, le nazioni che sarebbero state a lui sottomesse. Era, invece, il Popolo israelita stesso, e non questo o quell'altro figlio che, prendendo coscienza della sua superiorità etnica, doveva vincere il mondo e piegarlo sotto il giogo della razza israelita».

(Salluste. «Revue de Paris» l° Giugno 1928, a. 35, n. 11, p. 573).

Il fondatore dell'«Alleanza» diffuse, in quell'occasione, fra gli Ebrei, il seguente proclama, che fu pubblicato dal «Morning Post» di Londra e ristampato, nel 1906, dal giurista russo Alessio Shmakof nel suo libro «La libertà e gli Ebrei»:

«L'unione che noi vogliamo fondare non è né francese, né inglese, né irlandese, né tedesca, ecc..., ma un'unione ebraica universale. La nostra causa è grande e santa. Il suo successo è assicurato. La rete che Israele getta sul globo terrestre si allarga e si estende ogni giorno più e le profezie dei nostri santi libri stanno infine per avverarsi. (Se le parole hanno un senso, queste sono tali che ben ci dovrebbero fare aprir gli occhi).

«Il tempo si approssima in cui Gerusalemme diverrà la casa di preghiera di tutti i popoli e le nazioni, in cui il vessillo della Monodivinità ebrea sarà spiegato ed inalberato sulle più lontane rive. (Che significa ciò? Si avrebbe forse intenzione di distruggere il cristianesimo?).

«Sappiamo approfittare delle circostanze. La nostra potenza è immensa; impariamo ad utilizzarla per il trionfo della nostra causa. Che potremmo noi temere?

«Il giorno non è lontano, in cui tutte le ricchezze, tutti i tesori della terra saranno nelle mani dei figli d'Israele». (Non so come si potrebb'essere più espliciti di così).

Una breve ma significativa lettera, diretta, in quel tempo, dall'ebreo Baruch Levy a Carlo Marx e riprodotta altresì nello stesso numero della citata «Revue de Paris» (p. 574). ci illumina sui mezzi che i Giudei adopreranno per raggiungere lo scopo. Eccola:

«Il Popolo israelita, preso collettivamente, sarà esso stesso il proprio Messia. Il suo regno si otterrà con la unificazione delle razze umane, la soppressione delle frontiere e delle monarchie, che sono la difesa del particolarismo, e con l'istituzione di una Repubblica Universale, che riconoscerà dappertutto i diritti di cittadini agl'Israeliti.

«In questa nuova organizzazione dell'umanità i figli d'Israele, sparsi da tempo su tutta la superficie del globo, tutti della stessa razza e della stessa conformazione naturale, senza tuttavia costituire una nazionalità distinta, diventeranno senza contrasti l'elemento ovunque dirigente, soprattutto se riusciranno ad imporre alle masse operaie la direzione stabile di qualcuno fra essi. «I governi delle nazioni, che formano la Repubblica Universale, passeranno tutti senza sforzo nelle mani degli Israeliti in favore della vittoria del proletariato.

«La proprietà individuale potrà allora essere soppressa dai governanti di razza giudaica, che amministreranno dappertutto la fortuna pubblica. Così si realizzerà la promessa del Talmud che, allorquando i tempi del Messia saranno venuti, gli Ebrei terranno sotto le loro chiavi i beni di tutti i popoli del mondo».

Da parole sì chiare, chi non vede manifesto il deliberato proposito del giudaismo, di realizzare — attraverso la vittoria del proletariato, ossia il trionfo del Comunismo — il suo sogno di dominazione mondiale?

Proposito, questo, da non prendersi alla leggera, perché della sua gravità siamo confermati dall'osservare la storia d'ognidì.

In relazione a sì bieche intenzioni, è assolutamente necessario, che quanti hanno possibilità di decisioni politiche e sociali nonché tutti gli onesti, imparino a valutare la realtà del mondo contemporaneo, cercando di capire, come il pericolo comunista sia oltremodo maggiore di quello che comunemente si pensa.

Inoltre, è estremamente importante avere presente:

1) Che tale partito è stato esclusivamente inventato ed è diretto dai Giudei, i quali se ne servono — a mo' di sgabello — per piegare l'umanità sotto il giogo della razza israelita (come nettamente si deduce dalla lettera citata) e ciò per uno scopo messianico.

2) Che l'ebraismo, al fine di agevolare il raggiungimento del suo obiettivo, si avvale ancora, di varie forze occulte (specificate nel capitolo V e seguenti), le quali aiutano il comunismo e sono dotate di tale potenza, da influenzare e perfino sostituirsi ai poteri costituiti, cui l'opinione pubblica attribuisce responsabilità e capacità, che, viceversa e in pratica, non hanno o non esercitano.

Consultando gli «Archives Isräelites» (a. 1861) si può ancora rilevare la seguente testimonianza del già citato Isacco Crémieux: «Un messianismo dei tempi nuovi deve sorgere: una Gerusalemme del nuovo ordine, santamente collocata fra Oriente e Occidente, deve soppiantare il doppio regno imperiale e papale».

Tale concetto è confermato da quanto scrive un altro giudeo, il Ruthendorf, in «Rechtfertigung» (III, p. 321): «Noi, sulla base della luce che promana dalle Scritture, possiamo aspettarci che Gerusalemme sarà la capitale del mondo».

Si potrebbe qui aggiungere il testo di un discorso-programma, tenuto a Praga, nel 1880, dal rabbino Reichhorn in un solenne convegno rabbinico, ed un gravissimo documento, emanato dal Comitato Centrale della Lega Israelita di Pietrogrado nel 1919; ma rimando il lettore ai capitoli, rispettivamente XII e XXIV.

Sono tutte prove schiaccianti che attestano appieno la verità di quanto sopra.

Del resto i dotti e i maestri nelle Sinagoghe — interpretando a loro modo le scritture come hanno sempre fatto — vi finiscono d'ordinario i discorsi, con l'immancabile affermazione del trionfo di Israele sul mondo e con la promessa di tutti i beni; di questa pazza credenza i Giudei sono dappertutto invasati.

Ora, è possibile pensare che costoro se ne stiano con le mani in mano, e non operino nulla per il conseguimento dello scopo agognato?

Operano, miei lettori! In modo incessante e con la più fine astuzia, servendosi della pelle degli altri, come appresso, con serie ragioni, ampiamente vedremo. Prima, però, di passare alle dimostrazioni conviene, per meglio intenderle, mettere in chiaro un aspetto, molto fondamentale della mentalità ebraica nei nostri riguardi, che ci farà bene capire, in base a quali principi e teorie si comportano i Giudei verso di noi.

“Vermijon” agosto 1957

Il Futuro dell’umanità nelle profezie di Maria Valtorta

 


"Questo linguaggio è troppo duro! Costui vuole fare di noi delle vittime della sua follia" dicono tuttora gli uomini quando lo li esorto a vita giusta e li istruisco sul come va intesa e praticata la Religione per farne forma di vita che dia Vita eterna. E non si accorgono che così dicendo confessano di essere degradati dalla loro condizione di uomini. Parlano di evoluzione, di superuomo. Orbene, mettiamo l’uomo quale Io l’ho trovato portato a questo punto dopo la sua discesa dal Paradiso. Fa il diagramma come Io ti conduco la mano e finito il diagramma vedrai che non vi è superamento ma abbassamento. Evoluzione? Quando i superbi e falsi superbi di ora parlano di evoluzione presuppongono il concetto "ascesa". Ma evolversi vuole dire procedere da un punto verso l’altro. E allora per spirali si può procedere verso l’alto come verso il basso. Non sai fare la spirale? Fa una parabola.

Vedi? Se faceva la parte di destra evolveva al Cielo. Ha voluto quella di sinistra. Si è evoluto verso l’Inferno. Ecco il "superuomo" attuale, "l’evoluto" attuale! Al quale pare follia vivere almeno da "uomo" se non riesce a divenire "angelo". E si dice: "vittima", perché lo esorto a vivere da uomo. E folle mi dice. Sì, molto folle! Per amore! Amami. Amami tu piccolo Giovanni...".

"I Quaderni dal 1945 al 1950", pagg. 146 - 148

 

"Ti ho detto un giorno che l’eterno invidioso cerca di copiare Dio in tutte le manifestazioni di Dio, Dio ha i suoi arcangeli fedeli. Satana ha i suoi. Michele: testimonianza di Dio, ha un emulo infernale; e cosi l'ha Gabriele: forza di Dio. La prima bestia, uscente dal mare, [Ap 13,1-10] che con voce di bestemmia fa proclamare agli illusi: "Chi e simile alla bestia?", corrisponde a Michele.

Vinta e piagata dallo stesso nella battaglia fra le schiere di Dio e di Lucifero, all’inizio del tempo, guarita da Satana, ha odio di morte verso Michele, e amore, se d’amore può parlarsi fra i demoni, ma è meglio dire: soggezione assoluta per Satana. Ministro fedele del suo re maledetto, usa della intelligenza per nuocere alla stirpe dell’uomo, creatura di Dio, e per servire il suo padrone. Forza senza fine e senza misura e usata da essa per persuadere l’uomo a cancellare, da se stesso, il mio segno che fa orrore agli spiriti delle tenebre. Levato quello, col peccato che leva la grazia, crisma luminoso sul vostro essere, la Bestia può accostarsi ed indurre l’uomo ad adorarla come fosse un Dio ed a servirla nel delitto.

Se l’uomo riflettesse a quale soggezione si dona collo sposare la colpa, non peccherebbe. Ma l’uomo non riflette. Guarda il momento e la gioia del momento, e peggio di Esaù baratta la divina genitura per un piatto di lenticchie. Satana, però, non usa soltanto di questo violento seduttore dell’uomo. Per quanto l’uomo poco rifletta, in genere, vi sono ancora troppi uomini che, non per amore, ma per timore del castigo, non vogliono peccare gravemente.

Ed ecco allora l’altro ministro satanico, la seconda bestia. [Ap 3,11-18] Sotto veste d’agnello ha spirito di dragone. È la seconda manifestazione di Satana e corrisponde a Gabriele, perché annuncia la Bestia ed è la sua forza più forte: quella che smantella senza parere e persuade con tanta dolcezza che è giusto seguire le orme della Bestia. É inutile parlare di potenza politica e di terra. No. Se mai potete riferire alla prima il nome di Potenza umana e alla seconda di Scienza umana. E se la Potenza di per sé stessa produce dei ribelli, la Scienza, quando è unicamente umana, corrompe senza produrre ribellione e trae in perdizione un numero infinito di adepti. Quanti si perdono per superbia della mente che fà loro spregiare la Fede e uccidere l’anima con l’orgoglio che separa da Dio! Che se Io mieterò all’ultimo giorno la messe della terra, già un mietitore è fra voi. Ed è questo spirito di Male che vi falcia e non fa di voi spighe di eterno grano, ma paglia per le dimore di Satana".

"I Quaderni del 1943", pagg. 152 - 153

 

29 - 10. Dice Gesù:

Quando faccio dire a Sofonia che io porterò via ogni cosa dalla terra, gli faccio profetare ciò che avverrà nella antivigilia del tempo ultimo, quello che poi io annunciai parlando, adombrato sotto la descrizione della [887] rovina del Tempio e di Gerusalemme, della distruzione del mondo, e ciò che profetò il Prediletto nel suo Apocalisse.

Le voci si susseguono. Anzi posso dire che, come in un edificio sacro elevato a testimoniare la gloria del Signore, le voci salgono da pinnacolo a pinnacolo, da profeta a profeta antecedente a Cristo, sino al culmine maggiore su cui parla il Verbo durante il suo vivere d’uomo, e poi scendono da pinnacolo a pinnacolo, nei secoli, per bocca dei profeti susseguenti al Cristo.

È come un concerto che canta le lodi, le volontà, le glorie del Signore, e durerà sino al momento in cui le trombe angeliche aduneranno i morti dei sepolcri e i morti dello spirito, i viventi della terra e i viventi del Cielo, perché si prostrino davanti alla visibile gloria del Signore e odano la parola della Parola di Dio, quella Parola che infiniti hanno respinta o trascurata, disubbidita, schernita, disprezzata, quella Parola che venne [888]: Luce nel mondo, e che il mondo non volle accogliere preferendo le tenebre. >>> leggi tutto

"I Quaderni del 1943", pagg. 506 - 511

 

Ispira la nostra tenerezza

 


Ispira al nostro cuore, Spirito Santo,  

la tenerezza che conviene all’amore;  

fa’ che nella nostra condotta appaia, in riflesso,  

la tenerezza di Dio.  

Ispiraci la vera, sincera bontà  

che si apre largamente 

alle gioie e ai dolori di ogni fratello e sorella, 

per prendervi parte. 

Ispiraci le parole di calda simpatia, 

di delicata attenzione, 

che possano recare sostegno, conforto, 

a tutti gli afflitti. 

Ispiraci l’azione più appropriata, il gesto affettuoso 

che sappia soccorrere, calmare, rallegrare, 

far dimenticare la pena. 

Ispiraci sempre una mitezza più forte 

degli istinti di lotta, 

per procurare in mezzo ai conflitti, 

unione e riconciliazione. 

Saranno i Miei Angeli che vi guideranno ai rifugi divini e non a quelli umani.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


27 settembre 2021

Rosario del mattino - Messaggio unico


Primo mistero. Nostro Signore Gesù Cristo parla

Figlioli, vi è stato detto che siete gli apostoli di questi tempi finali. Ora vi chiedo: qual è il compito di un apostolo? La preghiera e la predicazione, e questo ve lo porto, affinché meditiate su ciò che molti di voi stanno pensando di fare, che sono questi rifugi. Rifugi che contraddicono la Parola: che chi vuole salvare la sua vita la perderà, e chi darà la sua vita per Me sarà salvato.

Non siete venuti a nascondervi, ricordate la torre di Babele che fu fatta per sfidare mio Padre, il vostro Dio.

Tu stai sfidando la Volontà della Nostra Santissima Trinità. Voi siete altri Cristi in questi tempi, mi sono nascosto dai Romani e da quelli del tempio che volevano distruggermi? No, miei piccoli, ho affrontato la realtà per la quale sono venuto sulla Terra, per dare la Conoscenza del Cielo agli uomini, per dare la Conoscenza affinché possiate raggiungere la Santità alla quale siete chiamati, per darvi la Conoscenza per crescere nelle Virtù e nell'Amore.

Andavo di città in città portando la Parola, dando l'esempio che il Padre mio era con me, non mi nascondevo mai, mi donavo a tutti.

Ora è il vostro tempo di essere altri Cristi, quando dovete dare voi stessi completamente, come io ho dato me stesso. Quando verrà il momento in cui Io vi porterò via dal mondo per la vostra protezione, vi ho già detto che lo farò, con il Mio Potere Divino, ma quei tempi non sono ancora arrivati, e inoltre, saranno i Miei Angeli che vi guideranno ai rifugi Divini, e non ai rifugi umani.

Vi avevo già detto, molto tempo fa, che dovevate formare delle comunità di preghiera, affinché la vostra preghiera fosse potente, per lottare contro le forze di satana, affinché foste una barriera di contenimento contro la forza di satana, e questo non si può ottenere nascondendosi in rifugi umani.

Ripeto, voi siete gli apostoli di questo tempo, voi siete i Cristi di questo tempo e il vostro obbligo, il vostro compito, la vostra missione, è di portare la mia parola, la mia presenza, il mio amore a tutti gli uomini. Certamente, questi sono tempi difficili e questi sono tempi di salvezza, come in quei tempi, quando c'erano tanti che erano ingannati da satana. Ho portato loro la Luce, ho dato loro la Mia Vita, ho dato loro il Mio Cibo Divino, che voi ora avete, con il quale vi nutrite, ma ho dato Me stesso, e non mi sono nascosto e, ripeto ancora: chi vuole salvare la sua vita la perderà, e chi la dà per Me, come io l'ho data per voi, sarà salvato.

Meditate su questo, miei piccoli, non lasciate che satana continui a frustarvi e a portarvi alla paura e che vi faccia fraintendere la vostra missione missionaria, salvifica, di intercessione. Voi siete altri Cristi e questo è un grande onore concessovi dal Cielo, non nascondete agli uomini la Mia Presenza che abita in voi, siete Miei, date voi stessi, come Io ho dato Me stesso.

Grazie, miei piccoli.

L'ALDILA’ STUPENDA REALTA’ - Il Paradiso

 



«Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo si trova assiso alla destra di Dio; gustate le cose di lassù, non quelle della terra» (Col. 3, 1-2).


L'incredulo dice che l'aldilà è una mera illusione perché con la morte finisce tutto.

Il cristiano, invece, basandosi sulla parola infallibile di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, afferma senza esitazione: «Credo nella resurrezione della carne (cioè del corpo) e la vita eterna (cioè l'aldilà)».

L'uomo su questa terra si affanna tanto in cerca della felicità e della vita duratura, per le quali Dio l'ha creato. Anche se si professa ateo, incredulo circa l'aldilà, tuttavia egli lavora, si affatica, vive nell'attesa della felicità. Questa, con la sua potente attrattiva, sostiene i suoi sforzi e stimola la sua attività. Come la rondine che vola nell'aria per prendere al suo passaggio l'insetto che le serva di nutrimento, così il suo spirito, la sua anima, bramosa, cerca incessantemente qualche cosa che possa soddisfare le sue aspirazioni. Siamo tutti degli insoddisfatti, dei mendicanti, degli affamati della felicità.

Per una inclinazione naturale, invincibile, noi andiamo sempre in cerca di un bene che ci manca per essere pienamente contenti, soddisfatti, felici. Però nessuna cosa terrestre può saziare la fame di felicità piena e duratura, di cui è bramoso il cuore umano.

Tanti s'illudono di supplire a questa fame di felicità coi beni del potere, della gloria, della ricchezza, dei piaceri. Ma essi non possono saziare l'uomo. L'autorità e il potere possono accarezzare l'amor proprio, ma non possono darci la felicità. Possono dare qualche soddisfazione effimera, ma quanti affanni e pericoli, quante prove e difficoltà!

Tanti fanno della gloria l'unico scopo della loro vita. Si mettono in mostra per essere visti, ammirati, esaltati dagli uomini. Ma la gloria è vana perché, per quanto brillante e intensa possa essere, essa non soddisfa pienamente i suoi favoriti, i quali invano sono sempre in cerca di qualche altra cosa che li soddisfi pienamente, che li renda felici.

Non può saziare la ricchezza. La preoccupazione degli affari, l'amore del commercio, il miraggio del guadagno, l'avidità del denaro fanno dimenticare agli uomini che su questa terra sono di passaggio e dovranno lasciare tutto, perché Dio non li ha creati per questo. La ricchezza quindi non ci può dare la felicità perché essa è fonte di innumerevoli preoccupazioni, di grandi inquietudini, di molti affanni.

Non ci può dare la felicità il piacere. Tanti fanno dei piaceri sensuali uno dei principali scopi della loro esistenza, illudendosi di trovare in essi la felicità di cui sono assetati. Mangiare bene, immergersi il più possibile nei piaceri della carne è la mira costante del loro agire. Ma questi lussuriosi arriveranno mai a soddisfare le loro grossolane brame? No, perché il corpo carnale si disgusta presto e, volubile com'è, brama sempre qualche nuovo piacere più saporoso. Insaziabile, va sempre in cerca di nuove sensazioni e più ne sperimenta, più le brame di acutizzano.

Anche l'amore matrimonale non può soddisfare le esigenze del cuore umano, perché l'amore umano è sempre limitato e quindi incapace di quell'amore illimitato e durevole di cui l'uomo sente il bisogno. Per tanti poi la «luna di miele» si muta in «luna di fiele» con le tristi conseguenze delle infedeltà coniugali, delle separazioni, dei divorzi, ecc. Altro che gioia e felicità!

L'uomo, quando riflette o spontaneamente o perché costretto da qualche evento doloroso che l'ha colpito, si chiede sempre se con la morte tutto finisca, oppure ci sia una vita futura, un aldilà che l'attenda. A questa intima domanda risponde il Concilio Vaticano II (Gaudium et Spes, n. 18): «In faccia alla morte l'enigma della vita umana diventa sommo. Non solo l'uomo si affligge al pensiero dell'avvicinarsi del dolore e della dissoluzione del corpo, ma anche, ed anzi più ancora, per il timore che tutto finisca per sempre. Ma l'istinto del cuore lo fa giudicare rettamente, quando aborrisce e respinge l'idea di una totale rovina e di un annientamento definitivo della sua persona. Il germe dell'eternità che portà in sé, irriducibile com'è alla sola materia, insorge contro la morte. Tutti i tentativi della tecnica, per quanto utilissimi, non riescono a colmare le ansietà dell'uomo: il prolungamento della longività biologica non può soddisfare quel desiderio di vita ulteriore che invincibilmente sta dentro il suo cuore.

La Chiesa, istruita dalla Rivelazione divina, afferma che l'uomo è stato creato da Dio per un fine di felicità oltre i confini della miseria terrena. C'insegna inoltre che la morte corporale, dalla quale l'uomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato, sarà vinta dall'onnipotenza e dalla misericordia del Salvatore quando l'uomo sarà restituito allo stato perduto per il peccato originale. La fede cristiana quindi dà la risposta alle ansietà dell'uomo circa la sua sorte futura».

La rivista «Il Messaggero di S. Antonio» dell'aprile 1988 riporta quanto scrive l'articolista Myriam: «Oggi, nell'onda della Risurrezione trionfante, dei fiori che germogliano e che sbocciano, degli insetti che ronzano, delle farfalle che veleggiano con i colori dell'arcobaleno dipinti sulle ali; e delle scadenze liturgiche che celebrano la risurrezione del Signore, in quest'ondata trionfante di vita che sconfigge la morte, vorrei domandarti, Signore, come sarà quella vita futura che attendiamo e che già cominciamo misteriosamente a vivere, ma che vivremo disvelata dopo il sipario della morte. Vorrei domandartelo, Signore, vorrei saperlo perché talvolta mi spaventa, come spaventa l'ignoto.

Questa vita terrestre, Signore, la conosco: con i suoi limiti, le siíe povertà, i suoi dolori, ma anche gli amori, ma anche le dolcezze. Ormai mi ci sono adattata e lei mi aderisce come un vestito, come una pelle: è la mia pelle, quella che tu mi hai dato e che io mi sono abituata a vivere. E la amo così: con i suoi limiti e i suoi ritmi: il sole che si leva al mattino, fa il suo giro nel cielo e, la sera, tramonta. E l'uomo che si perde nel sonno: una parentesi d'incoscienza che però ci dà, ogni giorno, la gioia del risveglio; e di poter ricominciare col ricominciare del pellegrinaggio del sole.

E della luna. Già: la luna. Non ce la ruberai, per caso, la luna in Paradiso? Mi sembrerebbe un paradiso triste senza questa dolce pellegrina della notte che scandisce il tempo con i suoi quarti, la sua pienezza luminosa, la sua oscura rinnovazione quando, come nella notte di Pasqua, morte e vita s'incontrano e la luna vecchia che termina coincide con la luna nuova che ricomincia il ciclo col suo peregrinare in cielo.

Io la luna, Signore, ce la vorrei di là, e anche le nuvole del cielo, e gli animali della terra: i passi felpati dei gatti, lo zoccolare dei cavalli e i conigli fulvi che saltano nei boschi.

Forse, Signore, il mio è un paradiso troppo umano; ma non ci hai fatto tu uomini? Non ce le hai dato tu queste cose? Noi siamo impastati con la terra, perciò, con noi, deve risorgere anche la terra: quei cieli nuovi e quelle terre nuove che ci hai promesso e di cui parlano i profeti.

Quelli sono la vera Gerusalemme eterna, la vera terra promessa di cui la Palestina "dove scorre latte e miele" era soltanto un simbolo e una anticipazione molto povera perché il latte e miele erano solo un'immagine che rinviava al di là. Così come l'antico paradiso era anch'esso un'immagine di quello definitivo ed ultimo, e la felicità dell'Eden un'embrionale profezia del paradiso che diremo "celeste "per distinguerlo da quello "terrestre"; ma è una distinzione puramente lessicale perché, da quanto abbiamo detto, risulta chiaro che anche il paradiso celeste è un paradiso terrestre; così come quello iniziale che, convenzionalmente chiamiamo terrestre, era, per la sua parte, celeste perché la terra e il cielo non sono separati; e tu scendevi, nelle sere di brezza, a passeggiare per i suoi sentieri.

E quest'immagine - che dice come tu lo abitavi - ci fa capire come fosse "celeste" quel giardino terrestre. Così, Signore, amo pensare il paradiso, beato regno della risurrezione: una dimensione, una situazione, uno stato abitato e beatificato da te e quindi essenzialmente divino, eppure in un modo molto umano perché fatto per uomini».

Parlare del Paradiso è evidentemente una cosa molto difficile, perché gli stessi mistici, che furono favoriti di visioni al riguardo, non riuscivano a descrivere quanto avevano visto, come per esempio, l'Apostolo San Paolo, che, scrivendo di se stesso in terza persona, dice (2 Cor. 12,2-4): «Conosco un uomo in Cristo, che 14 anni fa... fu rapito in Paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare (perché evidentemente è impossibile)», perché (1 Cor. 2,9) «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano».

La trattazione, oltre al poco rivelatoci da Gesù, oltre all'insegnamento della Chiesa e della sana Teologia, oltre a quanto ci fa dedurre la nostra ragione umana, lascia pure un piccolissimo spazio alla fantasia e al sentimento, perché anche queste due facoltà contribuiscono a farci capire e sentire meglio una realtà così lontana da noi: una stupenda realtà che appagherà ogni nostro desiderio di felicità; sazierà tutte le esigenze del nostro cuore che anela ad amare ed essere amato senza misura; soddisferà ogni esigenza della nostra mente che vuol conoscere tutto senza alcun limite; realizzerà ogni esigenza del nostro spirito che vuole immergersi nell'infinito e nell'eterno.

Attenzione

È un cosa comune dire: nessuno è venuto dall'aldilà.

Agli atei se non si citano loro delle apparizioni di morti, vi trovano una conferma alla loro affermazione.

Se invece vengono loro citate, le negano per principio, però si guardano bene dal farne una ricerca.

E inspiegabile come uomini, anch'essi come tutti, desiderosi di non morire mai, non abbiano alcun desiderio di vedere se ha fondamento la dottrina che insegna e prova la sopravvivenza. Tanto può il pregiudizio!

Ebbene: per smentire coloro che, come i Testimoni di Geova, affermano che con la morte muore pure l'anima e non resta più nulla; per smentire gli increduli, i quali, per negare i miracoli, dicono la solita storia di un fatto che ieri era ritenuto miracoloso, oggi invece non lo è più, per es. una guarigione per mezzo della penicellina. Costoro ignorano cosa la Chiesa intende per miracolo.

Il miracolo è una guarigione improvvisa, totale, senza impiego di alcun medicinale e senza alcun intervento umano da una malattia grave, debitamente diagnosticata.

Nel miracolo generalmente avviene la creazione e l'annientamento di un corpo, ad esempio l'annientamento di una massa tumorale e la creazione al suo posto di cellule normali. Ora in natura niente si crea e niente si distrugge. L'annientamento come la crazione sono opere esclusive di Dio, e, dove avvengono, manifestano l'intervento di Dio. Così avviene l'intervento di Dio quando in una guarigione mancano i fattori tempo, medicine, intervento umano; per sfatare coloro che affermano che nessuno è venuto dall'aldilà per dirci che c'è l'altra vita; per confermare coloro che credono nell'altra vita, ma alle volte vengono assillati da dubbi, alla fine di ogni capitolo si riporta un fatto storico, preceduto dalla dicitura «Chi è venuto dall'aldilà?», che ci conferma l'esistenza dell'altra vita.

- Se non ci fosse l'aldilà, non varrebbe la pena di vivere nell'aldiquà. Considerando la nostra vita così rapida e fuggente, sarebbe spaventoso pensare che tutto finisca con quello che chiamiamo «morte». Quindi non solo con la fede, ma anche con la ragione credo nell'aldilà e spero che sia gioia di amare illimitatamente. (Pro f. Enrico Medi - scienziato) -

P. GNAROCAS N.I.


Il Libro di Baruc contiene una Lettera di Geremia agli esuli che sono in Babilonia perché non si lascino ingannare dai molti dèi della città.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

Lettera di Geremia 

Copia della lettera che Geremia mandò a coloro che stavano per essere condotti prigionieri a Babilonia dal re dei Babilonesi, per annunciare loro quanto era stato ordinato a lui da Dio. 

Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri a Babilonia da Nabucodònosor, re dei Babilonesi. Giunti dunque a Babilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi ricondurrò di là in pace. Ora, vedrete a Babilonia idoli d’argento, d’oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore alle nazioni. State attenti dunque a non divenire in tutto simili agli stranieri; il timore dei loro dèi non si impadronisca di voi. Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, dite a voi stessi: «Te dobbiamo adorare, Signore». Poiché il mio angelo è con voi, ed è lui che si prende cura delle vostre vite. 

Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono coperti d’oro e d’argento, ma sono simulacri falsi e non possono parlare. E come per una ragazza amante degli ornamenti, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi. Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, e lo danno anche alle prostitute nei postriboli. Adornano poi con vesti, come gli uomini, gli dèi d’argento, d’oro e di legno; ma essi non sono in grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli. Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la polvere del tempio che si posa abbondante su di essi. Come il governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende. Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libererà dalla guerra e dai ladri. Per questo è evidente che essi non sono dèi; non temeteli, dunque! 

Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dèi, posti nei templi. I loro occhi sono pieni della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano. Come per uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con porte, con serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri. Accendono lucerne, persino più numerose che per se stessi, ma gli dèi non possono vederne alcuna. Sono come una trave del tempio il cui interno, si dice, viene divorato, e anch’essi, senza accorgersene, insieme con le loro vesti sono divorati dagli insetti che strisciano fuori dalla terra. Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio. Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli, rondini, gli uccelli, come anche i gatti. Di qui potrete conoscere che essi non sono dèi; non temeteli, dunque! 

L’oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la ruggine; persino quando venivano fusi, essi non se ne accorgevano. Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale. Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro vile condizione; provano vergogna anche coloro che li servono, perché, se cadono a terra, non si rialzano più. Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono inclinati si raddrizzeranno, ma si pongono offerte innanzi a loro come ai morti. I loro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; allo stesso modo le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi. Anche una donna mestruata e la puerpera toccano le loro vittime. Conoscendo dunque da questo che essi non sono dèi, non temeteli! 

Come dunque si potrebbero chiamare dèi? Poiché anche le donne sono ammesse a servire questi dèi d’argento, d’oro e di legno. Nei loro templi i sacerdoti guidano il carro con le vesti stracciate, le teste e le guance rasate, a capo scoperto. Urlano alzando grida davanti ai loro dèi, come fanno alcuni durante un banchetto funebre. I sacerdoti si portano via le vesti degli dèi e le fanno indossare alle loro mogli e ai loro bambini. Gli idoli non potranno contraccambiare né il male né il bene ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re. Allo stesso modo non possono dare né ricchezze né denaro. Se qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non lo ricercheranno. Non libereranno un uomo dalla morte né sottrarranno il debole dal forte. Non renderanno la vista a un cieco, non libereranno l’uomo che è in difficoltà. Non avranno pietà della vedova e non beneficheranno l’orfano. Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli dèi di legno, d’oro e d’argento. Coloro che li servono saranno disonorati. Come dunque si può ritenere e dichiarare che essi sono dèi? 

Inoltre, persino gli stessi Caldei li disonorano; questi, infatti, quando vedono un muto incapace di parlare, lo presentano a Bel, pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse capire. Ma, pur rendendosene conto, non sono capaci di abbandonare gli dèi, perché non hanno senno. Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca. Quando qualcuna di loro, tratta in disparte da qualche passante, si è coricata con lui, schernisce la sua vicina perché non è stata stimata come lei e perché la sua cordicella non è stata spezzata. Tutto ciò che accade loro, è falso; dunque, come si può credere e dichiarare che essi sono dèi? 

Essi sono stati costruiti da artigiani e da orefici; non diventano nient’altro che ciò che gli artigiani vogliono che siano. Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dèi? Essi hanno lasciato ai loro posteri menzogna e vergogna. Difatti, quando sopraggiungono la guerra e i mali, i sacerdoti si consigliano fra loro dove potranno nascondersi insieme con i loro dèi. Come dunque è possibile non comprendere che non sono dèi coloro che non salvano se stessi né dalla guerra né dai mali? In merito a questo si riconoscerà che gli dèi di legno, d’oro e d’argento sono falsi; a tutte le nazioni e ai re sarà evidente che essi non sono dèi, ma opere degli uomini, e non c’è in loro nessuna opera di Dio. A chi dunque non è evidente che essi non sono dèi? 

Essi infatti non potranno costituire un re sulla terra né concedere la pioggia agli uomini; non risolveranno le contese né libereranno chi è offeso ingiustamente, poiché non hanno alcun potere. Sono come cornacchie fra il cielo e la terra. Infatti, se il fuoco si attacca al tempio di questi dèi di legno, d’oro e d’argento, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si metteranno in salvo, essi bruceranno là in mezzo come travi. A un re e ai nemici non potranno resistere. Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dèi? 

Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi dèi di legno, d’oro e d’argento, ai quali i ladri toglieranno l’oro e l’argento e le vesti che li avvolgevano, e fuggiranno; gli dèi non potranno aiutare neppure se stessi. Per questo è superiore a questi dèi bugiardi un re che mostri coraggio oppure un oggetto utile in casa, di cui si servirà chi l’ha acquistato; anche una porta, che tenga al sicuro quanto è dentro la casa, è superiore a questi dèi bugiardi, o persino una colonna di legno in un palazzo. Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a servire a uno scopo, obbediscono volentieri. Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira su tutta la regione. Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, esse eseguono l’ordine; il fuoco, inviato dall’alto per consumare monti e boschi, esegue l’ordine. Gli dèi invece non assomigliano, né per l’aspetto né per la potenza, a queste cose. Da questo non si deve ritenere né dichiarare che siano dèi, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini. Conoscendo dunque che essi non sono dèi, non temeteli! 

Essi non malediranno né benediranno i re; non mostreranno alle nazioni segni nel cielo né risplenderanno come il sole né illumineranno come la luna. Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e aiutare se stesse. Dunque, in nessuna maniera è evidente per noi che essi siano dèi; per questo non temeteli! 

Come infatti uno spauracchio che in un campo di cetrioli nulla protegge, tali sono i loro dèi di legno, d’oro e d’argento; ancora, i loro dèi di legno, d’oro e d’argento si possono paragonare a un arbusto spinoso in un giardino, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro comprenderete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. È migliore dunque un uomo giusto che non abbia idoli, perché sarà lontano dal disonore. (Bar 6,1-72). 

Nabucodònosor può anche costruire una statua alta duecento cubiti e larga trenta, ma è sempre un’opera delle sue mani. È lui il suo autore. 

Nella verità delle cose è invece Dio che ha fatto l’uomo. Mai l’uomo potrà fare un Dio. L’opera fatta è sempre inferiore a colui che la fa.  

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

 


La presenza di San Gioacchino e Sant’Anna nel cuore di questa famiglia fraterna è la certezza che non dovete avere paura, dovete avere fede, dovete avere una fiducia bellissima, la certezza che il piano di Dio si realizza nella vostra vita.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) martedì 12.10.2021
Festa di Nostra Signora di Aparecida (patrona del Brasile) e Giornata dei Bambini


Cari figli,
pace e gioia. Oggi è un giorno speciale per l’Immacolata Concezione, per il Brasile, per i bambini e anche per questa comunità, per tutti i cuori qui presenti che oggi accolgono San Gioacchino e Sant’Anna con molta gioia, fervore e sapienza. San Gioacchino e Sant’Anna sono speciali per il mio Cuore, per il Cuore del Bambino Gesù, per il cuore di tutte le famiglie della Terra e in modo molto speciale per questa Fraternità, che riceve questo tesoro, questo dono così bello da un punto di vista simbolico e così speciale dal punto di vista spirituale. Dobbiamo guardare le cose di Dio attraverso la spiritualità, non soltanto con gli occhi ma principalmente con il cuore.

In un momento in cui l’umanità ha tanto bisogno di essere famiglia, di valorizzare la famiglia, di crescere in famiglia, di vivere realmente l’amore familiare – padre, madre e figli – Dio ci fa dono della dolce e serena presenza di San Gioacchino e di Sant’Anna, che si prendono cura di tutte le famiglie e soprattutto di questa fraternità.

Io Maria – la Madre Immacolata, Patrona del Brasile – chiedo a San Gioacchino e Sant’Anna di intercedere molto per questa nazione, che ha tanto bisogno del Sangue di Gesù Misericordioso per purificare, lavare, edificare e far sì che gli uomini, qui sulla Terra, siano strumenti di pace. Che non siano strumenti di violenza, di guerra, di odio, ma strumenti di amore e sapienza, principalmente nel guidare i nostri bambini, che sono la speranza per il mondo, che sono per il mondo la certezza di ciò che sappiamo essere nelle loro mani, come ha detto Gesù: “di essi è il regno dei Cieli”. Allora che i nostri bambini siano più amati, più protetti, più seguiti, soprattutto nella crescita spirituale. Che San Gioacchino e Sant’Anna possano aiutarvi in questo zelo verso i piccoli, che hanno tanto bisogno di crescere nella fede e nella realizzazione del piano di Dio nelle loro vite.

Oggi è un giorno molto speciale per questa famiglia, per tutti i pellegrini qui presenti, in un momento in cui il mondo ha tanto bisogno di Dio, ha tanto bisogno di luce, ha tanto bisogno di essere luce. Che l’umanità possa accendere questa fiamma, questa luce dello Spirito Santo. In mezzo a tanto dolore, a tante tenebre, dobbiamo voler accendere questa fiamma del divino Spirito Santo e chiedergli di venire a illuminarci, di venire a portarci la sapienza necessaria, la scienza necessaria, l’intelletto necessario, la fortezza necessaria, affinché possiamo realizzare, comprendere e rendere davvero possibile la realizzazione del piano di Dio nel mondo, anche in mezzo a tutte le battaglie, tutte le sofferenze e tutte le difficoltà.

La realizzazione del piano di Dio deve avvenire soprattutto nei nostri cuori. Spesso ti rivolgi a Gesù e gli chiedi: “Signore, perché questo grande ritardo?”. Ma Gesù ci guarda e ci rende consapevoli che questo ritardo è dell’uomo, non di Dio. Dio fa tutto nel tempo giusto, ma l’uomo non sta realizzando il piano di Dio in modo corretto, in modo giusto, in modo sapiente. C’è una grande mancanza di spiritualità, manca lo Spirito Santo nella vita dei nostri cuori, delle nostre famiglie. Principalmente nel cuore di ogni famiglia. Allora dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di illuminarci, in quest’anno così grandioso.

San Giuseppe ci chiede di invocare lo Spirito Santo di Dio, di parlare con lo Spirito Santo di Dio, di chiedere veramente allo Spirito Santo di venire ad aiutarci, perché la sofferenza non è ancora passata. La sofferenza è presente, conseguenza dei peccati commessi dall’umanità, conseguenza della mancanza di umiltà nel cuore dell’uomo.

Oggi siete qui alla presenza di Dio, alla presenza dei santi, alla presenza di San Gioacchino e Sant’Anna, in un giorno così speciale per la Madre Patrona del Brasile, che ama tanto questa comunità fraterna, che chiede tanto a Gesù la conversione di questa comunità. Perché, quando una famiglia si converte, il mondo si converte, il mondo si trasforma, il mondo brilla per la gloria e la grazia divina. Guardiamo ai santi, guardiamo a San Giuseppe. La Santa Chiesa ha dedicato quest’anno a Giuseppe, che è stato testimonianza viva di amore, così come lo sono stati San Gioacchino e Sant’Anna. Allora riceviamo la conferma dell’amore di Dio.

In quest’anno, figli, tutti i messaggi ci dicono questo: anche se arriva la sofferenza, anche se arriva il dolore, anche se arriva la malattia, anche se arrivano le epidemie, l’amore di Dio non ci mancherà. In verità, questo amore di Dio traboccherà sulle nostre famiglie. Oggi vedo l’amore di Dio che si riversa su questa famiglia. State sperimentando un momento unico sulla Terra, dove Dio viene a voi attraverso la Madre della Pietà, la Madre Immacolata. È un momento in cui potete presentare le vostre necessità al Cuore di Dio per intermedio del mio Cuore, che vi porta la catechesi, che è la Parola di Dio, che sono gli insegnamenti del Cielo.

Qui abbiamo una missione unica. Dio ha creato questa famiglia – nella quale ci sono battaglie, ci sono uomini e donne che peccano – ma dove c’è la grazia della lotta, dove c’è sete di conversione, di santità, di guarigione interiore, di rinnovare la faccia della Terra. Perché il regno di Dio inizia in noi, inizia dentro le nostre case, inizia dentro le nostre famiglie. Questo regno di Dio deve realizzarsi in noi, e noi dobbiamo valorizzare questo regno di Dio.

Allora non è importante quanto sia grande il tuo dubbio, l’importante è che la tua fede sia maggiore di esso. Per questo affidati, confida, credi, abbraccia questa causa giusta del regno di Dio. Chiedete a San Gioacchino e Sant’Anna di intercedere per voi, di aiutarvi in un questo momento di battaglia, in questo momento di lotta, in questo momento in cui la vostra vita attraversa grandi prove, principalmente la prova spirituale, che è la maggiore di esse, nella quale tante volte vi sentite deboli, fragili, tante volte non avete forza per andare avanti. Ma Dio parla nel silenzio dei vostri cuori e vi dice che è necessario andare avanti. Anche se la strada è stretta, anche se il viaggio è pesantissimo, Gesù vuole andiate avanti che e andiate avanti senza paura.

Allora la presenza di San Gioacchino e Sant’Anna nel cuore di questa famiglia fraterna è la certezza che non dovete avere paura, dovete avere fede, dovete avere una fiducia bellissima, la certezza che il piano di Dio oggi si realizza nella vostra vita in modo naturale, in modo reale, in modo nitido, in modo semplice, in modo bellissimo, così come Egli è. Dio parla agli uomini attraverso la scienza divina, che è lo Spirito Santo.

Allora vogliamo chiedere allo Spirito Santo di illuminare questa famiglia, di illuminare questa casa fraterna, di fare un riparo celeste a questa casa fraterna. Troviamo riparo qui nel Cuore di Dio, nel cuore dei genitori di tutti i nostri bambini, che hanno un forte desiderio di essere santi, di essere felici, di essere strumenti di pace, strumenti di amore, anche nei momenti di battaglia, anche nei momenti di lotta.

Dio ha bisogno di te, tu hai bisogno di Dio. Dio ha bisogno di tutti noi e noi siamo qui per servire Dio, per pregare per il Brasile, per chiedere pace per il Brasile, per chiedergli di calmare questa tempesta che è sul Brasile: la tempesta della divisione, della disunione e della discordia. Chiediamo a Dio di portare più preghiera per questa terra benedetta, terra della Santa Croce, consacrata veramente a Gesù Misericordioso.

E che Gesù si prenda cura dei nostri bambini, che ricopra i nostri bambini con il suo manto misericordioso, che si prenda cura di queste famiglie che hanno bisogno di riparo, di amore, di luce. Oggi il mondo perisce nell’oscurità delle tenebre, dei peccati, delle fragilità, delle sofferenze, soprattutto la sofferenza nell’anima. Allora vogliamo chiedere che, come questa luce del sole si irradia sulla terra, così la luce dello Spirito Santo possa irradiarsi sulle nostre anime. La cosa più importante è che nulla può spegnere questa luce dello Spirito Santo: una nube può coprire il cielo, il sole, ma nulla può coprire la luce dello Spirito Santo, perché questa luce risplende tanto all’alba quanto al tramonto, sia di giorno sia di notte. Questa luce brillerà sempre nella tua vita.

Allora sentitevi molto felici, molto benedetti, sentitevi accolti da due genitori che tanto amano e che furono strumenti del piano di Dio nella mia vita, nella vita della Madre Immacolata Concezione. Sentitevi una comunità benedetta dall’amore di San Gioacchino e Sant’Anna. E valorizzate questo come un dono per i nostri cuori, perché per Dio siamo tutti bambini piccoli, figli. Allora sentite realmente questo tesoro di Dio nella vostra vita ed edificate questo tesoro per la vostra crescita spirituale. Vogliamo onorare questo amore che Dio ha per noi in modo degno, lottando tutti i giorni per la santità e per la conversione di tutta l’umanità.

Pregate tutti i giorni per la conversione della vostra nazione, per il Brasile. Questo giorno così speciale per la Madre – Regina e Patrona del Brasile – è il giorno in cui consacrare il Brasile al mio Cuore Immacolato di Madre.
Con grande affetto, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
vi ho benedetti con molta gioia. Oggi è un giorno molto felice per il mio Cuore. È una gioia poter dire insieme a tutta questa famiglia qui presente – i figli che sono venuti e i figli che vivono qui – che noi amiamo San Gioacchino e Sant’Anna con tutto il nostro cuore.

Mi sento onorata in questa Valle nella quale Dio mi conduce come Madre della Pietà, Messaggera della sua Parola, Mediatrice di Grazie per questo santuario delle famiglie, santuario della Madre della Pietà. La presenza di San Gioacchino e Sant’Anna mi rallegra in questo giorno così speciale per il Brasile. Come Madre e Patrona del Brasile, chiedo la protezione di San Gioacchino e di Sant’Anna per questa terra, che ha bisogno di essere più benedetta, più fervente, più illuminata, che ha realmente bisogno di essere benedetta da Dio, perché è un popolo semplice che viene incontro alle benedizioni di Dio. Non importa in che modo sei arrivato qui, Dio ti ha portato qui per una festa in questo giorno dedicato alla Madre e Patrona del Brasile.

È grande la gioia del mio Cuore nel ricevere oggi questo dono per questa comunità fraterna! San Gioacchino e Sant’Anna sono la ricchezza del Cuore della Madre Immacolata, sono la ricchezza del mio Cuore. Sono i tesori che Dio mi ha concesso, sono coloro che proteggeranno questa famiglia fraterna con molto affetto, con molto amore.

Desidero augurare molta pace a tutti i cuori qui presenti, ai nostri bambini. Voglio augurarvi molta luce e chiedervi che, nel pregare questo santo rosario, chiediate per il Brasile. Pregate per il Brasile, pregate molto per la conversione per il Brasile, perché sarà un popolo che avrà bisogno di molta luce per vincere tutte le tenebre, conseguenze dei peccati, trappole del male.

I fiori sono stati benedetti da Gesù, al quale chiedo sempre di benedire i fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.

Rimanete tutti nella pace con la benedizione e protezione della Sacra Famiglia, con l’unzione e il sostegno di San Gioacchino e Sant’Anna, e con la benedizione della Santissima Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo.

Ecco la Serva di Dio, la Madre Immacolata, Patrona del Brasile. Il Signore mi chiama.

 


Tutto questo è escogitato dalle alte sfere dominanti del mondo, uomini machiavellici senza pietà né cuore.

 


MESSAGGI DI LUGLIO 2020 DATI A UNA SORELLA ELETTA DI DIO A Bº DEL PILAR  


M = In quel tempo Gesù disse: Il Regno dei Cieli è anche come una rete che si getta nel mare e raccoglie ogni sorta di pesci; quando è piena, la trascinano a riva, si siedono e raccolgono i buoni in cesti e gettano via i cattivi. La stessa cosa accadrà alla fine dei tempi: gli angeli usciranno, separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente. Ci sarà pianto e stridore di denti. Avete capito tutto questo?  Amen. 

1) Mio buon Gesù, tutto è cambiato in poche settimane e niente è più come prima. Anche se abbiamo una certa tregua dopo la reclusione a cui siamo stati sottoposti, la situazione è ancora molto strana: 

Maestro = Tutto questo è escogitato dalle alte sfere dominanti del mondo, uomini machiavellici senza pietà né cuore.   Amen. 

A) L'uso obbligatorio di maschere per il viso è imposto alla popolazione. Perché nessuno denuncia l'aberrazione di indossare una maschera che non protegge da nessun virus, che attacca la dignità dell'essere umano e che causa solo più malattie, ansia e problemi respiratori con il passare del tempo?  

Maestro = Ci sono molti che denunciano il fatto, compresi i medici..., ma non li ascoltano, fanno finta di niente di fronte a questo problema.  

Sono forze potenti che costruiscono tutte queste menzogne e non possono combatterle se tutto il paese, tutti i paesi, non si sollevano. 

Vi impongono il più costoso, il confino... in modo che la paura cresca, la salute venga distrutta e i paesi vadano in bancarotta in modo che quando il loro ordine mondiale oscuro verrà fuori, le masse lo abbracceranno come asse di salvezza, perdendo così ancora più fede in Dio.   Amen. 

B) C'è tanta negatività ovunque, tanta mancanza d'amore e d'affetto nel cuore dell'umanità, perché questo sforzo per ostacolare e rovinare le manifestazioni d'affetto e d'amore nell'umanità, specialmente nei giovani; e quali consigli dai per rimuovere questa negatività dalle nostre vite, menti e cuori? 

Maestro = Gli esseri umani diventano freddi, non sentono più l'amore, non sentono più il bisogno di Dio, dell'umanità, la loro unica preoccupazione oggi è di non morire, sentono un vero panico. Il panico paralizza anche solo il pensare a tutto quello che sta succedendo, a reagire a quelle menzogne che vi stanno dicendo, a tutta quella falsità che hanno innalzato per farvi cadere nei vizi, nei peccati, nella menzogna, nella divisione e nella follia.   

Il tuo nemico vuole che tu sia infelice, che non esista il sentimenti e felicità e ti sta portando nel suo territorio con il vero virus della "PAURA".  

Il virus "PAURA". Ci sta già riuscendo, al momento sembrate tutti dei robot con quelle maschere crudeli. 

Figlia mia, oggi ho chiesto a mia Madre, tua Madre, se pregando e chiedendo, le maschere potrebbero essere tolte e non ci sarebbe la reclusione; mia Madre ha risposto: no, non è possibile perché è il loro tempo, finché non è il nostro. Solo pregando e sotto il manto di Maria possiamo uscire da questo male generale che esiste.   Amen. 

C) Ci confineranno di nuovo, considerando quanto potrebbe essere pericoloso, chiudendo di nuovo i Templi? 

Maestro = Sì, è il loro progetto di distruggere l'economia del paese, di farvi impazzire... 

Quei Templi, non importa se li chiudono perché la maggior parte non sono miei con quelle norme moderne che danno la Comunione, dal momento in cui è stata approvata la Comunione in mano, io non sono più in quelle "FORME" e se non lo sono, quella non è più la mia Casa.   Amen. 

D) Ci sono cambiamenti in arrivo... ma la maggior parte della gente non accetta che le cose stiano per cambiare in peggio. Il riposo sta finendo... ora, così presto; quando sapremo che il tempo del riposo concesso è finito? 

Maestro = Questo è il problema, che gli uomini non accettano né il bene né il male a venire, ognuno va libero nei suoi pensieri e senza rendersi conto che fanno del male a Dio con i loro modi di pensare. 

Se non fosse per la mia mano che la tiene, il confino sarebbe di nuovo obbligatorio. Ma è già previsto per settembre. Preparatevi per settembre perché è per questo che vi stanno bombardando con la TV, le notizie con presunte epidemie per farlo di nuovo. Sanno che se l'essere umano è confinato c'è poco da fare o agire.   Amen. 

E) Il popolo di Dio deve prepararsi a vivere senza la tecnologia e i media digitali che ora ci circondano e ci controllano da tutte le parti?  

Maestro = Sì, dovrebbero imparare a vivere senza molte di quelle cose che ti stanno danneggiando e a vivere una vita più tranquilla in comunità che fa tanto bene e a dimenticare un po', soprattutto il cellulare con cui ti controllano.   Amen. 

2°) Controllano il potere politico, il potere economico, il potere religioso, il potere giudiziario, i media per manipolare le masse, ecc... Il loro potere è immenso quando Dio non agisce. Pochi si rendono conto di questa realtà e altri preferiscono vivere nell'ignoranza: 

Maestro = L'ignoranza è un cattivo consigliere perché impedisce di agire, di pensare. Bisogna avere coraggio e affrontare questa realtà e tutto ciò che sta arrivando. Ignorarlo non aiuta e significa che quando arriverà il momento difficile sulla terra, molti bambini moriranno di paura perché non vogliono più vedere. 

Lì e nel credere che l'uomo possa risolvere la situazione sulla terra.  Amen.  

A) Chi ci libererà da queste persone senz'anima, assassine e malate di mente, che tengono il mondo sottomesso e minacciano di distruggere e rendere schiavo tutto? 

Maestro = Dio solo nel suo tempo. Ma non ora, perché a causa del peccato dell'uomo a Satana è stato dato il permesso (Ave Maria Purissima...) di agire, quindi è il suo tempo e dobbiamo aspettare che si esaurisca perché Dio e Maria possano agire con il loro esercito. Ma nel frattempo dobbiamo cercare di fare il meglio fino al giorno in cui la luce vincerà le tenebre, e dobbiamo essere pazienti.   Amen. 

B) Con questa prospettiva, e con quella che sta arrivando, la potenza, la luce e la forza del vostro Grande Capo devono essere una meraviglia, qualcosa di portentoso e ineguagliabile per affrontare e sconfiggere tali potenti avversari, non è vero? 

Maestro = La Guida porterà in sé le grazie di Dio, l'aiuto di Maria, il Trionfo di San Michele e la saggezza e la forza di Dio Padre. Sarà guidato dallo Spirito Santo e ogni sua campagna sarà segnata dalla Vittoria e dal Trionfo dei Sacri e Immacolati Cuori.   Amen. 

3) La Spagna non è più riconoscibile ed è alla mercé dei suoi nemici. La Spagna ha perso tutto il suo potere e la sua gloria ed è stata tradita. 

Maestro = La Spagna è abbattuta, sconfitta come disse una volta l'Angelo di Spagna. 

La Spagna ritroverà il suo potere e la sua gloria e sarà più bella, più grande e più potente di prima, ma prima deve passare attraverso il crogiolo per purificarsi da tutti i suoi crimini e peccati.   Amen.  

R) L'omaggio alle vittime della covata nel Palazzo Reale, lo scorso 16 luglio, aveva dei toni simbolici molto suggestivi, un fuoco al centro, circondato da un cerchio di persone, era molto suggestivo. C'era una totale assenza di simboli religiosi, specialmente cristiani. C'erano le più alte autorità dello Stato, compresi i Re Borbone... Era una specie di rito non divino, come alcuni sostengono, di cui i Re erano i massimi esponenti?  

Maestro = Quello non era un omaggio a quelle vittime, proprio a causa loro... (M= Intende dire che è stata colpa loro se sono morti in tanti) Era un rituale massonico in quanto tale, diabolico. Sembravano scarafaggi intorno al fuoco di Satana. (Ave Maria Purissima...) Non era certo cattolico, ma pagano e diabolico.   Amen.  

B) Quando tutto peggiorerà, economicamente e socialmente, come in Venezuela, molti andranno all'estero per paura? 

Maestro = Sì. Alcune persone potenti e ricche, vedendo i loro affari e le loro situazioni in pericolo, vorranno andarsene da qui. Alcune persone dall'estero vorranno tornare a i loro paesi. Ma quello che non sanno è che proprio come qui, saranno poi in tutti i luoghi, paesi, nazioni conquistati dai demoni, e succederà ogni tipo di male.   Amen. 

C) È vero che la Santa Vergine porterà i suoi fuori dalla Spagna prima che sia consegnata ai suoi nemici per essere sconfitta e umiliata agli occhi di tutti? Cosa succederà a quelli che rimarranno qui? 

Maestro = La Madre, in particolare, porterà fuori, o toglierà, coloro che dovranno poi essere aiutati ad essere preparati. Farà fuori i bisognosi che non devono morire. Quelli che dovranno essere altrove.... 

Quelli che sono rimasti avranno bisogno di molto aiuto e preghiere per poter sussistere e sopportare queste guerre biologiche, psicologiche e le carestie che si scateneranno.   Amen.        

4ª) La copertina della rivista "The Economisst", alla fine di giugno, annuncia una serie di catastrofi desolanti, tipiche del Libro dell'Apocalisse, che stanno arrivando nel mondo: (1) trasmissione di nuove malattie dagli animali agli uomini; (2) il risveglio di vulcani, terremoti, Tsunami, ecc. (3) lo scioglimento dei poli e temperature anormalmente alte; (4) l'impatto di un grande asteroide o il passaggio di una grande cometa vicino alla terra; (5) la scomparsa di animali e uccelli; (6) nuove e mortali malattie; (7) la denotazione di armi nucleari; e (8) eruzioni solari capaci di bruciare qualsiasi cosa si trovi sulla superficie del pianeta. Non è chiaro perché l'abbiano fatto ora, ma qual è l'intenzione del nemico di Dio nel rendere pubblici questi fatti attraverso una rivista? 

Maestro = Rendere Dio responsabile delle catastrofi e l'uomo trema di paura per quello che alcuni dicono che Dio permette. Ma non è così inverosimile perché tutto questo è apocalittico e avverrà a causa dei molti peccati e della disobbedienza a Dio.  

(1) Nessuna trasmissione di malattie dagli animali all'uomo: prodotte dai laboratori, (M = Se gli animali colpiscono qualcosa è a causa di ciò che fanno nei laboratori) nuove e vecchie (malattie); (2) Il risveglio della natura perché il Pianeta è rotto, malato; (3) i poli si stanno sciogliendo, è un fatto a causa della mano dell'uomo e perché la temperatura sarà sempre più alta; (4) scritto è dell'impatto di un grande asteroide che sposterà tutta la terra cambiando il suo asse e rotazione. Ricordatevi che sono 2, uno che pascolerà la terra danneggiandola e l'altro che impatterà quando ci sarà il Grande Castigo; (5) Gli uccelli, molti animali in certi momenti saranno nascosti in modo che più tardi, nel Regno di mia Madre, le razze continueranno; (6) Ho detto da tempo che ci saranno malattie gravi che nemmeno l'uomo saprà cosa sono. (7) Sappiamo che la denotazione di queste armi nucleari è scritta nella profezia.  

Gli errori della Russia saranno dispersi, ma la sofferenza e il pianto lo porteranno.  

La Luna Crescente e il Drago Rosso; (8) Il sole verserà sulla terra il suo fuoco ardente, ricordate che questa volta la terra sarà purificata con il fuoco dello Spirito Santo. La prima volta fu l'acqua del Padre Eterno, la seconda il sangue di Suo Figlio e la terza il fuoco dello Spirito di Dio. Eppure l'uomo continua a peccare.   Amen.


Manoli = Maestro, c'è chi dice che la Beata Vergine ebbe più figli e ora c'è chi dice che Tu hai avuto una figlia con la Maddalena. Sembra incredibile che persone che si dicono cattoliche si lascino fare il lavaggio del cervello così, non solo tolgono l'Immacolata e pura di Maria, ma anche di Te. Cosa direbbe Maestro a quelle persone che pensano così? 
Maestro = Che viene dai figli della perdizione per screditare Mia Madre e Me. Queste bufale provengono dagli ebrei catari da cui ha origine la massoneria, che odiano Dio e i suoi decreti e leggi. Che peccato che si lascino convincere in questo modo da bugie molto ben messe insieme dai miei nemici. 
Manoli = Che peccato che ora che l'Avvertimento è più vicino, vi abbandonano e non credono nelle vostre Leggi, nella vostra Bibbia..., come diceva Padre Pio: non credete all'Inferno, lo vedrete quando ci arriverete. Non c'è da stupirsi che tu abbia detto che quando tornerai sulla Terra troverai la fede, se ti abbandonano così con queste credenze...  
Maestro = È un fatto che troverò poca fede nel Mondo quando il Glorioso ritornerà, ma all'Avvertimento, quando vedranno la verità piangeranno e ci sarà stridore di denti. 
Stai sempre al mio fianco nella mia verità e stai lontano da quelli, per evitare che ti contaminino e ti facciano cadere. 

Maestro = Figli miei, il peggio deve ancora venire, ci sono ancora degli eventi da svolgere prima che il Grande Avvertimento si manifesti. 
In un giorno in cui tutto sembra calmo, ma si sente che qualcosa sta arrivando, che l'aria è pesante e si percepisce una grande nuvola di tempesta, quando l'umanità è completamente caduta come nei vostri sogni figlia, un grande boato, un tuono penetrante come se la Terra si spaccasse in due, sarà uno dei segni del Grande Avvertimento. Riunitevi in casa per pregare perché, come in Egitto, l'Angelo del Signore seminerà la terra di dolore. 

Vedrete la mia Presenza secondo lo stato della vostra anima, alcuni mi vedranno, altri vedranno solo la mia sagoma informe, altri sentiranno solo la mia Voce. Lì parlerò all'Umanità, a ciascuno in particolare e gli farò vedere com'è lo stato delle loro anime e dove sono diretti se non cambiano. Tutto il Pianeta si fermerà ad ascoltarmi e saprà che Io sono Dio. 
Molti moriranno, altri saranno salvati. Gli orgogliosi continueranno ad essere orgogliosi e faranno di tutto per contaminare gli altri. 
Avrò bisogno di molto dal mio popolo, del loro sacrificio per aiutare i loro fratelli e sorelle indifesi. 
Ascoltatemi popolo di Dio, restate saldi perché Gesù e Maria avranno bisogno di voi, non perdete la fede, avrete aiuto a tempo debito. Confidate sempre nella Madre perché non vi abbandonerà, ma la Terra ha bisogno di questo Grande Evento per cambiare le menti e i cuori.   
Eliminerò anche molti dei miei nemici di mezzo, ma non tutti, perché la profezia deve essere compiuta, perché se l'uomo non cambia e continua ad ascoltare i nemici di Dio, il Castigo verrà con tutte le sue conseguenze. 
Nel Grande Castigo, tutti i miei nemici saranno eliminati perché nel Regno di mia Madre, solo i puri di cuore, la nuova razza purificata, entreranno. E poi sarà la Nuova Terra, i Nuovi Cieli.  
Sarà molto grande e l'uomo recupererà i doni persi a causa del peccato, che Adamo ed Eva stavano perdendo, e con il passare del tempo e man mano che il peccato diventava più grave, solo alcuni Dio-Padre permettevano di venire sulla Terra con qualche Dono per mostrare la loro Potenza. 
Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo ti benedicono per la mano potente di Maria tua Madre, mia Madre.   Amen.